Storia
1 : Xigbar
3
Parte : La Vita da Nessuno
A
metà . Diviso fra due realtà che esistono ma non
coincidono , due enormi eserciti eterni che si contendono una piccola e
grigia
strisciolina di niente . Puro e semplice nulla . E lì , in
quel patetico nulla
una scoria , un avanzo , un guscio vuoto senz’anima ed
emozioni , uno scarto di
ciò che una volta era un uomo . E quello scarto ben presto
iniziò a prendere
forma , a prendere coscienza di esistere , di avere una vita anche se
pur priva
di quello che ne faceva veramente una vita . Era sdraiato , faccia in
giù su un
pavimento nero come la pece , grugnii di dolore , poi finalmente
aprì gli occhi
, la faccia era girata verso destra , e i suoi occhi fissavano un
puntino nero
indefinito nel buio . Lentamente il Nessuno si alzò facendo
perno con le
braccia , si rese conto di trovarsi disteso su dell’ asfalto
, nero , come
tutto in quel luogo , l’unica cosa che faceva luce su tutto
era una grande luna
a forma di cuore nel cielo . Il Nessuno era stordito , si
guardò intorno con
fare incuriosito , non aveva paura , non provava angoscia nel non
sapere dove
si trovasse , tutto era vuoto , tutto era inutile e senza senso .
Ormai
in piedi si guardò intorno , si trovava in
un vicolo ma , in lontananza , vedeva un qualcosa di enorme e di bianco
,
sovrastare nel cielo come una nuvola . Iniziò a camminare ,
senza sapere
l’esatto motivo verso quella cosa , attirato da essa come una
calamita ,
irresistibile , fantastica . Ed ogni passo che faceva , più
si sentiva leggero
, libero da ogni pensiero , gli sembrava quasi di volare . No . Aspetta
un
momento . Lui stava volando ! I suoi piedi non toccavano terra e
continuava a
galleggiare senza non poche difficoltà . Poi la magia
finì e lui cadde a terra
atterrando in piedi dato che non si era sollevato per più di
mezzo metro . Se
avesse potuto , probabilmente sarebbe stato stupito da quello che aveva
fatto ,
o meglio , non aveva fatto . Si guardò ancora intorno , si
sentiva osservato ,
eppure per quanto guardasse , non riusciva a vedere nulla solo buio e
palazzi
d’onice . Avanzò ancora verso la macchia bianca
che , piano , piano , prendeva
forma , i dettagli si formavano e diventavano visibili , fino a che ,
il Nessuno
, capì che si trattava di un castello , ma non era un
castello normale , come
tutti gli altri , era alto e sovrastava ogni cosa , ma cosa ancora
più strana ,
era sospeso da terra sopra il vuoto più totale .
Percepì qualcosa , una scossa , un brivido , un prurito
lungo la spina dorsale
, si voltò di scatto appena in tempo per vedere degli
esserini neri dagli occhi
gialli che avanzavano disordinatamente verso di lui . Per il Nessuno fu
naturale , quasi involontario , una reazione che non era dettata dalla
sua
mente , ma dal semplice istinto , un istinto selvaggio e malefico , un
istinto
assassino proprio e particolare . Nelle sue mani comparvero due pistole
, anche
se erano più propriamente delle balestre , erano viola ,
luminescenti e
stranamente familiari . Gli indici andarono a stringere i grilletti
delle due armi
che reggeva in mano . Una valanga di proiettili color porpora
schizzarono verso
i nemici distruggendoli uno dopo l’altro , Shadow e Neoshadow
venivano spazzati
via da quei colpi potenti e precisi . L’adrenalina saliva nel
suo corpo , si
sentiva potente e invincibile , tutti quegli esseri che venivano
spazzati via
dalla sua forza , poi sentì qualcosa come una forte
pressione davanti a sé , cominciava
a prendere possesso del suo potere , rise , rise sadicamente per poi ,
infine ,
scomparire nel nulla scomponendosi , mentre anche l’ultimo
Heartless moriva .
Poi
ci fu silenzio , e il nulla più totale , poi
un urlo , un urlo lancinante di dolore , il Nessuno ricomparve : era a
terra e
rotolava avanti e indietro gridando per il dolore assurdo che sentiva ,
come si
sentiva pochi minuti prima un dio adesso si sentiva un penitente
all’inferno .
La faccia … La faccia , gli doleva terribilmente , mentre il
sangue rosso e
vivo sgorgava copiosamente dalle ferite , sul volto e dalla
cavità oculare
ormai vuota di quello che , normalmente avrebbe dovuto contenere .
Aveva
portato le mani guantate alla faccia e ora sentiva il calore putrido
del sangue
sulle mani e sulle braccia mentre il tessuto nero del suo giubbotto
cominciava
a farsi rosso . Gocce cremisi cadevano a terra macchiando
l’intonso asfalto
nero pece .
Il
dolore era allucinante , e con l’unico occhio
ancora buono lacrimava a causa di quest’ultimo . Tutto
cominciò a farsi più
appannato quindi il Nessuno non sapeva dire se vide esattamente quello
che vide
, una figura vestita esattamente come lui che gli si avvicinava a passo
lento e
cadenzato . Ci fù una luce verde sopra il Nessuno e subito
dopo il dolore
scomparve quasi del tutto diventando come un’eco lontano nel
suo cervello .
Si
alzò in piedi poco dopo che il dolore era
cessato , e guardò il misterioso figuro incappucciato
davanti a lui , lo
sconosciuto era arrivato a un braccio e mezzo di distanza da lui e ,
quando si
fermò tacque per pochi secondi .
Dopo di che
chiese . “Vuoi sapere la verità ?” . Il
Nessuno fu impassibile e disse di sì
senza nessuna sfumatura nella voce , la figura incappucciata
portò il braccio
destro fino a toccare la spalla sinistra , poi lo fece passare davanti
al
Nessuno e , come per magia comparvero le lettere che componevano il
nome Braig
,in un blu trasparente e debole , mentre volteggiavano leggiadre
davanti al
viso ancora insanguinato del Nessuno , poi la figura parlò
ancora . “Non senti
nulla , non puoi sentire nulla … Vuoi un nome ?” .
Anche questa volta il
Nessuno rispose di sì . Le lettere cominciarono a girare
vorticosamente attorno
all’insanguinato Nessuno , poi la figura le bloccò
con un gesto della mano e
all’interno di quelle venne a formarsi una enorme X gialla .
Le
lettere si riallinearono a formare il nuovo
nome che avrebbe costituito il marchio del neonato Nessuno .
“Xigbar” . Disse
poi il Nessuno a bassa voce . “Un nuovo tu” .
Continuò a parlare la figura
incappucciata che concluse. “Ri-benvenuto al mondo Numero 2 ,
Tiratore Libero”
. Detto ciò scomparve in un ovale
d’oscurità viva e pulsante . Xigbar si
diresse verso il castello , non sentiva nulla , ma se avesse potuto
sarebbe
stato scioccato per quello che aveva appena visto .
Passarono
dei mesi e il Tiratore Libero aveva
ormai preso pieno possesso dei suoi nuovi poteri , piano piano , Nel
Mondo che
Non Esiste cominciava a farsi più animato dato che Xemnas
reclutava gente da
ogni dove ormai , adesso erano undici , più Xemnas , in
totale dodici Nessuno .
Si facevano conoscere come Organizzazione XII , nome strano quanto
particolare
, che però mancava di quel qual cosa che non dava al nome il
giusto impatto .
I
giorni passavano interminabili nel Mondo che non
esiste e la vita si era fatta noiosa per quanto un nessuno potesse
provare noia
. Solo quando Xemnas decise di inviare qualcuno al Castello
dell’Oblio , la
curiosità fittizia di Xigbar si riaccese , specialmente
quando vide che la
prova dell’esistenza stava cominciando a puntellarsi di
piccole chiazze rosse .
Ciò voleva dire solo una cosa , che stavano sottovalutando
l’avversario sbagliato
e questo Xemnas lo sapeva .
Lo
vide per la prima volta nella Terra dei Dragoni
ma quella volta decise di non affrontarlo direttamente e
lasciò che fossero i
cecchini a risolvere la questione rapidamente . Fece un madornale
errore di
calcolo .
Passarono
due anni esatti da quando Xigbar , il
primo ad essere stato scelto iniziò a mostrare una falsa
preoccupazione . Ormai
la prova dell’esistenza era un cimitero rosso ornato di
qualche piccolo
punticino blu , inoltre Sora era arrivato al castello accompagnato da
un papero
e da un cane , toccava a lui , questa volta , a mettere a posto le cose
. Sparò
tutto quello che aveva , contro quei fetidi heartless che circondavano
Sora ,
quella volta sarebbe stato solo suo , la sua preda , il suo obbiettivo
.
Combatterono
a lungo , mentre Xigbar rideva di
gusto ogni volta che metteva in difficoltà il suo avversario
; il fatto di
poter sparire e riapparire a piacimento era una piccola
particolarità che
contraddistingueva il numero 2 ; ormai ce l’aveva fatta , il
Custode stava
dando cenni di debolezza e il Nessuno abbassò la guardia per
un istante , solo
uno , ma uno di troppo .
Il Keyblade volò con una velocità impressionante
contro il Nessuno colpendolo
in pieno petto facendogli bruciare la zona interessata come se stesse
andando a
fuoco , poi un secondo colpo , questa volta diretto alla faccia :
fù come una
mazza chiodata che colpisce lo zigomo con la forza di un uragano ;
Xigbar volò
all’indietro per diversi metri , per poi atterrare in
ginocchio , finito ma non
arreso ; un liquido rosso cominciò a sgorgare dalla ferita
mentre la vista si
appannava , il Numero 2 cercò di prendere la mira , ma a
stento teneva fermo il
braccio .
Infine si arrese , cadde in ginocchio mentre le armi sparivano .
“Perché mi hai chiamato Roxas ?” . La
voce fastidiosa del Custode gli riempì le
orecchie , mentre la sua non-essenza spariva lentamente , scomponendosi
in
minuscoli frammenti .
“Non ti piacerebbe saperlo” . Fu tutto
ciò che il Nessuno riuscì ad aggiungere assieme
ad una risatina mentre tutto si faceva nuovamente , incredibilmente
buio .