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Autore: MrsSomerhalder    02/05/2014    1 recensioni
Kristen Williams è una ragazza di 18 anni dal passato difficile. Nonostante la sofferenza, crede ancora nel vero amore e ben presto si innamorerà dell'affascinante amico della sorella maggiore: Ian Somerhalder. La gelida corazza del ragazzo sarà messa a dura prova dal sentimento della ragazza. La dolcezza di Kristen riuscirà a far sciogliere il cuore del ragazzo che...
"Ian, ti senti bene?" gli chiesi guardandolo posare la mano sullo stomaco, mentre eravamo in macchina davanti casa mia.
"Ho dei crampi assurdi allo stomaco!" mi rispose riservandomi un'occhiata che per poco non mi tolse il fiato.
"Cos'hai precisamente?" gli chiesi confusa. Lui continuava a premersi l'addome con le dita.
"Una specie di contorsione delle viscere." confessò, digrignando i denti.
'Oh Dio! Le farfalle...' pensai, ma mi stavo solo illudendo, o forse no...
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nina Dobrev, Paul Wesley
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente Hilary corse in camera mia ed aprì le tapparelle, incurante del fatto che stessi ancora dormendo. "Kristen, ti consiglio di svegliarti. ORA!" tuonò. "Cosa vuoi ancora?" mugolai da sotto le coperte, coprendomi il viso con il cuscino. "Dobbiamo parlare." incalzó con le braccia conserte, battendo il piede sul pavimento. Guardai la sveglia sul comodino e digrignai i denti. "Hilary, sono le sette e mezza di mattina. Non hai sonno?" richiusi gli occhi e cercai di dormire ancora. "Signorina, primo l'orario del mio rientro non è affar tuo, ho 27 anni e non devo rendere conto a te. Secondo, vedi di alzarti o ti butto giù io!" tirò via le coperte e mi strappò dalle mani il cuscino. "Che palle!" Mi arresi e mi misi seduta sul letto, avevo un mal di testa epico. Il post-sbronza era davvero odioso. "Dopo la figuraccia che hai fatto questa notte, ti conviene fare poco la spiritosa." si sedette accanto a me e mi premette la fronte con la mano. "Era solo una sbronza, per fortuna." "Te l'avevo detto! So ancora controllarmi, grazie per la fiducia." mi alzai e aprii un pò la finestra. "Posso chiederti una cosa, Hily?" domandai senza pensarci troppo sù. "Dimmi." riprese ad essere la solita sorella autoritaria ed un pò saputella. "Ian..." "Vuoi sapere se ha detto qualcosa di te?" mi interruppe. 'Come faceva a leggermi nella mente?' pensai. "Bhè si, ma volevo anche sapere..." "Qualcosa su di lui. Ti piace?" O-D-I-O-S-A "Hilary, smettila. Fammi finire la frase!" mi arrabbiai. "Ha detto qualcosa su ciò che è successo?" domandai speranzosa, pregando che non fossero derisioni. "No, ha solo ribaddido quanto detto da me." Il gelo mi oltrepassò la schiena. Ian non aveva detto niente, come poteva essere possibile? Non che mi aspettassi cose del tipo 'si, ha detto che è rimasto folgorato e blabla', ma anche un semplice 'bel vestito tua sorella' sarebbe bastato. Con la delusione nel tono di voce risposi. "Ah." "Dunque ti piace." annuì con la testa e mi diede un colpetto sulla spalla. "Lascia stare, Kris." fece per andarsene. "Non mi sembra di aver mai detto questo." puntualizzai. "Allora cosa c'è?" chiese retorica. "Niente, solo che non l'ho mai visto e volevo sapere qualcosa in più, ecco tutto." mentii. Volevo sapere assolutamente per filo e per segno la sua biografia, quasi come fosse wikipedia. "Mmm, vediamo." si portò un dito sul mento e pensò qualche secondo. "Si chiama Ian Somerhalder, 35 anni quasi 36, lo conosco da qualche mese.." "35 ANNI?" la interruppi stupita. "Quasi 36." precisò. "É stato fidanzato per circa tre anni con una certa Nina Dobrev ed è... UN FIGO!" si prese gioco di me. La guardai con rassegnazione, dopo la sua risata di gusto e derisione. 'Fidanzato per circa tre anni? Dio mio...' pensai. Non immaginavo fosse così grande, io ne avevo solamente 18. La cosa non sarebbe potuta funzionare, probabilmente lui mi avrebbe considerata solo una ragazzina con una cotta. Al massimo la sorellina di una sua amica. Mi soffermai a pensare a quanto fosse grande e, probabilmente, incolmabile la nostra differenza d'età. "Su su, pulcina non ti rattristare. Se ti può consolare un pò, ti dico una cosa." Odiavo quando si prendeva gioco di me, sopratutto se mi trattava come una bambina di cinque anni. "Cosa?" chiesi con molta nonchalance. "Domani sera verranno tutti i miei amici quì a casa, anche Ian!" mi fece l'occhiolino con tono affabile. Cercando di mantenere tutta la calma possibile risposi. "A me cosa importa?" mentii spudoratamente, dentro di me facevo i salti di gioia ed ero anche preoccupata. L'avrei rivisto ed avrei avuto l'occasione di riscattarmi, ma avrei dovuto fare i conti con quella gran figura di merda. "Kristen, sono tua sorella. Non puoi nascondermi niente...e poi ricorda: in vino veritas!" La guardai un attimo, non capendo cosa mi stesse dicendo e quando le chiesi spiegazioni, rise. Hilary se ne andò e rimasi sola con i miei pensieri. 'Davvero mi piace?' mi interrogai a lungo su questo. La sera seguente la mamma usci alle otto e dieci precise, raccomandandosi con noi. Facemmo i visi da angioletti e le chiudemmo la porta dietro. Di corsa scappai su in camera per chiamare Rachel. Lei abitava a pochi metri di distanza prima di me, ci conoscevamo da quando mi ero trasferita. "Rispondi, dannazione!" urlai da sola. "Pronto?" "Rachel! Non ho tempo per spiegarti, vieni subito a casa mia." "Ma, io..." "DI CORSA!" "D'accordo, dieci minuti e sono da te." Attaccai senza salutarla e con due balzi, scesi le scale correndo da Hilary. "Rachel viene quà!" sorrisi e me ne andai di fretta, senza aspettare una sua risposta. Mi precipatai a prepararmi e mi sarei fatta carina. "Kristen, ora vuoi dirmi cosa succede?" mi chiese Rachel col fiatone. Eravamo da sole in camera mia ed ora potevo parlarle. "Ian, stasera viene quà a cena con gli altri! Tu mi servi da sostegno." accellerai le parole, per sbrigarmi. "Ma è perfetto!" si illuminò. "C'è un problema però..." mi rabbuiai e persi l'entusiasmo. "Ha 35 anni." assunsi un tono di voce da cane bastonato. Rachel rimase a bocca aperta, di sasso. Cercò una qualche frase per darmi conforto, ma non ne trovò neanche una. Sentii bussare alla porta. "Sorellina, stanno arrivando. Preparati, Ian arriva!" mi fece la linguaccia e scomparve dietro la porta, chiudendola. "Mia sorella ha capito che mi piace!" parlai come se non fosse stato palese. "Tesoro, tutti l'hanno capito ieri notte!" rispose secca e continuò a spiegarmi dettagliatamente il mio comportamento. Nel frattempo sentimmo bussare alla porta d'ingresso. 'MERDA!' dissi fra me e me. "Cazzo, Rachel. Come sto?" chiesi senza ascoltare la risposta. Avevo il cuore in gola e l'agitazione aumentava man mano che scendevo i gradini delle scale. Presi la mano di Rachel, mi feci coraggio e varcammo la soglia del salotto, dove si erano già accomodati tutti quanti. Salutai con disinvoltura, celando il mio imperdonabile imbarazzo, e cercavo lo sguardo di Ian. Non trovandolo, pensai seccata che Hilary mi avesse tirato un brutto scherzo. "Giuro che la ammazzo!" sussurrai a Rachel, sorridendo per circostanza. Sentii nuovamente bussare alla porta. "Ah, Kris dovrebbero essere le pizze. Ti spiace, vai tu ad aprire?" mi domandò con fare da padrona di casa. Andai ad aprire con tranquillità, ma al posto del fattorino trovai un affascinante Ian vestito di nero ed un giubotto di pelle da motociclista. I suoi occhi glaciali spiccavano in un perfetto incarnato diafano, incorniciato dai capelli corvini spettinati. Rimasi a bocca aperta metaforicamente parlando per qualche istante, dopo di che lo salutai. "Ciao Ian." non lasciai trapelare lo stupore nel vederlo. "Ciao, Kristen! Mi fa piacere vederti lucida." si lasciò andare in una risatina sghemba. "Posso entrare?" mi chiese, facendo un passo avanti. "C-certo." lo lasciai passare e lo accompagnai di là, dove tutti i suoi amici, compresa mia sorella, lo stavano aspettando. Salutó tutti quanti ed a me non rivolse più nè una parola nè uno sguardo. Ci rimasi molto male e Rachel era l'unica ad averlo capito. Mezz'ora e più dopo, non si vedeva l'ombra di una crosta di pizza. "Hilary?" urlai dalla cucina, mentre stavo per bere. "Che c'è?" urlò. "Ma le pizze le stanno fabbricando?" chiesi ingenua. La sentii borbottare qualcosa e poi venne da me. "Per cena c'è la pasta, Kris!" mi rispose sottovoce e si mise a ridere, andò via. Rachel sputò l'acqua che stava bevendo e rise a crepa pelle. In quel momento capii, mandò me ad aprire la porta di proposito per farmi incontrare con Ian. Un pò la ringraziavo ed un pò la maledicevo.
  
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