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Autore: Mayyflower    02/05/2014    5 recensioni
Loro che erano semplicemente--loro.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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Le vacanze estive tanto attese erano finalmente arrivate. Lily aveva superato i G.U.F.O con un po' di difficoltà, ma alla fine ce l'aveva fatta e si godeva le vacanze alla Tana con Alice Paciock, la sua migliore amica, e tutti i suoi parenti.
Le giornate soleggiate trascorrevano velocemente tra passeggiate e fresche granite. Lettere spedite da tutti i suoi amici la riempivano di gioia ma, quel giorno, un gufo regale lasciò sul suo davanzale e una pergamena elegante rilegata con un bel nastro verde e argento richiamò la sua attenzione. Con le sopracciglia alzate e il naso arricciatò sciolse il fiocco per leggere il contenuto della pergamena, aveva già sospetti su chi poteva essere. Ma si disse che era impossibile, aveva litigato con Malfoy prima delle vacanze e si erano ripromessi di non parlarsi più.
Srotolò velocemente la pergamena e riconobbe immediatamente la scrittura elegante del suo--quello che erano ancora non le era ben chiaro.

"Lilian,
sei ancora arrabbiata con me per il tuo assurdo motivo-tra l'altro, non hai nemmeno le prove-?"

Recitava l'inizio della pergamena, Lily alzò le spalle, come se lui potesse vederla, e si disse che, in realtà, nemmeno se lo ricordava il motivo per cui gli aveva urlato contro per l'ennesima volta.

"Comunque, non importa. Oggi ci vediamo, sono a Londra Babbana."

E Lily si domandò per quale motivo non ci fosse un punto interrogativo, poi capì che in realtà era quasi un ordine. Tipico di Malfoy. Scosse la testa, rassegnata e continuò la lettura.

"Ti lascio addirittura scegliere dove andare, sentiti onorata, Potter. Ci vediamo stasera alle otto, sotto l'orologio.

S.H.M

Ps: so che non ti ricordi nemmeno perché abbiamo litigato."

Lily sorrise inevitabilmente, se lui l'avesse vista, l'avrebbe presa in giro per tutto il giorno. Non rispose nemmeno alla pergamena e scese velocemente le scale alla ricerca di suo padre.

《PAPÀ! Tu mi vuoi bene, vero?

Esclamò, spalancando la porta della cucina di casa sua, dove erano tutti impegnati a fare colazione, il grande Harry Potter alzò gli occhi dalla Gazzetta del Profeta.

《Buongiorno anche a te, Lily. E, sì, puoi andare a Londra. Basta che mi dici con chi vai.》

Lily alzò le sopracciglia, era abbastanza inquietante il fatto che suo padre riuscisse a capire cosa volesse ancor prima che aprisse la bocca, schioccò la lingua sul palato e baciando la guancia del padre disse:

《Grazie papi! Oh, con Alice, stasera!》

Provò ad usare il tono più naturale possibile, nessuno-ad eccezione di Alice e Rose-sapeva della sua--cosa con Malfoy. E non dovevano saperlo.
Lily afferrò una ciambella al volo e scoccò un bacio anche sulla guancia della madre che le stava dicendo di fare attenzione.

《Vado da Alice!》

Annunciò sbattendosi la porta alle spalle. Se c'era qualcuno che poteva coprirla, era Alice.
Erano amiche da tempo immemore e nonostante lei odiasse dire bugie alla fine riusciva sempre a convincerla.

 《Devi coprirmi!》

Disse Lily alla sua adorata amica che ancora dormiva beatamente ne suo letto, mugolò qualcosa di indefinito e Lily incrociò le braccia sotto al seno prima di toglierle le coperte di dosso e aprire la finestra.

ALICE PACIOCK JUNIOR!

Le urlò nelle orecchie facendola sobbalzare, i lunghi capelli biondi le ricadevano sugli occhi semichiusi e una smorfia infastidita aveva preso luogo sul suo viso.
Lily le mostrò la pergamena ricevuta e Alice la lesse velocemente con uno sbadiglio e poi annuì.

《Va bene--ti coprirò, adesso torniamo a dormire?》

Lily ridacchiò spingendola giù dal letto, aveva appuntamento con suo fratello James per allenarsi a Quidditch e lei sapeva che Alice aveva una cotta stratosferica per James da tempo indefinito.

《Alice sei proprio sicura che non vuoi venire con me, da James?

La sua amica si tirò immediatamente in piedi e corse a vestirsi, pochi minuti dopo era già pronta. E insieme raggiunsero James nel giardino di casa.


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La giornata era volata, Lily aveva litigato con James e la rossa gli aveva tiratato la pluffa dritta dritta sulla fronte. Ed erano finiti con il picchiarsi sul prato con Alice che provava invano a dividerli.
Tornata a casa non riusciva a stare ferma, Scorpius le faceva sempre lo stesso effetto. Diventava un mix di irritazione e agitazione quando stava con lui. Non perse nemmeno tempo a riflettere su cosa mettersi, quella era una cosa da Victoire, non da lei. Infilò i suoi pantaloncini a vita alta preferiti, una canotta leggera e legò i lunghi capelli scarlatti in una crocchia scomposta. Afferrò il suo cellulare, grande regalo di nonno Arthur e grazie alla metropolvere si ritovò in un attimo a Londra. Si fermò a pochi passi dall'orologio riconoscendo immediatamente il ragazzo biondo che, appoggiato svogliatamente ad un palo della luce, l'aspettava cercandola con i suoi occhi grigi come il cielo prima di una tempesta. Quando la vide, nascose un sorriso, in realtà si aspettava di non vederla, testarda com'era si sarebbe impuntata sul fatto della litigata ma Lily, si disse Scorpius mentre lei si avvicinava, era imprevedibile.

《Ce l'hai fatta, Potter!》

Lily roteò gli occhi al cielo lasciandosi sfuggire uno sbuffo infastidito e gli diede una spintarella facendolo barcollare leggermente.

《Sono ancora arrabbiata con te, Malfoy!》

Lui rise, quella risata che solo Dio sapeva quanto riempiva il cuore di Lily.

《Ma se non ti ricordi nemmeno perché ce l'hai con me!》

Lily borbottò qualcosa di indecifrabile ed iniziarono a camminare per le strade illuminate di Londra. Una coppia normale, probabilmente, si sarebbe abbracciata, avrebbe camminato mano nella mano. Ma loro non erano per niente normali, non si vedevano da quasi un mese ed erano finiti nuovamente con il discutere, camminavano uno accanto all'altra, non così lontani, ma non si sfioravano nemmeno con lo sguardo. Lily era concentrata a pensare dove andare, Scorpius faceva correre lo sguardo sui didietro delle ragazze che gli passavano davanti, senza curarsi che magari, così facendo Lily gli avrebbe urlato di nuovo contro.
Poco dopo, la piccola Potter fu catturata da alcune luci intermittenti che le fecero leggermente male agli occhi, alzò lo sguardo verso l'insegna luminosa di un Luna Park e si fermò, restandosene lì impalata a fissare le giostre con un'aria da bambina, poi rivolse lo sguardo a Scorpius e gli sorrise, un sorriso che non prometteva niente, niente, di buono. Lui la guardò con entrambe le sopracciglia alzate cogliendo al volo la sua intenzione e successivamente scosse ripetutamente la testa per farle capire che-NO-non l'avrebbe portata sulle giostre. Ma a quel punto Lily abbassò il labbro inferiore e sgranò ancor di più i grandi occhi verdi, facendo vacillare il biondo Serpeverde.

《Potter--ti prego.》

Lily iniziò a battere le palpebre più volte piegando ancora di più il labbro prima di afferrargli il braccio e strattonarlo con forza verso l'entrata.

《Hai detto che avrei potuto scegliere! E io ho scelto, ANDIAMO!

E così dicendo la rossa trascinò letteralmente il ragazzo oltre l'entrata del Luna Park, si guardò intorno mentre un grande sorriso si faceva strada sulle sue labbra, un po' come quando i bambini si trovano davanti a qualcosa di nuovo, che per loro è unico e bellissimo. Lily era così, ogni cosa riusciva a stupirla almeno un po'. Sorrideva osservando le giostre con curiosità e stupore, Scorpius osservava lei con lo stesso sguardo ma non lo avrebbe mai ammesso a sè stesso. Un mezzo sorriso incurvò le labbra del biondo quando vide che Lily stava litigando con un venditore perché non le aveva dato il palloncino che voleva, "Quello rosso!" borbottava lei stringendo il filo di un palloncino blu, ma il venditore era deciso a non cambiarlo e alla fine Scorpius decise di intervenire.

《Potter, andiamo! Te ne compro tre di palloncini se la smetti di litigare.》

Quasi la pregò stringendole il polso con le lunghe dita sottili ma-come al solito-la ragazza si era impuntata e tirò in dietro il polso con una forza che Scorpius non pensava potesse avere e iniziò a sbraitare contro il povero venditore, dopodiché Scorpius se la caricò in spalla e la portò via da quel venditore provando ad attirare la sua attenzione con una giostra piena di lucettine lampeggianti avvolta da un'incessante musica da discoteca.

SCORPIUS HYPERION MALFOY, METTITMI IMMEDIATAMENT--OH! Voglio andare su quella giostra!》

Scorpius assunse un'espressione più che compiaciuta, notando che era riuscito nel suo intento e la mise giù. Dopo poco si perse ad osservare i movimenti della giostra, ruotava su sé stessa, poi andava su e poi giù fino ad arrivare a fare un giro completo nel vuoto. Un ghigno divertito apparse sul viso del ragazzo e rivolse un'occhiata a Lily che seguiva incantata la giostra.

《Vuoi davvero andarci, Potty?》

Lily annuì più volte intrecciando le dita alle sue per correre verso la giostra prima che il prossimo giro iniziasse, Scorpius sgranò leggermente gli occhi un po' sorpreso da quell'azione, Lily non faceva quelle smancerie in pubblico e infatti sembrò accorgersene poco dopo, quindi provò a sfilare la piccola mano da quella del ragazzo, ma di tutta risposta lui la strinse ancora di più per impedirle di sciogliere la presa. Lily si sentì leggermente avvampare ma non lo diede a vedere mentre chiedeva due biglietti per la giostra. Scorpius dovette anche aiutarla a sedersi sul sedile, essendo troppo bassa non riusciva ad arrivare a sedersi sulla giostra leggermente rialzata e non perse occasione per prenderla in giro, Lily gli pizzicò la coscia, lui le tirò una ciocca di capelli e andarono avanti così finché la giostra non partì.

Inizialmente, Lily era tranquillamente appoggiata con la schiena al sedile la giostra era partita da poco ma quando questa cominciò ad andare su e poi giù finché non si ritrovarono a tesa in giù, iniziò ad urlare così forte che credette che persino suo padre da casa l'avesse sentita, le sembrava di cadere di sotto, chiuse gli occhi per un attimo e la testa iniziò a vorticare veloce, le urla squarciavano persino la martellante musica, un misto tra "Voglio scendere" e "Ti prego Scorpius, non voglio morire" facevano sbellicare dalle risate il giovane Malfoy che se ne stava tutto tranquillo e divertito nel suo sedile, la ragazza fece scivolare la mano tra i sedili alla ricerca di quella di Scorpius che, una volta trovata, strinse con forza affondando le unghie nella pelle, questo fece sobbalzare il ragazzo, che a sua volta le strinse la mano, provando a tranquillizzarla almeno un po'. In tutto quello Lily riuscì addirittura a lasciarsi sfuggire un sorriso ringraziando mentalmente Scorpius. Una volta finito il giro i due non si lasciarono le mani nemmeno per una volta.

《Sei proprio una fifona, Potter!》

La prese in giro tirandola contro il suo petto, Lily si soffiò una ciocca di capelli dagli occhi rivolgendogli poi un'occhiataccia di rimprovero, lei non era una fifona! Ma quella giostra era davvero terribile. Gli cacciò la lingua pizzicandogli il fianco per ripicca.

《Io non sono una fifona, chiaro? E non far parola con NESSUNO di quello che è successo su quell'aggeggio infernale.》

Lo minacciò con lo sguardo prima di cingergli il collo con le braccia, lui poggiò le mani su i suoi fianchi ed abbassò lo sguardo per catturare gli occhi di Lily e quando il temporale incontrò il verde prato si scatenò una tempesta. Scorpius non capiva più niente, sembrava che ci fossero solo loro, la musica era un rumore in lontananza. Sentiva solo il respiro di Lily contro il suo e vedeva solo i suoi grandi occhi verdi e limpidi. La tradivano sempre, pensò Scorpius avvicinando di più il viso a quello della ragazza, i suo occhi. Poteva essere arrabbiata quanto voleva, poteva mentire nel modo più naturale del mondo ma Scorpius sapeva che bastava uno sguardo per capire tutto o almeno lui, ci riusciva. Lei era un libro aperto, non poteva nascondergli niente e amava questo di Lily, in realtà aveva imparato ad amare tutto di lei, dal più fastidioso difetto al più bello dei pregi, perché Lily era perfetta nella sua imperfezione, per lui.

Intanto Lily si era immersa in quegl'occhi maledetti che la seguivano ovunque, nessuno sapeva quanto li amasse, nemmeno lei. Era complicato capire gli occhi di Scorpius e odiava il fatto che lui riuscisse a leggerla con un solo sguardo e lei riusciva solo ad annegarci senza trovare via di uscita, Scorpius era così impenetrabile e misterioso e forse, era stata proprio la sua curiosità a farla innamorare perdutamente di lui.

Poco dopo le loro labbra si unirono in un bacio veloce e poco dolce, tanto loro non lo erano mai, un bacio di quelli che ti restano impressi tutto il giorno anche se non sono quelli che ti aspetti. Un bacio al sapore di tabacco e di zucchero filato, comprato prima. Un bacio che sapeva di loro, che nessuno conosceva realmente. Loro che un attimo prima si odiavano e l'attimo dopo si amavano con lo sguardo, loro che si capivano solo l'un l'altra perché gli altri non ci riuscivano.

Loro che per una sera non dovevano pensare ai commenti di disapprovazione.

Loro che avevano un modo particolare di amarsi.

Loro che preferivano gli sguardi alle parole.

Loro che si soprendevano ogni giorno.

Loro che erano semplicemente--loro.

Spazio Autrice:

S
ì, faccio le apparizioni come la Madonna, ma ieri alle giostre mi è venuta l'ispirazione e--TADAN.
Sì, io e Lily abbiamo avuto la stessa reazione ma io non avevo Scorpius al mio fianco. Comunque, non lo so, non mi piace nemmeno e non so perché l'ho pubblicata ma vabbè, ormai è fatta.
Non so che dire--insomma, fatemi sapere se vi è piaciuta, se non vi è piaciuta, se vi ha fatto schifo.
Lasciatemi una recensione, non so!
Boh--addio.

Liiils.






   
 
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