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Autore: Elizabeth_Lovegood    30/04/2014    2 recensioni
Credevo di essere una normale ragazza di 16 anni, beh " normale " è un parolone considerando il fatto che ero e rimango un' anticonformista per eccellenza, ma di certo credevo di appartenere per lo meno al mondo degli umani e invece no.
Mi presento sono Ellie Stevenson, sono una semidea, amo la musica Metal e sì mio padre è veramente un dio greco; no, non sto scherzando.
Se credete che sia forte discendere da un potente dio immortale vi sbagliate... e va bene lo ammetto, all'inizio è una cosa fighissima ma i problemi arrivano dopo, quando ti ritrovi ad essere la chiave per la riuscita di un impresa a dir poco folle.
Ebbene sì, l'olimpo è un altra volta in pericolo ( tanto per cambiare) e questa volta tocca a me, ai miei amici e anche all'insopportabile Nico Di Angelo riuscire a placare la nuova minaccia che man mano sta facendo sparire dei e semidei come se niente fosse.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incontrimo un esercito di cavalieri non proprio amichevoli





















Dopo un tempo che mi sembra indefinito, riprendo finalmente conoscenza. Comincio a muovermi e solo allora noto che i miei piedi non toccano terra e che qualcuno mi sta sorreggendo, tenendomi in braccio. Apro lentamente gli occhi trovando due iridi scure che mi osservano come se volessero studiarmi e di riflesso allontano il  viso, sotto lo sguardo divertito di Nico.

- Finalmente ti sei svegliata, dormigliona. E poi dici a me che sono un Bradipo. - dice il ragazzo con un ghigno.

- Ti chiamo in quel modo per sottolineare il tuo essere lento e ottuso, certo che non capisci proprio nulla. - ribatto prontamente, cominciando a strofinarmi gli occhi ancora impastati dal sonno.

- Sì certo certo, comunque, sai che hai dormito per quattro giorni? - afferma con noncuranza mentre io sgrano gli occhi. Ho davvero dormito così tanto? Mi guardo intorno e noto che non siamo più in città visto che non vedo costruzioni di nessun tipo e il paesaggio è composto da infinite distese di alberi rampicanti e piante a foglie larghe. Mi volto a destra e sinistra, spaesata, e cerco di analizzare meglio il luogo nel quale sono anche se non riesco a vedere nulla, escludendo la rigogliosa vegetazione che sembra estendersi in maniera sconfinata. Quella però, non è l'unica mia preoccupazione, visto che non so assolutamente cosa sia accaduto dopo il mio svenimento: l' ultimo ricordo che ho è quello di una figura eterea che si china su di me e poi nient'altro che buio. In quel momento comincio a chiedermi cosa sia successo dopo, ma sopratutto,  mi domando come sia riuscita a far crollare in quel modo il tetto della struttura. Insomma, va bene che sono figlia di Moros e quindi posso riuscire a vedere in parte il mio disastroso futuro e quello di tutti gli altri, ma cosa centra questo con il potere della distruzione?

- Ehi, stai dormendo ad occhi aperti? Credo che tu mi abbia scambiato per un letto. - afferma Nico con un sorrisino, distraendomi dalle mie riflessioni e riportandomi alla realtà. Mi rendo conto solo in quel momento di essere ancora in braccio a lui così mi affretto a scendere, mentre il ragazzo mi poggia per terra.

- Certo che sei pesante, piccoletta. - dice ancora mentre io mi giro e lo guardo con occhi assassini. Lui continua a fissarmi, ma poi abbassa lo sguardo all'improvviso. Mi sorprende il suo comportamento così decido di chiedergli il perché di quella reazione, ma prima che potessi dire alcunché, vengo interrotta da Naida che mi viene incontro con un espressione seria sul viso.

- Ellie, ho visto quello che sei riuscita a fare nel locale e ho delle cose da dirti in merito. - afferma, prendendomi delicatamente per un braccio ed estraendo qualcosa di ovale e appiattito dalla tasca.

Mi sorprendo nel trovarle in mano uno specchietto da borsetta nero e con una S blu scura stilizzata. Il mio sguardo perplesso si punta su di lei: possibile che mio padre abbia deciso di donarmi uno specchietto?
Naida sorride apertamente mentre si rigira l'oggetto fra le mani e poi lo da a me.

- So cosa ti stai chiedendo, ma questo non è un comune specchietto. Tuo padre mi ha detto di dartelo perché può aiutarti non solo a controllare le visioni, ma a proiettarle sullo specchio per fare in modo che gli altri riescano a vederle. - spiega brevemente.

- Ora, per quanto riguarda quello che sei riuscita a fare nella tana dei Ciclopi, ho molte cose da dirti. - continua a dire con sguardo serio.

- Sì, in realtà, non capisco come sia riuscita a far crollare tutto. Insomma, mio padre è il Dio del destino avverso ma cosa centra questo con il potere della distruzione? - chiedo, puntando i miei occhi su di lei.

Sentendo quella domanda, Naida comincia a dirigersi lontano dal gruppo ed esorta anche me a seguirla. Tutti si girano, straniti dalla nostra reazione, ma scelgono di non porre domande e continuano a camminare, distogliendo lo sguardo da noi. Solo Angel continua a fissarci per qualche altro minuto, poi si gira e si avvicina a Nico con un sorriso. Gli mette una mano sulla spalla e comincia a dirgli qualcosa che io non riesco a sentire, ma che, a giudicare dal sorriso del ragazzo, sembra abbastanza divertente. Non perdo tempo a fissare i due piccioncini e mi volto verso la mia protettrice che mi guarda con uno strano sorrisino, subito sostituito da un' espressione seria.

- Ellie, tuo padre non è solo il dio che controlla il destino avverso. Lui è anche il dio che determina la fine incombente delle cose animate e inanimate ed è per questo che sei riuscita a distruggere quel soffitto. Anche tu riesci a determinare la fine degli oggetti ed è questo uno dei più grandi poteri che gli dei temono. Hai notato che con il passare del tempo i tuoi poteri si intensificano no? Quello che temono gli Olimpi è che tu diventa talmente forte da riuscire a determinare la fine di intere costruzioni, distruggendo città e strade. - afferma, distogliendo gli occhi dai miei. Intuisco che quella che mi ha raccontato è solo una parte della verità. Sento che c'è dell'altro, qualcosa che lei non vuole dirmi o per lo meno non ancora.

- Ma se è per questo anche gli altri semidei possono radere al suolo gli edifici. Magari non è il loro potere principale ma è un effetto che viene causato dai poteri che possiedono. Insomma, i figli di Poseidone potrebbero causare onde gigantesche causando molti danni alle costruzioni e Nico che è figlio di Ade, potrebbe dare l'incarico al suo personale esercito di scheletri di distruggere tutto. - dico, cercando con questa scusa di metterla in difficoltà per farle dire più cose riguardo i miei poteri.

- Quel che dici è vero, ma pensaci, chiunque potrebbe causare la distruzione servendosi di un qualcosa che possiede. Anche un mortale potrebbe radere al suolo una città utilizzando una bomba ma tu, Ellie, tu hai il potere della distruzione. Puoi causare la fine delle cose soltanto con la tua energia, con il tuo potere e questo è più pericoloso di quel che puoi immaginare, credimi. Tutto questo timore è anche legato alla profezia che grava su di te. - continua a dire rendendomi ancora più impaziente e curiosa di sapere di cosa parli la profezia in maniera specifica.

- Scommetto che non mi puoi ancora dire nulla riguardo ad essa, giusto? - chiedo, un po' scocciata dal fatto di non poter sapere qualcosa che mi riguarda in prima persona.

- Saprai tutto al momento giusto e credimi, quel momento arriverà prima di quanto pensi. Ora, devo parlarti di un'altra cosa: non ho detto a nessuno quello che è successo nel ristorante dei Ciclopi, quindi solo io e Nico sappiamo che possiedi il potere della distruzione. Non dire a nessuno quel che sei in grado di fare e cerca di utilizzare il potere che hai solo in casi di estrema necessità. - continua a dire con tono sommesso, come se avesse paura che qualcuno stesse origliando la nostra conversazione.

- Perché non dovrei dire nulla? Credi che ci siano delle spie anche all'interno del nostro gruppo? - chiedo, abbassando ulteriormente il tono di voce. Non ho mai pensato che ci potesse essere qualche infiltrato e stento a credere che Naida voglia insinuare una cosa del genere.

- Oh, non intendevo questo, volevo dire che è meglio che non conoscano i tuoi poteri perché questo potrebbe sconvolgerli. Hai visto come ti ha guardato Nico prima che mi seguissi? Era inquieto a causa del tuo potere, perché la distruzione è difficile da controllare, è pericolosa perché può portare la persona che la possiede a creare il caos. - afferma con sguardo serio, abbassando un tantino gli occhi. Ancora una volta, il mio istinto mi porta alla conclusione che Naida non mi abbia ancora detto tutto, ma decido di lasciar perdere e di aspettare  che sia lei stessa a rivelarmi il resto.  

- Ora torniamo dagli altri o desteremo troppi sospetti. - continua a dire, dirigendosi verso gli altri, mentre io faccio altrettanto. Tutti ci guardano con fare perplesso, ma noi ci limitiamo a lasciarli perdere quando Andrew si avvicina a me.

- Ellie, guarda, Emily sta bene. - afferma con un sorrisone che va da un orecchio all'altro, mentre io non riesco a fare a meno di essere contagiata dalla sua felicità. Andrew ha questo strano potere di riuscire a coinvolgere tutti, perfino me, con i suoi sentimenti e i suoi gesti sinceri. Non avevo mai conosciuto una persona così spontanea e autentica tanto da riuscire a far rasserenare anche chi gli sta intorno. Guardo nella direzione che lui mi ha appena indicato e vedo la figlia di Efesto che mi viene incontro con aria del tutto tranquilla, come se fino a qualche giorno fa non fosse gravemente ferita.

- Ehi, non mi abbracci nemmeno? Stavo quasi per rimetterci la pelle in quella specie di ristorante. - dice la figlia di Efesto con il suo solito tono divertito. Un sorrisino fa capolino sulle mie labbra: quella ragazza è forza pura. Ha un animo forte e combattivo e non si tira mai indietro nemmeno se questo può costarle la vita, esattamente come stava per accadere dentro il covo di quei Ciclopi.

- L'unica persona che ho abbracciato in sedici anni di vita è stata mia madre, quindi non sono abituata a queste cose, ma per te posso di certo fare un' eccezione. - affermo, tralasciando un piccolo dettaglio: oltre mia madre avevo abbracciato anche Nico Di Angelo, sorprendendo addirittura me stessa. Allontano rapidamente quel pensiero dalla mia testa e abbraccio Emily, con un sorriso, mentre sento due occhi scuri puntati su di me. Forse si sta chiedendo perché non ho menzionato il fatto che ho abbracciato anche lui, ma più che altro credo che mi sia grato per non aver detto nulla, visto che per lui, quel momento, rappresentava un istante di difficoltà.

Proprio in quell'attimo, Angel si avvicina a noi seguita da Nico.
- Ehi, voi sapete  dove dovremmo andare per trovare precisamente la caverna? Non ho voglia di camminare senza meta per l'intera Amazzonia. - chiede con fare leggermente annoiato.

- Oh scusami, purtroppo ho dimenticato il cellulare* con  Google Maps a casa, quindi non ricordo se la grotta si trova a due chilometri da qui, o magari a qualche metro da dove siamo. - ribatto con tono puramente ironico. Immediatamente si gira verso di me, guardandomi un po' male e io restituisco lo sguardo, sfoderando un sorrisino irritante mentre lei abbassagli occhi. Sorrido vittoriosa.

- Beh, l'unico modo per trovare la grotta è, a mio parere, seguire i mostri**... - sto per continuare la frase quando vengo interrotta da Andrew.

- Cosa? Non ho intenzione di seguire i mostri. Ci bastano già i Ciclopi che volevano ridurci a spezzatino di semidei. - dice con espressione sconvolta. La sua faccia è talmente buffa che a stento riesco a trattenere le risate.

- Intendevo dire che, se i mostri aumenteranno man mano che percorriamo una direzione, significa che quella che stiamo seguendo è la via giusta. - affermo con fare ovvio.  Gli altri mi guardano un po' indecisi, ma il fatto è che l'unica indicazione certa che abbiamo è che la grotta si trova qui, nella foresta Amazzonica.
Continuiamo a camminare verso sud, l'aria asfissiante della foresta sembra talmente opprimente che quasi non riesco a respirare. Mentre affondo i piedi nel terreno molle e pieno di radici che riemergono dal suolo, cerco di osservarmi intorno per provare ad orientarmi, ma proprio non riesco a vedere nulla oltre le altissime fronde degli alberi che si estendono maestose verso il cielo e sono talmente alte da riuscire a coprire con quelle foglie larghe, una gran parte della luce del sole. Percorro la foresta facendo attenzione a dove metto i piedi e mentre non posso fare a meno di guardarmi intorno costantemente, come se qualcosa potesse apparire da un momento all'altro aprendosi strada fra la fitta vegetazione. All'improvviso, mi fermo di scatto sotto lo sguardo perplesso di tutti e senza curarmi di questo, intimo agli altri di fare silenzio per un attimo. Non so perché ma ha da qualche minuto che ho la costante impressione di essere seguita da qualcosa o qualcuno e questo non mi rende per niente tranquilla, non solo perché chi ci segue potrebbe rappresentare un pericolo per tutti ma anche perché, fin da quando ero piccola, ho sempre detestato essere pedinata. Quella brutta sensazione mi riportava sempre alla mente quegli incubi che mi assalivano ogni notte: incubi durante i quali venivo sorpresa alle spalle e costretta a vedere mia madre mentre moriva sotto gli artigli affilati di creature sfocate e senza volto. Scaccio immediatamente quel pensiero dalla testa e chiudo gli occhi, concentrandomi sui suoni che mi circondano. Percepisco immediatamente il costante cinguettare degli uccelli e il vento che scuote le chiome degli alberi. Proprio mentre sto per continuare a camminare avverto dei lievi rumori di zoccoli che si avvicinano sempre di più. Sapevo che qualcuno ci stava seguendo ed evidentemente avevo ragione. Lancio un' occhiata ai miei compagni d'avventura fra i quali solo Naida ed Emily si sono accorte del rumore insolito degli zoccoli. Intimo a tutti di rimanere ancora fermi, sotto il loro sguardo perplesso.

- Che succede? - chiede Angel con fare un tantino scocciato, o almeno io credo che il suo tono sia tale. Stranamente solo io e Naida sembriamo capaci di riuscire ad avvertire spesso qualcosa di astioso in quel che dice, forse perché a me è sempre sembrata un po' artefatta mentre per quanto riguarda la mia custode, ho notato che la figlia di Apollo sembra proprio temerla.

- A quanto pare avevo ragione, qualcuno ci sta seguendo. - rispondo, facendo scattare la spilla degli Avenged Sevenfold e impugnando saldamente le mie Titanie.

- Ne si sicura? Io non sento nulla. -  risponde, osservandosi intorno con fare circospetto.

- Certo che ne sono sicura. Naida, secondo te quanti sono i nostri pedinatori? - chiedo, rivolgendomi alla mia custode che, in quanto Nadara, ha un udito molto più sensibile rispetto al mio e a quello degli altri.

- Saranno almeno... cinque cavalli ma non so quante persone possano esserci su ognuno di essi: potrebbero essere una oppure due, non si può stabilire con certezza. - afferma con fare un po' troppo preoccupato. Da subito percepisco che non è solo il fatto che su un cavallo possano esserci più di una persona a spaventarla. Non ho la possibilità di riflettere ancora per molto visto che, immediatamente, la strada che stavamo percorrendo viene invasa da quelli che sembrano uomini a cavallo. Non riesco a vedere molto bene le loro figure, visto che hanno il viso coperto dall'elmo e il resto del corpo avvolto da un' armatura.

- Seguiteci senza fare storie o sarà peggio per voi. - interviene uno di loro.

Solo in quel momento mi accorgo che la voce che ho appena sentito non può appartenere ad un uomo. Quella che abbiamo udito è la voce di una donna.













 










 

* = Ellie sa perfettamente che i Semidei non possono usare i cellulari, ma lo dice per rendere l'ironia ancora più marcata.
**= Semi- citazione del secondo libro di Harry Potter. " Seguite i ragni" ( originale)



* Angolo Autrice *

Buonsalve a tutti ! Scusatemi per l'immenso ritardo con il quale ho postato il capitolo. Purtroppo sono molto impegnata con la scuola a causa di quei dannati professori u.u
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^  Vi anticipo già da ora che sto lavorando anche ad una spin- off di questa storia che sarà incentrata sul punto di vista di Nico.
Alla prossima,


Elizabeth_Lovegood
  
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