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Autore: Martymoli    01/05/2014    3 recensioni
"Louis piangeva. Era disperato (....) Voleva solo che qualcuno lo salvasse da quell'inferno che stava vivendo, ma non una persona qualsiasi, ma il suo amato Harry".
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis piangeva. Era disperato, e tutto ciò che riusciva a fare era piangere, ininterrottamente. Le lacrime uscivano come fiumi dai suoi occhi e non riusciva a fermarle. Non poteva e non voleva.
Sperava che arrivasse qualcuno da lui, che lo salvasse da quell'inferno che stava vivendo, ma non una persona qualsiasi, ma il suo amato Harry. Harry però non c'era più, e Louis non riusciva a farsene una ragione. Proprio non ci riusciva.
Semplicemente non poteva vivere senza di lui, i suoi abbracci, i suoi baci, i suoi meravigliosi occhi di color smeraldo e i suoi ricci da bimbo tra cui Louis amava passare le sue dita per giocherellarci.
E adesso, come avrebbe fatto a vivere senza di lui? Sarebbe stato impossibile. Louis sono circa tre mesi che tira avanti, ma solo perché l'aveva promesso ad Harry. 
Ormai però non vive più, ma sopravvive. Il suo sorriso, la sua voglia di vivere, la sua allegria sono morti nello stesso momento in cui il cuore del suo fidanzato ha smesso di battere. 
Harry aveva una malattia. Aveva un problema al cuore, e aveva spesso forti palpitazioni seguite da dolori lancinanti al petto, e per questo motivo sveniva anche spesso. Per questo doveva operarsi, e d'urgenza anche, ma era un'operazione davvero molto rischiosa, c'erano poche probabilità di riuscita. 
Harry non ce l'aveva fatta, durante l'operazione ha avuto una delle crisi di eccessive palpitazioni e improvvisamente è andato in arresto cardiaco. E il suo cuore non ha mai più battuto.

Erano due ore. Due ore che Harry era rinchiuso in quella stanza, e nessuno gli diceva nulla. Louis era molto preoccupato, non poteva perdere l'amore della sua vita. Come avrebbe fatto? 
Doveva avere fiducia in lui. Gli aveva promesso che sarebbe rimasto forte. Ma questo sarebbe bastato?
Proprio mentre pensava queste cose, uscì una dottoressa dalla stanza dove lo stavano operando. 
"Harry... Durante l'operazione ha avuto un arresto cardiaco e quindi..."
Louis si sentì il mondo crollare addosso, non poteva essere possibile. Scoppiò in un pianto disperato, seguito da urla strazianti e numerosi singhiozzi. 
Si alzò dalla sedia ed entrò nella sala, quasi svenne quando lo vide. Pallidissimo e immobile. "Amore mio... No... Non è possibile..."  Gli sussurrò scosso dalle lacrime un sacco di volte, mentre lo stringeva forte. Poi, prima che fu costretto ad andarsene, posò per un'ultima volta le sue labbra su quelle ormai fredde del fidanzato. "Addio amore" gli disse accarezzandogli il viso prima che lo trascinassero via di forza.

Quel ricordo straziava la mente e il cuore del povero Louis, rimasto solo, senza quel ragazzo che gli aveva salvato la vita un sacco di volte, che gli aveva fatto un sacco di bene senza chiedergli nulla in cambio.
Piangeva e teneva stretta al suo cuore una loro foto insieme, mentre erano una sera al London eye, una delle loro serate più romantiche.
Sorrise leggermente al ricordo di quella serata, e i ricordi affollarono di nuovo la sua mente.

Louis era così nervoso quella sera.
Si era provato un milione di completi, ma nessuno lo convinceva particolarmente. Semplicemente non si sentiva all'altezza del suo fidanzato. Harry entrò nella stanza del suo ragazzo proprio mentre questo sbuffava provandosi l'ennesimo completo e gli sussurrò 
"Amore, scegline uno a caso, tu sei sempre perfetto". Louis arrossì, Harry gli diceva sempre che era perfetto, ma lui semplicemente non si sentiva così. Era molto insicuro, soprattutto quando aveva il suo fidanzato accanto a sè, che però lo rassicurava dicendogli di amarlo tantissimo e che per lui andava più che bene così com'era. 
Alla fine Louis scelse davvero un completo a caso, e finalmente uscirono di casa. Era il loro terzo anniversario, tre anni insieme e di amore. Si erano totalmente cambiati la vita a vicenda, e nessuno dei due si sarebbe mai di propria volontà separato dall'altro.
Sarebbero prima andati a un ristorante, un posto molto romantico, per cui Harry dovette insistere per offrire lui, poi al London eye, su cui ammirarono le stelle e il panorama mozzafiato di Londra di notte, su cui si scambiarono numerosi baci, e infine tornarono a casa, di specifico nella loro camera da letto, dove fecero l'amore.

Tutto questo era ormai finito, per sempre. Non l'avrebbe mai più visto, non avrebbe mai più ascoltato la sua risata, non l'avrebbe mai più baciato, non ci avrebbe mai più fatto l'amore, non avrebbe mai più sentito le sue mani asciugargli le lacrime.
Erano passati tre mesi, ma Louis non stava meglio, anzi, stava ogni giorno sempre peggio. Non dormiva, non mangiava. Piangeva continuamente, tutto il giorno, e ricordava tutti i momenti più belli passati con la sua ragione di vita. Si stese sul letto, sul cuscino di Harry, annusandolo e riuscendo ancora a sentire il suo profumo impresso. 
Riuscì a dormire, ma come al solito sognò lui. Sognò il momento in cui gli aveva salvato la vita.

"Cazzo, fa male" borbottò come al solito, con la lametta sporca di sangue nella sua mano tremante e il sangue che usciva dalle ferite che si era provocato. Si sentiva davvero tanto insicuro, si sentiva solo, inutile, brutto, stupido e tutti glielo ricordavano ogni giorno. Piangeva, pensando a tutte le brutte parole che ogni giorno sentiva nei suoi confronti. L'unica persona che aveva era Harry, il suo fidanzato, che amava alla follia, ed era certo che prima o poi anche lui l'avrebbe abbandonato, dicendogli che era solo un peso per tutti, e in quel caso non avrebbe mai retto. Harry entrò in casa, ma lui, che tutto ciò che riusciva a pensare era il dolore che provava, non se ne accorse, e continuò a piangere e a farsi del male. Harry entrò in bagno e lo vide. Piangeva in modo disperato, tremando convulsamente, con un braccio sanguinante. "Louis, amore mio, che ti è successo?" Subito disse Harry, andando da lui, accarezzandolo e abbracciandolo. La risposta di Louis fu un pianto ancora più disperato. Harry non sapeva cosa fare, il suo amore stava male e non se n'era mai accorto prima d'ora. Si sentiva uno stupido.
Quando Louis si calmò gli disse tutto, delle sue insicurezze, di ciò che si sentiva dire agli altri, dell'autolesionismo, di tutto insomma. Harry lo baciò con una dolcezza incredibile, mentre con le mani gli asciugava le lacrime. "Ti salverò, amore mio, promesso".
E mantenne la promessa.

Louis si svegliò improvvisamente, sorridendo leggermente per quel ricordo, il più bello che aveva. 
Perché proprio una persona così doveva andarsene? Non se lo meritava, Louis era convinto invece di meritarselo. In quel momento tutto ciò che desiderava era sparire per sempre, morire, raggiungendo il suo Harry, ma si ricordò che non poteva. 
Doveva mantenere la sua promessa, come Harry aveva mantenuto la sua di salvarlo. E poi si ricordò ciò che gli aveva detto. "Se non ce la farò, quando ti mancherò pensa al fatto che, anche se non potrai vedermi, io sarò lì al tuo fianco, per proteggerti da ogni male". Allora Louis fece così. Chiuse gli occhi e pensò che Harry era con lui e lo stava abbracciando, anche se lui non poteva nè vederlo nè sentirlo. Doveva essere forte per lui, e andare avanti.
"Ti amo tanto, Harry" disse, finalmente riuscendo a sorridere.
  
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