“corro,corro più veloce che posso,voglio raggiungerlo,ma non ci riesco. sono troppo stanca,le mie gambe non si muovono,sembra che il cemento mi stia bloccando,invece c’è qualcos’altro o meglio qualcun altro che blocca il mio cammino.
Un’uomo incappucciato,dall’aria inquieta mi porta via da colui che tra qualche giorno avrebbe dovuto essere mio marito. Cerco di liberarmi,ma non ci riesco è troppo forte per me non potrei mai farcela,però ci provo,provo a scappare verso colui che mi salverà,ma non ce la faccio perché pian piano la figura dell’uomo che amo scompare,lasciando dentro me un vuoto immenso”.
Sono settimane ormai che faccio quest’incubo , dalla nottein cui lui ha lasciato il vuoto nel cuore e nell’anima.
Diceva che non lo avrebbe mai fatto,che non ci saremmo mai lasciati. Invece ora mi ritrovo qui a piangere nella speranza che lui possa fare il suo ingresso da quella buia porta in legno e dirmi che non andrà via,non più.
Penso e ripenso a tutto ciò che abbiamo dovuto affrontare,come quel 17 marzo 2010,giorno in cui scoprii di essere incinta.
“È strano…Bu…sono ormai due settimane di ritardo. Credo di avere qualche problema”
“si..jaja..un problema bello e grosso”
Disse la mia migliore amica.sorseggiando il suo te.
“che intendi dire?”chiesi con aria confusa
“non hai ancora capito?io credo che tu sia incinta”
In quell’esatto momento tutti i tasselli del puzzle si stavano componendo.
Il ritardo,la nausea,i giramenti di testa potevano essere tutti collegati ad una cosa.
 
Ricordo ancora la felicità che lo travolse quando scopri che aspettavamo una bellissima femminuccia.
Si vedeva che era felice,ma qualcosa lo preoccupava,forse..tutte le responsabilità che da qualche giorno avremmo avuto e aveva ragione..infondo avevamo solo 20 anni e nessuno di noi si sarebbe aspettato l’arrivo di una creatura.
I mesi passarono e il 17 dicembre dello stesso anno nacque la piaccola Chloe.
Da quel giorno le nostre vite sono cambiate radicalmente in positivo  però eravamo più felici che mai.
Ma per pochi mesi è rimasto con me per accudira la bimba..poi però è dovuto tornare a lavoro,quel lavoro pericoloso,ma che mi rendeva fiera di lui.
Faceva il militare,faceva parte delle truppe britanniche in Iraq,adorava il suo lavoro,perché gli piaceva difendere il popoli,non tanto combattere quanto difenderlo. ogni volta che poteva, tornava per salutarci prima di ripartire per lunghi mesi che a me sembravano secoli. Avevo paura,ma lui era fiducioso è pieno di speranza e questo mi tranquillizzava.
Quel maledetto 1 giugno 2013 Zayn,non ha fatto ritorno a casa,non è tornato come aveva promesso l’ultima volta. Ha lasciato il vuoto nel cuore di tutti e anche  alla piccola Chloe. Alla piccola bimba mancava una figura..una grande figura.
Oggi la piccola Chloe ha 20 anni,una bellissima ragazza,solare felice,ma che dentro di se c’è un vuoto incolmabile