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Autore: tylersanchor    01/05/2014    6 recensioni
"Una vocina però, una soave e dolce vocina che, se Stiles fosse stato più sobrio avrebbe capito appartenere alla vodka, gli disse:“Perché non le racconti tutto? Sei ubriaco, penserà che tu sia fuori di testa e basta. Almeno ti toglierai un peso dalla coscienza. Tanto non la rivedrai mai più.” E le diede retta.
- Allora, da dove cominciare, cara mia …
- Bethany.
- Bethany! Allora, tutto è cominciato quando mio padre …
E le disse davvero tutto. Di Scott, dei lupi mannari, di Allison e la sua famiglia, di Lydia, Isaac, Erica, Boyd e, soprattutto, di quanto fosse irrimediabilmente e assolutamente cotto di Derek Hale."
[Sterek, maddai?] [Non tiene conto della terza stagione]
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Non capisco perché siano tutti così fissati col disordine della mia stanza, - si lamentò Stiles, recuperando da sotto il letto un piatto incrostato di qualcosa di non identificato sepolto sotto una pila di calzini.
- Perché sembra la tana di qualche animale, - gli notificò Derek, che, mentre lui stava cercando di pulire il caos di una diecina di anni, stava tranquillamente leggendo uno dei suoi soliti libri pallosi appoggiato con la schiena contro la parete.
- Si dà il caso che tu sia un animale.
Derek lo guardò male da sopra D’amore e d’ombra: - Licantropo. Predatore. Non animale. E sono sempre più ordinato di te.
- Beh, ci va anche poco, hai vissuto fra le macerie per anni e ora vivi in un loft che è già tanto abbia qualche mobile!
Stiles gli tirò qualcosa, realizzando solo dopo che erano un suo paio di boxer lasciati a marcire sul pavimento dalla precedente glaciazione.
Stupendo. Decisamente un toccasana per la loro non relazione che, nonostante le ottime premesse del venerdì precendente, non aveva fatto passi avanti. Non che potesse, dato che dovevano persino baciarsi cercando di fare meno rumore possibile, dato che il padre di Stiles, se era a casa, passava tutto il tempo a controllare che Stiles fosse in camera e non scappasse dalla finestra. E ogni volta Derek doveva nascondersi nell’armadio, il che era abbastanza stressante.
Un paio di volte, quando lo sceriffo era fuori, erano venuti a trovarlo Beth e Isaac. La punizione di Bethany sembrava finalmente finita e lei trovava tremendamente noioso non poter uscire con Stiles. Ovviamente usciva comunque, ma con Isaac al seguito che non poteva essere più felice del fatto che Stiles fosse in castigo. Fosse stato per lui, probabilmente, lo avrebbe murato vivo nella sua casa.
- Io ho l’essenziale. Mi spieghi invece tu cosa te ne fai di tutte le porcherie contenute in questa stanza?
- Le uso! – mentì spudoratamente Stiles.
Derek decise che aveva parlato abbastanza per i prossimi venti giorni e riprese a leggere il maledetto libro mentre Stiles giocava a fare Cenerentola. Derek sarebbe stata una perfetta matrigna, anzi, aveva pure una vaga somiglianza con quella del cartone. Okay, bugia totale. La matrigna di Cenerentola non era sexy da morire, non stava seduta a terra nella luce del sole autunnale in modo da sembrare un modello, non aveva pettorali da urlo per non parlare degli addominali e …
- Wow, Stiles, pensavo tu riordinassi, non che facessi wolf watching! Avresti almeno potuto invitarmi!
Bethany, con i suoi shorts e la sua acconciatura migliore, se ne stava seduta sul davanzale e interruppe i pensieri – che stavano decisamente diventando sconci – di Stiles.
- Taci. Dove hai messo Isaac?
- L’ho chiuso nel bagno.
Stiles spalancò gli occhi e persino Derek occhieggiò da sopra quello schifo di libro.
- Ehi, scherzavo! È andato a prendere la macchina, andiamo a fare un giro in centro prima di vedere un film. Se qualcuno non fosse stato così idiota saresti potuto venire anche tu.
Beth non gliela aveva fatta passare liscia. Il fatto che lui fosse riuscito a non concludere assolutamente nulla, intervento di Scott infausto a parte, secondo lei era indice di un grosso, enorme problema. Gli aveva consigliato di andare da un terapista, perché non saltare addosso a Derek Hale quando si è soli in un letto con lui è indice di un disturbo psichico. Era stato stupendo sentirglielo dire con Derek a mezzo metro di distanza. Ma Bethany non si faceva problemi, tanto non era lei quella ad avere una cosa con lui.
- Comunque, sono passata a farvi un salutino. Anche a te, lupo musone sullo sfondo che mi ignora, come sempre.
Derek non alzò nemmeno lo sguardo dal libro.
- Comunque, Stiles, vedi di fare qualcosa di utile per il mondo oggi pomeriggio, anziché fare l’elfo domestico. Hai più sentito Scott?
- No, Bethany, e se non sapessi che tu mi vuoi sinceramente bene, siccome mi chiedi sempre di lui potrei pensare che siamo amici solo per la tua cotta epocale, - le disse Stiles, raccogliendo altri vestiti dal pavimento.
- Eddai!
Stiles sospirò: - Nope. Però mi ha coperto venerdì scorso, quindi non  mi odia del tutto.
- Dovreste parlarvi, - disse Beth, annuendo alla sua affermazione.
- Facile! A lezione mi evita come se avessi la peste e non è che mi vada di litigare ancora.
- Sei una lagna, Stiles. Ma se ne occuperà la tua Bethers, come al solito. Ora vado, Isaac mi aspetta. Bye bye Stiles, bye bye Derbear.
Beth saltò giù e Derek nel frattempo si alzò dopo aver messo il segno al libro, furibondo: - Ti ammazzo! – esclamò e Stiles, sinceramente preoccupato che Derek attuasse davvero il suo proposito, gli mise una mano sul petto.
Anche se Derbear era geniale. Avrebbe dovuto cambiare il suo nome sul telefono da “Derek” con vicino un cuoricino rosso – Stiles era una persona molto romantica – a “Derbear”. Derek lo avrebbe fatto a fette se lo avesse scoperto, ma andiamo, Derbear.
- Eddai, Derek, non è così male Derb …
- Pronuncialo e ti strappo le corde vocali con i denti, - ringhiò Derek.
- Sai, - iniziò Stiles, dovresti fare qualcosa per questa tua aggressività, tipo non so, yoga, bere tanta camomilla …
Derek gli diede uno spintone per niente gentile e finirono sul pavimento, luogo considerato da lui evidentemente ottimo per i baci, dato che premette le labbra contro le sue, facendo pressione con la lingua perché Stiles aprisse la bocca. Ovviamente questo non se lo fece ripetere due volte e si ritrovarono a baciarsi in mezzo a vestiti da lavare e cianfrusaglie.
- O baciarmi sul pavimento della mia stanza, certo, anzi, penso che sia la soluzione migliore, sai? – disse Stiles quando si separarono per prendere fiato.
Derek lo fissò per un attimo, poi riprese a baciarlo con foga. In fondo essere in punizione non faceva così schifo.
 
 
*
 
 
- Domani sera i miei sono fuori casa, - stava dicendo Beth, seduta sul letto di Stiles.
Erano tre giorni che lui puliva, riordinava e lavava ininterrottamente con Derek che lo osservava senza muovere un dito per aiutarlo. Anche in quel momento stava riordinando, la libreria per la precisione, con Derek seduto per terra a leggere e Beth sul letto, anche lei con le mani in mano. Bella gente.
- E allora? – domandò Stiles.
- E allora, pensavo di invitare Derek a dormire. Che ne dici? Tu, io e You tonight dei Lit.
Il viso di Derek esprimeva disgusto puro e Stiles saltò su, buttando i libri a terra e minacciando con uno di essi Bethany: - Cosa? – esclamò.
- Tranquillo, tranquillo, scherzavo. Tieniti il tuo lupacchiotto, a me interessa solo Scott.
Derek la gelò con lo sguardo. Probabilmente se non fosse stata umana l’avrebbe già buttata dalla finestra senza complimenti.
- Comunque, - proseguì Beth, - Pensavo che Stiles potrebbe venire da me. Insomma, okay, lo so che siete presi a fare tutte le vostre cose, ma un’oretta una sera sarebbe carina. Certo, Isaac è un grande, ha perso anche le mutande a forza di perdere a carte contro di me, ma diciamo che non siamo così intimi da poter parlare di Scott. E sarebbe carino avere qualcuno con cui parlarne, una volta tanto.
Stiles annuì. Anche lui aveva bisogno di parlare, a dire il vero.  Ovviamente di Derek, ma anche di Scott e di quello che gli aveva detto. Certo, da una parte aveva la piena consapevolezza che Derek non si sarebbe mai innamorato di lui, perché andiamo, si parlava di Derek Hale. Dall’altro c’erano tutte quelle cose ambigue, l’abbraccio, il modo in cui Derek lo toccava a volte, facendogli delle specie di carezze, il fatto che lo lasciasse, nei giorni migliori, stargli accoccolato addosso, dovevano pur voler dire qualcosa, no? E Beth poteva dargli un parere. E, okay, c’era anche quella parte in cui finivano sempre a parlare di quanto Derek fosse sexy, soffermandosi su punti salienti del suo corpo, che a Stiles mancava davvero tanto.
- Vengo anche io, - disse Derek e l’intero universo smise di fare quello che stava facendo per fissarlo, sconvolto dalla notizia.
- Derek? Chi sei tu? Cosa ne hai fatto di Derek Hale?  O è qualche droga?
Derek la fulminò con lo sguardo e assunse la sua migliore faccia ingrugnita: - No, perché potresti chiamare anche Scott e, a casa tua, potremo parlare della situazione. Isaac mi ha dato alcune notizie interessanti.
Bethany roteò gli occhi: - E non illudermi così. Comunque, che ha detto Isaac?
- Che ha fiutato una pista. Lupi, ma che noi non conosciamo. Volevamo seguirla prima che la traccia svanisca, ma ci serve Scott. Più siamo, più è sicuro.
- Dovete proprio? – domandò Stiles, posando i libri e avvicinandosi a Derek.
Gli avevano tolto i punti da qualche giorno, ma la pelle continuava a tirare. Ignorò la cosa e proseguì: - Nel senso, insomma, è quasi un mese che gli alpha non stanno facendo nulla, quindi perché andarli a cercare?
- Sei idiota? – borbottò Derek, - perché uno di loro ti stava ammazzando, per prima cosa. Seconda, ho ucciso uno del loro branco, a rigor di logica, se non stanno facendo niente è perché architettano qualcosa e quindi, se li prendiamo di sorpresa, avremo un minimo di vantaggio.
- Ma Derek …
- Ma niente, zitto e riordina.
Stiles provò a ribattere, ma lo sguardo omicida di Derek lo fece desistere. Si sentiva strano. Era come se non fosse più a suo agio con se stesso, come se tutto all’improvviso fosse diventato sbagliato, da quando Derek aveva detto quelle cose.
Era preoccupato.
Era la stessa sensazione che provava quando suo padre doveva risolvere qualche caso pericoloso o quando Scott si metteva nei guai. Certo, era sempre stato preoccupato per Derek, perché quello sembrava avere delle tendenze decisamente autolesionistiche ma mai così tanto. Insomma, Derek gli piaceva, ma lui non … lui non lo amava.
E, cavolo, le cose si stavano mettendo male. Malissimo, anzi. Perché okay, a Stiles poteva piacere Derek, poteva avere una cotta per lui ma amarlo? Quello era autolesionistico. Perché un conto è sapere che una persona ti piace e accettare di guardarla da lontano sapendo che il massimo a cui arriverete sarà un abbraccio, un conto è amarla. Amare Derek era qualcosa di infinitamente peggiore, perché tutto quello che facevano, i baci e quando, prossimamente, sarebbero andati oltre, per lui avrebbe significato tutt’altro rispetto a ciò che Derek intendeva.
Scott aveva ragione. Stiles non era minimamente capace di non farsi coinvolgere. E il risultato sarebbe stato un cuore spezzato e ore e ore passate ad ascoltare All too well. E sicuramente non sarebbe venuto fuori niente di buono da quello, altro che Taylor Swift, che per ogni ragazzo che l’aveva mollata aveva un grammy se non due.
Eppure, c’erano tutti quei segnali … aveva bisogno di Bethany. Subito.
Le scrisse un messaggio sul cellulare, sperando che Derek non riuscisse a capire che cosa scriveva solo dal ticchettio delle dita sullo schermo.
Beth diede il meglio di sé: - Derek, ma se ti rubassi Stiles un secondino e ti mandassi Isaac così potete fare quelle cosette da lupi tipo annusarvi …?
- Non ci annusiamo, - ringhiò Derek, - smettila. E comunque, Stiles deve finire di riordinare.
- Oh, scusa, mamma. Ma davvero, ho bisogno di Stiles per una cosa da donne.
- Tecnicamente è un maschio.
- Tecnicamente, - lo riprese Bethany, - è il mio migliore amico. E ho già chiesto a Isaac, ma non va bene. Ti prego. Mi serve solo un aiutino, poi te lo riporto e nessun alpha ci attaccherà.
Derek alzò un sopracciglio: - E per cosa ti serve? Se non ci è riuscito Isaac ci posso riuscire io, senza mettere tutti in pericolo inutilmente.
Bethany ringhiò.
- Okay, se proprio vuoi saperlo, oggi mi è arrivato il ciclo per la prima volta e mia madre è via e quindi non oso dirlo a mio fratello, quindi volevo che Stiles mi aiutasse a capire come si mettono i tampax, ma forse lo sai tu, perché ho comprato quelli apposta per ragazze vergini e …
Stiles avvampò fino alle orecchie perché diamine, Bethany era un genio e Derek sembrava sull’orlo dell’omicidio.
- Fuori! – esclamò, - Voi due, fuori! Sparite!


 
 
*
 
 
Cacciato via Isaac, fu tutto molto più semplice e Stiles poté finalmente concedersi una risata. Beth gli lanciò un cuscino addosso.
- Non hai idea di quanto sia stato umiliante. Okay, mi piace Scott, ma dire certe cose davanti a un bel ragazzo, anche se è Derek, è uno schifo. Mi devi perlomeno una gif card da Aeropostale.
Stiles collassò dal ridere sul pavimento della stanza di Beth, ma poi si ricordò perché era lì e si incupì.
- Non abbiamo tanto tempo, prima che mio padre torni, ma ecco, volevo dirti, oggi è successa una cosa …
- Oh, mio Dio! Stilinski, tu e Derek …? – esclamò Beth, lanciandoglisi praticamente addosso.
- No, no …
Ecco, innamorarsi di Derek Hale doveva essere considerata una catastrofe naturale. O perlomeno, qualcosa per cui mettere in allarme l’intero universo. Stiles avrebbe dovuto essere rapito e sottoposto a una lobotomizzazione per stare al sicuro. Perché immaginare che un giorno Derek gli avrebbe detto di amarlo era sintomo del fatto che si stava lasciando troppo andare. E desiderare quello più di ogni altra cosa, persino più del sesso e andiamo, si parlava di sesso e Derek Hale nella stessa frase, era un peccato capitale.
- E allora cosa, per l’amor del cielo? Sai che non sono precisamente esperta di queste cose, forse dovrei chiedere ad Isaac qualche spiegazione ma …
Isaac sarebbe stato lietissimo di fornire dimostrazioni pratiche di quello che succede in una coppia a Beth, ma Stiles non era dell’umore per concedergli quel privilegio. Il suo umore era più orientato verso il suicidio, era solo indeciso se spararsi o farsi investire da un treno in corsa. Ambedue le cose sarebbero state meno dolorose che amare Derek.
- Sono innamorato di Derek, - disse infine.
Beth roteò gli occhi: - Si sapeva. Lo sa anche lui e gli sta bene. Quindi, il problema vero è che …?
- Il problema vero, - disse Stiles, forse a voce un po’ troppo alta, - è che lo amo. Non mi piace, non è una cotta, io lo amo. E lui non mi amerà mai. La cosa fa schifo, Scott aveva ragione, non sono in grado, non sono abbastanza maturo per lasciare i sentimenti da parte nel nostro rapporto e …
Stiles ricevette una felpa di Isaac in faccia. Avrebbero dovuto parlare poi di quella mania di lanciargli le cose addosso perché la stava prendendo anche lui e non ci teneva a lanciare la sua biancheria intima su Derek un’altra volta. Certo, magari in circostanze diverse sarebbe stato accettabile ma …
- Stiles. Ascolta la tua Beth. Okay, in amore ho zero esperienza, ogni volta che provo a parlare a Scott compare magicamente Allison e il massimo che ho fatto è farmi aiutare a fare un esercizio di matematica che Scott ha pure sbagliato, ma ho visto tantissimi film. E Derek, per quanto non ti abbia mai detto mezza parola gentile o qualcosa di dolce, ma ci tiene a te. Magari non ti ama, ma qualcosa per te lo prova palesemente.
Stiles la guardò dubbioso. Conoscevano lo stesso Derek? Certo, c’era quella volta o due in cui Derek sembrava meno dispiaciuto del solito di vederlo, ma non era esattamente una dimostrazione di sentimento. Non che fosse nella natura di Derek avere dei sentimenti. Anzi, probabilmente non li aveva, doveva essere una cosa da lupo mannaro speciale, tipo quella dei vampiri di The vampire diaries che spegnevano le emozioni. Del resto, dopo la morte della sua famiglia era più che comprensibile che non avesse una voglia pazza di innamorarsi o altro.
- Stiles, non fissarmi così. Ogni volta che entro nella tua stanza, Derek sembra che voglia mangiarmi. È geloso perché sa quanto siamo legati. E magari non lo hai notato, ma quando ha il libro davanti, molto spesso non legge: ti segue con lo sguardo, come se avesse paura che, se distogliesse un attimo l’attenzione, tu scomparissi. Andiamo, nessuno fa così a meno di non avere davanti la persona che gli piace.
- Senti, a Derek piacerò, okay, ma gli interessa solo baciarmi eccetera, non gli interessa, il resto, non gli interessa come sto, non gli interessa parlarmi, non gli interessa niente. Voleva solo qualcuno con cui sfogare le sue pulsioni.
Bethany roteò gli occhi e gli lanciò un cuscino in faccia: - Stiles, ma allora sei scemo. Tu pensi che Derek, volendo semplicemente una storia di sesso, avrebbe scelto te? Primo, Derek potrebbe avere chiunque, uomo, donna, andiamo, è strafigo. Perché proprio tu? Sei strano e non mi sembri il massimo del sex appeal. Secondo, il figlio dell’uomo che lo ha arrestato? Il migliore amico di Scott? O è masochista, dato che per trastullarsi ha scelto il partito più scomodo? Andiamo. Magari non se ne è nemmeno reso conto, ma è cotto di te.
Stiles non poté fare a meno di sorridere per un attimo. Sarebbe stato bellissimo se Beth avesse avuto ragione, peccato che non ce l’avesse affatto. Altro che unicorni e arcobaleni e Derek innamorato, nella realtà c’era solo un Derek quasi perennemente ingrugnito che gli avrebbe spezzato il cuore e tutto quello che avrebbe ottenuto come conforto sarebbe stato Scott che diceva “te l’avevo detto”.
Stiles avrebbe fatto bene a informarsi su qualche terapia per uscire dall’autolesionismo, perché doveva volersi proprio male a continuare a sperare nonostante tutto. Okay, Beth gli aveva riacceso la speranza, ma era così facile dimenticarsi della realtà e credere che un giorno Derek sarebbe partito per lui. Derek non si innamorava, perché no, perché non era nel suo dna farlo, e soprattutto, non di uno come Stiles.
- Sì, certo e le capre volano. Non mi resta che pregare in un miracolo e …
- Stiles, - lo fermò Bethany, - dicevi lo stesso quando ti piaceva Derek “non ci metteremo mai insieme gne gne” e ora non riuscite a tenere le labbra lontane. Quindi, lascia fare alla tua Bethers.
 
 
 
*
 
 
L’idea di incontrarsi tutti era stata pessima. Scott era incupito peggio che Derek, a cui lanciava sguardi astiosi dall’altro capo della stanza. Isaac, dal canto suo, fingeva di ignorare il fatto che Beth si fosse vestita due volte meglio del solito e che non avesse occhi che per Scott, quando in realtà aveva scritto in faccia che voleva ucciderlo t in modo doloroso.
- Allora, - disse Derek,  che pareva non fare caso all’atmosfera pesante , - Isaac ha trovato una pista e pensavo sarebbe il caso di seguirla finché possiamo.
Scott lo fissò con odio e poi spostò lo sguardo su Stiles, che stava seduto accanto a Derek e Bethany e lo guardò compassionevole.
Stiles gli avrebbe volentieri tirato qualcosa di molto pesante addosso, ma la cosa più pesante nella stanza era Derek e, probabilmente, se lo avesse fatto, avrebbe dato loro una buona occasione per ammazzarsi a vicenda e Scott non sembrava aspettare altro.
- Sei sicuro? Sai, non vorrei mai toglierti del tempo per molestare minorenni …
Stiles vide Derek stringere il pugno fortissimo, ma per fortuna non rispose alla provocazione: - Gli alpha, - disse invece, - non si interessano a chiunque io mi porti a letto, quindi uccideranno tutti a prescindere. Abbiamo la possibilità di anticiparli e non penso dovremo farcela scappare solo perché ti comporti come una ragazzina.
- Io? – esclamò Scott, scattando in piedi e avvicinandosi a Derek di un passo, - Io mi preoccupo per gli altri, anziché infilare le mani nei pantaloni di Stiles!
Ecco la cosa si stava facendo giusto in pochino imbarazzante. Giusto quel pochino pochino che gli faceva venire voglia di seppellirsi in giardino o di suicidarsi seduta stante. E quello avrebbe dovuto essere il suo migliore amico? Beh, grazie tante Scott. Tra lui che teneva il muso e Derek che non vedeva l’ora di imbarcarsi in una missione suicida Stiles non sapeva chi odiare di più. Ma chi glielo aveva fatto fare? Non poteva essere un normale adolescente innamorato senza speranza di Lydia, con un migliore amico normale e niente lupi mannari in giro? Soprattutto, senza la causa di tutti i suoi problemi, la super sexy causa in canottiera bianca e jeans seduta vicino a lui, e cavolo, quella canottiera era davvero aderente tanto valeva se la togliesse e …
- Non sapevo dovessi chiedere il permesso a te! E comunque, o facciamo come dico io o non potrai tenermi il muso a lungo, perché saremo entrambi morti, uccisi dagli alpha.
- Se non ci hanno dato fastidio fino a ora! – replicò Scott.
- Giusto, il fatto che hanno quasi ucciso Stiles è tralasciabile.
Scott scrollò le spalle: - Certo che no! Ma pensavo di non andarcele proprio a cercare …
- Giusto, aspettiamo che ci uccidano!
- Calma! – esclamò Beth, mettendosi fra i due e casualmente afferrando le braccia di Scott.
Anche nei momenti drammatici doveva sempre sbavare su di lui in qualche modo. Stiles si complimentò con se stesso: prima si innamorava di un lupo mannaro che non lo avrebbe mai amato, poi si sceglieva come amici un idiota patentato e una cretina arrapata. Sicuramente doveva rivedere le sue priorità in fatto di scelte e magari diventare un eremita dato che era circondato da disagiati.
- Vuole che andiamo tutti ad ammazzarci! – esclamò Scott.
- Voglio che evitiamo di ammazzarci, idiota!
- Anche io, guarda caso.
I due si fissarono con astio, così tanto che Stiles ebbe paura che iniziassero a darsele di santa ragione ma ci fu soltanto un silenzio carico di tensione, che terminò quando Scott disse: - Io me ne vado. Se vuoi suicidarti, fallo da solo.
E se ne andò senza tanti complimenti, salutando solo Beth e rivolgendo a Stiles un’occhiataccia.
Derek scrollò le spalle: - Isaac, vieni con me.
- Cosa? – domandò quello, che era rimasto tutto il tempo seduto a cercare di uccidere Scott con lo sguardo.
- Ho detto che vieni con me, muoviti.
Stiles aveva una sensazione orrenda: - Dove andate? – domandò.
- A caccia di alpha, - rispose Derek e prima che Stiles potesse anche solo reagire lui e Isaac erano scomparsi lasciando sia lui che Beth attoniti.
Si guardarono, constatando il fatto che Derek e Isaac se ne erano andati e che c’era un alto rischio che non tornassero interi.

 
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Tecnicamente dovrei studiare. O dormire. Tanto sono più o meno la stessa cosa per me. In pratica, sono appena tornata, si preannuncia una serata di pioggia e vi ho pensati, che dolce. Okay, forse non avevo una mazza da fare e per una volta mamma si era scollata dal pc quindi l'ho preso. E considerando che tempo di fare copiancolla del testo che mi sta già rompendo di darle il pc direi che potrò dirvi poche cose: allora, beh, STILES AMA DEREK. Penso sia nel suo carattere prendersi subito di qualcosa o qualcuno, quindi è uscita fuori questa cosa non so nemmeno bene come, dato che non era prevista nella stesura originale ma penso che così farà soffrire ancora di più Stiles che aspetta Derek che è a caccia di alpha. Okay, lo ammetto, forse fa un po' troppo The worst thing I ever did ma pazienza. E devo ancora decidere esattamente quanto sarò sadica nei confronti di Derbear lol.
Anyways, ci stiamo avvicinando al termine, dan dan daaaaan. E non ho ancora deciso una cosa, quindi vi prego, rispondete a questa cosa, ci sono due possibilità:
- storia più breve, più felice, più divertente, arcobaleni, unicorni e Derek che fa il muso a tutte queste cose (opzione A)
- storia di qualche capitolo più lunga, più incentrata sul soprannaturale, più seria (opzione B)
per me è assolutamente identico scrivere l'una o l'altra, fatemi sapere in qualche modo cosa preferite u.u
Per il resto, per non parlare sempre della storia, sto pensando di cimentarmi in una traduzione di No Homo cioè LA Sterek per eccellenza. E di iniziare a fare video su youtube, perché mi va troppissimo çç Voi che pensate di queste due cose? A dire il vero vi interesserà soprattutto la prima, ma se volete spendere due parole anche sui miei video, se ne fate anche voi e avete qualche consiglio, sono  Twitteren accetti ahahah.
Anyways, capitolo TREDICI e sappiate che non è un numero a caso, perché io sono nata il tredici dicembre (come Taylor Swift, rosicate plebe) e il tredici è il mio numero fortunato. E CASUALMENTE la grande realizzazione di Stiles è avvenuta nel capitolo TREDICI. Quindi stay tuned for more amazing things!
Ringrazio come sempre le ragazze che hanno recensito, Tenten, two_dollar_bill, Epic_FHale, alixsoldier, ursula74 io vi amo, siete dolcissime e non so come fate a sopportarmi e a non odiare me, questa storia e tutto ciò che mi riguarda ç___________________ç tanto amore per voi.
Ora fuggo che mia madre rivuole il suo precious (il pc, mica io) se volete avere notizie di me seguitemi su  Twitter byeee
  
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