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Autore: NeverAloneF    02/05/2014    2 recensioni
Clarissa Morgenstern è una Shadowhunter. Si è finta morta dopo che suo fratello, Sebastian Morgenstern, ha minacciato di uccidere tutte le persone che proveranno a proteggerla da lui. Ma la verità non rimarra nascosta a lungo e Clarissa dovrà fare decisioni che non è neanche sicura di poter sopportare.
Dal primo capitolo:
Era passato un'anno ormai.
Un'anno dall'ultima volta che avevo visto la mia amata america.
Dall'ultima volta che avevo visto l'istituto.
Dall'ultima volta che avevo visto i fratelli Lighwood.
Dall'ultima volta che avevo visto mia madre e Luke.
Dall'ultima volta che avevo visto Sebastian.
Dall'ultima volta che avevo visto Jace.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. Incontri

                        JACE
"Jace?!?!"
"Ma che cavolo hai in testa??"
"Jace?!?!"
"Sei impazzito?"
"Jace?!?!"
"In Italia?"
"Jace?!?!"
"Oggi?"
"Jace?!?!"
"BASTA!" Metto fine alle proteste dei due fratelli Lighwood. Mi aspettavo una reazione del genere, ma non ho intenzione di cambiare idea. Se questa ragazza, sempre supponendo che esista, cerca informazioni su Sebastian, informazioni che potrebbero tornarci utili, la troverò e le scoprirò tutte.  
"Io partirò oggi e non ho intenzione di cambiare idea, quindi se potresti farmi il favore di non dirlo ai tuoi genitori… beh, mi faresti un favore" dico rivolgendomi ad Alec. Lui sembra pensarci sopra. Penso a quante informazioni perderò se non accetta e a come lo stordirò e chiuderò in un armadio quando dirà di no. 
"Va bene" dice sorprendendomi "ma io vengo con te". Guardo stupito il suo viso magro e i suoi occhi spenti. Faccio spallucce. 
"Ok" ripondo alzandomi da terra "allora andiamo". 
"Hey aspettate" sbotta Isabelle. Mi ero dimenticato che c'era anche lei. "Vengo anch'io!" 
"Cosa?!? No!" Esclama Alec. "Tu rimani qui con il tuo vampiro e stai al sicuro". 
"Simon non è il mio vampiro, e poi non lo vedo da una settimana. È quasi depresso quanto te" Alec le lancia un occhiata assassina e apre la bocca per ribattere ma io lo interrompo. 
"Alec, Izzi è maggiorenne può decidere cosa fare da sola" pronunciare questa frase mi pesa. Ance Clary sarebbe maggiorenne ora. Lui rimane in silenzio per quale secondo ma poi si rassegna. 
"Va bene" dice "come ci arriviamo?" Oh. Non ci avevo pensato. 
"Ci serve un portale" lo guardo con uno sguardo denso di significati. "Sai cosa vuol dire questo vero?"  
"Si" sospira "dobbiamo chiedere aiuto a Magnus". 


Un ora e molte lacrime silenziose di Alec dopo ci troviamo davanti all'appartamento di Magnus. Alec è fermo davanti al campanello e lo guarda combattuto. Alla fine fà un respiro profondo e preme il bottone. Aspettiamo qualche secondo. 
"Chi o… chi osa disturbare il mio ri…riposo?" Chiede una vocina triste all'altra parte dell'apparecchio. Mi soprendo nel constatare quanto la voce di Magnus sembri distrutta e addolorata. 
"Sono io" dice Alec. Silenzio. Si potrebbe sentir volare una mosca. 
"Sali" dice alla fine un Magnus rassegnato.

   
                  CLARY
"Clary" ripete stupefatto
"Simon" il mio corpo si muove senza che io lo possa controllare e in pochi attimo mi ritovo tra le sue braccia. 
Stò piangendo. 
Piango per quello che gli ho fatto passare. 
Piango per il dolore che IO ho provato per proteggerlo. 
Piango per la gioia di riaverlo indietro. 
Piango perchè sò di non meritarmi il suo affetto. 
"Sei viva" continua a sussurrare come in trance. Dopo qualche minuto mi stacco da lui e noto che la stanza è vuota, perfino raphael è uscito. 
"Oh Clary" ripete accarezzandomi la guancia. Mi scosto bruscamente. Continuo a ripetermi che più gli starò vicino, più poi sarà difficile separarci.  Mi guarda ferito, pensa che io non voglia sargli vicina. 
"Simon" comincio tirando sù col naso "sò che è stato strano per te rivedermi, ma devi promettermi che non ne farai parola con nessuno… e che non mi seguirai quando me ne sarò andata" mi guarda a bocca aperta. 
"Tu… cosa?!?" Non ho la forza di guardarlo negli occhi. 
"Ti voglio bene Simon" sussurro prima di girarmi e incamminarmi verso la porta per quella che sarà l'ultima volta. Ho appena abbassato la maniglia della porta che lui mi afferra il polso. 
"Clary" dice "non posso lasciarti andare" adesso sono io ad essere sorpresa. Credevo di averlo ferito così profondamente fingendomi morta che mi avrebbe volentieri lasciata andare e non mi avrebbe più rivolto la parola. 
"Ma Simon…"
"Niente ma Clary, io ti voglio bene e non ti perderò di nuovo" poi sbuffa "dio Clary. Che idea terribile che hai avuto. Quando ho trovato il codice in camera tua credevo che avessi fatto qualcosa di veramente stupido… oh Clary. Perchè non hai chiesto aiuto a me?" 
"Perchè volevo proteggerti" sussurro. 
"Oh Clary" dice alzandomi il mento con le dita e costringendomi a guardarlo negli occhi "che cosa stupida. Promettimi che rimarrai qui"
"Ma Sebastian…" comincio. Mi interrompo vedendo la sua espressione. 
"Va bene" dico "rimarò. Ma ho bisogno della massima discrezione del clan. Non devi dire di me a nessuno" 
"Nemmeno a Jace?" domanda stupito
"Soprattutto a Jace" dico stringendo i pugni. Lui annuisce senza fare domande. Qualcuno bussa alla porta e ci giriamo entrambi di colpo. Raphael fà capolino nella stanza e sorride. 
"Posso avere l'onore di parlare con il capoclan?" Domanda. Simon mi guarda e io annuisco per fargli capire che la cosa non mi dà fastidio. 
"Ti prometto che non scapperò" gli sussurro prima di uscire in corridoio. 
Mi appoggio contro alla parete fredda e chiudo gli occhi. Oggi sono successe tante cose.
 Il lampadario, Raphael, Simon… la stanchezza comincia a farsi sentire e la caviglia che mi sono stortata con la caduta del lampadario pulsa dolorosamente. 
Sono passati venti o trenta minuti quando Raphael e Simon escono in corridoio. Mi salutano entrambi mentre mi alzo. 
"Grazie mille per le informazioni Raphael. Ti sono debitore" stà dicendo Simon. 
"Niente debiti diurno, siamo pari" l'altro annuisce. 
"Allora direi che qui non ho più niente da fare" dice Raphael. "È stato un piacere rivedervi". Io e Simon lo osserviamo mentre si allontana e quando non è più visibile si gira verso di me. Ride sommessamente. 
"Cos'hai da ridere" gli chiedo imbronciata. 
"Niente Fray" risponde lui "solo… hai un aspetto terribile" gli tiro un scappellotto, ma il solo sforzo mi fà riempire la vista di macchioline nere e traballo un po'. 
"Oh Clary. Tu stai davvero male" sussurra "vieni, puoi dormire nella mia stanza per adesso" annuisco e comincio a seguirlo, ma sono troppo stanca per camminare ed inciampo. Simon mi afferra prima che possa cadere e comincia a portarmi in braccio. Chiudo gli occhi, cullata dal leggero movimento che i suoi passi mi causano. Dopo qualche minuto mi appoggia su di un letto ed apro gli occhi. Si stà allontanando. 
"Simon" lo richiamo. Lui si gira. 
"Si?" Domanda
"Puoi rimanere con me finche non mi addormento per favore?" La mia voce è così flebile che sospetto che non mi abbia neanche sentita, ma poi annuisce e torna indietro. Si sdraia di fianco a me e io mi stringo a lui. 
"Buona notte Simon" sussurro
"Buona notte Fray"



ANGOLINO PICCOLO PICCOLO:
Potrete star pensando, che cos'è sto schifo (come avete fatto con ogni altro singolo capitolo) ma sappiate che questo capitolo è stato riscritto due volte dopo un incidente con notes. Ringrazio chi ha recensito, chi ha messo la storia tra le preferite e chi tra le seguite. Le recensioni sono sempre accettate e vi saluto. 
  
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