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Autore: JeyCholties    01/05/2014    2 recensioni
E se Sirius Black avesse conosciuto una ragazza ad Azkaban?
E se lei lo avesse aiutato a scappare?
E se Sirius l'avesse amata con tutte le sue forze?
-
Tratto dal testo:
Mi portai le mani alle orecchie e urlai con quanto più fiato avevo in corpo.
Cane stella cane stella stella stella stella stella.
« Sei una stella, Sirius » sussurrò James, sedendosi accanto a me.
« No, James non farmi questo... Non tu... Non tu... Non tu » sussurrai fra le lacrime.
« Anche tuo fratello è una stella... Che strana famiglia che hai » disse un giovane James, appoggiando la testa sulla mia divisa da carcerato, lurida.
« No, James... Ti sporchi... No, James » implorai fra le lacrime, inginocchiandomi a terra e cercando di scrollarmi di dosso quella strana presenza che percepivo.
-
« Sirius! » un urlo mi riscosse dal mio sonno agitato.
Spalancai subito gli occhi.
« Ferma... Stronzetta... Non costringermi a schiantarti! » ringhiò una voce, che riconobbi come quella di Jack.
« Ma che diavolo...? » gracchiai, alzandomi e tossendo violentemente.
« SIRIUS NON LASCIARE CHE MI PRENDANO! » urlò Dianna, divincolandosi dalla presa di Jack.
La porta della sua cella era aperta, Jack e un altro uomo tentavano di trascinarla via.
Genere: Drammatico, Guerra, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Dieci pensieri al giorno





Feci scorrere le mie dita sulle sbarre della cella, mi piaceva la sensazione ruvida e bagnata sulla pelle.

Un urlo squarciò il buio.
«Ci risiamo...» borbottai sbuffando.
Appoggiai la testa contro la parete fredda, alle mie spalle, e cercai di non ascoltare.
Ma non ascoltare, in quel luogo, era impossibile.
Un altro urlo.
«3...2...1...» contai, cercando di mantenermi distante da quella realtà che si saziava dei miei incubi.
Un altro urlo.
«Sto cercando di dormire, Thomas. Chiudi quella fogna!» urlai, sbattendo il palmo della mano contro le sbarre.
Silenzio.
Le cose diventavano facili quando sapevi di essere innocente.
Non mi lasciavo condizionare dal luogo, dai dissennatori, dalle urla, dal dolore.
L'unica cosa a tenermi sano di mente e lucido era James.
James era ovunque in quella cella.
Il senso di colpa mi divorava, certo.
Ma sapevo di essere innocente.
Non li avevo traditi io James e Lily, in un certo senso.
I miei pensieri sfilavano razionali davanti ai miei occhi, cercavo di non pensare troppo, di misurarli in modo da non restare senza.
Dieci pensieri al giorno.
Per non impazzire.
«Toglimi le mani di dosso, razza di stronzo» ringhiò una voce.
Mi girai verso il corridoio e cercai di individuare la fonte della voce.
«Stai ferma. Ho detto ferma!» una voce maschile accompagnò un rumore sordo e un lamento.
C'erano due uomini corpulenti che scortavano una ragazza.
«Caro vecchio, Black!» uno dei due si avvicinò alla cella.
«Avrai compagnia, un'altra assassina come te... Non sei contento?» alitò l'uomo ghignando.
Lo ignorai, conoscevo bene Jack, avrebbe chiamato i dissennatori a darmi una ripassata se avessi risposto.
L'altro uomo aprì la cella di fronte alla mia e ci sbatté dentro la ragazza.
«Jack, che dici? Chiamiamo i nostri amichetti per darle una ripassata?»
Jack alzò la testa e annuì.
«Diamole il benvenuto come si deve!»
Mi irrigidii, la prima volta era sempre la peggiore.
«Ehi Jack, quand'è che hai smesso di lavarti i denti? All'epoca di Merlino?» richiamai l'attenzione dei due su di me.
Jack sogghignò, mostrandomi i denti gialli.
«A ripensarci quello che ha bisogno di una ripassata, è Black! Vero, Gordon?»
L'altro annuì energicamente.
Mi alzai e li fronteggiai.
«Chiamali pure, Jack.»
Ovviamente, me ne pentii subito.
Lanciai un'occhiata veloce alla cella di fronte.
La ragazza si era accucciata in fondo e aveva la testa fra le gambe.
L'aria si congelò, il freddo penetrò fin sotto la pelle.
Chiusi gli occhi quando scorsi la figura incappucciata.
E cominciò la tortura, serrai le dita intorno alle sbarre mentre vedevo i ricordi scivolare via come fumo.

«Ti prudono le corna, Ramoso?» la voce di Sirius era divertita.
L'altro smise di grattarsi la testa.
«Occhio alla coda, Felpato» lo ammonì James.
«Cervide cannibale...» lo riprese Sirius.
«Canide pulcioso...» rispose James, lanciandogli un cuscino.
«Ho fame, andiamo in cucina?» la voce di Sirius si perse nel gelo.

Scatti.
Gli occhiali storti di James.
La mano abbandonata sul scalino, senza vita.

«Quante volte ti ho detto di non infilarti la bacchetta nella tasca posteriore dei jeans, razza di cornuto?» la voce di Malocchio, li riprese.
Sirius scoppiò a ridere, mentre l'auror assestava una bastonata sul sedere di James.
«Se vuoi avere le chiappe in fiamme basta dirlo...» Malocchio fece ruotare l'occhio strambo su James e sui suoi pantaloni.
«A quello ci pensa, Lily» ribatté James, sistemandosi i jeans babbani.
Sirius scoppiò in un latrato gioioso e rimase indietro, piegato in due dalle risate.

Chiuse le mani intorno alla vita del piccolo Harry.
Il viso umido di lacrime.
«Andrà tutto bene, c'è qui Sirius, sono qui... »
Sirius prese in braccio Harry, quest'ultimo starnutì appoggiandosi alla spalla del padrino.
«Puzzo di cane bagnato... Lo so.» disse, cercando di non guardare Lily.

Urlai, con tutto il fiato che avevo in corpo.
Il dissennatore si allontanò e io mi accasciai a terra, senza controllare le lacrime, i sussulti, i tremiti, i brividi.
Jack e l'uomo si allontanarono sussurrando.
Rimasi parecchio tempo a fissare le protuberanze di una pietra accanto alla mia mano, sforzandomi di non pensare, di non superare i dieci pensieri razionali al giorno.
«Grazie» un sussurro, quasi timido, mi raggiunse dalla cella di fronte.
Non risposi, non alzai nemmeno lo sguardo, mi abbandonai contro la parete e piansi in silenzio.

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Rieccomi,
con un'altra ff, 'sei pazza' penserete... ebbene si! Sono pazza!
Questa ff durerà piu o meno dieci/quindici capitoli, dipende dalle idee...
Coomunque sulla trama.. che dire?
Sirius è prigioniero ad Azkaban da cinque anni, fa la conoscenza con questa ragazza e loro diventano 'amici'.
Non vi anticipo nulla... (muahahahah)
Spero lascerete una piccola recensione, e se vi piace questa storia.. correte a leggere le altre cavolate che scrivo!

Un bacio,
Jey.

ps. perdonate eventuali errori. cwc










  
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