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Autore: imperfectjosie    02/05/2014    3 recensioni
Il respiro di Rufy si sposava alla perfezione con le sue lentiggini.
|Ace/Rufy|
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: One Piece
Pairing: Ace/Rufy
Rating: Verde
Note: Qualcuno mi ha detto di preferire un Ace fluffoloso a quello violento e affamato. Così, ho cercato di accontentare anche gli animi più tenerelli! :3 Oltretutto ho notato la scarsa presenza del pairing Ace/Rufy. Ma che storia è mai questa? Sono sorpresa! 
 
Me lo regali un bacio, onee-san?

 

Eppure Ace continuava a pensarci, appoggiato alle pareti in legno del vascello pirata.
Non era di certo la prima volta che il suo adorabile, non che rumoroso fratellino, se ne uscisse con una delle sue assurde domande. Spiazzanti, certo, ma così pregne di ingenuità da regalargli spesso un sorriso dolce e rassicurante.
« Ohi, onii-san, allora? »
Lo osservava attentamente, con la stessa curiosità morbosa che avrebbe investito un bambino di appena cinque anni. Rufy non aveva mai preteso molto dalla vita. Tanti sorrisi, delle avventure da condividere con i suoi nakama, e ovviamente la costante presenza del maggiore, salda e incrollabile, ferma a guardargli le spalle. Ace lo sapeva. Guardava la testa penzolante del suo petulante fratello spuntare da sopra il ponte della Merry.
« Ma perché ti interessa? » azzardò, quasi più divertito di quanto non volesse in realtà.
Il volto di Rufy prese ad illuminarsi. Si liberò del tutto da quella assurda posizione, spostando le agili gambe di gomma e costringendole a toccare il sottile praticello della nave.
« Sanji dice che è importante saperlo. »
Il sorriso di Ace vagò da un orecchio all'altro. Era cosciente di come il cuoco si divertisse a stuzzicare il proprio Capitano, sapendo che poi si sarebbe rivolto al suo fratellone per le spiegazioni pratiche.
« Beh, un bacio è una cosa seria. Dovresti darlo alla persona a cui tieni di più. » gli concesse, con una tenerezza che stupì persino se stesso. Notò una strana luce negli occhi del più piccolo, ma non era affatto malizia. Sapeva perfettamente l'assoluta incapacità della sua piccola spina nel fianco di provare certe emozioni. Sembrava più... consapevolezza.
« Davvero? Allora è facile » fece euforico, battendo le mani. « Me lo regali un bacio, onee-san? » e nel dirlo, si protese con la bocca verso la figura del moro più adulto. No, Ace non avrebbe dovuto ridere, eppure un moto di ilarità del tutto priva di scherno lo colse. Rise, levando gli occhi al cielo. Il suo otouto* era di certo un personaggio del tutto singolare. Ma adorabile. E un fratello maggiore non aveva forse il compito di istruirlo per la vita? Così, cinse il corpo del suo impiastro preferito, facendolo avvicinare ulteriormente. Il respiro di Rufy si sposava alla perfezione con le sue lentiggini.
« E' dolce che tu abbia pensato a me, lo sai? Ti mostrerò come fare. »
Il moretto liberò quel sorriso di pura gioia che tanto lo faceva stare bene. Pura serenità, pace interiore. Con studiata lentezza, Ace posò le sue labbra su quelle del fratello, saggiandone la consistenza. Erano morbide e tremavano di sorpresa. Si chiese se effettivamente sapesse cosa fosse un bacio. Accarezzò la massa informe di capelli, facendo vagare le mani su tutta la cute e si sorprese, quando il Capitano gli concesse di più. Assaporò ogni centimetro di quella lingua, godendo dei piccoli gemiti che gli arrivavano alle orecchie. Era tutto così perfetto, dolce e ovattato. Ma Rufy aveva sinceramente bisogno di ossigeno, e si staccò per respirare scompostamente. Lo osservava. Il minore non aveva alcuna intenzione di perdere la sua stella polare. Si sorprese un poco di quello sguardo e corrugò la fronte.
« Neh, Rufy? Stai bene? »
Un sospiro di sollievo lo accolse, quando le labbra del fratellino gli regalarono uno dei suoi soliti larghi sorrisi contagiosi.
« Grazie onii-chan, ho capito! »
Lo stupore iniziale a quelle parole, lasciò presto il posto ad un lieve risolino dolce.
« Mi piace il sapore delle tue labbra. »
Quel commento spontaneo, regalò ad Ace un moderato rossore sulle gote. Era ovvio che non si rendesse conto del vero significato di quella frase. Rufy era così. Privo di qualsiasi provocazione e talmente spiazzante da non rendersene neppure conto. Lui parlava e spesso e volentieri diceva ciò che gli passava per la mente, senza pensare alle conseguenze. Nè al fatto che alcune uscite potessero imbarazzare il prossimo.
« Aye, chiamo Chopper, sei rosso! » indagò, osservandolo preoccupato. 
« Baka. Vai a dire a Sanji di non sfotterti più e assicurati di fargli capire che sono stato proprio io ad aiutarti! » gli disse, scompigliandogli i capelli, già modellati dal vento. Adorava mettere in imbarazzo le persone, sopratutto quando si divertivano a stuzzicare Rufy.
« Hai! » lo assecondò felice, sciogliendo l'abbraccio in direzione delle cucine.
Ace osservò la sagoma del fratello scomparire oltre la cambusa e provò una leggera sensazione di abbandono. Amava quel piccolo ciclone, ne era certo. Non come si potrebbe amare una donna, o il compagno di una vita, in una maniera totalmente differente e a tratti persino più violenta. Si riscosse quando sentì l'urlo di Sanji vibrare attraverso le assi di legno della nave. « COOOSA? »
La risata di Pugno di fuoco si disperse in mare aperto.



END.

* = fratellino.
  
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