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Autore: teenagerunaway13    02/05/2014    10 recensioni
-Io dovevo andare a Los Angeles per un'estate da sballo e invece sono qui, ad infilzare vermi in uno stupido ago, ti sembra normale mia cara Wren?- disse il ragazzo scontroso.
-Stai zitto e lavora: neanche io avevo programmato in questo modo la mia estate!- rispose Wren urlando.
-Sai cosa?Ti odio!-
-Il sentimento è reciproco- disse per poi alzarsi dal pontile e correre in una ricerca disperata del suo migliore amico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Nonno?Sam?E' già arrivata?E' qui?Insomma, dov'è?- disse evitando lo sguardo ghiaccio del ragazzo di fianco a suo nonno. Wren era confusa. Sam doveva già essere arrivata, Sam non doveva essere a Sidney. 
Suo nonno la scrutò bene, con un'espressione di disappunto. 
-Ciao anche a te mia cara nipotina- rispose Derek, la ragazza roteò gli occhi al cielo esasperata, voleva sapere tutto, la curiosità la stava mangiando dentro -e no, Sam non è in America e mai ci arriverà.- 
No aspettate, questo è uno scherzo pensò Wren. Non poteva farle questo sua zia, non poteva e basta, quella era la loro estate da sogno, quell'estate era loro e basta di nessun altro. Aveva già in mente due milioni di cose da fare con Samantha, dovevano spassarsela, dovevano vivere, dovevano cambiare insieme. 
Wren non si sentì molto bene in quel momento.
-Perchè?- chiese Wren diserata. La fronte le cominciava a sudare e le si formò un nodo in gola. 
-Non è stata promossa, e sai com'è sua madre- già, mia zia, ovvero la madre di Sam, era severissima, non le concedeva mai niente, nessuna libertà, niente di niente: proprio per questo quella doveva essere l'occasione, quest'estate, di essere giovani, belle e libere.
Wren sentì la rabbia ribollire dentro di lei.
-Vaffanculo a te- indicò suo nonno, con una rabbia che nemmeno sapeva di avere - e vaffanculo anche a te- questa volta indicò quel ragazzo con i capelli biondi e gli azzurri che stava di fianco a suo nonno. Wren si girò, sbattè i piedi sulla veranda e scese i tre gradini.
-Dove pensi di andare, Wren?!- urlò suo nonno. Basta, voleva solo essere lasciata in pace, voleva solo, per una volta, non essere la sfigata di turno che passava l'estate in compagnia di suo nonno, per una volta voleva essere una ragazza bella, libera, che va alle feste ubriacandosi per poi tornare al mattino, voleva vivere come facevano i ragazzi della sua età, voleva vita.
-Da Michael- rispose con sguardo di sfida. In realtà non voleva andare da lui, era troppo possessivo, era più simpatico quando erano solo amici.
-Resti qui, dobbiamo pescare, domani c'è il mercato- no, no, no e poi no - e poi non ti ho ancora presentato questo giovanotto!- disse entusiasta Derek.
Wren proprio non ci teneva a conoscere nessuno. Era triste. Voleva Sam. Solo lei. 

Aveva sui diciasette anni, il ragazzo, aveva i capelli biondi fissati in una cresta, occhi azzurri, alto e abbastanza robusto. Il nonno di Derek diede una spallata al giovane che se ne stava impalato dietro al tavolo della cucina, senza dire una parola.
-Piacere, sono Luke, Luke Hemmings vengo da Sidney, e non so perchè mi ritrovo in questo posto di merda- detto questo, fece un sorrisino ironico.
-Oh andiamo smettila- disse Derek
Il ragazzo era australiano, già questo era abbastanza per Wren. Gli australiani erano antipatici e con la puzza sotto il naso. Aveva ragione. 
Luke aveva solo un anno in meno di lei e già se ne andava in giro per il mondo, maledizione. Lo desiderava anche lei, desiderava scappare, per quanto amasse suo nonno non ce la faceva a stare qua.
-Ho chiesto io la presenza di Luke qua, così potrebbe aiutarti con la pesca- il ragazzo fece una faccia disgustata e ricevetta un'occhiataccia dal vecchio che riprese -sua madre ed io eravamo d'accordo, solo che Luke non lo sapeva- ridacchiò il nonno. 
Lo trucidava con lo sguardo, Luke voleva affogarlo, era un vecchietto senza cuore, pensò. E come aveva potuto sua madre ingannarlo così?Lui doveva andare a Los Angeles con i suoi amici per un'estate da sogno. E invece no. A Luke veniva solo a prendere a parole chiunque. Quel posto era sporco, era in camagna, e non conosceva nessuna apparte quella ragazza, Wren e il vecchio, Derek. Non gli stava molto a genio nè la ragazza nè il nonno, non gli andava a genio niente e nessuno.

-Il piacere è tutto tuo, Luke- sorrise Wren. La sua estate era rovinata, era tutto rovinato. Doveva aspettare ancora un anno per la sua estate, per il suo momento. 
Scese dalla veranda e si ritrovò la macchina delle sue compagne di classe, quelle oche, stupide insulse senza cuore. Fecero partire la macchina facendo schizzare tutto il fango addosso a Wren. Vaffanculo

-Hey, ragazza esca!Chi si rivede!- risero entrambe. Veniva chiamata ragazza esca solo perchè lavorava al lago, ogni volta che sentiva quel nomignolo, lo stomaco le si rivoltava. Si chiedeva sempre come la gente poteva essere così cattiva.
-Stai attenta all'acqua, o farai la fine di Hood- risero, maligne, ancora.
Non reagì, lei non fece niente. Wren fissava le enormi piante davanti a lei senza dire una parola, con lo sguardo nel vuoto, non aveva la forza di reagire. 
-Tutto bene?- chiese cautamente Luke, che si posizionò alle sue spalle.
-Non va bene per un cazzo, non va bene niente. E poi chi cazzo sei, di certo non vengo da te a raccontare i miei problemi, levati- 
Andò verso Luke dandogli una spallata, non molto delicata, correndo in casa al piano di sotto: camera sua. Non voleva vedere nessuno, quel giorno che era incominciato nel migliore dei modi era finito nei peggiori. Prese il suo cellulare , da ghetto, e chiamò Juliet. Solo lei potreva capirla in quel momento.

Arrivò sera e Wren non toccò cibo, non ne aveva la minima voglia, non aveva pensieri, la sua mente cercava ancora un modo per dire che tutto quello che era successo poche ore fa era solo uno scherzo che aveva ideato Sam e che ora entrava dalla sua porta baciandola e abbracciandola, ma l'unico essere umano ad entrare in quella porta fu un australiano. Wren fece finta di niente e continuò ad osservare il lago fuori dalla sua finestra.
-Ciao- cercò si socializzare il biondo. La ragazza fece un mogugno fregandosene ancora della sua presenza.
-Quindi tu hai finito a la scuola oggi eh?A me aspetta ancora un anno prima di andare al college- fece un risolino nervoso, forse perchè Luke era nervoso ma continuò lo stesso -comunque quello è il mio letto?- indicò un vecchio letto tutto polveroso di fianco a quello pulito di Wren. 
-Si- rispose semplicemente lei. Non aveva voglia di sorridere e far la carina con colui che le aveva rovinato la vacanza -però ora dormiamo domani abbiamo il mercato- disse Wren.
Luke fece un risolino. Non aveva alcuna intenzione di andare al mercato, lì ce il pesce e il pesce puzza e di conseguenza anche lui puzzerebbe e bleah; gli vennero i brividi al solo pensiero.
-Non ci vengo- disse Luke con una tranquillità tale che a Wren fece girare le palle.
-Senti, caro il mio australiano, non mi stai per niente simpatico, quindi o fai come diciamo io o mio nonno oppure dormi nello sgabuzzino con i vermi, okay?Okay.-
Le luci si spensero in casa Hogan, e Wren continuò a pensare a come passerà l'estate.





Ciao ragazzzzzzzuole.
E' il primo capitolo della mia prima ff e io ricevo 5 recensioni.
PORCA PUTTANA 5 RECENSIONI
VI AMO ODDIO.

Volevo scusarmi per l'enorme ritardo non succederà più (forse) lol.
Faccio ritardo e mi presento con un capitolo fondamentale ma altamente schifoso e scritto male. 
Non sono molto soddisfatta, l'ho riscritto più volte e questo è il meglio che mi è venuto, scusate.
Volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno messo tra i preferiti, seguite e ricordate e chi ha recensito!
Grazie.
Ci vediamo al prossimo capitolo, non abbandonatemi eh!<3


ps: scusatemi per eventuali errori nel capitolo ma non ho tempo per rileggerlo.



  
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