Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Emina_directioner    01/05/2014    1 recensioni
Appena mi sedetti, un ragazzo entrò tranquillamente dalla porta e venne a sedersi di fianco a me, sotto le urla del professore, ovviamente. Ma lui sembrava non farci caso, forse abituato alle urla e ai suoi ritardi.
«Ciao, io sono Louis» disse sorridendomi e porgendomi la mano.
«Annie, piacere» dissi sorridendo a mia volta, sembrava un ragazzo simpatico e poi era la prima persona che conoscevo, quindi tanto meglio.
«Sei nuova, giusto?» disse continuando a sorridere come un ebete. Ma ha la mascella bloccata?
«Beh, sei molto perspicace ragazzo» risposi iniziando a ridere. Il sorriso scomparve e al suo posto comparve una faccia triste, che carino che era. «Sei simpatica, mi piaci. Dopo vieni con me che ti presento i miei amici» disse riprendendo il sorriso. Annuii in segno di aver accettato e poi mi stravaccai sul banco sotto le risate di Louis. Beh, primo giorno e già un primo amico, non poteva andare meglio.
Seconda fan fiction scritta da me, spero di avere attirato la vostra curiosità.
-Nemi
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FIRST DAY OF SCHOOL

«Annie muoviti, alzati da quel letto, non puoi arrivare in ritardo il tuo primo giorno di scuola» urlò mio padre dal piano di sotto della nuova casa in cui ci eravamo trasferiti da poco.
«Papà sono sveglia, non urlare come una gallina a quest’ora, devo ancora connettere. Comunque buongiorno anche a te» risposi a voce alta e poi mi fiondai in bagno. Mi feci una doccia veloce e poi iniziai ad asciugarmi i capelli e a vestirmi. Come aveva detto mio padre non potevo arrivare in ritardo il primo giorno di scuola.
Scesi al piano inferiore con la cartella, presi un cornetto e scappai fuori dalla porta salutando mio padre. Erano le sette e quaranta, tra venti minuti avrei dovuto essere in classe e ancora non sapevo dove fosse a scuola. Ottimo inizio Annie, veramente ottimo. «Perché in questo paese non c’è nessuno a cui posso chiedere informazioni, non è possibile!» urlai in preda alla disperazione tanto che una signora che passava di lì in bicicletta si fermò e finalmente mi diede le indicazioni per trovare la scuola. Iniziai a correre per non arrivare in ritardo e quando la vidi mi fermai per mettere apposto i capelli che per colpa del vento erano tutti a casaccio. Entrai nell’immensa scuola e mi diressi in segreteria.
«Buongiorno, sono la nuova alunna Annabelle Ferri, vorrei il numero di armadietto e l’orario delle lezioni, per favore» dissi alla segretaria.
«Oh buongiorno signorina, la stavamo aspettando. Questi fogli le spiegano come funziona la scuola, quali sono le regole, la mappa della scuola, il suo numero di armadietto e le sue lezioni. Buona permanenza in questa scuola, spero che impari molto» disse dandomi i fogli. Li presi e uscii dalla stanza, sarei dovuta andare all’armadietto numero 307 e la mia prima lezione sarebbe stata biologia. Perfetto, materia migliore alla prima ora non ci sarebbe potuta essere, odio biologia, odo fare esperimenti sugli animali.
Iniziai a cercare l’armadietto per gli infiniti corridoi, guardandomi in giro per vedere che persone ci fossero. Finalmente lo trovai e presi i libri per la prima ora, iniziando ad incamminarmi verso l’aula di biologia. Tutti erano già all’interno della classe e avevano lasciato due posti infondo all’aula, quindi mi diressi lì e mi accomodai, tirando fuori il cellulare e per inviare un messaggio alla mia migliore amica, Eleonora.
Qui già è una merda, prima ora biologia, però la scuola sembra bella.
Ti voglio bene Orsacchiotta. Xx Annie

 
La risposta non tardò ad arrivare e come sempre mi fece spuntare un sorriso.
 
Inglesina dai che andrà tutto bene, stracciali tutti. Al massimo scappa e rifugiati nell’armadietto.
Ti vogliamo tutti bene qui, ci manchi. Ti salutano Angy e Sam. xx Ele

 
Si quella stupida mancava anche a me, non avrei mai voluto partire e lasciarli per trasferirmi a Holmes Chapel. Ma mio padre a causa del lavoro aveva dovuto e, io avendo ancora 17 anni, sarei dovuta andare con lui.
Ad interrompere i miei pensieri fu il professore che richiamò l’attenzione di tutti e quindi misi il cellulare in tasca pronta a sopportarmi un’ora di spiegazioni. Ancora non ero psicologicamente pronta all’inizio delle lezioni. Il professore non sembrava male, almeno non era la vecchia arpia che avevo ad Ancona. Tirò fuori il registro e quando vide che c’era un nome in più mi chiamò e mi fece alzare. Venti paia di occhi erano puntati su di me, quando il professore disse il mio nome.
«Buongiorno signorina Ferri, si presenti a tutta la classe, siamo curiosi di sapere qualcosa su di lei» disse rivolgendosi a me e ricevendo un cenno di consenso da tutta la classe.
«Emh… Ciao a tutti, sono Annabelle Ferri, sono italiana e vengo da Ancona. Mi sono trasferita qui per il lavoro di mio padre e ho 17 anni. Ho una sorella di 5 anni e un fratello di 21 che però è rimasto in Italia con la ragazza» dissi un po’ in imbarazzo.
«Speriamo che si ambienti presto, buona permanenza» disse sorridendomi
«Ora iniziamo la lezione» Appena mi sedetti, un ragazzo entrò tranquillamente dalla porta e venne a sedersi di fianco a me, sotto le urla del professore, ovviamente. Ma lui sembrava non farci caso, forse abituato alle urla e ai suoi ritardi.
«Ciao, io sono Louis» disse sorridendomi e porgendomi la mano.
«Annie, piacere» dissi sorridendo a mia volta, sembrava un ragazzo simpatico e poi era la prima persona che conoscevo, quindi tanto meglio.
«Sei nuova, giusto?» disse continuando a sorridere come un ebete. Ma ha la mascella bloccata?
«Beh, sei molto perspicace ragazzo» risposi iniziando a ridere. Il sorriso scomparve e al suo posto comparve una faccia triste, che carino che era. «Sei simpatica, mi piaci. Dopo vieni con me che ti presento i miei amici» disse riprendendo il sorriso. Annuii in segno di aver accettato e poi mi stravaccai sul banco sotto le risate di Louis. Beh, primo giorno e già un primo amico, non poteva andare meglio.
Presi il telefono e scrissi a Ele.

 
Orsacchiotta, ho appena fatto amicizia con un ragazzo splendido e super simpatico.
È cambiata da giornata di merda, a buona giornata. Fantastico, dopo mi presenta i suoi amici. xx Annie

 
Bambolina rieccoti, sono felice per te. Dopo devi raccontarmi tutti i dettagli, voglio sapere se sono fighi.
Non sbavare troppo ragazza mia. xx Ele

 
La lezione passò molto veloce e al suono della campanella fui fuori con Louis che mi portò al suo armadietto dove mi aveva detto si riuniva con gli amici.
«Ciao ragazzi, ho conosciuto questa ragazza a biologia, si chiama Annie ed è molto simpatica» disse indicandomi a quei 4 ragazzi che mi ritrovavo davanti, non erano per niente male. Uno più diverso dall’altro, ma tutti egualmente belli.
«Ciao Annie, io sono Liam, piacere. Loro sono Niall, Harry e Zayn» mi disse uno dei ragazzi alto, con gli occhi marroni e i capelli di altrettanto colore, indicandomi in ordine un ragazzo biondo, poi uno con i ricci e infine uno con la pelle olivastra.
«Piacere mio ragazzi, ma se ora non vi dispiace vado in classe, non vorrei arrivare in ritardo alla seconda ora, ciao ci vediamo a pranzo se volete» dissi iniziando ad incamminarmi.
«Aspetta Annie, che ora hai ora?» disse quello con i riccioli, Harry se non mi sbaglio, non sono buona con i nomi.
«Ho informatica, voi?» chiesi curiosa. «No, che peccato quest’ora non siamo con te, ci vediamo dopo davanti a questi armadietti non perderti bella» disse disinvolto Harry.
«Non lo farò bello, ciao»dissi girandomi e iniziando a camminare. Guardando la mappa della scuola mi diressi in aula e mi sedei nell’unico poso libero, vicino ad una ragazza molto bella. Aveva i capelli rossi, gli occhi azzurri e un fisico veramente niente male.
«Piacere io sono Annie, tu?» dissi porgendole la mano sorridendo.
«Ciao, io sono Megan, piacere mio di conoscerti. Sei nuova?» disse anche lei sorridendomi.
«Si, sono arrivata un paio di giorni fa dall’Italia» risposi felice di stare facendo amicizia con una ragazza così simpatica.
«Oh ecco perché hai questo accento conosciuto, anche i miei genitori erano italiani» disse abbassando di poco il volume della voce.
«Perché cosa è successo?» dissi curiosa, non l’avessi mai fatto!
«I miei genitori non ci sono più» disse triste.
Per recuperare al mio danno immondo dissi: «Mi dispiace, scusami, ti capisco anche io non ho più mia madre. Per farmi perdonare vuoi venire con me e con i miei nuovi amici a pranzo?»
La sua risposta affermativa arrivò subito e quindi seguimmo la lezione, fino a che non suonò la campanella e ci dirigemmo verso gli armadietti.
«No, aspetta, questi sono gli armadietti dei ragazzi più richiesti della scuola, sei loro amica?» disse fermandosi di colpo. I ragazzi più richiesti della scuola? Ah si? Beh, si che erano belli tutti quanti, ma non avrei mai pensato di poter diventare subito amica dei ragazzi più belli e richiesti della scuola. Questo si preannunciava l’anno più bello della mia vita!
«Annie ci sei? Non ci presenti la tua amica?» la voce di Louis mi distolse dai miei pensieri e subito mi ricomposi dicendo:«Oh si, scusatemi, non volevo. Ragazzi, lei è Megan, Megan loro sono i ragazzi, ma già sai i loro nomi quindi il mio lavoro è finito». Finite le presentazioni mi appoggiai all’armadietto e chiusi gli occhi, già ero stanca della scuola. Presi il telefono e inviai un messaggio alla mia migliore amica.

 
Ele, tu non la sai l’ultima! Sai chi sono i miei amici? I più richiesti della scuola, NON CI CREDO. Dimmi se questo non è culo!
Mi manchi tanto. xx Annie
p.s: ho conosciuto anche una ragazza per fortuna. Ma la migliore resti tu.

 
Dato che non rispondeva riposi il telefono in borsa e cercai di collegarmi al discorso che facevano i miei amici con Megan, ma non riuscendo a capirne il senso li interruppi e proposi di andare a pranzare. Tutti accettarono con gusto, soprattutto il biondino che prendendomi sotto braccio mi portò fino alla mensa.
Sì, ne ero sicura, quest’anno sarebbe stato l’anno della mia rinascita. Avrei fatto rinascere la vecchia Annabelle Vanessa Ferri. Questo sarebbe stato il mio anno e nessuno mi avrebbe impedito di realizzare i miei sogni.


Buonasera ragazzuole, io sono Nemi e questa è la mia seconda fan fiction. Spero che questo primo capitolo vi piaccia e sreso che vi possiate appassionare alla mia storia. Recensite in molte per farmi sapere delle vostre idee o solo per dirmi che vi piace, ne sarei molto felice. 
Vi ringrazio molto. Un bacio belle, ci vediamo al prossimo capitolo.

p.s: se volete andare a vedere l'altra mia storia ne sarei molto felice.


 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Emina_directioner