Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: my_se_lene    01/05/2014    1 recensioni
Che fai se l'inaspettato ti bussa alla porta?
Corri via? Lo accogli?
Angelica Moro non scappa, ma non è nemmeno disposta a lasciare la sua vita in balia di qualcosa di cui non sapeva di aver bisogno.
Si perché il rapporto con quel ragazzo incontrato per la prima volta in un caffè vicino scuola è diventato una necessità fisica, qualcosa di cui non può fare a meno e dal quale allo stesso tempo vorrebbe fuggire.
Lui le ha sconvolto la vita e lei...
Lei non sa se è pronta per accettarlo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-se vuoi che ti porti a casa devi darmi almeno l'indirizzo.
Oh già! Non sapeva dove abitavo.
Gli riferii la via e lui chinò la testa di lato guardandomi.
-forse sarebbe meglio se tu guardassi la strada? Sai mi piacerebbe arrivare ai miei diciotto anni tutta intera, o per lo meno mi piacerebbe arrivarci.
Sorrise e spostò lo sguardo in avanti.
Ero stata un po' acida, ma era la mia vita quella in ballo.
Fuori dal finestrino alberi, case e semafori si susseguivano un po' offuscati dalla velocità che il pilota manteneva.
Di questo passo tre minuti e sarei arrivata a casa.
Se non fosse stato per la strada, che era quella sbagliata.
-ehmm mi sa che ti sei confuso, dovevi girare al prossimo incrocio non a questo.
-facciamo una piccola sosta prima di portarti a casa, non ti dispiace vero?
Un po' mi dispiaceva, ma era stato tanto gentile da offrirmi un passaggio, non potevo lamentarmi più di tanto.
Decisi allora di fare spallucce e lasciar perdere.
Dieci minuti dopo eravamo arrivati davanti al cancello di una villa.
La villa era enorme, tre piani e un giardino che non finiva mai.
Entrammo, c'erano molte altre auto parcheggiate lungo il vialetto d'accesso.
-dove siamo? Chiesi io un po' spaesata.
-è casa di un'amica, sta dando una festa, devo solo farle gli auguri e poi andiamo via.
In quel posto ci abitava una famiglia sola? Sarebbe stato adatto ad accogliere i senzatetto di mezza città!
Il portone principale era aperto, riuscivo a vedere gente con i bicchieri in mano che faceva avanti e dietro tra interno e giardino.
-Alex amico, ce l'hai fatta a venire!
Un ragazzo bruno salutò il mio accompagnatore, aveva una sigaretta in mano e una ragazza al braccio.
Era vestito normalmente con un jeans ed una camicia, ma persino le sue scarpe da ginnastica urlavano la frase ''sono pieno di soldi''.
La ragazza indossava un vestito che inizialmente doveva essere stato concepito come una maglietta a giudicare dalla sua lunghezza.
Artù/Alexander ricambiò il saluto avvicinandosi ai due.
Io lo seguii.
Il ragazzino ricco gli porse una sigaretta che Artù accettò e poi rivolse il pacchetto dal mio lato.
-no grazie.
Rifiutai io con un sorriso.
-la tua ragazza non fuma?
Si riferiva a me? 
Stavo per precisare e dire che io non ero la ragazza di Artù, ma lui mi precedette appoggiandomi un braccio sulle spalle e tirandomi a se.
-no, lei è una brava ragazza.
Lo guardai con le sopracciglia inarcate, a che gioco stava giocando?
Mi aveva offerto un passaggio solo per far finta di avere una ragazza con se ad una festa?
Avrei voluto essere offesa ma il suo profumo di mandorle e sigarette mi pervase i sensi.
L'avevo sentito solo in un'altra occasione, quando ci eravamo conosciuti e mi aveva offerto la sua giacca, ma mi dava un senso di familiarità del quale non riuscivo a decifrare l'origine.
-allora brava ragazza hai un nome?
Spostai lo sguardo sul bruno -mi chiamo Angelica.
Lui incurvò le labbra in un sorriso decisamente troppo lascivo.
Doveva averlo notato anche Artù perché mi prese per mano ed iniziò a trascinarmi in casa dicendo all'amico che doveva salutare la festeggiata.
Il salone, che da solo era grande quanto più di metà della mia casa, era occupato da gente che ballava a ritmo di musica da discoteca.
Sempre con le sue dita intrecciate alle mie superammo la cucina, che a quanto pareva era la sede dell'alcool, e arrivammo in un secondo salotto.
Ma questa gente era seria? Alcool di primo pomeriggio?
Nella stanza in cui eravamo appena entrati l'atmosfera era diversa.
Il caos che regnava nel resto della villa era assente.
Un tavolino basso posto davanti ad un camino in pietra era circondato per tre lati da altrettanti divani rossi.
Su quelli si dividevano i posti una decina di fotomodelli.
Come era possibile che fossero tanto belle tutte le persone che vedevo in compagnia di Artù, Stefano e Stavros?
L'unico che fungeva da eccezione che conferma la regola era il ragazzo della sigaretta che avevamo incontrato in giardino.
Al nostro ingresso tutti si voltarono verso di noi.
-Alex, hai portato una amica!
Disse una ragazza rossa che stava giocando a carte con altre tre persone.
Artù sorrise, mi guidò verso gli unici due posti a sedere che erano ancora liberi e poi disse: tanti auguri Lida.
Almeno ora sapevo chi era la festeggiata, la ragazza rossa, Lida.
Il mio accompagnatore iniziò ad elencarmi i nomi dei presenti.
Accanto a me c'erano Amedeo e Gilberta, Gil per gli amici.
Gilberta? Povera ragazza.
Sul divano opposto al nostro sedevano Lida la festeggiata, Nora, Lino e di tutti gli altri dimenticai i nomi non appena li sentii.
Erano troppi per ricordarli tutti.
Sorrisi facendo un cenno con il capo in segno di saluto.
Artù mi cinse di nuovo col braccio, mi sentivo protetta.
Mi voltai verso di lui -perché hai detto a quel tipo fuori che sono la tua ragazza?
-non l'ho fatto.
-si invece.
-no, io non ho detto niente, ha fatta tutto lui.
-però tu non hai negato.
-ah si? Non me ne ero accorto.
Lo colpii con un gomito -smettila di prendermi in giro.
I due seduti accanto a noi e Lida seguivano la conversazione divertiti.
Artù sbuffò.
-Tony è uno che ci prova con tutti, hai visto come ti ha guardata nonostante pensasse che tu fossi mia, se gli avessi detto che eri single ti si sarebbe buttato addosso.
Effettivamente Tony, che a quel punto supponevo essere il ragazzo dal sorriso lascivo, sembrava un playboy da strapazzo.
-ma io già ce l'ho un ragazzo.
Artù rise -scommetto che per combinazione te lo sei trovato oggi.
-teoricamente si, ci sono fidanzati oggi.
Rise ancora più forte.
Pensava che stessi mentendo, mi indispettiva.
-non sto dicendo una cavolata, lo conosci persino! chiedi a lui se non mi credi.
A quel punto si fermò.
-lo conosco?
-si.
-chi sarebbe?
-Stefano.
Gli altri ragazzi smisero di fare quello che stavano facendo e ci fissarono.
Ci avevano scambiati per una soap opera alla TV.
Artù era impassibile, non riuscivo a capire cosa stesse pensando.
Strinse un po' la presa della mano sulle mie spalle.
Era stranamente confortante come gesto.
-lui non è qui ora, se Tony provasse a fare qualcosa non potrebbe proteggerti.
-vuoi dire che mi hai portato in un posto dove c'è bisogno di avere sempre un bodygard a portata di mano? Se è così preferirei andarmene.
-sono tutti amici, non ti porterei mai dove c'è anche solo una minima possibilità che possa accaderti qualcosa di male, e poi sei qui con me.
Era vero, lo sentivo.
Con lui accanto sarei stata al sicuro ovunque, e questo mi spaventava.
Non lo conoscevo, come era possibile per me avere tanta fiducia?
Mi passai una mano tra i capelli.
-non è rassicurante una frase del genere.
Dissi io con un risolino.
Si avvicinò al mio viso.
Sentivo il suo fiato sforarmi l'orecchio -fidati di me.
Io mi fidavo.
Era proprio quello il problema.







Ciao amici :)
Sono tornata con un nuovo capitolo!
Quest'oggi Angie ha avuto a che fare con Artù, che l'ha portata ad una festa a conoscere i suoi amici.
Per ora non è di certo il party migliore al quale la nostra protagonista abbia partecipato, ma è appena arrivata e alle feste non si sa mai cosa può accadere.
Stefano è stato solo nominato, nessuna apparizione in carne e ossa per questo dodicesimo capitolo, ma il nostro bel riccio non ama restare in disparte a lungo.
Ringrazio Fox per la recensione davvero lusinghiera, quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite e tutti coloro che l'hanno letta :D
Niente beta.
Bacibaci e buon Primo Maggio a tutti :)
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: my_se_lene