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Autore: _Camelia    30/04/2014    3 recensioni
-Non dire stupidaggini Ash-
Lo ammonii. Sapevo che aveva una ragazza, ma davvero mi risultava impossibile non flirtare un po’ con lui. Impossibilissimo.
Mi mise una mano sul fianco, attirandomi a se sorridendo quasi imbarazzato
-Sai è tutta sera che mi chiedo una cosa.-
Chinai il capo, curiosa di sapere cosa si stesse chiedendo dall’inizio della serata. Probabilmente che taglia di reggiseno portassi, o cose simili, che mi avrebbero fatto vedere quanto coglione fosse quel ragazzo.
Sorrise, passando a fatica una mano fra i capelli bagnati
-Chissà com’è baciarla? Davvero, hai baciato Calum, Michael, persino Luke che è sempre schivo. Me no. Mi è dispiaciuto…-
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Questa è la mia prima FF sui 5sos. Spero possa piacere. Love you all
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stare in Australia in estate, e sapere di dover dar degli esami esattamente due mesi dopo, di certo non era una delle cose che più mi rallegrava in quella vita. In ogni caso, nonostante non amassi per nulla studiare e il caldo mi opprimesse, sfogliavo svogliatamente le pagine del libro fotocopiato prima della mia partenza. Avevo smesso di prendere libri nuovi, trovando assolutamente inutile spendere un sacco di soldi, per un libro che avrei usato solo una volta nella vita. Seriamente, che senso aveva comprare un libro che poi non avrei più sfogliato?! Molto meglio far stampare il formato multimediale, anche molto meno costoso a parer mio.
La storia dell’antica Roma divenne tanto noiosa che, in poco tempo, mi addormentai con il libro stampato in faccia e i piedi penzoloni al letto. Il mio sonno durò relativamente poco, perché dei suoni al piano di sotto mi fecero risvegliare. Erano passate due settimane dal mio trasferimento a Sidney e, per la maggior parte del tempo, me n’ero rimasta chiusa in camera a studiare com’ero solita fare sotto esame.
Claude, in ogni caso, si era trovato da fare nel frattempo, legandosi al figlio dei vicini, che nemmeno ricordavo che faccia potesse avere. Contando sul fatto che mio fratello li avesse degli amici, mi fu facile fare due più due, nonostante fossi schifosamente negata in matematica, e capire che i suoni provenienti dalla cucina non erano canguri imbizzarriti che saltellavano qua e la, ma mio fratello, il figlio dei vicini e i loro amici.
Mi massaggiai le tempie, sospirando, sperando che da sotto si calmassero senza il necessario bisogno del mio intervento. Speranze vane, perché dopo cinque minuti, i casinisti continuarono a farsi i beatissimi fatti propri, fregandosene del fatto che qualcuno volesse studiare. Scesi dal letto, gettando con poca grazia il libro sul cuscino, per poi aprire la porta con fare seccato
-Claudio! Se non la smetti di fare casino, tu con i tuoi amici, giuro sulle orecchie di Topolino che ti strappo i capelli uno per uno dalla testa!-
Appoggiai la testa allo stipite della porta, sbattendola appena quando sentii il rumore aumentare invece che diminuire. Mi morsi il labbro, cercando di mantenere la calma, prima di scendere e vedere cosa diavolo stessero combinando. Mia madre era, come al solito, a cercar lavoro per potersi stabilire li come voleva fare da tempo; a controllare la casa come Cerbero controllava le porte dell’Ade, quindi, stavo io, con solo un libro di storia dalla mia parte e, se mi fosse andata bene, un mestolo in legno.
Scesi le scale sbuffando, raccogliendo i capelli spettinati in una coda alta: li faceva davvero troppo caldo per i miei gusti e, nonostante indossassi una canottiera e un paio di calzoncini, non riuscivo a sentire il fresco che avrei voluto sentire in quel momento.
Una volta al piano di sotto, passai dall’ingresso al salotto, per restare a fissare i ragazzi, con la spalla appoggiata allo stipite della porta. Stavano giocando, chi alla Ps4, chi rotolandosi per terra schiacciando l’altro. Sospirai alzando gli occhi al cielo, chiedendomi perché dovevano capitare proprio tutte a me: non conoscevo quei ragazzi, li avevo visto la prima sera, dopo il viaggio, poi avevo deciso di evitare scrupolosamente ogni sorta di contatto, qua in Australia. Claudio diceva che fossero simpatici, io pensavo, invece, che aver passato l’intero anno sola con me stessa e i libri, legando il meno possibile per tornare finalmente a casa senza la paura di perder qualcuno per la strada.
Notando che nessuno di loro sembrava intenzionato a calcolar la mia presenza, mi schiarii la voce rumorosamente, facendo finalmente voltare tutti.
-Ah grazie per l’attenzione! Siete adorabili, davvero-
il mio tono sarcastico la diceva lunga sul quanto li credessi adorabili. Mi costrinsi a sorridere, osservando uno per uno negli occhi, cercando di  capire se mi stessero sul serio ascoltando, o se stessero semplicemente guardandomi per riflesso incondizionato
-Eddai iris non rompere! Stai studiando da due settimane e passi in camera dieci ore della giornata! Sta qua, gioca e non rovinarci la giornata!-
Claudio alzò la testa per guardarmi, prima di girarsi nuovamente e far ripartire la partita allo schermo, schiacciando tasti a caso. Sospirai sconfitta, sapevo per certo che non sarei riuscita a convincere nessuno dei cinque a mollar la presa su questa casa e andarsene a fare un giro. Uscii dalla stanza e mi diressi in cucina, dove presi la bottiglia da due litri di coca-cola, due pacchetti di patatine e una pila di bicchieri in plastica; tornai in salotto con le mani cariche di cose, che lasciai cadere sul tavolino davanti al televisore, dopo aver fatto spostare i piedi a mio fratello e a quello che, a memoria, doveva chiamarsi Calum.
Sorrisi ai due, che esultarono e misero ancora in pausa il gioco
-Aspettavate me per mangiare, scusa?! Cavolo, non potevi offrirgli qualcosa, testa di cavolo?!-
Mio fratello alzò la testa, osservandoli colpevole
-Non ci ho pensato a dire il vero. Iris non rompere!-
Mi spintonò allungando un braccio e io, che mi ritrovavo un equilibrio precario quanto i picchi in borsa negli ultimi due anni, indietreggiai verso il televisore per esser salvata da uno degli altri tre.
-Grazie!-
Mi voltai alzando lo sguardo, per trovarmi un Michael sorridente; sicuramente lui non l’avrei confuso con gli altri, insomma era impossibile considerando che i suoi capelli contenevano più colori dell’arcobaleno.
-Bei capelli, il viola ti dona-
Gli picchiettai appena la mano sulla spalla, prima di spostare mio fratello dal divano e lasciarmi cadere su questo, allungando una mano verso uno dei pacchetti di patatine presi, per aprirlo. Lo alzai, portandolo dietro la schiena, per offrirne ai due che stavano dietro, Luke e Ashton dato che mancavano loro all’appello
-Prego-
Dissi appena, lasciandogli il tempo di prendere le cose, per poi riprendermi il pacchetto di patatine. Improvvisamente si eran fatti tutti silenziosi, il che mi fece quasi innervosire perché, a quel punto, avrei potuto tornare in camera per studiare
-Beh?! Non vi stavate divertendo?  Guardate che non mangio nessuno-
Beh, forse non avevo fatto una buona impressione la prima sera, al ristorante, ma non era di certo stata colpa mia se Ashton aveva fatto cadere l’intera bottiglia d’acqua sulla mia maglia, facendomi innervosire più del necessario. Sospirai affranta, allungando una mano verso il controller della Play per poi iniziare una partita nuova
-Prova a battermi, nanerottolo!-
Dissi a Calum, il quale alzò un sopracciglio convinto che mai nella vita avrei potuto batterlo a PES; Claudio scoppiò a ridere, picchiettando sulla spalla dell’amico come a volerlo consolare. Avevo sempre avuto propensione a giocare a quel tipo di cose, ero più maschiaccio di mio fratello e per i primi anni, era stato lui a prenderle da me e a esser difeso dalla sorella più grande.
-Buona fortuna Calum!-
Esordì Claudio, interrotto dagli altri tre che, invece, dicevano al ragazzo di andarci piano con me, dato che ero una ragazza e probabilmente me la sarei presa. Sorrisi divertita, iniziando a giocare, facendo goal dopo i primi dieci secondi
-Hai intenzione di andarci davvero piano?! Perché ci gioco da una vita a sto gioco!-
Mi voltai a guardarlo sorridendo, per poi tornare a giocare e ricevere poco dopo un goal. Per i restanti dieci minuti entrambi restammo pari, pensava mi avrebbe sconfitta probabilmente, perché già esultava. All’ultimo riuscii a passare la sua difesa e infilare la palla in porta. Mi alzai dal divano, lasciai cadere sulle gambe di mio fratello il controller ed esultai
-E ora stabiliamo la punizione! Perché io non vinco per nulla!-
Calum sospirò sconfitto, aspettando che proponessi qualcosa di adeguato per una punizione. Allungai una mano verso il ragazzo e la scossi decisa
-Passami il tuo telefono. Ora ti scrivo un tweet!-
Aprì gli occhi guardandomi allucinato, per poi passarmi il telefono selezionando l’icona di Twitter
-Non scrivere cose stupide, dai ti prego!-
Fece gli occhioni dolci, pensando che potesse servire a qualcosa. Purtroppo per lui, un semplice sguardo da un ragazzo che consideravo giusto simpatico non avrebbe cambiato nulla. Presi il telefono, guardai per qualche secondo i suoi ultimi tweet e poi presi a scrivere. Una volta finito, sorridendo, gli rimisi il telefono in mano
-Mi spiace!-
con questo confermai le sue ipotesi sullo scrivere le cazzate: avevo particolarmente ignorato la sua richiesta, scrivendo quel cavolo che avevo in mente.
Ashton, dietro di me, scoppiò a ridere passando il telefono a Luke per fargli leggere il tweet
-I tuoi piedi puzzano di anguilla e ti piace leccarli! Calum che schifo!-
Il ragazzo mise il broncio, lasciando il telefono sul tavolo
-Ecco, adesso ci assaliranno di domande! Uffa! Tu….rivincita!-
Alzai gli occhi al cielo, annuendo, per poi riprendere in mano in controller.
Questa volta, però, toccò a me perdere; presi il telefono e lo allungai al ragazzo, che alzò le spalle e lo prese
-Io non volevo fare la tua stessa cosa! Quindi per ora ti segno il mio numero-
Scrisse il numero, si chiamò sul suo e poi mi ripassò il telefono
-La tua punizione sarà uscire con noi stasera! Andiamo a suonare bella mia!-
Aggrottai le sopracciglia, mi avevan fatto già perdere una giornata intera, ora avrei perso anche la serata a uscire con loro, ma una punizione era una punizione, quindi avrei fatto la brava.
-Certo! Avrete sulla coscienza un esame di storia romana andato male! Accidentaccio!-
Mi alzai dal divano, guadando l’orologio sul polso erano le cinque del pomeriggio e le mie mani puzzavano di patatine; uscii dalla sala tornando in cucina per sciacquarmi le mani, sentii poi dei passi dietro di me e mi girai per guardare chi fosse. Ashton se ne stava fermo sulla porta, guardandosi attorno incuriosito
-Si?-
Chiesi, attirando la sua attenzione. Sorrise, facendo formare sulle guance due tenere fossette
-Mi puoi passare dell’acqua? Non mi va la coca-cola, ho troppa sete per quella!-
Annuii, abbassanomi per prendere dal carrello l’acqua
-Naturale o minerale?-
Alzai lo sguardo, fissandolo, aspettando una risposta che non tardò ad arrivare. Presi l’acqua naturale, quella aperta dato che mi aveva dato carta bianca, e la passai a lui sorridendo
-Ecco! E scusami per averti quasi mangiato, al ristorante. Non era certamente serata!-
Alzò le spalle, mantenendo il sorriso di poco prima, per poi seguirmi di nuovo in salotto assieme agli altri
-Capitano le giornate no!-
Detto questo, si stese sopra Calum, seguito a ruota da Michael; restai a osservarli, mentre Luke e Claudio giocavano ancora e ancora. Mi venne in mente una cosa, improvvisamente
-Ma scusate…chi è che suona?!-
I quattro si girarono, mio fratello scoppiò a ridere come un cretino, io mi sentii talmente in imbarazzo da dovermi schiarire più volte la voce per non arrossire. Distolsi lo sguardo, sentii ridere ancora, Ashton, ormai avevo capito che tipo di risata avesse, era l’unico che continuava a cambiarla chissà perché. Non mi risposero, in ogni caso, dicendo che quella sera avrei visto tutto e che, essendo una ragazza ed essendo ormai le sei di sera, avrei fatto meglio a salire per prepararmi
-Guardate che quello lento è Claudio! E devo vestimi in modi particolare?-
Calum alzò le spalle, per poi far spuntare la faccia tra le spalle di Ashton e Michael
-Sexy, grazie! Ci piace essere accompagnati da belle ragazze!-
Aggrottai le sopracciglia, scossi la testa e alzai il dito medio sorridendo, quel ragazzo era in vena di battute o era serio?! Luke allungò una mano per mollargli un ceffone dietro la nuca, facendolo sbilanciare in avanti
-Smettila, idiota! Puoi venire vestita come vuoi, non è nulla di che a dire il vero!-
Annuii sorridendo al biondo, che ricambiò il mio sorriso in pochi secondi; li salutai con la mano, prima di tornare al piano di sopra per potermi fare una doccia veloce.
Mi persi più del dovuto sotto l’acqua e uscii solo quando sentii mio fratello lamentarsi da fuori la porta. Uscii dalla doccia e mi avvolsi nell’asciugamano
-Cavolo aspetta e che diamine! Vai, il bagno è tutto tuo!-
Mi chinai in un inchino poco aggraziato, prima di tornare in camera mia a infilarmi qualcosa di decente per poter uscire.
Il lato positivo del non essere uscita per due settimane, era che avevo ancora tutti i vestiti belli e puliti nell’armadio, la maggior parte dei quali profumava ancora di ammorbidente.
Ne presi alcuni, osservandoli distrattamente, per poi optare per un paio di calzoncini neri, una maglia grigia di Batman e una camicia a scacchi rossa. Raccolsi i capelli, per poi lasciarli cadere nuovamente sulle spalle, lisci come sempre; davanti allo specchio mi truccai quel tanto che bastava per non farmi apparire troppo pallida per Sidney, poi, una volta finito di truccarmi, mi spruzzai del profumo e scesi al piano di sotto, borsa in spalla e chiavi di casa in mano, pronta a uscire…. se solo non mi fosse mancato un fratello
-Claude, ti aspetto fuori e lascio le chiavi nella serratura, chiudi che intanto avverto mamma che non ceniamo!-
Premetti il tasto di chiamata e attesi; mamma era ancora a zonzo per Sidney a fare un po’ di spese, giusto per non lasciare la casa vuota; disse che andava bene, di non entrare tardi e solite raccomandazioni da mamma. Ora restava solo da aspettare che uscisse Luke, con lui saremmo andati nel luogo d’incontro con gli altri.


Spazio autrice

Ok ecco il secodno capitolo. Ho visto parecchie visualizzazioni il che mi ha incoraggiata a continuare....vorrei in ogni caso che qualcuno lasciasse una recensione!
Mi farebbe davvero,davvero piacere!
Prima o poi farò il bannerino di intestazione, quando ne avrò il tempo! Grazie per l'attenzione, seee ya! <3 
   
 
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