File 006

Vodka entrò in quella che chiamava la sua “casa sicura”, appoggiò la giacca e il cappello sul divano e poi si sedette sulla poltrona che si trovava davanti al televisore. Si sporse per appoggiare gli occhiali da sole sul tavolino e da esso prese il telecomando, poi pigiò il tasto di accensione. Come sua abitudine cercò fra i vari canali un notiziario. Tra la varie notizie lo colpì particolarmente quella di una rapina in banca.
«Impossibile» sussurrò l’uomo.
Mentre con il tasto stop bloccava l’immagine del televisore, sul volto di un uomo, sfregiato da una cicatrice da bruciatura.
“Gin troverà molto interessante questa notizia” pensò fra sé e sé Vodka.
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Ringrazio tutti quanti i lettori silenzisi e i miei recensori, spero di non deludervi. Questa drabble la definirei piatta, non succede molto, è incentrata sul personaggio di Vodka e collegata ai capitoli del centro commerciale, dove il MIB dice di aver intravisto al telegiornale il volto di Shuichi Akai, che era stato coinvolto in una rapina in banca. Ho inserito il termine "casa sicura" perché è così che gli agenti della CIA chiamano la loro casa provvisoria quando sono in missione fuori dagli USA, quindi mi era sembrato divertente fare un simile riferimento anche per l'Organizzazione nera. Il prossimo aggiornamento sarà lunedì, con una drabble su Vermouth e Bourbon.