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Autore: gaeshi    22/07/2008    7 recensioni
Tutti i membri dell'Organizzazione XIII erano riuniti, come loro solito, nella grande stanza bianca dai seggi altissimi. Il loro capo, Xemnas, li aveva convocati per dare loro una notizia.
"Si è creato un Nessuno" "Ma dai? Che cosa strana..." fu il commento ironico di qualcuno
"Zitta, Larxene. Dicevo, si è creato un Nessuno. È potente, così tanto che è stata rilevata la sua esistenza pure da qui, cosa che in genere non accade. Giusto Vexen?"
Il Freddo Accademico annuì. "Esatto. In questo momento si trova nella Terra dei Dragoni"
Qualcuno dovrà andare ad arruolare questo Nessuno tra le file dell'Organizzazione... E andrà incontro a tante sorprese!
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Axel, Demyx, Organizzazione XIII, Zexyon
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ooook! Questo è proprio l'ultimo capitolo! Forse ci sarà un seguito, di cui ho già qualche idea in testa... Ma per adesso leggete questo!
Spero di non aver rovinato la storia con un brutto finale... Fatemi sapere mi raccomando!!!
Special thanks to:
Goddes of Water: sì, spero di fare un seguito di questa storia, ma questo è proprio l'ultimo capitolo...
Matta_Mattuz: salutami il tuo criceto... XD O re Topolino, come preferisci! Bella la frase, grazie mille!
LittleBeaver91: castorino mia fonte d'ispirazione!!! Spero ti piaccia questo capitolo... Grazie di tutto!
Claw: recensione arrivata proprio all'ultimo! Grazie mille!!!
Isuzu: grazie infinite per tutte le recensioni che mi hai lasciato... Anche DemDem ti ringrazia! ^^
Lonely Angel:sono molto contenta che ti sia piaciuta! Spero che anche questo capitolo ti piaccia... Lo so, Xemmy canterino non è molto realistico, ma mi piaceva come immagine! XD
Soruccio: grande veggente! Picchia l'Heartless e poi fammi sapere se la sfera ci aveva azzeccato...
Rya: ecco qua come finisce la storia... Spero ti piaccia! Grazie di tutto!


Si svegliò più tardi, non poteva sapere che ore fossero, ma sentiva di aver dormito parecchio. Aprì gli occhi, ma li richiuse subito per la troppa luce.
“Dayax?”
Una voce al suo fianco la convinse a tirarsi su a sedere e aprire gli occhi un’altra volta. Si trovava nella sua stanza, ma la cosa incredibilmente strana era che dalla finestra entrava una forte luce… Luce solare…
“Stai bene?”
Un sorriso le si aprì sulle labbra, e senza proferir parola si gettò addosso al ragazzo che sedeva di fianco al suo letto, abbracciandolo forte. L’altro ricambiò la stretta con trasporto.
“Mi sei mancato tanto, Zex”
“Anche tu, Dayax… Anche tu”
La ragazza scese da letto e si riavviò i capelli. “Zex, sai dov’è Demyx?”
L’altro sorrise “L’ ho spedito a letto a suon di calci. Da tre giorni non si spostava da qui, non dormiva, non mangiava…”
“Aspetta-aspetta-aspetta… Tre giorni? Ho dormito così tanto?” si stupì lei
Zexion confermò. “Esattamente. Qualche ora fa ho preso Dem di peso e l’ ho messo a letto, o sarebbe collassato. Per il resto… Vuoi sapere la ultime novità?”
Dayax annuì, attendendo il resto.
“Dunque… Larxene e Marluxia sono fidanzati (nessuno si è stupito di questo), tutti ti sono grati immensamente per quello che hai fatto… Saix e Xemnas stanno insieme… Ah, sì, e sei il nuovo capo dell’Organizzazione XIII”
Gli occhi spalancati di Dayax fecero intuire all’ex-numero VI che le notizie l’avevano leggermente scioccata. “Cioè… Io sarei il capo? E che devo fare?”
“Ah, se non lo sai tu…” sorrise Zexion enigmatico
“Ok, una cosa alla volta. Per cominciare, mi alzo da qua”
“…E poi?”
“Se non ti dispiace vado da Demyx! Lo trovo in camera sua vero?”
L’altro annuì con un ghigno e si alzò. “Beh, allora io vado ad appendere fuori dalla stanza 9 il cartello “Non disturbare”…”
Dayax gli tirò uno scappellotto. “Scemo!”
“Oh, tu scherzi, ma è la prima cosa che ha fatto Marluxia… Sono ore che lui e Larxene non escono…”
Dayax sorrise e non disse nulla, uscendo dalla porta.
“Allora a dopo”
“Ok. Ciao!”

Effettivamente, passando per il corridoio davanti alla stanza 11, i rumori che si sentivano erano piuttosto espliciti… Dayax accelerò il passo, fino all’agognata porta numero 9.
Entrò silenziosamente, e lo vide: Demyx dormiva a pancia in su, il viso leggermente piegato a destra; la luce che trapelava dalla finestra socchiusa gli illuminava i capelli sparsi sul cuscino, facendoli risplendere come un’aureola.
Bellissimo. Non c’erano altre parole per descriverlo.
Dayax si avvicinò e gli accarezzò dolcemente una guancia. A quel contatto il ragazzo si scosse, e lentamente aprì gli occhi. Mise a fuoco la ragazza sorridente sopra di lui, e senza dire niente allungò un braccio e la tirò a sé baciandola.
Dayax rispose con passione, sdraiandosi al suo fianco.
“Mi sei mancato Dem…”
“Mi dispiace piccola… Dovrò farmi perdonare…”
Un sorriso, più ampio degli altri. “Ti amo, Demyx”
“Anch’io ti amo…”
Si baciarono nuovamente, ogni volta con più ardore, come se avessero dovuto sfogare tutti quei giorni di sentimenti repressi. Le mani accarezzavano l’uno il corpo dell’altro, insinuandosi furtive sotto i vestiti, quei vestiti che per tanto tempo erano stati sostituiti dalla divisa dell’Organizzazione.
Dayax sfilò a Demyx la t-shirt blu cielo, scoprendo il suo busto perfettamente modellato. Sfiorò i pettorali e sussurrò “Sei bellissimo…”.
Il ragazzo sorrise e con sguardo sensuale le si avvicinò, baciandola appassionatamente mentre con una mano le sfilava la gonna…

Zexion camminava lungo i corridoi del castello. Dal momento in cui tutti avevano riavuto il cuore, era stato deciso di cambiare qualcosa nel loro mondo. Basta notte perenne, basta divise lugubri. Erano stati liberi di indossare quello che preferivano, fare quello che volevano, e grazie ai poteri di Larxene e Xemnas combinati, la notte perenne che avvolgeva quel mondo era stata sostituita da un normalissimo sole, che scintillava allegro nel cielo privo di nubi.
Ad un certo punto incontrò Axel. Era appoggiato ad una finestra e guardava fuori, con gli occhi verdi persi nel vuoto.
“Ciao”
“Ciao Zex. Che fai?”
“Lascio soli Dem e Dayax. E tu?”
“Aspetto”
Zexion gli si avvicinò “Chi?”
“Roxas. Prima o poi tornerà, vedrai. Devo fargli sapere che avere un cuore vero dà le stesse sensazioni che mi dava lui…”
Zexion sorrise e si fermò di fianco a lui, poggiando i gomiti sul davanzale.
Dopo poco tempo Lexaeus li raggiunse.
“Ehi ragazzi, che fate?”
“Aspettiamo” fu la risposta
L’ex-numero V li affiancò. “Posso aspettare con voi?"
Un rumore di passi li fece voltare; Luxord correva loro incontro con un mazzo di carte e un grosso sorriso stampato in faccia.
“Ragazzi! Un pokerino?”
  
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