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Autore: Dragonfly1234    03/05/2014    2 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
Simon, seduto in metropolitana, guardava il suo riflesso nel finestrino del vagone.
Era lo stesso da sedici anni ormai.[...]
A Simon piaceva guardare la gente, immaginare le loro vite: nomi, posti, figli e partner. Era un modo come un altro per di occupare l'eternità.
Che dire... se vi incuriosisce leggete
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ORIGINI

In ogni istante della nostra vita

siamo ciò che saremo

non meno di quello che siamo stati.

O. Wilde

 

 

L'ultima campanella suona e Matty si alza di scatto dalla sedia, esce quasi correndo dall'edificio scolastico. Non pensava che sei ore potessero durare così tanto! Controllò per la milionesima volta il cellulare in attesa di un messaggio di Simon e finalmente lo schermo di illuminò.

 

Sono fuori da scuola.

 

Matty si guardò in torno e dopo pochi secondi scorse una massa di capelli ricci e scuri e una mano che la salutava.

“Ciao” la salutò Simon aprendole la portiera della macchina.

“Mi potrei abituare ad avere l'autista”

“Non contarci!”

“Come mai mi sei venuto a prendere?”

“Ti porto all'Istituto. I Fratelli Silenti stanno per arrivare”

A Matty si bloccò il respiro, come se le avessero tirato un pugno nello stomaco.

“E quando pensavi di dirmelo? Avevi detto che mi avresti mandato un messaggio!”

“Lo so, ma non volevo interrompere il tuo apprendimento!”

“Per l'amor del cielo, Simon!”

“Manda un messaggio a tua madre prima che si preoccupi.”

“Ecco tornando su questo argomento...” Matty gli tirò una pacca sul collo.

“Ahi!” strillò Simon “Che cosa ho fatto?”

“Lo sai benissimo!” sibilò lei e Simon rise.

“Simon, farà male?” chiese Matty tornando seria.

“Cosa, i Fratelli Silenti? Non ho mani provato. Io sono un vampiro non posso essere sottoposto ai loro trattamenti”

Matty sospirò. “Da quanto sei un vampiro?”

“Circa sedici anni”

“Quindi, quando ieri sera hai detto che tornavi a casa per la cena...”

“Non era vero. Vivo da solo in un appartamento in affitto, anche se devo cambiare spesso abitazione perché il fatto che non invecchio si nota” disse un po' freddo.

“Mi dispiace essere stata invadente”

“Non ti preoccupare, ci ho fatto l'abitudine”

A Matty sarebbe piaciuto sapere come si diventava vampiri, ma avendo visto la reazione di Simon non osò fare altre domande. Magari lo avrebbe chiesto a Magnus.

“Com'è andata a scuola?” cambiò discorso il vampiro.

“Non so come farò con i compiti! Ho una marea di esercizi per lunedì”

“Se vuoi posso darti una mano, avrai un fine settimana intenso coi Fratelli Silenti.”

“Mi salveresti la vita, Simon”

“Da ieri praticamente non faccio altro”

“Non tirartela troppo”

“Sono solamente onesto”

“Ti lascerò essere convinto di questo solamente perché mi darai una mano”

Simon rise di nuovo, ultimamente non riusciva a fare altro mentre stava con Matty. Lei era talmente buffa, non impacciata (la sua colonna vertebrale era sempre terribilmente tesa, sull'attenti) era solamente buffa.

Simon parcheggiò la macchina e poi entrarono nell'edificio ormai familiare.

“Buongiorno Matty” disse un'impegnato Magnus Bane in pantaloni di tweed viola e maglietta.

“I Fratelli Silenti saranno qui a minuti” finalmente li degnò di uno sguardo “Bhè, perché state lì impalati? Raggiungete Alec in biblioteca”

Simon la guardò in sottecchi e si avviarono in biblioteca.

“'Giorno” salutò Alec intento a sfogliare un libro alla scrivania. Sul divano di pelle, invece, erano seduti due ragazzi che sfogliavano un altro libro scambiandosi gesti intimi.

Quando Matty e Simon salutarono loro si alzarono per presentarsi.

“Ciao, io sono Agnes e lui è Caleb”

La ragazza era bionda, alta e con un fisico allenato visibile anche sotto la maglietta larga e nera, Caleb invece aveva capelli corti e scuri come la pece che facevano risaltare dei bellissimi occhi verdi.

“Io sono Matty. Volevo portare i vestiti che Magnus mi ha dato in lavanderia oggi pomeriggio ma Simon non mi ha avvisata che mi veniva a prendere.” Il vampiro sospirò esasperato.

“Non ti preoccupare, ne ho tanti di vestiti!” rispose Agnes alzando le spalle.

“Sto diventando idiota a cercare quel simbolo!” strillò a un certo punto Alec scagliando il libro per la stanza.

“Non lo stai diventando, Alec, lo sei già da molto tempo.” lo canzonò Simon, guadagnandosi un'occhiataccia. Matty rimase un'attimo sorpresa dalla confidenza con cui Simon si era rivolto ad Alec ma poi le venne in mente che lui era un vampiro e che probabilmente conosceva il cacciatore da anni.

“Cosa cerchi?” disse Matty allontanandosi da Simon e raggiungendo Alec alla scrivania.

“Sto cercando il tuo ciondolo. Se troviamo a quale famiglia di Shadowhunter può appartenere sapremo che sei una Cacciatrice e non dovrai essere sottoposta ai Fratelli Silenti.”

“Incontrarli non è un metodo più veloce e meno dispendioso di tempo?”

“Sì, ma non sarà per niente piacevole” disse Caleb parlando per la prima volta “I Fratelli Silenti cercano nella tua mente, nel tuo cervello e nel tuo sangue.”

Matty incominciò a tremare.

“Complimenti, io non avrei trovato modo più delicato per rassicurarla” gli disse sprezzante Simon.

“Avevei detto di non sapere com'era”

“Io ho detto che non l'avevo mai provato, ed è così. Ma ho sentito dire qualcosa.”

Matty si voltò furiosa. Era mai possibile che quel ragazzo, ogni favore lei gli chiedesse, trovava il modo di non farglielo?

In quel momento entrò Magnus spalancando la porta.

“Fratello Ezrah è qui.”

Matty buttò giù il groppo che aveva in gola e lei e Alec uscirono dalla biblioteca. Anche Simon fece lo stesso ma Matty percepì Alec fermarlo e dirgli che non poteva accedere alla pratica. Prima di uscire dalla porta Agnes si avviacinò e la abbracciò, era un gesto molto intimo dato da una persona che si conosce da meno di cinque minuti.

“Vedrai andrà tutto bene” le disse dolcemente con quel suo timbro di voce tintinnante.

“Grazie” sussurrò Matty indecisa al metà fra l'imbarazzato e il confortato.

Si incamminò con Alec per i corridoi verso l'infermeria (anche se l'Istituto era molto grande lei riconosceva il percorso fatto il giorno prima con Magnus, aveva sempre avuto un ottimo senso dell'orientamento) preceduta dall'ex-stregone e seguita da Alec. Quando entrarono nella stanza Matty notò che tutto era come il giorno prima a parte un'alta figura avvolta in un mantello monacale del colore della pergamena o, pensò con ribrezzo, delle ossa.

“Matty, questo è Fratello Ezrah. Ci aiuterà a capire se sei o no una Cacciatrice.” disse Alec.

Salve Matty. Matty sentì la voce direttamente nella testa, come se facesse direttamente dei suoi pensieri e sussultò.

“S-salve” balbettò come debole risposta.

“Matty, sdraiati qui sulla branda così eviterai di cadere” le propose Magnus accompagnandola con la mano a distendersi. Ottimo, avrebbe fatto così male da non reggersi in piedi?

Non preoccuparti, devi solo rilassarti. Intervenne la voce di Fratello Ezrah. Facile per lui dirlo, no?

Matty chiuse gli occhi e mandò fuori un respiro profondo, svuotando lo stomaco da tutta l'aria.

“Pronta?” disse la gentile voce di Magnus e lei fece un leggero cenno di assenso col capo.

Sentì il corpo riempirsi di qualcosa che non era lei, era improvvisamente troppo stretto e piccolo, come se ci fossero dentro due persone e non una. Sentì la sua bocca spalancarsi per gridare di dolore, il suo corpo contorcersi senza rendersene conto. Il corpo si stringeva sempre di più schiacciandola e lacerandosi. Le unghie si conficcarono nei palmi delle mani creando piccoli taglietti a mezza luna e i denti affondarono nelle labbra, tagliandole, per poi riaprirsi in un urlo. Non seppe quanto durò realmente, ma le sembrò talmente tanto da farle pensare che fossero passate ore. Poi, così come era venuto, tutto finì e lei riprese finalmente pieno possesso del suo corpo indolenzito, ora ci stava incredibilmente comoda. Aprì gli occhi e si guardò braccia e gambe e si sentì rassicurata vedendo che non erano andate in frantumi come aveva pensato per un momento.

Incredibile che non sia svenuta.

“Si incredibile” assentì Alec e Matty avvertì una punta di sorpresa.

“Cos'è la ragazza?” chiese Magnus impaziente.

Il sangue degli Shadowhunter scorre sicuramente fluido nelle sue vene, ma c'è altro... lo sento.

“Che altro c'è?” questa volta era stata lei stessa a biascicare.

Non lo so... lo percepisco ma non riesco a capirlo. Solo una volta nella storia c'è stato un simile caso lei era...

“Tessa Gray” disse Magnus come se già se lo aspettasse.“Matty ora è molto importante che tu faccia una cosa per noi”

“E' debole Magnus” per la prima volta Alec sembrava preoccupato per lei.

“E' necessario Alec” gli rispose con un'occhiata eloquente.

“Ditemi cosa devo fare” disse lei faticando a tirarsi su a sedere.

“Resta pure sdraiata, cara.” la assicurò Magnus “Prendi questo” si sciolse il foulard dai vivaci colori dal collo e glielo prose “Ora stringilo e svuota la mente, cerca un contatto” lei chiuse gli occhi sospirò e si concentrò soltanto sul pezzo di stoffa fra le sue mani. Stava davvero per mettersi in contatto con la sciarpa di Magnus? “Cerca una luce e afferrala, rendila tua” Matty aspettò la luce per un paio di secondi, che poi diventarono minuti.

“Magnus penso che a questo punto avrei già dovuto vederla la luce, no?” gli chiese infine aprendo gli occhi che le si appannarono per la troppa luce.

“Immagino di si” sospirò l'ex-stregone.

“Fratello Ezrah, possiamo allenarla? Imporle i Marchi? Potrà usare spade angeliche?”

Ho già precisato che il sangue di Cacciatore predomina. È a tutti gli effetti una Cacciatrice, pertanto può avere i marchi e può usare le spade fabbricate dalle Sorelle di Ferro.




























Ooookay miei prodi Shadowhunters... non vi posso promettere di aggiornare una volta a settimana perchè siamo a Maggio e questo vuol dire verifiche e io non ho nessun Simon ad aiutarmi (purtroppo) e non mi piace pubblicare cose scadenti.
Questo è quanto, vi ringrazio e vi adoro.

 

  
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