Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: marynana89    01/05/2014    7 recensioni
L'anniversario della morte della persona cara è sempre un duro colpo, ma se questo è il fratello che hai sempre voluto bene e che è morto per te, riusciresti ad essere felice di questo?
Dedicato a Ryanforever per avermi sempre seguito in ogni mia storia e recensione, e soprattutto per aver individuato il cattivo in una mia vecchia storia XD
[NaruSasuNaru - Spoiler]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pain and Care













E ancora quel giorno era arrivato.
Quel giorno in cui il suo cuore piangeva, dilaniato dai sensi di colpa e dal dolore.
Come due anni a questa parte, quel giorno pioveva, di nuovo.
Le nuvole che nei giorni prima erano così rare, quel giorno si condensavano proprio sopra Konoha, come se leggessero il suo stato d'animo e cercassero di consolarlo.


Erano passati due anni dalla fine della guerra, un anno l'aveva passato in cella, per tutti gli errori che aveva commesso prima.
Doveva solo restare dietro quelle sbarre al freddo e al buio fino a che non avrebbe scontato la pena per averli traditi.
Pena abbastanza semplice, visto che era stato grazie anche a lui se avevano vinto la guerra.
Successivamente sarebbe uscito da lì e avrebbe vissuto come un ninja normale, senza poter avanzare di grado, almeno fino alla revoca del nuovo Hokage che sarebbe entrato al posto di Tsunade.
Solo questa era stata la pena più dura per lui, ma non si era lamentato.
L'aveva accettato senza troppe cerimonie, a patto che il corpo di Itachi fosse seppellito nel cimitero di famiglia e che divenisse un eroe che aveva salvato il villaggio, non più bugie su di lui che amava Konoha e la pace più di se stesso, morendo come un traditore per loro.
Quando fu accettato, lui scontò la pena.
Venne rinchiuso subito dopo.
Prima lo faceva e prima sarebbe stato libero.
Non aveva nessuna visita, lo sapeva, ma sapeva anche che Naruto sarebbe stato al suo fianco e lo avrebbe aspettato per tutto il tempo.
Lo aveva urlato prima che lo portassero via e lui sapeva bene che non era una bugia.
Conosceva troppo bene il suo credo ninja e il suo cuore.
Lo aveva capito limpidamente, quel giorno, combattendo fianco a fianco contro Madara.
Aveva sentito tutti i sentimenti che bruciavano per lui e solo lui, e sapeva bene che anche il biondo aveva letto il suo cuore.
Non c'erano più bisogno di parole tra di loro.
Bastava uno sguardo a capirsi, ed era per questo che non era impazzito a restare in isolamento, solo per poter andare da lui appena uscito.
Ed era successo proprio questo.
Naruto era lì ad aspettarlo e sarebbe stato per sempre al suo fianco, come lo era sempre stato da quando si conoscevano.


Come oggi, l'anno prima, era da solo, in quella cella fredda e buia.
Non era riuscito ad andare a salutarlo, a pregare davanti a lui e non sapeva se piovesse o meno.
Ma forse non aveva bisogno di vedere il tempo fuori da lì.
Era sicuro che piovesse, perché anche il mondo era triste per la sua scomparsa, proprio come quel giorno in cui se ne era andato.


Oggi era davanti a lui.
Pioggia, lampi e tuoni bagnavano e illuminavano quel luogo come ad accentuare la morte che l'aveva preso e portato via da lui.
A quei tempi ancora non sapeva la verità, ed aveva gioito per la sua morte.
Ogni volta che si avvicinava quel giorno, ricordava tutto come se fosse accaduto a pochi giorni di distanza.
Avrebbe voluto che fosse andato diversamente, oppure che fosse morto anche lui, così da non lasciarlo ancora solo in quell'ultimo suo viaggio.
Era il responsabile di tutte le sue pene, ed era ancora qui, vivo, mentre suo fratello non c'era più.
Erano passati solo due anni dalla sua morte, e lui era ancora vivo.
Adesso era lì, davanti alla sua lapide, vicina a quella dei suoi genitori, sotto quella pioggia incessante che gli nascondeva le lacrime, mescolandosi, così da cercare di tenere ancora alto il suo orgoglio.
Era ancora lì, a chiedergli scusa per tutto quello che gli aveva fatto passare, a non aver capito che mentiva quando diceva che voleva ucciderlo, a non capire tutti i sacrifici che aveva fatto per tenerlo al sicuro al villaggio.
Cadde in ginocchio davanti a quel duro e freddo marmo, ignorando di sporcarsi con il fango che si era creato, visto che pioveva da ore ormai.
Le mani accarezzarono la fredda e umida roccia, seguendo le linee del suo nome, poi del suo cognome, seguendo la data della sua nascita e finendo sulla data di morte avvenuta lo stesso giorno di oggi due anni fa.
Le lacrime non smettevano di scendere.
Gli mancava tantissimo, e sapere che era morto per lui, lo faceva stare anche peggio.
In quel luogo, all'interno dell'ex clan Uchiha, nessuno poteva mettervi piede, solo lui e il biondino potevano farlo.
Era per questo che poteva sfogarsi liberamente, piangendo fino a quando non fosse sfinito.


Un ombrello lo coprì dalla pioggia.
Non si voltò nemmeno a guardarlo perché lo sentiva a pelle chi era.
La sua sola presenza l'avvertiva anche a distanza anche di chilometri.


"Come mai sei qui? Non eri in una missione importante?"
"Siamo tornati prima del previsto. E poi, lo sai che non posso lasciarti solo proprio questo giorno"
"Se ti dicessi che voglio veramente restare solo?"
"Tsk, tanto so che non è vero"
"Se vuoi restare allora fai silenzio"
"Ok, faccio silenzio"


Mise il broncio Naruto.
Odiava quel lato di carattere che cercava di farsi forza da solo, anche sapendo che lo aveva sempre al suo fianco.
Eppure lo amava proprio per questo carattere così freddo e distaccato all'apparenza, ma passionale e molto sensibile.
Non poteva essere diversamente, infondo era un Uchiha e aveva delle strane forme d'amore dettate alcune volte da lampi di pazzia e gelosia.
Ricordava ancora quella volta quando lo aveva trovato circondato da un paio di donne, tutte che si strusciavano su di lui, e lampi di gelosia guizzavano nel suo sguardo scuro come tuoni in un cielo plumbeo.
Fu subito da lui, allontanandole malamente, lo baciò in un bacio così passionale che sembrava rubargli anche l'anima oltre che il respiro, per poi urlare che era solo suo.
Davanti a quella dichiarazione detta davanti a tutti, lui era scoppiato a ridere per le facce dei presenti, per poi baciarlo anche lui, per ribadire il concetto a tutti, sussurrando che era solo suo.
Ci fu un po di confusione, ma tutto si calmò presto, visto che solo l'uno poteva essere dell'altro.
Rimpiangeva ancora però il suo sedere.
Geloso marcio com'era, lo aveva preso così forte da non farlo camminare per qualche giorno.
Ricordando questo, mise di più il broncio.
Era un dannato teme geloso e possessivo.


Fu distratto dai suoi pensieri dall'umore del moro che era cambiato di nuovo.
Appena era arrivato, aveva percepito che era più calmo, che si stava riprendendo da quell'enorme dolore che gli stava schiacciando il cuore e che si stava risollevando il morale.
Adesso sentiva il dolore che ancora provava e lui non sapeva cosa fare.
Era impotente davanti a tutto questo, e non poteva certo aiutarlo in quello che voleva realmente.
Non era capace di resuscitare i morti, e anche se lo avrebbe voluto più della sua vita, non lo resuscitava solo per le parole che gli aveva detto Itachi prima di sparire una seconda volta.


"I morti sono morti, non devono girare ancora sulla terra, nel mondo dei vivi"


Era per questo suo volere, che anche Sasuke aveva desistito dal farlo tornare in vita.
Eppure ne soffriva tantissimo.
Questo giorno, poi, era il più brutto di tutti.
Voleva fargli smettere di pensarci, ma era impossibile.
Se avesse visto l'ero-sennin morire davanti agli occhi, avrebbe sicuramente reagito così per ogni anniversario della sua morte.
Non che non ci pensava tutt'ora, anzi era sempre nei suoi pensieri, ma vederlo sarebbe stato davvero troppo, secondo lui.
Per non parlare che Itachi era morto per mano di suo fratello.
Il fatto che fosse malato per lui è solo una scusa per giustificarsi.
Se non avessero combattuto, sarebbe stato ancora lì.
Riusciva a leggere in quella sua mente come in un libro aperto, e per questo non riuscì più a resistere dal distoglierlo dai suoi oscuri pensieri.


"Sasuke ne hai ancora per molto?"
"Vattene e lasciami in pace"
"No, non voglio"
"Allora fai silenzio"
"È inutile che resti qui. Non cambierà niente"


Lo sguardo che gli rivolse lo fece gelare sul posto.
Era davvero arrabbiato e afflitto.
Forse era meglio se non avesse parlato.


"Ti ho detto che devi stare zitto!"
"...Sasuke..."
"No! Niente Sasuke! Lo so bene che non posso fare niente, non c'è bisogno che me lo dici tu!"


La sua voce, per quanto voleva farla sembrare tonante e dura, purtroppo tremava dal dolore.
Naruto non sapeva cosa fare.
Lo vide abbassare la testa, stringendo i pugni ai lati delle gambe.


"Perché...è finita così?"


Chiese più al vento che realmente a Naruto.
Era stato il fato, il destino a scegliere quella via, e non si poteva più cambiare.
Naruto si avvicinò e lo abbracciò, stringendolo forte al petto, accarezzandogli quei capelli ormai zuppi d'acqua.
Si accorse che non lo allontanò, ne fece resistenza, così lo abbracciò meglio, ignorando di bagnarsi anche lui.


"Non è colpa tua..."


Disse con dolcezza, accarezzandogli anche la schiena.


"Non è vero..."
"Lo sai anche tu, come me, che sarebbe andata così in ogni circostanza. Ha voluto così Itachi"


Ricevette un pugno sul petto che lo fece sussultare.


"Anche se ha voluto così, io ero suo fratello! Me ne sarei dovuto accorgere e invece non ho capito niente! Perché?"
"Ascolta Sasuke, nessuno sarebbe riuscito a capirlo. È stato davvero troppo bravo, e poi lui sarebbe morto prima o poi. Meglio morire per mano del proprio fratello, no?"


Quelle parole sembravano averlo calmato almeno un po.


"...Però..."
"Nessun però! Non credi che adesso stai rendendo triste tuo fratello? Lui voleva solo il bene per te, e non vuole certo che tu continui a piangere sulla sua tomba. Su, vieni. Andiamo a casa. Sei tutto bagnato e freddo"


Rimasero così per un po, uno che abbracciava l'altro, senza parlare, senza muoversi, sotto quella pioggia che anche cadeva su di lori, baciandoli completamente.
Poi Sasuke lo abbracciò di rimando.


"...Naruto..."
"Si, dimmi"
"...Facciamo l'amore?"


Naruto sorrise tristemente e lo strinse di più.
Quando lo chiedeva con quel filo di voce, significava che ne aveva bisogno, un bisogno così grande di sentirsi amato e rincuorato, di non essere da solo.


"Si"


Rispose semplicemente Naruto, sciogliendo l'abbraccio e baciandolo sulle labbra dolcemente.








Erano appena tornati nell'appartamento di Naruto tutti e due bagnati fradici.
Sasuke non voleva vivere a casa sua, per lui troppo dolorosa e piena di ricordi belli e strazianti allo stesso tempo.
Naruto non voleva lasciarlo da solo, non dopo che era stato rinchiuso in cella d'isolamento per un anno, e alla fine erano andati a vivere insieme proprio lì, in quel piccolo appartamento per due, ma enorme nel suo calore.
Per Sasuke era davvero un posto che poteva chiamare finalmente “casa”, anche perchè la vera casa è il posto in cui c'è qualcuno che ci ama ad aspettarci.
Appena entrati, il biondo si tolse le scarpe bagnate, aiutando anche il moro che sembrava ancora triste e bisognoso di attenzioni.
Lo prese per mano, portandolo in camera, vicino a letto e piano lo spogliò, gettando a terra gli abiti che bagnati si erano appiccicati addosso.
Quando con lui finì, se li tolse anche lui, avendo molta difficoltà e venendo aiutato da Sasuke.
Rabbrividì.
Aveva le mani congelate.
Appena furono entrambi nudi, si posizionarono sul letto, il moro sotto e Naruto sopra.
Le mani di Sasuke lo raggiunsero, allacciandosi alle sue spalle, facendolo tremare per il freddo.


“Dannazione, sei gelato”
“Riscaldami tu”


Lo spinse verso il basso, verso di se, per baciargli le labbra.
Naruto gli toccò le spalle e il petto con le sue mani che erano calde, accorgendosi di quanto freddo fosse.
Da quanto tempo era sotto quella pioggia?
Molto tempo, ma lui l'avrebbe riscaldato, gli avrebbe fatto capire che era importante per lui, che era amato e che non era più solo.
Passò con le mani su ogni parte del suo corpo, volendo riscaldarlo e fargli capire quanto lo amava.
Lo prese lentamente, abbracciandolo forte a se, baciandolo sulle labbra, sopra le palpebre chiuse, sulla fronte, sussurrandogli che lo ama, che non era solo, che era lì con lui, che non l'avrebbe abbandonato.
Quel giorno era così fragile, che sembrava potesse romperlo con un po' di pressione in più.
Ma Sasuke sembrò capirlo, si calmò tra quelle braccia, e lo strinse.
Sentiva tutto l'amore che Naruto voleva dargli per fargli smettere di provare dolore.
Vennero come in simbiosi, stringendosi e baciandosi.
Subito dopo, si sentì muovere e si trovò sopra di Naruto.


“Adesso voglio essere tuo, solo tuo. Prendimi”


Annuì e lo fece.
Lo accarezzò dolcemente, provando a dargli l'amore che Naruto stesso gli aveva dato.
Lo sentì gemere e lo vide allacciare le gambe alla sua vita.
Si amarono ancora una volta lentamente, perchè non c'era bisogno di essere precipitoso, non adesso.


“Ti amo”


Gli sentì sussurrare prima di baciarlo.
Sorrise leggermente, asciugandosi una lacrima che era uscita dal suo controllo.
Poteva davvero lasciare il passato alle spalle e dedicarsi solo e solamente al presente da passare felicemente con Naruto?






Rimasero così distesi tra le lenzuola, l'uno tra le braccia dell'altro.


“Sasuke, guarda. È uscito il sole”


Il moro osservò la finestra, vedendo quei raggi di sole che filtravano dalle nuvole.
La pioggia era cessata, lasciando spazio alla luce del sole che cominciò a illuminare tutta Konoha.
Quando si voltò a guardare il volto di Naruto, lo trovò disteso in un sorriso solare.


“È tuo fratello, ne sono sicuro. È felice perchè adesso non stai piangendo più per lui.”


Quelle parole furono per lui come un balsamo per le sue ferite.
Lo abbracciò senza dirgli niente.
Se era davvero così, allora poteva davvero incominciare a vivere felice.
Guardò ancora una volta il cielo dove le nuvole si inseguivano l'un l'altro per lasciar spazio al sereno, e gli sorrise.
Avrebbe vissuto la sua vita, quella vita che anche suo fratello gli aveva lasciato, ma non l'avrebbe mai dimenticato.
Sarebbe rimasto sempre nel suo cuore.










Ti ho sempre amato, fratello mio e ti amerò per sempre anche io.”












*Angolo di Mary*
Eccomi, e dopo mesi ci sono riuscita.
Mi scuso con Ryanforever per essere riuscita solo adesso a completarla, e soprattutto per gli errori che sicuramente ci saranno, perchè non sono riuscita a rileggerla.
Forse dovevo farla rossa, ma era un argomento così delicato che non ho voluto spiegare per filo e per segno quello che fanno tra le coperte, preferendo lasciarlo così, molto soft.
Spero che ti piaccia lo stesso, e spero che piaccia anche agli altri che leggeranno questa one shot.
Un bacione da marynana89
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: marynana89