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Autore: Dorothy257    30/04/2014    1 recensioni
[...] La sua fronte cominciò ad imperlarsi di sudore. «Dannazione!», pensò, proprio quel giorno doveva decidere di mettersi la camicia azzurra? La pelle lucida e le macchie di sudore si posizionavano al terzo posto nella sua personale lista delle “cose più odiate”.
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La storia partecipa al contest a turni "The X-Factor of Masterwriter" di HollyMaster e MelodyFoster.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The XFactor of Masterwriter'
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Imperfetto




 
Un rumore sordo si propagò per tutta la stanza. Calò il silenzio e i presenti si voltarono, curiosi, per scoprire cosa fosse successo. Daniel chiuse gli occhi inorridito, implorando che una sveglia qualsiasi lo risvegliasse da quello che doveva essere certamente  un incubo.  
La sua fronte cominciò ad imperlarsi di sudore. «Dannazione!», pensò, proprio quel giorno doveva decidere di mettersi la camicia azzurra? La pelle lucida e le macchie di sudore si posizionavano al terzo posto nella sua personale lista delle “cose più odiate”; il ragazzo, che vantava una pelle diafana e liscia come la seta, senza macchie e imperfezioni, non poteva di certo permettersi di risultare imperfetto nel suo aspetto.
- Chi è stato? –
Una voce proveniente dal piano superiore e un rumore di passi lo costrinse a riaprire gli occhi e soffermarli sulla pila di documenti sparsi sul pavimento e sui pezzi di vetro della porta in frantumi.
- È stato Rosso Malpelo. Ogni tanto sbagliando qualcosa riesce quasi a convincerci di essere effettivamente umano e non un robot come sembra. –
Quel collega, quel collega non lo sopportava proprio. Non sono aveva osato metterlo in ridicolo davanti al Direttore della banca dove lavorava, ma si era permesso di offenderlo per ben due volte. Non solo chiamandolo “Rosso Malpelo”, un nomignolo infantile, un nomignolo che odiava da sempre, quasi quanto il colore dei suoi capelli; ma sottolineando che potesse essere in grado di sbagliare. Perché se Daniel odiava tanto apparire scomposto e disordinato, al primo posto di quella stessa famosa lista c’era sicuramente  l’imperfezione, lui che non poteva permettersi di sbagliare, di sfigurare davanti ai superiori rischiando di compromettere la sua carriera futura, di essere inferiore sotto ogni punto di vista a familiari e colleghi, lui che doveva essere sempre e ad ogni costo perfetto.
 

Bip-bip. Bip-bip.

 
Un rumore sordo si propagò per tutta la stanza. Daniel aprì un occhio e lo puntò sulle quattro cifre lampeggianti dell’orologio. Si passò una mano sulla fronte: odiava svegliarsi sudato.
Si inebriò del profumo delle lenzuola pulite, proprio come piaceva a lui, cercando di dimenticare quell’incubo che lo tormentava da qualche giorno.
«Perché non sogno più di diventare il più importante banchiere del mondo?», riuscì a pensare tra uno sbadiglio e l’altro.
Si diresse verso l’armadio e osservò le numerose camicie perfettamente ripiegate. Scartò a priori quella azzurra preferendone una semplice bianca.
In cucina lo aspettavano come tutte le mattine il bacio sulla fronte della mamma, il giornale appena comprato dal padre e una sana colazione.
Quanto tempo avrebbe dovuto ancora attendere prima di poter realizzare tutti i suoi sogni? Di soddisfare le sue enormi ambizioni?
In fondo era solo un ragazzo al secondo anno di università, ma Daniel era convinto di essere sprecato per il ruolo da studente, voleva laurearsi subito con il massimo dei voti e ingranare la marcia per la sua scalata al successo. Allora nessuno sarebbe più stato in grado di fermarlo.
Ma quell’incubo stava per cominciare a minare tutte le sue certezze.
 
Vestito di tutto punto con camicia, valigetta e giacca, Daniel stava attraversando l’ingresso dell’università quando sentì una voce alle sue spalle.
- Malpelo, smettila di fare il lecchino con i professori vestendoti da uomo in carriera!-
Si voltò, e vide lo stesso volto che aveva il suo collega nel sogno, possibile che l’incubo fosse diventato realtà?
Ma quella volta nessuna sveglia sarebbe intervenuta per salvarlo.
 



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Ed ecco infine il prestavolto! 
  
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