Personaggi: Nuovo Personaggio, Loki.
Prompt: “Quindi ti vestì così perché piace a te?”.
Lanciata da: Claudia De Sessa.
NdA: Ladya è un simulacro creato da Loki, semi-dotato di volontà propria, che Tony ha dovuto necessariamente assumere come segretaria per rimanere in contatto con un Dio piuttosto irascibile e inseguito da Chitauri piuttosto incazzosi.

Ladya accavallò le gambe, guardò il foglio davanti a lei e lo mise sotto gli altri; ripetendo l'operazione con i successivi cinque. Sentì la porta sibilare, alzò il capo e guardò Tony entrare. L'uomo avanzò, si chinò in avanti poggiando le mani sulla scrivania e socchiuse gli occhi castano scuro.
“Okay, Barbie Top Model. Hai un tastino per chiamare il tuo superiore?”.
Lei batté le palpebre facendo fremere le lunghe ciglia nere, piegò il capo di lato e sporse le labbra rosse a cuore.
“Siete voi il mio superiore, Mr. Stark” rispose.
Tony roteò gli occhi, si rizzò e mosse le mani in tondo agitando le braccia.
“Intendo quello pazzo dagli occhi verdi”.
Ladya aggrottò le sopracciglia sottili, scosse il capo e si tolse una ciocca nera da davanti al volto, si morse il labbro.
“Non lo so, Mr. Stark” sussurrò con tono confuso.
Si sentì una risatina, Tony si voltò e vide un brillio verde. Loki avanzò, socchiuse gli occhi e girò attorno al tavolo. Portò le mani sulle spalle sottili di Ladya, sogghignò scoprendo i denti leggermente appuntiti.
“Così rompi il mio giocattolo, Stark”.
La ragazza alzò gli occhi smeraldo verso il dio, li dilatò e rilasso le spalle adagiando il capo contro il suo petto. Loki le passò una mano tra i lunghi capelli neri, le sfiorò la guancia candida con l'altra. Tony si sedette davanti alla scrivania, poggiò le spalle contro lo schienale imbottito della poltroncina e allargò le gambe alzando il capo.
“Invece di flirtare con la tua Barbie, trova un modo per farti contattare”.
Loki sorrise, sfiorò le labbra di Ladya e lei le schiuse. Loki premette l'indice sul bordo della bocca della donna, un piercing a forma di perla apparve e lui si scostò.
“Puoi usare quello, se ti necessita importunarmi”.
Lasciò le spalle di Ladya, avanzò facendo ondeggiare il mantello verde dai bordi dorati alle sue spalle e socchiuse gli occhi sporgendosi in avanti verso Tony; il colletto verde della maglia premeva contro le sue guance candide e le ciocche corvine sfioravano le rifiniture dorate.
“Non approfittare della mia necessità del tuo aiuto, potrei comunque rimpiazzarti” sibilò.
Tony lanciò uno sguardo alla segretaria, la vide osservarli con gli occhi dilatati dalla paura e con le mani sottili strette attorno ai fogli. L'uomo sbuffò, scosse il capo e alzò le mani.
“Rappresenti una minaccia più al buon gusto, che alla mia sanità” si lamentò.
Loki ringhiò, si rizzò e indietreggiò fino al bordo della scrivania. Ladya si morse il labbro, lo guardò e si tirò indietro con la sedia. Tony si alzò, afferrò il polso della donna e la tirò indietro portandola alle sue spalle; Loki inarcò un sopracciglio sogghignando.
“È una mia creazione, Stark, non una creatura vivente reale”.
Ladya poggiò le mani sulla schiena di Tony, avvampò e incassò il capo tra le spalle. Tony la guardò, le fece l'occhiolino.
“Non dargli retta. Anche Jarvis è una mia creazione, ma ti assicuro che è assolutamente dotato di fin troppa volontà propria”.
Osservò la minigonna grigia della donna, ne guardò la camicia bianca che lascia sporgere il seno prosperoso e sogghignò.
“Inoltre ti vesti molto più sobriamente di lui” aggiunse.
Loki strinse i pugni, sentì le tempie pulsare e fece due passi avanti.
“Io mi vesto come più mi piace!” ringhiò.
Ladya aprì la bocca ad ovale, ridacchiò scuotendo il capo.
“Quindi ti vestì così perché piace a te? Credevo ti avesse obbligato Thor, vista la sua passione per il verde!”.
Tony sgranò gli occhi, si voltò e piegò il capo aggrottando le sopracciglia.
“A Point Break piace il verde? Pensavo che il suo colore preferito fosse grigio martello!”.
Loki roteò gli occhi, incrociò le braccia e rizzò la schiena.
“State entrambi abusando della mia pazienza”.
Ladya si morse il labbro, strinse la maglia di Tony e lui sorrise guardando verso il dio; allargò le braccia.
“Tu hai ampiamente abusato della mia, quindi immagino di potermelo permettere”.
Abbassò le braccia, scrollò le spalle e sogghignò.
“Volevo avvisarti che ho detto a Pep del tuo trucco. E che ti voglio domani in laboratorio, ho una cosina che non puoi proprio perdere”.
Loki sogghignò, le iridi verdi brillarono di riflessi cremisi.
“Se tu avessi iniziato così, Stark, io sarei stato molto più disponibile” sibilò.
Tony ridacchiò, inarcò entrambe le sopracciglia verso l'alto.
“E perché facilitarti la vita?”.
Loki sparì in una nube verdastra, Tony si voltò e sorrise a Ladya. Lei arrossì, si scostò e tornò seduta.
“Mi scusi” sussurrò.
Tony scosse la mano in aria, si chinò in avanti e le tolse una ciocca nera da davanti alla camicia.
“Dovremo fare lunghe chiacchierate sui giusti divini, io e te”.
Ladya si leccò le labbra, annuì e accavallò le gambe.
“Solo se mi trova un altro soprannome” sussurrò.