My little angry sheep§
 

Era un asfissiante pomeriggio d’estate: l’asfalto tratteneva il calore, diventando incandescente da riuscir quasi a fondere la gomma degli pneumatici, mentre file e file di gente trafelata sostavano spazientite dinanzi alle gelaterie gremite.
La cosa però più bramata da tutti risultava tuffarsi nelle gelide e rinfrescanti di una piscina qualsiasi.
Le uniche persone che disponevano di questo lusso in città non la utilizzavano, almeno non quel giorno.
 
Shirou, ragazzo dall’espressione scocciata, stava accompagnando il fidanzato Terumi dal parrucchiere, il solito e monotono rito della settimana, o meglio, del venerdì.
Il biondo pretendeva che i suoi capelli fossero sempre e perennemente perfetti: non avrebbe mai permesso al caldo torrido di rovinargli la messa in piega.
 
Fubuki provava e riprovava a spiegargli l’equazione “ Estate uguale a sudore e sudore uguale a sebo” ma a lui non importava e quindi nemmeno si degnava di ascoltare le continue prediche da parte dell’albino.
-Stai facendo una mania, vuoi capirlo?- gli esclamò irritato, stanco di dover sprecare sempre benzina per l’auto.
Non vedeva l’ora che diventasse maggiorenne, così non si sarebbe più dovuto scomodare.
 
Arrivati, li accolse una girella enorme e scintillante, tinta a strisce bianche, rosse e blu, emetteva delle strani luci poco percepibili per via del sole accecante.
Davanti all’edificio, minuziosamente curate e verniciate, giacevano un paio di panchine candide, circondate da un minuscolo praticello verdeggiante, contenuto a sua volta da pietre scarlatte.
-Entriamo- disse con tono superiore Afuro.
 
Dentro si sedette su una sedia girevole, comoda perché imbottita e,in attesa del parrucchiere, si mise a leggere una rivista particolare che trattava di alcune diete dimagranti.
Nel frattempo Shirou iniziò ad osservarlo accuratamente: aveva proprio un bel viso regolare, rivestito da un pelle lattea, inghiottito da due magnifici rubini ornati dalle lunghe ciglia, ogni particolare sembrava disegnato a mano.
 
-Eccomi, scusate per il ritardo- urlò un anziano signore da dietro il bancone: doveva trattarsi di un nuovo assunto.
Questo prese veementemente la chioma dorata del ragazzo e la gettò nel lavatesta, quasi con foga.
Gli lavò distrattamente la testa, bagnandogli i vestiti firmati, gli tirò i capelli malamente con il phon ed infine gli mise il casco per appiattirli del tutto.

Passarono i secondi, i minuti e le ore, tanto che ormai era giunta la sera, come un velo cupo trascinato dal vento.
Trafelato e preoccupato, arrivò di corsa l’anziano, con il volto dipinto da un’espressione di paura.
Sollevò pian piano il casco, sotto il quale si celava uno spettacolo rivoltante: la magnifica chioma dorata del ragazzo si era trasformata in un groviglio insensato crespo e senza colore, bianco sporco circa.
Terumi sgranò gli occhi allo specchio, strinse i pugni, digrignò i denti : tra qualche istante sarebbe scoppiato.
Persino Shirou, dal carattere solitamente pacato e tranquillo, era seriamente preoccupato per la reazione del fidanzato.
-Brutto maledetto vecchio del cavolo! Tornatene a casa per filare la lana! Brutto scemo che non sei altro, guarda che hai combinato!- urlò rosso in viso.
-M-mi scusi, d-davvero, io, io, io glieli sistemo subito e… e le offro un anno gratis di assistenze ai capelli- balbettò confuso.
L’ira di Afuro si spense un po’ dopo quelle parole, rasserenato dall’anno gratis.
Shirou gli si avvicinò e, con tono dolce, sussurrò – Wow, sei sexy lo stesso my little angry sheep-.
-Ah, si? Fuck you- concluse.



Angolo autrice
Sono tornata con una new coppia!! * saltella felice*
Il titolo, per chi non lo sapesse, significa " La mia piccola pecora arrabbiata" e lo trovo fluffoso, in questo contesto.
Ora vi lascio alla lettura, shiw!

Futura Tokidoki