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Autore: herbivicus    03/05/2014    5 recensioni
[...]Il ragazzo lo ignora e si leva la giacca di pelle, rimanendo solo con una semplice t-shirt nera stretta che gli mette in risalto gli addominali ben formati.
“Questa macchina può diventare sistematica!”
Lancia la giacca da una parte e agita le braccia quasi come due macine, sempre ridacchiando.
“Idromatica!”
I tre T-Birds si guardano e scoppiano a ridere, acclamando il loro leader con urla divertite.
“Ultramatica!” continua Louis e fa alcuni passi indietro, sempre fissandoli tutti.
“Può diventare un fulmine…” salta sopra un tavolo e allarga le braccia, mentre Liam continua ad avere la bocca spalancata. “Greased Lightning!”

[Grease!AU] [Louis!Danny/Harry!Sandy] [Zayn!Rizzo/Liam!Kenickie] 30.468 parole
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                                      Greased Lightning
 

                                                                                                                                                                                                                      

 

Harry Styles apre appena le palpebre e si ritrova gli occhi azzurri di Louis Tomlinson a due centimetri di distanza, che lo guardano- guardano? Fissano!- con tanto sentimento e beh, Harry crede letteralmente di morire.

Appoggia il capo sul petto di Louis, che lo stringe a sé e sorride, accarezzando dolcemente i ricci che  Harry si ritrova in testa per capelli, prendendo una ciocca e arrotolandosela intorno al dito con un sorriso divertito.

Harry chiude di nuovo gli occhi e cerca di concentrarsi solo sul rumore che fanno le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia e sul battito del cuore di Louis che continua a rimbombare sotto il suo orecchio .Harry ha provato a dirgli che forse, il battito è piuttosto più veloce del normale e questo può significare  o che Louis sta costantemente per morire d’infarto o che è emozionato quando il riccio è con lui. Harry crede che l’opzione esatta sia la seconda, ma. Louis è un tipo piuttosto orgoglioso, anche se molto dolce, quindi non ammetterebbe mai che il battito del suo cuore aumenta quando Harry è nelle vicinanze.

Sa già, Harry, che Louis gli mancherà da morire, davvero. Odia il fatto che si sono conosciuti in estate e al mare, odia il fatto che non potranno più vedersi perché semplicemente la vacanza è finita e lui deve tornare a casa.

“Hazza…a che pensi?”

Harry apre gli occhi e si ritrova di nuovo gli occhi azzurri di Louis Tomlinson che lo fissano e, oh, Harry non sa  proprio come farà a vivere senza quelle gemme azzurre così piene di gioia e di vita.

“Mi manchi già, Lou.” mormora, seppellendo il viso nel petto del suo quasi ragazzo. Quasi? Okay, Harry considera già Louis il suo ragazzo, ma non ne hanno mai parlato specificatamente, quindi.

Louis non è certamente un tipo da una botta e via, da un’avventura estiva, è così dolce e premuroso! Harry non ha mai provato un sentimento tanto forte per qualcuno, pur essendo un inguaribile romantico –ovvero che si innamora continuamente, o almeno, si innamora sempre delle persone sbagliate- e quindi non vuole lasciare andare via Louis, non ce la fa proprio.

“Oh, Harry…”

Louis smette improvvisamente di accarezzargli i capelli e gli solleva il mento con un dito, sorridendo e facendo scontrare le loro labbra. Gli mordicchia dolcemente il labbro inferiore e chiede l’accesso della lingua, che si intreccia quasi immediatamente con quella di Harry che arrossisce e poggia la mano sul petto di Louis, imbarazzato. Il ragazzo però non sembra accorgersene e continua a baciare Harry con sempre più passione e improvvisamente Harry sente qualcosa di duro premergli sulla coscia e, oh.

“L-Lou!” si scosta Harry imbarazzato, con le guance rosse di vergogna. “Lo sai che non possiamo, non voglio!”

Louis sbuffa e gli accarezza la guancia con aria infastidita, mordendosi il labbro.

“ E dai, Hazza, ci conosciamo da quasi tre mesi…ho anche io i miei bisogni.”

Harry arrossisce ancora di più e scuote il capo – in realtà crede di stare per morire, perché l’erezione di Louis continua a premergli sulla coscia- con forza e determinazione.

“Non insistere Louis, ne abbiamo già parlato.” mormora gonfiando un poco le guance.

Louis annuisce e fa un sospiro sconsolato, guardando il sole che tramonta con una luce rosata sul mare, creando dei luccichii tra le onde.

“Come vuoi  Harry, va bene. Comunque anche tu mi mancherai, tantissimo.”

Harry ritorna al suo solito colorito e soffoca un singhiozzo, sentendo gli occhi verdi riempirsi di lacrime.

“L-Lou, tu non mi scorderai mai, vero? Anche se io devo tornarmene in Australia e non ci vedremo più?”

Louis ride e stringe Harry contro il suo petto, abbracciandolo in un modo che riassume tutto quello che prova per lui e cerca di ignorare la sabbia che gli sta iniziando a punzecchiare il fianco che è lasciato scoperto dall’asciugamano.

“Te lo giuro Harry, non ti scorderò mai. Te lo prometto.”

                                                                   *

Ehiehi, un super saluto a tutti gli ascoltatori di radio BCN dal vostro Vince Fontane!
Tutto bene?! Oggi è una giornata speciale, sono le sette, sveglia ragazzi
oggi è il primo giorno di scuola!
Sveglia! Non poltrire e pensa al tuo avvenire.
E oggi Vince Fontane è particolarmente buono e per cominciare la giornata
all’insegna del buon umore mette la canzone del tuo cuore!

 

Una delle poche cose certe alla Rydell High School, è che se non fai parte di un gruppo non sei nessuno.

Ci sono gli sportivi, che passano tutto il loro tempo a parlare di sport e ad allenarsi ,cosa che Louis Tomlinson trova davvero, davvero molto stupida, poi ci sono i secchioni che studiano ventiquattro ore su ventiquattro  e questo è, sempre a detta di Louis, ancora più stupido di quello che fanno gli sportivi.

In poche parole, alla Rydell High School devi appartenere per forza ad un gruppo per essere qualcuno e questo Louis lo sa bene, perché lui stesso fa parte di un gruppo.

E’ il leader dei Thunderbirds ( T-birds per gli amici e per la loro giacca che li contraddistingue dagli altri sciocchi, stupidi gruppi) e loro sono nettamente i più fighi di tutti.

O almeno, lui e Liam Payne, suo migliore amico e vice leader lo sono. Non è sicuro di parlare anche a nome degli altri, ma poveretti, alla fine anche loro hanno il loro livello di figaggine. Anche se  molto molto in profondità, c’è.

Appunto, i tre membri sottoposti dei T-birds sono Niall Horan, Luke Hemmings  e Calum Hood amici dai tempi della prima guerra mondiale e oltre, appiccicati come la brillantina e l’olio dei motori delle macchine nell’officina scolastica. Sono sempre insieme per dirla tutta, compagni di sbronze colossali e di caccia alle pollastre.

Niall Horan è sempre il primo ad arrivare davanti ai cancelli della scuola, trovandosi una madre che è un vero lugotenente in grado di sbatterlo giù dal letto ogni mattina alle 6:00 precise perché, come dice sempre, è stufa di fare ritardo a lavoro perché deve preparare la colazione e il pranzo a suo figlio.

Infatti, Niall è davanti ai cancelli della scuola con in mano un panino incartato abbastanza frettolosamente e un’espressione piena di gioia stampata sul viso: un suo sorriso riuscirebbe a rasserenare anche la persona più triste e arrabbiata. Niall Horan è un piccolo sole giallo capace di illuminare anche i giorni più bui, ed è anche per questo uno dei motivi perché tutti lo amano e lo rispettano.

“Nialler!”

Niall si gira e vede Luke Hemmings andargli incontro, stretto nel suo giubbotto di pelle nera su cui dietro la schiena svetta il famoso logo dei T-Birds, invidiato dalla maggior parte degli adolescenti alla Rydell High School, che aspirano ad un posto nel gruppo da tempi immemori (poveri illusi, non lo avranno mai) con una strana luce negli occhi azzurri.

“Luke! Come stai, hai pass—“

Niall non fa in tempo a finire la frase che Luke gli strappa il panino dalle mani e lo passa al suo amico Calum Hood, che è comparso alle spalle di Niall in tre secondi netti, tanto che il biondo (Sì, perché Niall Horan ha origini irlandesi,  i capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo in estate) spalanca la bocca perfettamente stupito.

“Ehi ehi ehi, Niall che cos’abbiamo qui?” gli chiede Calum annusando il panino con aria ispirata. “Ma cosa ci hai messo dentro? Puzza!”

Niall cerca di prenderlo dalle mani del suo amico che però si alza sulle punte e lo passa a Luke, ridendo fragorosamente.

“Andiamo ragazzi, ridatemelo!” si lamenta Niall con una sottospecie di broncio sul viso- che gli dà un’aria ancora più adorabile di quanto non l’abbia già- “L’ha preparato mia madre!”

Luke alza gli occhi al cielo e porge il panino a Niall, che lo afferra velocemente e lo infila nella tasca della giacca di pelle quasi gelosamente (il cibo è sacro, per Niall Horan).

“Scommetto che ti ha buttato giù dal letto come fa tutte le mattine vero? Povero piccolo Nialler, ti compatisco dai. Io mi sono svegliato dieci minuti fa e menomale che abito appiccicato alla scuola!” esclama Luke mordendosi il pearcing al labbro con aria assorta –nessuno si spiega perché se lo sia fatto, ma. Luke è sempre stato un tipo fuori dalle righe.-

“Già, lo fa sempre.”

Niall sospira e si passa una mano tra i capelli pieni di gel, sistemandosi i ciuffi che gli sono scivolati sulla fronte.

Si guarda intorno, accorgendosi che il numero di studenti nel cortile è aumentato vistosamente e il suo sguardo si illumina nel vedere Liam Payne, quel Liam Payne uno dei leader dei Thunderbirds venire verso di loro con la sua solita camminata molleggiante e la sigaretta dietro l’orecchio.

“Guardate c’è Liam!” dice rivolgendosi a Luke e Calum che annuiscono e sorridono al loro leader di riflesso.

I tre gli vanno attorno e Liam alza gli occhi al cielo, venendo sommerso dalla marea delle loro domande tutte di seguito –Tanto ci è abituato, alle chiacchere no-stop.-

“Ehi come va, Liam? Come stai? Cos’hai fatto quest’estate, ti sei divertito? Hai trovat—“

Liam prende la sigaretta e se la infila tra le labbra, tirandosi su il colletto della giacca di pelle e aprendo la bocca in un mezzo sorriso sghembo.

“Chi siete, mia madre?”

Niall alza le spalle, leggermente colpito nell’animo.

“Era tanto per sapere.”

Liam si accende la sigaretta e prende una boccata di fumo per poi aspirarlo tutto in faccia ai tre, che tossiscono infastiditi ma non commentano, d’altronde è il loro leader.

“Ho lavorato, cosa di cui voi non conoscete l’esistenza.” li informa ridacchiando. Spegne la sigaretta e la butta per terra, prende un pettine dalla tasca della giacca e si pettina i capelli  tirati all’indietro aiutati dal gel come è solito fare quasi costantemente.

“Hai lavorato?” chiede Calum incuriosito, grattandosi l’angolo della bocca. “Non me lo sarei mai aspettato!”

“Esatto! scarico merci ai mercati generali, lavoro da uomo.” Dice Liam prendendo un’altra sigaretta e infilandosela dietro l’orecchio.

“E tu lo chiami lavoro quello?”

Luke scoppia in una risata divertita che viene subito fatta scemare dall’occhiata intimidatoria che gli lancia Liam e che lo fa deglutire copiosamente.

“Impiccati!” infatti esclama, con un tono pieno di rabbia. “Comunque lavoro perché voglio comprarmi una quattro ruote, nient’altro.”

“ Uao, un’auto vera?” chiede Niall stupito. “Allora ci credo che vuoi lavorare, lo farei anche io!”

Liam ridacchia e si appoggia contro il muro, strofinandosi gli occhi con una mano.

“Vuoi sapere cos’ho fatto io?”

Luke lo guarda con un sorriso enorme e gli occhi azzurri che brillano, tanto che a Liam viene da ridere.

“Ovviamente no, Lukey.” Lo fredda con tre semplici parole, che però vengono prettamente ignorate dal ragazzo –è un tipo a cui scivolano molto in fretta le cose addosso, lui- che si muove in fetta vedendo finalmente Louis Tomlinson entrare nel cortile circondato da un’orda di ragazze che emettono squittii fastidiosi e una sigaretta accesa stretta tra le labbra rosee e sottili.

“Ecco Louis! Ehi Lou!” grida richiamando l’attenzione del leader assoluto dei Thunderbirds, che accorgendosi della presenza dei suoi amici, liquida con occhiolini languidi le ragazze intorno a lui e va loro incontro, camminando con una camminata quasi ancheggiante.

Louis Tomlinson è considerato, a detta di tutti, -e anche a detta di sè stesso- il ragazzo più bello della Rydell High School e dintorni e infatti, nessuno può contestarlo.

Non è altissimo, ma ha la muscolatura delle braccia e dei polpacci molto sviluppata; per non parlare poi della sua pelle dorata e dei suoi occhi così azzurri che sembrano contenere tutte le  varie sfumature del cielo e delle rughette che li circondano quando sorride. Ha i lineamenti dolci e androgini, delle labbra sottili che si aprano sempre in sorrisi mozzafiato e letteralmente, un culo che parla.

Louis Tomlinson è il sogno erotico di tutta la Rydell School, tanto per la cronaca.

“Fratello, come stai?” lo saluta Liam una volta che è arrivato in tutta la sua sfolgorante bellezza davanti a loro, quasi accecandoli.

“Sto bene, grazie per l’interessamento. Tu fratello?” ride Louis aspirando il fumo e facendo passare la sigaretta da una mano all’altra.

“Alla grande. Allora che dici, hai visto qualche ragazza nuova laggiù al mare?”

Louis spegne la sigaretta e si appoggia contro il muro accanto ai suoi amici, non prima di essersi tirato su il colletto della giacca di pelle.

“Sì, ma non quelle che vi siete fatti tutti.” li informa sbadigliando un po’.

Calum lo guarda pensieroso per qualche secondo ma poi un’espressione furbetta gli si stampa sul viso, velocemente.

“Ma esattamente cos’hai fatto tutta l’estate?”

Louis si morde il labbro e alza gli occhi al cielo, agitando una mano davanti al viso con aria di sufficienza.

“Sono stato giù alla spiaggia, andiamo ragazzi!” ride, con una strana luce negli occhi. “Insomma, eh, sareste proprio dovuti venire anche voi.”

“Ammettilo, è stata dura con tutte quelle pollastre che ti girano attorno.” Niall gli da una gomitata con aria divertita, rischiando di venire travolto da delle ragazze che cercano di passare.

“Tu invece sei abituato a vederti girare attorno soltanto le mosche, Nialler.” lo rimbecca Luke, sotto lo sguardo leggermente offeso di Niall, che oltre venire costantemente offeso dai suoi amici è anche ignorato schiettamente da tutte le ragazze di scuola e dintorni. (Ma alla fine, tutti lo amano perché è Niall Horan)

“E dai Luke” si lamenta, infatti. “Fatti gli affari tuoi per una buona volta!”

Ma poi scoppia a ridere fragorosamente, perché Niall ride sempre, in qualunque situazione possibile ed immaginabile.

“Come sono andate le cose giù alla spiaggia?” chiede Liam a Louis, ignorando le solite chiacchere inutili dei loro sottoposti.

Louis sospira con aria assorta e incrocia le braccia sul petto, come se avesse un qualcosa dentro di se e non volesse farlo vedere a nessuno.

“E’ stato fortissimo! Ho conosciuto un--una ragazza niente male, andava davvero forte e quando lo dico io…”

Tutti i T-Birds ridono divertiti e Louis fa loro un occhiolino, soffocando una risatina.

“Vuoi dire una…” Calum dà una pacca sulla spalla a Louis e gli fa un disegno di una ragazza tutta curve nell’aria, facendo sbuffare il leader sonoramente.

“Andiamo Cal! Ma tu non pensi proprio ad altro?”

Calum alza le spalle e sorride, per niente imbarazzato.

“Evidentemente no.”

Louis scuote la testa e inizia a camminare verso la scuola, visto che la campanella sta iniziando a suonare e i cancelli ad aprirsi, seguito da tutti i T-Birds.

“Questo è tutto matto.” dice sotto le risate dei suoi amici, tranne quella di Liam Payne che osserva il suo migliore amico e pensa che c’è qualcosa di strano in come si comporta.

C’è decisamente qualcosa che non va in Louis e lui lo scoprirà presto.

                                                                                   *

Harry Styles ha diciassette anni, si è appena trasferito da una sperduta scuola australiana in una americana, ed è nervoso come mai lo è stato in vita sua.

Si sistema la camicia bianca e la giacca a vento marrone, passandosi una mano tra i ricci scuri osservando il suo riflesso che lo guarda di rimando dalle lenti degli occhiali da sole di Perrie Edwards danti a lui.

Si stringe i libri contro il petto e si morde le labbra rosse e carnose, facendo toccare le ginocchia dall’agitazione.

E’ davvero un fascio di nervi, perché solo due giorni prima i suoi genitori gli hanno detto che si sarebbero trasferiti in America per motivi di lavoro e lui, senza quasi alcun preavviso, si è visto venire catapultato in questa scuola americana che di nome fa Rydell High School ed è completamente diversa da quella che frequentava in Australia.

Harry ha tantissime domande che gli frullano in testa come impazzite, ma deve cercare di prendere un respiro profondo e di ignorare questo senso di angoscia che ha dentro l’animo dalla sera prima.

Perciò, appunto, lo fa e si rivolge a Perrie, che nel frattempo si è tirata gli occhiali da sole sopra la testa e lo fissa con due occhi incredibilmente azzurri.

“S-Sono presentabile, Perrie?” balbetta imbarazzato, arrossendo sulle guance.

La ragazza gli sorride e gli batte una mano sulla spalla con aria amichevole, rassettandogli il colletto della camicia di cotone.

“Certo, Harry! Stai benissimo!”

Ad Harry Styles, per quanto possano piacere i complimenti di buon gusto e l’approvazione degli altri, il parere espresso da una ragazza non può fargli né caldo né freddo perché si sa, Harry è gay.

Si vede lontano un miglio, alla prima occhiata riesci a capire che tipo è e ad inquadrarlo.

Diciassettenne, perfettino, verginello, bravo a scuola e gay.

Harry Styles è tutto questo e lui ne è perfettamente consapevole o quasi.

Sospira e pensa che preferirebbe molto di più un parere di Louis, il suo Louis che quello di una ragazza che pur essendo molto simpatica e carina non potrà mai avere il posto che Louis Tomlinson occupa nel cuore di Harry. E non sa neanche se lo rivedrà più.

“Sono nervoso” dice Harry facendole un leggero sorriso e lasciando intravedere due fossette sulle guance morbide.

“E dai Hazza te l’ho detto, sei uno schianto!”

Perrie ride, vedendo il rossore affluire velocemente sulle guance del ragazzo davanti a lei.

Harry si strofina una mano sulla guancia e Perrie gli prende il polso con una mano, iniziando a trascinarlo verso la segreteria scolastica. Il rumore delle sue scarpe sul pavimento del cortile rilassa Harry in un certo modo, che si guarda intorno con aria incuriosita.

“E così questa è Rydell. Non è come me l’ero immaginata.”

Perrie si ferma all’entrata della scuola e tira fuori uno specchietto dall’enorme borsa che porta sulla spalla, aprendolo e ritoccandosi il rossetto appena sbavato con un dito.

“Ti piace?” gli chiede, riponendolo nella borsa e tirandosi su le maniche della sua giacca rosa su cui dietro la schiena svetta una scritta che recita Pink Ladies, fino ai gomiti.

Harry sospira e si arruffa i ricci, stringendo con forza i libri contro il petto con una mano.

  Certo che si, ma adoravo la scuola dove andavo, mi è dispiaciuto doverla lasciare. Dovrò vincere l'idiosincrasia del caso.” dice con un’espressione sconfitta.

Perrie emette un risolino e lo guarda con un sopracciglio alzato, perché evidentemente non ha capito una parola di quello che ha detto.

“Cos’è, una malattia della pelle?” gli chiede ridendo come un’oca e Harry non può fare a meno di alzare gli occhi al cielo e di farsi indicare dov’è la segreteria scolastica.

                                                                                     *

Zayn Malik è il dio indiscusso della Rydell High School, non bisogna dare ascolto alle voci che invece lo mettono solo al terzo posto dopo Louis Tomlinson e Liam Payne.

E’ il dio indiscusso perché al contrario degli altri due ha le palle per fare qualsiasi cosa, ha le palle per essere il leader di un gruppo di ragazze che si chiamano Pink Ladies e ha le palle per dire che si è scopato la maggior parte dei ragazzi –classificati come etero- della Rydell.

Zayn malik è quel ragazzo così bello ed elegante sempre circondato da  ragazze vestite di rosa e con gonne strette e scarpe col tacco al contrario delle altre loro compagne di scuola, vestite con gonne lunghe e fazzolettoni al collo –Zayn invece è vestito esattamente come i Thunderbirds e potrebbe essere anche scambiato come uno di loro se non fosse che dietro la sua giacca di pelle nera c’è una stella argentata che fa capire a tutti che è lui che comanda a bacchetta quelle tre ragazze sempre vestite di rosa.-

Zayn Malik è sfacciato, prepotente e senza riguardi verso se stesso e gli altri tanto che nessuno a scuola lo prende in giro perché è il leader, ovviamente finocchio, di un gruppo di ragazze.

Lo è praticamente da sempre e nessuno riesce ad immaginare la Rydell High School senza l’indiscusso leader delle Pink Ladies, che il prossimo anno dovrà lasciare la scuola perché ormai ha diciassette anni e questo è il suo ultimo anno.

Zayn sbadiglia e si gratta l’angolo della bocca, accendendosi una sigaretta e soffiando il fumo appoggiato al cofano della sua macchina, con la pelle della sua giacca a strofinargli contro il collo.

“E così, rieccoci qua…” dice guardando l’edificio della Rydell High School con un’espressione strettamente annoiata, perché si sa, Zayn Malik non si sorprende ne è entusiasta di nulla.

Eleanor Calder, una delle Pink Ladies, sorride e prende un sorso del suo frappuccino stretto nella mano destra, mangiucchiando la cannuccia verde con i denti bianchi.

“Già, ma questo è l’ultimo anno.” dice, un po’ intristita dalla situazione.

E’ risaputo che tutti i membri delle Pink Ladies e dei Thunderbirds abbiano la stessa età e davvero, cosa sarà la Rydell High School senza di loro? Nessuno ci vuole pensare, al momento.

Zayn ride fragorosamente e finisce di fumare la sigaretta, spegnendo il mozzicone a terra e si sistema i capelli neri con il pettine che tiene sempre nella tasca dei suoi pantaloni strettissimi, che ad una prima occhiata possono essere considerati una seconda pelle.

“La governeremo noi la scuola!”

Eleanor annuisce e lancia un’occhiata veloce a Sophia Smith, un’altra delle Pink ladies, che è impegnata a mangiare un enorme dolce pieno di crema e cioccolato che ugh, è decisamente calorico.

“Ma che stai mangiando Sophia?” la riprende strappandole via il dolce dalle mani e buttandolo per terra. “Quella è roba da adolescenti!”

Sophia alza le spalle e si spolvera le briciole dalla sua giacca rosa, lanciando un occhiata nostalgica al dolce che giace mezzo mangiato per terra e guarda la sua amica, leggermente infastidita.

“Ma noi siamo adolescenti!”

Zayn alza gli occhi al cielo e prende sottobraccio le sue due amiche, iniziando a camminare verso la Rydell con un passo veloce -stavolta hanno fatto ancora più tardi del solito e Perrie è gia entrata e questo è tutto da dire.-

“ Ma non dobbiamo darlo a vedere.” dice, facendo loro un sorriso con la lingua tra i denti. “Forza, ora andiamo a fare strage.”

                                                                                *

I T-Birds sono sempre, costantemente, gli ultimi ad entrare in classe ogni mattina. Un po’ perché rimangono a parlare fuori in cortile, un po’ perché si mettono a fumare in bagno…si può dire che non gliene importa molto della scuola, ecco. Anzi, proprio per niente a dirla tutta.

“Magnifico!” esclama Calum Hood, appoggiandosi contro un armadietto con aria sconsolata. “Tutti i professori di quest’anno mi hanno già rimandato almeno una volta!”

Luke ridacchia e gli da una gomitata, guadagnandosi un’occhiataccia.

“E se non stai attento passerai l’intero anno nelle stanza della preside!”

Calum incrocia le braccia al petto sotto le risate divertite dei suoi amici e si morde le labbra, infastidito.

“Sì, ma quest’anno giuro che la distruggo.”

“Ah? E che avresti intenzione di fare?” Luke alza un sopracciglio e giocherella con il pearcing al labbro, muovendolo e rigirandoselo avanti ed indietro.

“Niente, ma non mi farò più mettere i piedi in testa. Quest’anno le risponderò per le rime!”

Louis, Liam, Niall e Luke si immobilizzano e fissano abbastanza intimoriti qualcosa dietro Calum, che li guarda stupito e si tocca il viso.

“Che c’è? Ho qualcosa sulla faccia?”

Luke scuote la testa e fa segno al suo amico di girarsi, che ubbidisce e si ritrova la preside della scuola, la McGee a pochi centimetri di distanza con un’espressione non del tutto entusiasta sul volto.

“Calum!” esclama quest’ultima, mettendosi le mani sui fianchi.

Nessuno ha mai capito perché, ma praticamente da sempre la preside ha un’ossessione per Calum Hood, tanto da arrivare a riprenderlo quasi in ogni momento.

“Eh? Buongiorno signora!” esclama il ragazzo mettendosi sull’attenti e giocherellando nervoso con le maniche della sua giacca.

“Non dovresti essere in classe adesso?” gli chiede la preside, con un cipiglio lievemente ironico.

“Sì…ma stavo facendo due passi ecco con…” Calum si gira ma vede che i suoi amici sono scomparsi, quindi sbuffa sonoramente e torna a guardare con aria sconsolata la preside.

“Una passeggiatina eh!”

“Sì signora.” Ammette Calum arrossendo un po’ dall’imbarazzo.

La preside alza un sopracciglio e gli fa un gesto con la mano come per intimargli ad andarsene, cosa che Calum fa e molto volentieri.

“Non è proprio il miglior modo di iniziare l’anno, signor. Hood.” gli fa sapere comunque, facendo comparire sul volto del ragazzo un’espressione di rabbia.

“Va al diavolo vecchia befana.” Borbotta tra sé e sé, borbottio che evidentemente viene percepito dalla preside, che alza gli occhi al cielo esasperata.

“Io penso che un paio di orette in più di pulizie dei gabinetti non ti farebbero male.”

Calum spalanca la bocca e si gira, vedendo la preside osservarlo quasi divertita.

“Certamente signora.” Dice, cercando di trattenere il fiume di parolacce che spingono per uscire fuori dalla sua bocca.

“Vuoi rimanere impalato qua fuori tutto il giorno? Svelto, vai in classe!”

Con quest’ultimo rimprovero la preside si gira e si incammina verso la fine del corridoio, dove c’è il suo ufficio ma anche la segreteria scolastica.

Ignorando gli schiamazzi dei T-Birds, (Si perché ovviamente la preside sa benissimo che ci sono anche loro con Calum Hood e che ora lo prenderanno in giro come al solito) apre la porta del suo ufficio e passa per la segreteria scolastica, dove c’è un ragazzo altissimo dai ricci capelli scuri e grandi occhi verdi che sta firmando delle carte con un sorriso  nervoso sul viso delicato –deve essere nuovo, la preside non l’ha mai visto in giro e la Rydell High School non è una scuola molto grande- e appena finisce di firmare esce dalla segreteria con passo nervoso e imbarazzato, accompagnando la porta dietro di sé.

La preside si accomoda dietro la scrivania e aziona il microfono, mentre la buffa assistente scolastica suona un po’ tremante e incerta lo xilofono con cui ogni anno si apre il discorso di apertura d’inizio.

  Buongiorno cari ragazzi, sono la vostra preside. Vi do il benvenuto a quello che, ne siamo certi, sarà l'anno più bello di Rydell…”

                                                                                     *

 

“…Sabato sera, ci sarà la nostra prima festa attorno al falò e inoltre vi vogliamo vedere tutti a fare il tifo per i Ranger di Rydell, se non siete dei buoni atleti potrete essere almeno dei buoni tifosi.” La preside incenerisce con lo sguardo l’assistente scolastica, che continua a suonare lo xilofono molto allegra e non si accorge di star rovinando il discorso della preside.

Ed ora una notizia veramente bella e probabilmente una delle cose più emozionanti che mai siano accadute nella nostra scuola. La National Television Show ha scelto Rydell come la più rappresentativa delle scuole americane e riprenderà una trasmissione in diretta dalla nostra palestra. Sarà un'occasione per dimostrare alla nazione intera quanti ragazzi seri intelligenti, bravi e studiosi abbiamo qui a Rydell!” e nel pronunciare queste ultime parole non può fare ameno di pensare, sentendo degli urli provenire dalle classi, con aria disperata, che nella Rydell High School c’è tutto tranne che ragazzi seri, intelligenti e studiosi.

E la preside McGee è una persona seria, tanto per essere precisi.

                                                                               *

I tavoli adibiti al pranzo nel giardino della Rydell High School sono stracolmi, come al solito dall’una in poi.

C’è un tavolo che è da sempre praticamente occupato da Zayn Malik e dalle sue Pink Ladies, tutti sanno che quello è il loro tavolo e nessuno ha mai osato occuparlo al posto loro.

E infatti Zayn Malik arriva seguito da Eleanor Calder e Sophia Smith e si siede sulla panca accanto al tavolo, allungando le gambe e abbassandosi gli occhiali da sole sul viso, sentendo i raggi solari battergli con forza sui capelli corvini.

“Avete dato un’occhiata a Louis Tomlinson stamattina?” dice Eleanor sedendosi sulla panca opposta con Sophia, perché Zayn ha bisogno dei suoi spazi e questa è una regola che non deve essere trasgredita. “E’ proprio uno schianto, non è vero Zayn?”

E’ risaputo il fatto che Zayn abbia una piccola cotta per Louis Tomlinson mai ricambiata -o almeno, questo è quello che sa la gente. La verità è che Louis e Zayn hanno scopato parecchie volte nel corso dell’anno passato, ma questa cosa non la sa nessuno perché, andiamo, se si venisse a sapere che Louis Tomlinson l’ha preso il culo parecchie volte da Zayn Malik, l’intero ordine gerarchico della Rydell si sfascerebbe e la scuola andrebbe nel caos. Quindi, Zayn si accontentava di dire di avere una piccola cottarella per Louis.-

“Questa è una storia vecchia.” Dice Zayn, perché è vero, Louis Tomlinson è morto e sepolto nei suoi interessi personali. Zayn cerca qualcosa di più…virile, come dire.

“Beh, qualche volta la storia si ripete.” borbotta Eleanor bevendo uno dei suoi soliti frappuccini appena preso al bar.

Un rumore di passi si avvicina al loro tavolo e Zayn sente le labbra della sua migliore amica, Perrie Edwards, premergli dolcemente sulla fronte.

Zayn sorride e si mette seduto, tirandosi gli occhiali da sole sopra la testa.

Perrie è davanti a lui con un sorriso luminoso sul viso e i capelli perfettamente pettinati di un biondo platino che le fa risaltare ancora di più gli occhi azzurri e ha una mano su un braccio di un ragazzo vestito –a detta di Zayn- davvero davvero fuori moda, alto e con dei lineamenti davvero delicati.

“Ciao Zay, ragazze. Questo è Harry Styles e quelle, Harry, sono Eleanor Calder e Sophia Smith, mentre questo è Zayn Malik. Harry si è trasferito da poco da Sidney in Australia, Zayn.” Spiega Perrie gesticolando ampiamente con le mani con aria felice.

Zayn fissa con aria infastidita il nuovo arrivato e lo ammette senza paura, non gli piace, per niente.

A pelle già gli sta antipatico, con quest’aria da santarellino tutta casa e chiesa e Zayn non sopporta assolutamente le persone così, per questo si è creato un gruppo dove sono tutte persone senza restrizioni e sicure di sé. Non vuole avere niente a che fare con questo ragazzo dagli occhi verdi e le labbra rosso ciliegia, che lo guarda con un sorriso incerto sul viso.

“Ciao” dice secco Zayn, risdraiandosi sulla panca e prendendo la sigaretta da dietro l’orecchio e infilandosela tra le labbra. “Come vanno le cose laggiù con gli aborigeni?”

“Eh? Ah, bene grazie.” Balbetta Harry guardandosi i piedi, imbarazzato.

Perrie gli fa cenno di seguirla e i due si siedono vicino a Eleanor e Sophia, che gli sorridono molto più amichevolmente del loro leader.

“Ehi Eleanor, sono nuovi quegli occhiali?” chiede Perrie, osservando gli occhiali da vista pieni di brillantini rosa e azzurri sulla punta del naso di Eleanor.

“Sì! Non mi danno un’aria intelligente?” si pavoneggia la ragazza con un sorriso sulle labbra –teoricamente gli occhiali non le servono a nulla, ma. Eleanor Calder non si fa mai troppe domande.-

 “No, ti si vede la faccia!”  esclama Zayn annoiato, soffiando il fumo della sua sigaretta.

Eleanor lo ignora con un’ alzata di spalle e Sophia sorride ad Harry, con una mela nella mano destra.

“Allora, Harry! Come ti trovi in questa scuola?”

Il ragazzo deglutisce e guarda Perrie, che gli fa un segno come per incitarlo a parlare.

“E’…diversa.” mugugna, arruffandosi i capelli ricci con una mano.

“Ehi ragazze!” una voce squillante, appartenente ad una ragazza alta, magra e dai lunghi capelli biondi –Taylor Swift, la zecca della Rydell, per essere precisi- si avvicina al loro tavolo facendo venire la pelle d’oca alle Pink Ladies.

La ragazza si siede in mezzo a Perrie e ad Harry senza farsi tante cerimonie e prende una mela dal vassoio di Perrie, addentandola con un gran sorriso.

“Eccola, ne sentivamo proprio la mancanza.” Dice seccamente Zayn, cercando di ignorarla con tutto sé stesso.

“Adoro il primo giorno di scuola!” esclama Taylor non ascoltando Zayn e sorridendo alle ragazze e a Harry, che la guarda un po’ impaurito.

“Il primo giorno non si scorda mai!” le fa il verso il leader, mettendosi seduto e accavallando le gambe con eleganza.

“Indovinate cos’è successo?”

Zayn allunga i gomiti e la guarda con aria inespressiva, mordendosi il labbo come per cercare di pensare a qualcosa di complicato.

“E’ un po’ difficile.”

“Hanno annunciato i candidati del consiglio e indovinate chi c’è nella lista?” Taylor batte le mani entusiasta, mentre sul viso di Zayn compare un’espressione piuttosto schifata.

“Chi?”

Taylor abbraccia di slancio Perrie, che si irrigidisce ma non la scaccia via perché si sa, Perrie Edwards è sempre gentile con tutti.

“Ma io naturalmente! Non vi pare il massimo!” grida Taylor con la sua voce stridula, mentre Zayn alza gli occhi al cielo perché ogni santo anno è sempre la stessa storia.

“A me pare il minimo.”

Taylor continua ad ignorarlo ed improvvisamente sembra accorgersi di Harry, visto che gli sorride e gli prende le mani cordialmente.

“Che sbadata, non mi sono neanche presentata! Io sono Taylor Swift, e tu sei?”

“H-Harry Styles.” Balbetta il ragazzo intimidito dall’esuberanza della bionda.

“Ti trovi bene in questa scuola, Harry? Dovresti partecipare alle selezione per le cheerleaders della Rydell, c’è anche per i ragazzi! Guarda come sei alto, andresti benissimo!”

Harry annuisce e le sorride, leggermente imbarazzato.

“Ci penserò, grazie.”

Taylor si alza e prende Harry per un braccio, trascinandolo fino al suo tavolo con l’intenzione di dargli dei volantini dell’iniziativa mentre il ragazzo annuisce intimorito.

“Allora?” esclama Perrie, approfittandone dell’assenza momentanea di Harry. “Che ne dite di Harry, potremmo farlo entrare nelle Pink Ladies?”

Zayn alza un sopracciglio e ride, divertito.

“Andiamo Pez, è troppo innocente per essere un membro del nostro gruppo.”

 

Poco lontano, sulle gradinate della scuola, i Thunderbirds sono riuniti per fare comunella e commentare come al solito le gambe, le tette di questa o di quella ragazza della Rydell.

I loro argomenti di conversazione non sono granchè interessanti.

“Ehi Liam, lo vuoi un pezzo di formaggio?” esclama Calum scartando il suo panino con aria assorta.

“Sì, così poi puzzo come te. Un caprone. “ Liam ride, seguito a ruota da tutti gli altri tranne che da Calum che abbassa la testa, imbarazzato. “Avete visto la nuova ragazza che lavora alle iscrizioni? Ha due tette enormi, le più grandi di tutta la scuola.”

“Anche di quelle di Annette?” chiede Niall parecchio interessato –sa già che ci farà un saltino, nella segreteria scolastica.-

“Nessuna è come Annette.” Dice Liam, scuotendo il capo.

Poi alza gli occhi al cielo e guarda Luke, sdraiato sulle gradinate poco lontano per sbirciare sotto le gonne delle ragazze. Si porta una mano alla bocca e fa un fischio, che fa accorgere le ragazze della presenza di un individuo maschile che guarda sotto le loro gonne e Luke di essere stato beccato.

Il ragazzo si riavvicina al gruppo con aria demoralizzata e incrocia le braccia sul petto, sedendosi accanto a Calum che gli offre un pezzo di formaggio ma che, ovviamente, viene ignorato.

“Sentiamo quello che ha fatto Louis al mare!” esclama Niall dopo un po’ di minuti di silenzio e risatine con un sorriso enorme sulla faccia.

Louis, chiamato in causa, alza gli occhi al cielo e si morde nervosamente il labbro –cosa che non sfugge agli occhi attenti di Liam- passandosi una mano tra i capelli.

“Non è successo niente, dai ragazzi!” esclama imbarazzato, cercando di sviare la conversazione.

“Dai Lou, dicci tutto, non fare lo scemo! “

Liam lo guarda interessato perché sa che il suo migliore amico non gliela racconta giusta, nemmeno un po’.

 

Nel frattempo Harry è tornato al tavolo delle Pink Ladies e si è riseduto al suo posto, sotto lo sguardo incuriosito di Zayn.

“E tu che hai fatto quest’estate Harry?” domanda Perrie, piegando leggermente la testa.

Il ragazzo alza le spalle e si morde il labbro, accavallando le gambe lunghe e magre.

“Sono stato al mare e ho conosciuto un ragazzo!”

Nessuno si fa domande sull’orientamento sessuale del nuovo venuto, così come nessuno se ne è mai fatte per Zayn: c’è gente che viene subito etichettata per quella che è, altra che deve solo essere liberata dall’involucro, dalla gabbia che la tiene prigioniera per mostrare al mondo chi è davvero.

“Hai trascinato tutte le tue grazie solo per un ragazzo?” chiede Zayn, che in un certo qual modo è incuriosito dalle parole di Harry.

“E’ un tipo speciale!” esclama quest’ultimo arrossendo vistosamente sulle guance.

“E’ un genere che non esiste.” Lo fredda Zayn rimettendosi sdraiato e tirandosi giù sugli occhi gli occhiali da sole. “E te lo dice uno che se ne intende.”

Perché è vero, per quanto Zayn possa essere saccente, scorbutico e antipatico ha un animo buono dentro di sé.

D’altronde, come può essere ridotta una persona che non è mai riuscita ad amare seriamente qualcuno? Una persona che è stata sempre allontanata, anche quando credeva di aver trovato la persona giusta. Un persona che è stata usata, consumata per gli scopi più infimi e ignobili degli altri non è mai stata considerata per quella che realmente è.

Harry sospira, scuotendo il capo, i ricci gli si agitano intorno alla testa come una corona.

“E’ stato così romantico!”

 

“Eddai Louis, raccontaci tutto!” continua a domandare Calum scuotendo il braccio del suo leader. “Non hai idea di quanto io sia curioso!”

Louis sbuffa e si alza in piedi, scuotendosi di dosso i suoi amici con aria seccata.

“Insomma ragazzi, non vorrete sapere tutti i dettagli…”

Il leader prende un respiro profondo e tutti i suoi amici gli si avvicinano, per sentire di più.

Summer lovin' had me a blastcanta Louis appoggiandosi alla grata dietro di lui e tutti I T-Birds si accasciano ai suoi piedi, facendo finta di essere sconfitti.

 

Summer lovin' happened so fast ”canta Harry con aria innamorata e tutte le ragazze dei tavoli vicini si avvicinano per ascoltare il suo racconto.

 

I met a girl crazy for me” Louis si stacca dalla grata e si allunga con il corpo, alzando le braccia sopra la testa con un’espressione divertita.

“Met a boy cute as can be” Harry si alza dalla panca e inizia ad ondeggiare con il corpo e la testa, imitato da tutte le ragazze tranne che da Zayn, che continua a starsene sdraiato ignorando i movimenti attorno a sé.

Entrambi iniziano a cantare con più sicurezza, come se stessero cantando la stessa melodia consapevolmente.Summer days driftin' away, to uh-oh those summer nights “

Uh Well-a well-a well-a huh” canticchiano I ragazzi intorno ad entrambi, chi battendo il tempo con il piede chi facendo ondeggiare le braccia e muovendo la gonna.

I Thunderbirds si muovono impazienti intorno a Louis, come degli uccelli che hanno appena individuato la preda da mangiare e che ora la devono indebolire facendole consumare ogni possibile energia.
“Tell me more, tell me more” iniziano insieme e Luke da uno schiaffetto sulla sulla coscia di Louis, fissandolo incuriosito. “Did you get very far? “ chiede, senza riguardi.

Le Pink Ladies circondano Harry come per non farlo scappare e lui sorride a tutte, con un po’ di imbarazzo sulle guance.” Tell me more, tell me more “ cantano insieme, emettendo qualche risatina qua e là. “Like does he have a car?” domanda Eleanor, con un sorrisetto strafottente sul viso.

“Uh-huh uh-huh uh-huh uh-huh “ cantano tutti per smorzare la tensione, impazienti di conoscere il seguito.

Louis si muove a tempo con le gambe e muove il sedere con movimenti decisi e misurati, come se fossero stati studiati in precedenza.” She swam by me, she got a cramp” spiega con un sorrisetto sulle labbra.

“He ran by me, got my suit damp “ canta Harry portandosi le mani al viso, sentendolo sotto al suo tocco quasi incandescente.

Louis muove le braccia e guarda Liam, che lo fissa con un sopracciglio alzato.
I saved her life, she nearly drowned”


“He showed off, splashing around” racconta Harry, seduto sul tavolo e facendo ondeggiare le lunghe gambe avanti ed indietro.


“Summer sun, something's begun, but uh-oh those summer nights” cantano insieme, armonizzando le loro voci pur trovandosi lontani e non sapendo di cantare la stessa canzone.

Tutti quanti si muovono di nuovo intorno al loro, perché non è abbastanza per loro quella breve spiegazione. “Uh well-a well-a well-a huh 

“Tell me more, tell me more” cantano le Pink Ladies con enfasi, mentre Perrie si avvicina ad Harry e gli sussurra dolce “Was it love at first sight? 

 
“Tell me more, tell me more” cantano I Thunderbirds, non soddisfatti di questo racconto così privo di particolari.” Did she put up a fight?” domanda Liam interessato.

Le Pink Ladies e I T-Birds ridono e si muovono a tempo, battendo le mani e I piedi quasi coordinati.” Uh-huh-uh-huh-uh-huh-uh-huh” canticchiano divertiti.


Took her bowling in the arcade” continua Louis, alzando gli occhi al cielo e muovendo le gambe imitato da tutti gli altri.

“We went strolling, drank lemonade” canta Harry saltellando spensierato per I tavoli con le mani dietro la schiena, con un sorriso pieno di luce sul viso.

Louis fa delle curve femminili dell’aria e gesti che implicano dei sottotesti– e i T-Birds capiscono subito!. We made out under the dock “

We stayed out 'till ten o'clock “ narra Harry saltando e facendo ampi gesti con le mani.
Si siede sul bordo della panca di Zayn con Taylor e sorride, mentre Louis si tira su il colletto della giacca di pelle. “Summer fling, don't mean a thing, but uh-oh those summer nights “ cantano insieme e Zayn alza gli occhi al cielo e spinge Harry e Taylor giù dalla sua panca con un piede.


Uh well-a well-a well-a huh” cantano tutti quanti e ancora non va bene, vogliono sapere di più!

Tell me more, tell me more” iniziano I Thunderbirds e “But you don't gotta brag” canta Calum, grattandosi il mento. 

Tell me more, tell me more” cantano le Pink Ladies, sempre con più forza e 
Cos he sounds like a drag “ conclude per loro Zayn, annoiato.

La tensione si scalda come non mai e tutti cantano a voce altissima, mentre Louis si pettina I capelli pieni di gel con il solito pettinino e Harry scuote I ricci portandosi le mani al cuore.
Shoo-bop bop, shoo-bop bop, shoo-bop bop,shoo-bop bop, shoo-bop bop, shoo-bop bop, shoo-bop bop, YEH “

He got friendly, holding my hand “ Harry sorride, ricordando qualcosa con gioia.


“While she got friendly down in the sand” racconta Louis, mentre I Tuhnderbirds lo circondano quasi fino a farlo soffocare.

He was sweet, just turned eighteen” canta Harry a voce alta, allungando l’ultima parola con le labbra e muovendo il capo con enfasi.

Well she was good you know what I mean” Louis ride e si muove di scatto, seguito da tutti I suoi amici con aria immensamente divertita.

Summer heat, boy and girl meet, but uh-oh those summer nights” cantano insieme, con tutti I ragazzi raggruppati là intorno che annuiscono comprensivi.


Woo, woo, woo” esclamano tutti con gli animi un pò più rasserenati.

Tell me more, tell me more” chiedono le Pink Ladies a Harry, che sorride loro e si morde le labbra. Sophia gli fa un movimento allusivo con le sopracciglia e gli agita davanti agli occhi una mela.” How much dough did he spend?”

Tell me more, tell me more” cantano I T-Birds con la tensione sempre più alta, mentre Louis sbuffa e si accende una sigaretta. “Could she get me a friend? “ domanda Niall speranzoso.

Tutta l’agitazione si blocca in un secondo, Louis fissa un punto al di là delle gradinate e Harry fa lo stesso, allontanandosi dal gruppo stringendosi le mani intorno alle braccia.


It turned colder - that's where it ends” canta lentamente, con un’espressione di sofferenza che gli si stampa sul viso.


“So I told him we'd still be friends” Louis sospira e appoggia le mani sulle gradinate, mentre la sigaretta cade a terra, mordendosi le labbra per non farsi sfuggire qualche lacrima, cosa che a Liam non passa inosservata.

“Then we made our true love vow” canta Harry, guardando il vuoto di fronte a sè e sentendo come una sensazione di dolore nel cuore.

Wonder what he's doing now” si chiede Louis cantando piano per non farsi sentire dagli altri e osserva I campi sportivi da sopra le gradinate.

Poi insieme, come per magia, cantano per l’ultima volta quasi con disperazione
“Summer dreams ripped at the seams, bu-ut oh, those su-ummer nights.... “
 E tutti annuiscono e si guardano soddisfatti.
“Tell me more, tell me more!” concludono, con dei sorrisi ad increspare i loro volti.

 

“Deve essere molto simpatico! “ esclama Sophia, pulendosi le mani sulla gonna lunga fino alle ginocchia.

Harry le sorride riconoscente mentre Zayn fa una smorfia schifata e si alza dalla sua panca, accendendosi l’ennesima sigaretta.

“Ma come, ti ama e non ti ha neanche mai toccato? Secondo me è malato.”

Harry scuote il capo, infastidito e incrocia le braccia sul petto.

“Non è vero, è un gentiluomo.”

“Come si chiama questo gentiluomo?” chiede Perrie curiosa mentre tutte le Pink Ladies guardano Harry e quasi pendono dalle sue labbra.

Il ragazzo prende un respiro profondo e “Louis.” Dice. “Louis Tomlinson.”

E’ un attimo, Eleanor inizia a tossire come se si fosse appena strozzata e Sophia emette un mugolio pieno di stupore, così come Perrie che si porta le mani alla bocca.

Zayn sgrana e gli occhi e lo si può dire: questa è la prima e l’ultima volta che lo trovano impreparato e stupito, non accadrà più. Perché lui non è sconvolto dal sapere che Louis Tomlinson non è etero come tutti credono, è sconvolto nel sapere che ha trattato in una maniera tale questo ragazzo che sembra uscito direttamente da una favola.

Perrie sta per parlare ma Zayn la ferma mettendole una mano sulla spalla, tirandole i capelli biondi con i polpastrelli delle dita.

“Beh, io dico che deve essere un marziano” inizia, con un sorriso falso sulle labbra. ”Ma se tu credi nei miracoli, forse…il principe azzurro comparirà un giorno, dove meno te lo aspetti…”

Lascia scemare un po’ il tono e poi fa segno alle Pink Ladies, che annuiscono nel capire le sue intenzioni. “Ci vediamo, Styles! Andiamo ragazze!

Detto questo si incammina verso la scuola, mentre la campanella che segna la fine della pausa pranzo inizia a suonare.

“Lo pensi anche tu Perrie?” chiede timidamente Harry alla ragazza, che è l’unica rimasta indietro con un’espressione un po’ schoccata sulla faccia.

“Ehm…certo, certo davvero! Ora però andiamo in classe, Harry.” Dice nervosamente, mentre si allontana e Harry, nel seguirla, sente il cuore farsi un po’ più leggero.

                                                                                *

 

Harry non sa perché ha accettato di far parte delle Cheerleader, proprio non lo sa, ma si diverte a muovere i pon pon con i ragazzi e le ragazze che fanno i suoi stessi movimenti –Harry è un po’ imbranato, ma tanto nessuno si premura di dirglielo- e quando arrivano i giocatori di football si siedono tutti sulle panche intorno al falò, mentre le fiamme rosse arrivano alte fino al cielo stellato.

Harry sorride e si guarda intorno, incrociando lo sguardo di un giocatore carino dai capelli scuri e dalla dentatura cavallina, che lo fissa da quando ha iniziato a muoversi e ad agitare i pon pon.

“Ciao!” lo saluta quello con il riflesso delle fiamme che gli illumina il viso. “Come ti chiami?”

Harry arrossisce, perché un ragazzo che non conosce e non ha mai visto in vita sua sta, in un certo qual modo, provandoci con lui e quindi non sa assolutamente come comportarsi.

“H-Harry” balbetta quindi, imbarazzato. “Tu?”

Il ragazzo gli sorride e nel guardare il suo sorriso, Harry non può fare a meno di pensare, non c’è Louis. Ed è tutto sbagliato senza la sua risata e i suoi occhi azzurri.

“Nick Grimshaw. Sei molto carino, sai?.”

“Oh-h grazie anche tu!” dice Harry frettolosamente e per fortuna vengono interrotti dalla preside McGee che sale sul palco dietro il falò e batte con forza sul microfono, facendo diventare sorde parecchie persone.

 Silenzio, silenzio, per favore, un po' di silenzio grazie.” Inizia, fulminando tutti i suoi studenti con lo sguardo.
“Ed ora miei cari ragazzi, l'uomo del giorno, l'uomo su cui contiamo per far uscire Rydell dalla crisi di questi sette anni di dure sconfitte, il nostro allenatore Cowell!”

Simon Cowell, allenatore dei Rydell da tanti anni sale sul piccolo palco sotto le urla di giubilo degli studenti e prende il microfono dalle mani della preside, che lo guarda tutta orgogliosa.

Cowell si abbassa la visiera del cappellino rosso con lo stemma di Rydell sopra e prende un respiro profondo, grattandosi il mento con una mano.

“Voglio solo dirvi ragazzi che il campionato lo vinciamo noi, ci becchiamo la coppa perché i miei ragazzi sono maturi, vanno forte perché li ho maturati io. Sono ad alto livello, affilati come una lama di rasoio; e noi ci copriremo di gloria, quando saremo sul campo ci avventeremo come pantere e li stritoleremo! Li spezzeremo! Li faremo a pezzi, li massacreremo! E dopo, quando li avremo massacrati, verremo qui a suonare la musica della vittoria, l'inno di Rydell!”

Urla fortissime scuotono gli studenti e tutti sembrano festeggiare, tutti tranne tre ragazzi poco lontani dal falò che improvvisano dei balletti idioti guardando le ragazze e i ragazzi pon  pon fare lo stesso.

“Piantatela di fare gli imbecilli e venite a vedere!” li richiama Liam Payne appoggiato al cofano di una macchina, che forse, può essere considerata un mucchio di ferraglia. “Che ne dite di questa macchina?”

I tre iniziano a ridere ma poi si fermano subito, richiamati dall’occhiata allarmata che lancia loro Louis, appoggiato sul cofano dell’auto accanto a Liam.

“Non male come caffettiera!” si azzarda comunque a dire Luke, scoppiando a ridere e seguito a ruota dagli altri due.

“Ehi, aspetta che gli dia una mano di vernice e faccia revisionare il motore, poi ne riparliamo. Mi iscriverò alla Tunder Road.”

Luke spalanca la bocca, stupito. “Alla Tunder Road?”

Liam annuisce e sbuffa accendendosi una sigaretta. “Perché, vuoi venire a vedermi?” domanda  poi con un sorrisetto divertito.

“Sì, voglio proprio venire a vedere come viene il caffè!” ulula Luke e giù a ridere con Niall e Calum, che si tengono la pancia dalle troppe risate.

Liam, furioso, passa la sigaretta a Louis e afferra a Luke per il bavero della giacca di pelle, con le mani che gli tremano dalla rabbia.

“Che cosa fai, lo spiritoso?”

Luke scuote con forza la testa e Liam lo lascia andare, prende la sigaretta dalle mani del suo migliore amico e se la riposiziona tra le labbra.

Niall, per smorzare la tensione, ricomincia a ballare stupidamente subito imitato dagli altri due, mentre Liam aspira il fumo dalla sigaretta e Louis guarda pensieroso le fiamme rosse e alte del falò.

Dopo qualche minuto che Niall, Calum e Luke continuano a saltare e a canticchiare li fulmina con lo sguardo, infastidito.

“La volete finire? Statevi calmi una buona volta!”

 

Dall’altra parte della strada Harry si avvicina ancora con i pon pon in mano a Zayn e alle altre Pink Ladies, il primo con un sorriso eccitato sul viso, le altre un po’ meno allegre.

“Ciao Styles!” lo saluta Zayn, facendo un passo avanti e toccandosi la sigaretta dietro l’orecchio come per darsi sostegno.

“Ciao Zayn, ciao ragazze!” saluta Harry di rimando, agitando un pon pon con aria felice.

Zayn fa un cenno col capo e gli prende un polso, iniziando a trascinarlo verso l’altra parte della strada, dove ci sono delle macchine tutte ammucchiate confusamente.

“Abbiamo una sorpresa per te, Harry.” Gli dice, con  la lingua tra i denti.

Continuano a camminare, seguiti dalle Pink Ladies che parlottano tra loro eccitate come non mai e Harry non ha assolutamente idea di quello  che sta succedendo.

“Sorpresa?” domanda allora, spaesato. “ Che genere di sorpresa?”

“Forza, guarda lì” Perrie lo spinge dietro a Zayn, che nel frattempo si è fermato davanti ad un gruppetto di ragazzi vestiti di nero che ora emette fischi e risolini eccitati.

“Tomlinson, ho una sorpresa per te.” Dice Zayn guardando Louis fisso negli occhi azzurri, che lo guarda di rimando con aria annoiata.

“Ah si?”

Zayn prende un respiro profondo e spinge Harry avanti a sé, che traballa un po’ sulle gambe lunghe e magre e ai Thunderbirds sembra proprio una piccola giraffa appena nata che non sa dove mettere i piedi.

Louis spalanca la bocca e scende di scatto dal cofano della macchina, mentre Harry alza il viso e pon pon gli scivolano dalle mani dalla sorpresa.

Si copre la bocca con le mani e sente gli occhi verdi riempirsi di lacrime di gioia, con il cuore che gli batte come un tamburo nel petto.

“Harry!” esclama il leader dei Thunderbirds, facendo un passo avanti, imitato dal ragazzo davanti a lui che quasi a specchio pronuncia il suo nome e se lo fa scivolare fuori dalle labbra come se fosse seta.

“Louis..”

“Ma cosa ci fai qui, credevo tornassi in Australia!” dice Louis, dimenticandosi per un attimo tutta la gente che li circonda. Ci sono solo lui e Harry e nessun altro.

“Ma invece sono rimasto!” Harry si asciuga le mani che minacciano di uscire e lo guarda adorante, come se non si fossero mai separati e fossero rimasti sempre insieme.

“ E io...” inizia Louis, ma in un attimo si ricorda che è circondato da tutti i suoi amici, che in questo momento lo stanno guardando con un’occhiata abbastanza stranita e deglutisce, nervoso. “...lieto di vederti amico, solamente che io adesso sono molto occupato ho un certo... movimento.”

Harry spalanca la bocca: ma che cosa sta dicendo il suo Louis?

“Lou!” esclama, profondamente stupito.

“Sì, quello è il mio nome…ma non me lo sciupare.” Esclama Louis sotto le risate di Niall, Calum e Luke. Liam non ride, Liam fissa il suo migliore amico senza dire una parola ma in cuor suo ha già capito tutto.

“Ma che ti succede?” domanda Harry, improvvisamente nervoso, e fa un passo indietro.

“Che succede a  me? Che succede a te!” continua Louis, tirando il pettinino fuori dalla tasca e iniziando a pettinarsi i capelli quasi nervosamente.

“Che cos’è successo al Louis Tomlinson che ho conosciuto quest’estate?”

Harry è quasi disperato: si china a raccogliere i pon pon da terra tremando e se li stringe al petto, tremando.

“Cosa ne so, magari è un altro Louis che cerchi, metti un annuncio sul giornale per le persone scomparse!” Louis alza le spalle con aria di sufficienza e tutti ridono, tranne Harry che è sul punto di scoppiare a piangere e Liam che continua a fumare la sua sigaretta e a scuotere il capo.

 

Harry butta i pon pon ai piedi di Louis e gli scappa un singhiozzo, mentre gli grida qualcosa che assomiglia vagamente a “Vorrei non averti mai incontrato!” e scappa via piangendo.

 

Le Pink Ladies sospirano e si affrettano a seguire Harry, che sta singhiozzando appoggiato al cofano di una macchina; solo Zayn, prima di seguirle, scocca un’occhiata allusiva a Louis che ha tutta l’aria di uno che è appena stato investito da una mandria di bufali in corsa.

“Ehm…ma chi era quello?” chiede Calum, osservando Harry piangere circondato dalle Pink Ladies e da Zayn che sbuffa e guarda continuamente l’orologio al polso.

 

“Nessuno di cui dobbiate interessarvi.” Dice secco Louis, distogliendo lo sguardo. “Vogliamo andare? Mi sembra che tu abbia una macchina Liam, o sbaglio?”

 

Liam annuisce e spegne la sigaretta contro la suola della scarpa, aprendo la portiera. “Avanti, salite tutti. Non ho tempo da  perdere io.”

 

Dopo che sono tutti seduti nell’auto, Liam al volante, parte con non qualche imprecazione e si avviano fuori dal cortile dove la Rydell ha fatto il falò.

C’è un silenzio innaturale che alleggia nell’auto, così innaturale che neanche Niall, Calum e Luke spiccicano una parola –e questo è preoccupante, perché quei tre hanno sempre e costantemente qualcosa da dire- e arrivano alla fine della strada senza ancora qualcuno che si sia lasciato sfuggire un soffio dalle labbra.

 

E’ un silenzio fatto per pensare, pensano anche Niall, Calum e Luke, strano ma vero e perfino loro capiscono.

“Vuoi dirci qualcosa, Lou?” si azzarda quindi a chiedere Liam, dopo essersi scambiato un cenno del capo con Niall che parla anche a nome degli altri due. “ Lo sai che noi non ti abbandoneremo mai.”

 

 Per la prima volta dopo lunghi anni di amicizia, i Thunderbirds vedono il loro leader scoppiare a piangere.

 

 

Harry si asciuga il naso, prendendo il fazzoletto rosa che gli sta porgendo Perrie con un’ espressione affranta.

“E’ stato così carino quest’estate…” piagnucola, tirando su con il naso e strofinandosi gli occhi umidi di lacrime.

Perrie sospira e fa un cenno alle Pink Ladies e a Zayn, che la stanno aspettando dall’altra parte della strada con fare impaziente.

 Senti Harry, gli uomini sono tutti porci.” Inizia, continuando ad asciugargli le lacrime che gli scendono copiosamente dagli occhi verdi.” Dai retta a me, sono le pulci dei porci e anche peggio, sono le pulci delle pulci dei porci.
Sono così vermi che non vanno bene neanche per pescare. Sai cosa ci vuole?”

 

Harry alza il capo e la guarda, curioso.

“Cosa?”

 

“Una serata tra ragazze. Questa sera vengono a casa mia, vieni! Ti divertirai.”

Harry deglutisce, e accetta, perché ormai ha già perso tutto. Cos’ha da perdere, ancora?

                                                                         

                                                                          *

 

Zayn sbadiglia e allunga le gambe sul copriletto rosa di Perrie, tirandosi su l’elastico dei pantaloni della tuta neri.

Incrocia le braccia dietro la nuca e sospira, esausto, allungando una mano verso Perrie che è seduta all’angolo vicino a lui con i capelli pieni di bigodini e un miniabito azzurro cielo, che si intona ai suoi occhi. E’ intenta a spalmarsi sulla fronte una strana crema verde che ha un odore non del tutto rassicurante, ma.

Perrie Edwards non pensa mai a quello che fa. E’ quel genere di persona che agisce senza pensare e poi si ritrova con le gambe immersa nei guai più assurdi, da cui poi però, chissà come mai, riesce sempre ad uscirne.

“Mi dai una sigaretta?” le chiede Zayn, vedendola aprire un pacchetto e portarsene una alle labbra con fare ispirato.

Perrie annuisce e gliene porge una sorridendo, Zayn si tira su con la schiena e l’accende con l’accendino arancione che giace sul comodino davanti al letto.

“Che stanchezza…” sbuffa inspirando il fumo per poi buttarlo fuori con molta destrezza.

Perrie lo imita e porge il pacchetto di sigarette ad Harry, che, avvolto nel suo pigiama bianco e grigio è seduto su una sedia davanti al letto con le gambe rigide e composte.

“Ne vuoi una anche tu, Hazza?”

Il ragazzo scuote la testa e i ricci gli ballonzolano larghi intorno al capo, mentre allontana la mano di Perrie.

“Ti ringrazio” dice, arrossendo. “Ma non fumo.”

Zayn alza gli occhi al cielo e si sporge verso Harry, porgendogli la sua sigaretta che il riccio guarda con un’espressione terrorizzata.

“Forza, prova a fare un tiro! Non muori mica!” lo deride, divertito.

Harry appoggia le labbra sulla sigaretta ma inizia a tossire, portandosi le mani alla gola; Zayn scoppia a ridere e si risdraia sul letto, stringendo la sigaretta tra due dita.

“Dimenticavo di dirti di non aspirare se non ci sei abituato. “ spegne la sigaretta sul mobile di Perrie, che lo guarda con un’occhiata assassina e incrocia le gambe sul copriletto, guardando Eleanor che è seduta per terra intenta a leggere una rivista.

“Allora ragazze?” chiede, annoiato. “Che ne dite di un po’ di spirito per ravvivare la festa?”

Sophia si illumina e si alza dalla poltroncina su cui era seduta; va verso la sua borsa vicino al letto e la apre, tirando fuori una bottiglia di vino scuro che fa brillare gli occhi neri di Zayn.

“Eccolo, vino della Svizzera italiana!” esclama stappando la bottiglia e prendendo un sorso, lasciandosi cadere sul letto accanto al leader.

Zayn gli strappa la bottiglia dalle mani e ne prende un sorso, per poi passarlo a Perrie che lo rifiuta – è arrivata a mettersi la crema verde fino al contorno delle labbra.-

“Hai mai bevuto Harry?” chiede quindi, vedendo il ragazzo farsi sempre più nervoso e pallido in viso.

“S-sì” balbetta quest’ultimo, agitato. “Una volta ho bevuto chamapagne al matrimonio di mio cugino.”

Zayn scoppia a ridere e lo guarda, con un sorrisetto sarcastico sulle labbra sottili.

“Uao, davvero meraviglioso!”

Harry arrossisce, mentre Eleanor butta a terra la rivista che stava leggendo e si siede sul letto, per poi prendere la bottiglia e iniziare a bere il vino.

Dopo qualche minuto di silenzio, interrotto solo dalle risatine di Sophia, gli occhi di Perrie si illuminano e quest’ultima si alza, come se fosse stata colpita da un’improvvisa folgorazione.

“Harry!” esclama, mettendosi in ginocchio davanti a lui. “E se ti facessi il buco ad un orecchio? L’ho fatto anche a Zayn, non fa tanto male!”

Il riccio diventa più bianco di quanto non sia già e si ritrae sulla sedia, cercando di sfuggire all’occhiata supplichevole di Perrie e a quella divertita di Zayn,

“M-ma non è pericoloso?” chiede, impaurito.

“Oh no!” esclama Perrie, sorridendogli dolcemente. “Io so quello che faccio, farò l’estetista sai?”

Harry si morde il labbro e scuote con forza la testa, stringendo le mani intorno al lembo leggero della sua camicia del pigiama.

“Non credo che sia una buona idea Perrie, i miei genitori non saranno contenti!”

Perrie gli agita una mano davanti al viso con noncuranza e lo prende per il polso, facendolo alzare e facendogli segno di seguirla.

Si piega per terra per cercare qualcosa in una scatola accanto ad una poltrona e quando si rialza, vede Harry tremare, quasi.

“Perché non andiamo in bagno? Mia madre mi ammazza se sporco di sangue il pavimento.” Dice Perrie allegramente, aprendo la porta del bagno e sorridendo ad Harry con una strana luce negli occhi azzurri.

“C-come?” Harry sgrana gli occhi e Perrie lo prende per il polso, spingendolo dentro il bagno con forza.

“Forza!” esclama Zayn, sarcastico. “Se sbaglia ti aggiusterà i capelli in modo che non ti si veda l’orecchio!”

Perrie si affaccia sulla camera e lo fulmina con lo sguardo, mentre chiude la porta del bagno e Harry dice qualcosa che assomiglia molto a “Non mi sento molto bene.”

 

Zayn sbadiglia di nuovo e si mette seduto, appoggiando i piedi nudi sul pavimento freddo.

“Ragazze, sapete una cosa?” esclama, stiracchiandosi le braccia e portandosele sopra la testa.

“Che cosa?” chiede Eleanor poggiando la bottiglia ormai vuota a terra e sprofondando con la testa nel cuscino di piume.

“Secondo me urla.”

Come se l’avesse chiamato, dietro la porta del bagno si sente un urlo quasi spaccatimpani che ha la cadenza roca di Harry Styles.

La porta del bagno si apre frettolosamente e compare la testa di Perrie, che ha un’espressione stranita sul viso coperto di crema verde.

“Che dite, gli metto un po’ di ghiaccio per addormentargli il lobo dell’orecchio?”

Elenor sbadiglia e fissa la ragazza sulla porta, muovendo la mano davanti al viso.

“Perché non gli metti la testa sotto il rubinetto e fai scorrere l’acqua?” esclama, annoiata.

Perrie rimane un attimo interdetta e con un “Uh!” chiude di nuovo la porta.

Zayn e le restanti Pink scoppiano a ridere, divertiti dalla situazione venutasi a creare –tanto Zayn sa che se Harry è terrorizzato è dir poco. –Infatti dopo pochi minuti Perrie esce di nuovo dal bagno e si chiude la porta alle spalle, guardando i tre con un’espressione affranta.

“Ehm, Harry non si sente molto bene…” dice, aprendo il suo beauty case sulla poltrona accanto al letto. “Gli bucato appena l’orecchio, lui ha visto il sangue e…bleah.”

Sophia scoppia a ridere e si morde il labbro inferiore, profondamente divertita.

“Hai le mani pesanti… estetista! Tu le mie orecchie non le toccherai mai!”

Perrie corruccia le labbra e prende delle salviettine e delle creme dal suo beauty case, fissandoli tutti con un’espressione ferita.

“Beh” dice, tutta infervorata. “Te ne pentirai, perché sono stata ammessa alla scuola per estetiste!”

Sophia spalanca la bocca, stupita.

“Vuol dire che abbandonerai Rydell?”

Perrie fa una smorfia e apre la porta del bagno, porgendo uno spazzolino ad Harry, che lo afferra con mano tremante.

“Non dico che lo abbandonerò, ma la ritengo una mossa carrieristica davvero molto strategica.” Spiega andandosi a sdraiare sul letto.

Zayn alza gli occhi al cielo e sbuffa, avvicinandosi alla mensola dove Perrie tiene tutte le parrucche e ne afferra una dai ricci scuri che assomiglia vagamente ai capelli di Harry.

“Bleah” esclama, guardando il suo riflesso nello specchio. “Quel verginello mi fa davvero venire voglia di vomitare.”

E’ un attimo, si gira e nei suoi occhi compare un’espressione sfavillante.

Look at me, I'm Sandra Dee lousy with virginity” inizia, muovendosi la parrucca con le mani mentre le ragazze ridono.

“Won't go to bed 'til I'm legally wed I can't; I'm Sandra Dee” conclude la strofa saltando sul letto e muovendo le braccia come se volesse volare.

Eleanor e Sophia, sempre ridendo, afferrano due parrucche simili e se le infilano imitando i suoi movimenti: Perrie le guarda stringendosi il labbro, mentre lancia delle occhiate intimidite alla porta del bagno dietro di lei.

Watch it! Hey I'm Doris Day I was not brought up that way” canta il ragazzo muovendo la testa e le mani per darsi un’aria molto femminile.

 

Salta e si muove sul letto con un grande sorriso, mentre Perrie continua a guardarlo scuotendo il capo.

Won't come across, Even Rock Hudson lost” continua Zayn, sbattendo le ciglia languidamente.

His heart to Doris Day” terminano  Eleanor e Sophia, girando attorno a lui come delle trottole impazzite.

Zayn scende giù dal letto con un saltello e si siede su una sedia al lato della stanza; accavalla le bambe lunghe e snelle e si scosta con uno sbuffo plateale i ricci dal viso.

“I don't drink” canta e le Pink Ladies sul letto gli fanno il verso urlando “No!”

Or swear “ continua sbattendo le ciglia ed Eleanor prende per un braccio Perrie che sospira sconfitta e si mette a saltare sul letto con le altre due.

No!” esclamano di nuovo scoppiando in risatine.

I don't rat my hair” spiega Zayn passandosi una mano tra la parrucca riccia.

Eleanor scoppia a ridere e “Ewww” urla.

I get ill from one cigarette” esclama il ragazzo puntandosi il petto con una mano, mentre le Pink Ladies fanno finta di tossire.

Si gira e prende per il viso un enorme peluche di panda vicino alla sedia, giocando e facendo finta che quello sia un altro ragazzo.

Keep your filthy paws off my silky draws Would you pull that crap with Annette?” canta facendo finta di essere offeso dal peluche.

Poi sotto le risate delle sue amiche si alza e salta sul letto, sedendosi sulla mensola sopra la testate.

As for you Troy Donahue, I know what you wanna do” esclama agitando una mano con noncuranza davanti al viso.

You got your crust I'm no object of lust I'm just plain Sandra Dee” conclude, mentre le tre ragazze sdraiate sul letto sotto di lui lo guardano con sguardo quasi adorante.

Zayn si morde il labbro e si accorge della presenza di una foto di Elvis appiccicata sul muro accanto a lui, così con un guizzo negli occhi appoggia la testa contro il muro e guarda il cantante con aria ispirata.

Elvis, Elvis, let me be! Keep that pelvis far from me!” dice cercando di imitare il tono della voce di Harry.

Just keep your cool Now your starting to drool” canta,

poi sospira e salta giù dal letto, molleggiando sulle gambe e imitando la camminata di Louis.

Hey Fongool, I'm Sandra Dee!” conclude, sedendosi su una poltrona e continuando a sbattere le ciglia cercando di imitare Harry.

Le tre Pink Ladies però diventano bianche in faccia tutte d’un colpo e si affrettano a togliersi dalla testa le loro parrucche, mentre Zayn le guarda con aria interrogativa.

Perrie indica al ragazzo qualcosa dietro di lui, così il ragazzo si gira e incrocia lo sguardo di Harry Styles, che lo fissa con occhi umidi di lacrime.

“Mi stai prendendo in giro Zayn?” chiede con aria affranta.

Il ragazzo sbuffa e si toglie la parrucca, lasciandola cadere a terra e gli sorride falsamente, strizzando gli occhi.

Hai la coda di paglia, tesoro?”

                                                                               *

 

La caffettiera o forse meglio dire, la macchina, di Liam Payne si ferma con qualche sbuffo di motore sotto alla finestra della casa di Perrie Edwards e i ragazzi, sentendo le risate provenire dall’interno e vedendo la luce accesa suppongono che sono ancora tutti svegli.

Niall, Luke e Calum scoppiano a ridere, immediatamente fulminati da un’occhiata assassina di Louis.

“State zitte cornacchie! Ho cambiato idea, andiamocene via.”

Luke spalanca la bocca e gli da una bottarella sulla spalla, contrariato.

“Come sarebbe a dire?”

“Ho cambiato idea, okay?” ripete Louis, stringendo le mani in grembo con forza.

In un certo qual modo è felice, perché ha confidato ai suoi amici il suo vero essere, ma nell’altro no, perché si sente come se avesse appena perso l’amore della sua vita per sempre.

“Calum, perché non lo chiami tu?” ride Niall, dando una gomitata al ragazzo moro seduto accanto a lui, che si alza e si porta le mani al petto con aria ispirata.

“Harry!” inizia a gridare. “Dove sei, Harry?”

Louis si morde il labbro per cercare di non saltargli addosso e riempirlo di botte.

“Basta, andiamocene via!” dice seccamente, sotto lo sguardo annoiato di Liam.

Luke scuote il capo e sbadiglia, lanciandogli un’occhiata contrariata.

“Andiamo Lou, non ti devi vergognare!” esclama, con un tono da uomo vissuto “Ormai sappiamo il tuo orientamento sessuale e quello che provi per Harry e come sai per noi non è un problema. Poi, ragazza o non ragazza, Harry è il ragazzo meno virile mai visto sulla faccia del pianeta.”

Louis lo guarda con aria omicida, agitando il pugno davanti al suo viso.

“Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!”

Luke impallidisce e si ritrae su sé stesso, mentre Liam alza gli occhi al cielo e mette una mano sulla spalla del suo migliore amico per farlo calmare, senza successo.

“Lasciali perdere fratello, sono degli idioti.” Lo conforta, sorridendo.

 

Zayn tende l’orecchio di scatto e spalanca le tende della finestra, accorgendosi della macchina dei Thunderbirds parcheggiata lì sotto. Un ghigno divertito gli si stampa sul viso e una scintilla si accende nei suoi occhi scuri.

“Sapete che vi dico ragazze?” esclama mentre si spoglia del pigiama e si infila rapidamente i suoi soliti pantaloni neri aderenti e la giacca di pelle sopra la maglietta. “Voi potete fare quello che vi pare, ma io voglio divertirmi visto che ho l’età per poterlo fare.”

Si infila le scarpe e si si sistema i capelli con il pettine, tastandosi l’orecchio per sentire se la solita sigaretta è al suo posto.

Poi apre la finestra e si inizia a calare giù dalla grondaia, ignorando i richiami delle Pink Ladies.

Appena i suoi piedi toccano terra, si spolvera i pantaloni dalla polvere e alza lo sguardo, facendolo finire sui ragazzi nella macchina che lo guardano abbastanza stralunati.

“Ehi, Malik!” si azzarda a salutarlo Calum, con un risolino. “Ti unisci a noi?”

Zayn alza un sopracciglio e scoppia a ridere, profondamente divertito.

“Mi dovrei unire a voi banda di caproni? Non ci tengo proprio, grazie.” Dicendo questo fa vagare lo sguardo tra i due leader, incrociando gli occhi scuri di Liam, che sobbalza come folgorato.

“Che succede Payne?” lo riprende sprezzante Zayn, mentre i Thunderbirds guardano il loro vice leader abbastanza stupiti.

“Eh? Niente…” mormora Liam, arrossendo sulle guance.

Zayn si avvicina alla macchina e appoggia i gomiti vicino al volante, che Liam stringe con forza fino a quasi farsi venire le nocche bianche.

“Che c’è? Vorresti farmi fare tu un giro, Payne?” sussurra, quasi languidamente.

Calum sgrana gli occhi e si schiaffa una mano sulla faccia, dicendo una frase piano all’orecchio di Luke che assomiglia molto ad un “I nostri leader sono entrambi finocchi” o qualcosa del genere.

E’ risaputo il fatto che Zayn Malik non abbia paura di niente e di nessuno, così come è risaputo il fatto che Liam Payn non si sia mai fatto domande su chi dormisse accanto a lui durante le notti.

O almeno, Liam non ha mai scopato con un ragazzo, ma ha sognato di farlo e non poche volte.

Così alla notizia della omosessualità di Louis, non ha reagito con espressioni di sorpresa come gli altri tre, no, Liam ha sorriso perché dentro di lui sapeva.

Il vice leader dei Thunderbirds sa anche di avere una specie di piccola cottarella per Zayn Malik da tempi immemori, forse dal primo giorno di liceo, quando l’ha visto arrivare al braccio di Perrie Edwards con quell’espressione da ragazzino senza freni e con grande voglia di vivere, di conoscere il mondo.

La verità è che Liam Payne non è mai stato attratto da qualcuno com’è attratto da Zan Malik.

L’ha sempre invidiato in un certo senso, perché per anni l’ha visto scoparsi mezza scuola senza farsi troppe domande, senza traballare nemmeno per un attimo quando veniva umiliato pubblicamente dai finti etero che in pubblico lo allontanavano e quando invece erano soli lo sfruttavano solo per il suo corpo.

E Liam vorrebbe essere come Zayn, una roccia in mezzo alla tempesta che non si fa scalfire da niente e da nessuno.

“Beh allora” dice il leader delle Pink Ladies fissando Louis. “Che ne dici di farmelo fare tu il giro, Tomlinson?”

Louis alza un sopracciglio e lo guarda, scuotendo la testa.

“Sei molto bello Malik, ma la roba di seconda mano non è il mio genere.”

Detto questo smonta dalla macchina e si allontana dal vialetto di casa Edwards con le mani nelle tasche e la testa bassa, con chissà quale dramma dentro di lui.

 

Zayn lo guarda allontanarsi e alza gli occhi al cielo, prendendo il suo posto lasciato vuoto accanto a Liam.

“Beh, dove si va?” chiede accendendosi una sigaretta.

Liam spalanca la bocca ma si affretta a mettere in moto la macchina, mentre Niall, Calum e Luke ridono fragorosamente come se non avessero mai sentito nulla di più divertente.

Dopo un po’ di minuti che sono partiti, Liam si ferma al limitare della strada e si gira, fissandoli con un’espressione infastidita.

“Ragazzi, siete arrivati al capolinea.” Annuncia, improvvisamente nervoso.

Calum spalanca la bocca, stupito.

“Ma come torniamo a casa?”

 

Liam alza gli occhi al cielo e scuote il capo esasperato.

“Tornate a piedi. Ho reso l’idea?”

I tre, con imprecazioni e lamenti varie scendono dalla macchina e fissano il loro vice leader abbastanza arrabbiati.

“Pensavate di essere venuti per fare una scampagnata?” esclama Zayn ridacchiando, mentre Liam rimette in moto l’auto e parte alla volta del drive-in.

Che cosa ci faranno poi, rimane un mistero per i tre Thunderbirds, che non vogliono nemmeno immaginarlo e si astengono dal fare commenti.

“Quando uno preferisce una sottospecie di donna ai suoi amici, ha qualcosa che non funziona.” Dice quindi Luke, amareggiato.

“Sapete che vi dico, ragazzi?” esclama Niall mettendo le braccia intorno alle spalle di Luke e Calum. “Andiamoci a fare una pizza!”

  

     

Harry richiude le tende alla finestra e sospira, portandosi una mano al cuore.

Si avvicina al letto, dove Eleanor è intenta a scrivere su dei fogli colorati di rosa da parecchi minuti e si lascia cadere sul copriletto, accavallando le gambe magre.

“Che delusione quel Louis Tomlinson…” mormora, triste.

Eleanor alza lo sguardo e ridacchia porgendogli delle foto tutte rilegate e messe in fila.

“Abbattersi così per un uomo! Scegline uno dei miei, ne ho a centinaia!”

Harry le guarda, profondamente stupito.

“Oh uao! E come fai a tenere dietro a tutti?”

Eleanor gli mostra i fogli rosa, con un sorrisino divertito sul viso dai tratti delicati.

“Tengo una corrispondenza con ognuno di loro, alla fine non è difficile!”

Harry scuote il capo con un sorriso amaro ma improvvisamente un idea gli balena nella mente.

“Mi presteresti dei fogli, Eleanor?” chiede, timidamente, sorridendo e mettendo in mostra così le dolci fossette sulle guance.

La ragazza annuisce e porge tre fogli ad Harry, non prima di averli spruzzati di profumo- azione che il ragazzo guarda abbastanza intimorito- e gli sorride di rimando, riprendendo a scrivere.

Harry si alza dal letto e si porta i tre fogli al cuore, scendendo in giardino e spirando con il naso l’aria fresca della sera.

Si siede sulla sedia a dondolo e sospira, appoggiando il capo sullo schienale della sedia con un’espressione di totale abbandono.

Guess mine is not the first heart broken” inizia a cantare, alzandosi dalla sedia a dondolo e scendendo le scale della veranda quasi traballando.

My eyes are not the first to cry” continua, chiudendo gli occhi e cercando di scacciare via il viso e la voce di Louis, che nella sua mente non gli danno quasi tregua.

I’m not the first to know, there’s just no gettin’ over you.” dice, con la voce tremula dall’emozione.

Harry sospira e si asciuga con una mano le lacrime che hanno preso a scendere dai suoi brillanti occhi verdi e  sente il cuore come spezzarsi in mille frammenti, frammenti che cadono a terra in un mucchio di polvere.

Hello, I’m just a fool who’s willing” canta, aprendo gli occhi e appoggiandosi con tutto il corpo contro una colonna della veranda.

To sit around and wait for you…” continua ed è quasi come stesse sussurrando una melodia.

But baby can’t you see, there’s nothin’ else for me to do” lascia in sospeso la frase e sospira, con un lieve sorriso amaro che gli compare quasi invisibile  sulle labbra. “I’m hopelessly devoted to you”

Harry alza il viso e inizia a camminare verso un’altra colonna, con il tono della voce più alto.

But now there’s nowhere to hide, since you pushed my love aside” esclama, quasi urlando e si asciuga le lacrime, scuotendo il capo.

“I’m not in my head, hopelessly devoted to you” si lascia cadere a terra e si porta le ginocchia a terra, seppellendovi il capo ricciuto. “Hopelessy devoted to you” continua a ripetere, come se quelle parole risuonassero molte volte in lontananza.

Fa qualche secondo di pausa e poi si alza in piedi, stringendo i pugni con forza.

My head is saying “fool, forget him” canta, mordendosi il labbro quasi a sangue..

My heart is saying “don’t let go” conclude, chiudendo di nuovo gli occhi per ricacciare indietro le lacrime che minacciano di nuovo di uscire.

Si avvicina alla fontanella e si siede sulla panchina lì davanti, sempre tenendo i fogli tra le mani e prende un respiro profondo.

Hold on to the end, that’s what I intend to do I’m hopelessly devoted to you

Guarda nell’acqua pulita della fontanella e gli sembra quasi di vedere il  bel viso di Louis sorridergli, con perfino le rughette adorabili che gli compaiono intorno alle palpebre quando è particolarmente felice.

But now there’s nowhere to hide, since you pushed my love aside” canta forte e allora capisce; lascia cadere I fogli nell’acqua della fontanella e in un certo senso è come se il viso di Louis venisse oscurato.

“ I’m not in my head, hopelessly devoted to you” dice un poco più piano, toccando l’acqua con un dito e muovendo I fogli, come per cancellare definitivamente il viso di Louis dalla sua vista.

Hopelessly devoted to you.” Continua a ripetere, e mentre lo dice per l’ultima volta delle ultime lacrime traditrici gli escono dagli occhi; lacrime che vengono prontamente asciugate via e, si dice Harry, questo è solo l’inizio.

                                                                            *

 

Liam sente il fiato della bocca di Zayn decisamente, decisamente troppo vicino.

Sono sdraiati entrambi sui sedili posteriori della macchina-caffettiera, posteggiata nel drive-in, circondata da decine di macchine con adolescenti al loro intento impegnati a fare una sola cosa: scopare.

E anche Liam ha una voglia matta di scopare, o farsi scopare, dipende dai punti di vista.

Ma non vuole farsi qualcuno di cui poi si scorderà il nome come al solito (o come è solito fare il ragazzo sdraiato sopra di lui) no, lui vuole scoparsi Zayn Malik per poi ricordarsi i suoi gemiti e le sue urla.

Perciò, pur non sapendo assolutamente quello che deve fare, allunga la mano verso il cavallo dei pantaloni di Zayn, che segue il suo gesto con un movimento divertito sul viso.

“Ti trema la mano, Payne. Hai paura per caso?” lo deride, divertito.

Scuotendo il capo, il leader delle Pink Ladies gli ferma la mano e se l’appoggia sulla guancia, sorridendo: ed è lì che Liam è stupito.

Zayn si sporge in avanti e appoggia, delicato come la carezza di un bambino, le sue labbra su quelle di Liam.

E’ un bacio così dolce, un bacio che non ha nemmeno lontanamente il vago sapore di quelli che si era immaginato Liam. No, è ancora meglio.

Zayn inizia a mordicchiargli il labbro inferiore e Liam apre la bocca, sentendo la lingua dell’altro incontrare la sua frettolosamente, solleticargli il palato quasi fino a farlo soffocare. Ed è un bacio umido, tanto che Liam sente la saliva –sua o di Zayn, chi lo sa- scivolargli un po’ dall’angolo della bocca.

Si staccano e Zayn gli asciuga la saliva con la lingua, noncurante del fatto che così la sua guancia è ancora più umida di prima. A Liam non interessa, vuole solo sentire le labbra di questo bellissimo ragazzo sdraiato sopra di lui di nuovo sulle sue.

Allora gli prende il viso tra le mani e lo bacia di nuovo, questa volta prendendo lui il comando e finalmente sa cosa vuol dire baciare Zayn Malik: è fuoco, la passione stessa.

Liam pensa che potrebbe anche morire per quelle labbra, ed è un pensiero così stupido, per uno che non fa altro che non pensare a sé stesso.

“Mi fai impazzire, dio mio” mugugna, sentendo la mano di Zayn aprirgli la cerniera dei jeans e infilarsi furtiva tra i suoi boxer.

Quando si chiudono entrambe le sue mani intorno al suo membro, Liam crede che morirà, davvero. Non si è mai sentito così eccitato, vuole solo venire e urlare il nome di Zayn fino allo sfinimento.

Il moro si abbassa e spalanca la bocca, tirando fuori la lingua e guardandolo fisso negli occhi scuri ed è come se gli chiedesse il permesso e allora Liam non capisce più niente: scalcia via pantaloni e boxer e con una mano spinge il viso di Zayn verso il suo membro, che ride e lo prende interamente dentro la bocca.

Inizia a mordere e a percorrere l’asta con la lingua, con lappate sempre più veloci e sicure, tanto che Liam non ci vede quasi più dal piacere.

La cosa più eccitante di tutto quanto è il pensiero, l’essere coscienti che Zayn Malik gli sta facendo un pompino e che le sue bocca fine stretta intorno al suo cazzo è l’immagine più eccitante che Liam abbia mai avuto l’onore di vedere.

La gola di Zayn sembra non avere fondo, perché il vice leader dei Thunderbirds gli spinge la testa con sempre più forza ma quello non se ne cura: continua a mordere, leccare, succhiare senza pietà.

Zayn Malik si sta facendo scopare la bocca da Liam Payne senza riguardi e non emette neanche un gemito per cercare di fargli capire che non ce la fa più.

E’ allora che Liam viene, urlando il nome di Zayn, mentre quest’ultimo ingoia tutto lo sperma tranquillamente e alza la testa mentre gli fa un sorriso luminoso.

“Sei stato bravo, Payne.” Gli dice, mentre Liam si tira su i boxer e i pantaloni che vengono a contatto con il suo membro bagnato. “Ora tocca a te, però.”

“Sì, io…” Liam arrossisce ( mio dio, il mondo sta cadendo a pezzi!) imbarazzato dalla situazione. “Non so che devo fare.”

Zayn annuisce e gli sorride, mordendosi le labbra palesemente eccitato.

“Devi sol—“

E’ un attimo: da lontano si sente arrivare un rombo tuonante di una macchina e i due ragazzi si irrigidiscono, mentre Liam alza la testa per vedere a chi appartiene.

Appena la vede, bellissima, nera e con le fiamme rosse dipinte sulle fiancate trattiene a stento un ringhio.

Bisogna sapere che alla Rydell High School c’è un terzo ultimo gruppo, che fa di nome Scorpions, nemico giurati da sempre dei Thunderbirds con cui si contendono le Pink Ladies da tempi immemori.

E Liam sta guardando con tutto l’odio possibile il leader degli Scorpions, Leo Balmudo, che è seduto sulla macchina con –forse è un po’ brutto il confronto tra la sua auto e quella di Liam- un braccio attorno alle spalle di una ragazza dai voluminosi capelli scuri, che ride come un’oca giuliva.

“Di chi è questa caffettiera?” urla, facendo venire a Liam un’improvvisa voglia di prenderlo a schiaffi.

Per questo si sporge dal finestrino e “Ma che cavolo vai cercando tu?” gli grida di rimando.

 

Leo scuote la testa e ride, imitato dalla ragazza accanto a lui.

“Quello è il mio parcheggio!” esclama guardando il posto dov’è parcheggiata la macchina di Liam. “Ed è vietato per te, imbecille!”

Il vice leader dei T-Birds si morde le labbra quasi a sangue e si contiene, per cercare di non fare una brutta figura davanti a Zayn.

“Qui tutta la zona è vietata per te, idiota!” gli fa il verso, facendo una smorfia seccata.

Leo lo guarda male e in un attimo un guizzo divertito passa nei suoi occhi, captato subito da Liam che si irrigidisce sul posto.

“Ah sì? Allora guarda qua!”

Il leader degli Scorpions fa retromarcia e colpisce la fiancata della macchina di Liam che sgrana gli occhi, furioso. Vorrebbe solo spaccarli la faccia a suon di pugni e calci, dio santo.

“Ma io questa te la faccio pagare!” urla, mentre Zayn gli poggia una mano sulla spalla come se potesse immaginare i suoi pensieri omicidi verso il leader avversario.

Leo scuote il capo e ride di nuovo, mentre il motore della sua auto fa un rumore minaccioso: infatti riparte, mentre esclama “Si, di do settantacinque centesimi per la macchina, compresa la mezza pollastra! Ah Payne, da quando sei diventato frocio?”

Liam perde il controllo e gli scaglia dietro una lattina di birra trovata sotto i sedili, ma la macchina di Leo è ormai troppo lontano e non riesce neanche a sfiorargli una fiancata.

 

                                                                                        *

 

Louis guarda con un’espressione divertita la macchina di Liam, che giace nell’officina scolastica circondata dai T-Birds e da Liam stesso, che continua a pettinarsi nervosamente i capelli pieni di gel con il pettinino da quasi cinque minuti.

Niall, Calum e Luke indossano delle tute da meccanici, visto che lavarono part-time nell’officina scolastica da qualche settimana e ridacchiano, percependo il nervosismo del loro vice leader –d’altronde chi non lo sarebbe, a lasciare la propria macchina con la fiancata mezza sfondata in mano a tre incompetenti?- e quindi Luke, alzando gli occhi al cielo, gli si avvicina e gli poggia una mano sulla spalla, come per confortarlo.

Liam si scosta la sua mano dalla spalla e si china sulla sua macchina, osservando la fiancata con lo sguardo corrucciato.

“Il problema è l’ammaccatura, non c’è altro da fare.” Dice, sbuffando.

Insomma, è decisamente furioso con Leo Belmudo che gli ha rovinato la sua adorata macchina e si promette che la prossima volta che lo vedrà gli spaccherà la testa, oppure gliela staccherà a morsi, dipende dai casi.

“Il problema non è l’ammaccatura.” Luke annuisce, imitato da Niall e Calum, e si pulisce le mani sporche d’olio con un panno lercio trovato su un tavolo.

“E cos’è allora?”

“Il problema sono le fasce elastiche, i cilindri…praticamente tutta la macchina è un problema.”

Liam lo guarda minacciosamente e gli tira uno schiaffo sulla nuca, che gli fa emettere un gemito di dolore.

“Il problema è che parli troppo.”

Niall ride fragorosamente e scuote il capo, guardando Liam.

“Dai, dove lo prendi un carburatore nuovo?”

Il vice leader sale sulla macchina e si siede sui sedili posteriori, mordendosi il labbro e allungando le gambe fino a quelli davanti.

“Hai mai sentito parlare di un prestito?” domanda, ironicamente.

I T-Birds ridono di nuovo quasi fino alle lacrime e allora Louis, infastidito, tira una gomitata a Calum, che sembra scosso da un particolare attacco di ridarella profonda.

“E piantala!” esclama, assottigliando gli occhi azzurri. “Tu sai guidare?”

Calum smette improvvisamente di ridere e si gratta l’angolo della bocca, quasi nervoso.

“Io no perché?”

Louis lo ignora e si rivolge a Luke, che ha la bocca leggermente spalancata dalla sorpresa.

“E tu che mi dici?”

Il ragazzo scuote il capo con forza e inizia a giocherellare con il pearcing al labbro, con un lieve sorriso di circostanza sul viso.

“Io? E perché non Niall?” domanda, ridacchiando.

Louis guarda il suo amico biondo, che per un attimo perde il sorriso e inizia a balbettare qualcosa come “Beh, io veramente….”

Non fa in tempo a finire la frase che Louis alza gli occhi al cielo, esasperato, e poggia le mani sul cofano dell’auto.

“Ci avrei giurato. Andiamo ragazzi, questa macchina può diventare il gioiello della meccanica, lo sapete?” esclama, tutto esaltato e con gli occhi azzurri che sfavillano.

Apre il cofano di scatto e ride, osservano le facce basite dei suoi sottoposti, che si stanno chiedendo seriamente se il loro leader si sia fumato qualcosa di troppo.

“Guardate!” grida di nuovo, alzando le mani sopra la testa.

Liam, sui sedili, si irrigidisce e guarda il suo migliore amico con un’espressione sconcertata sul viso.

“Louis!” esclama, sbattendo le ciglia, stupito.

Il ragazzo lo ignora e si leva la giacca di pelle, rimanendo solo con una semplice t-shirt nera stretta che gli mette in risalto gli addominali ben formati.

“Questa macchina può diventare sistematica!”

Lancia la giacca da una parte e agita le braccia quasi come due  macine, sempre ridacchiando.

“Idromatica!”

I tre T-Birds si guardano e scoppiano a ridere, acclamando il loro leader con urla divertite.

“Ultramatica!” continua Louis e fa alcuni passi indietro, sempre fissandoli tutti.

“Può diventare un fulmine…” salta sopra un tavolo e allarga le braccia, mentre Liam continua ad avere la bocca spalancata. “Greased Lightning!”

We'll get some overhead lifters and four barrel quads, oh yeah” inizia a cantare, muovendosi con le braccia e scuotendo il sedere da una parte all’altra.

Liam ride e “Keep talking, whoa, keep talking” gli fa il verso, scuotendo esasperato la testa.

Fuel injection cutoffs and chrome plated rods, oh yeah” continua Louis, scendendo con il tavolo con un salto e muovendosi quasi saltellando intorno all’auto.

I'll get the money, I'll kill to get the money” canticchia Liam, scendendo dalla macchina e mettendosi le mani sui fianchi.

“With a four-speed on the floor, they'll be waiting at the door you know that ain't no shit, we'll be getting lots of it in Grease Lightning” esclama Louis, sedendosi sul dietro dell’auto e alzando le braccia, imitato da tutti I Thunderbirds che esplodono con un coro di “Go, go, go, go, go go go go”

Louis inizia a muovere il braccio destro davanti a sè come se stesse guardando il suo territorio e dopo aver eseguito questo movimento, lo alza in verticale e poi in orizzontale.” Go grease lightning, you're burning up the quarter mile” canta a squarciagola, mentre gli altri meccanici presenti nell’officina iniziano a guardarli con uno sguardo abbastanza stralunato.

Grease lightning, go grease lightning” esclamano I T_Birds, come per risposta e imitandolo I tutti I suoi movimenti.

Louis salta giù dalla macchina e ripete i movimenti di prima, muovendo il sedere con dei movimenti così sensuali che se dentro l’officina ci fossero state delle ragazze gli sarebbero sicuramente saltate addosso senza alcun riguardo.

Go grease lightning, you're coasting through the heat lap trial” dice, muovendo il braccio opposto in verticale e poi in orizzontale così come ha fatto per l’altro.

Grease lightning, go grease lightning” canticchiano gli altri e iniziano a far finta di lucidare la macchina sporca e mezza sfondata, ridendo e spingendosi per muoversi più in fretta.

Così iniziano ad eseguire una specie di danza studiata intorno all’auto, muovendo le gambe e i piedi mentre Louis esclama “You are supreme, the chicks'll cream for grease lightning!”

Si piega per terra e si passa una mano tra i capelli, scostandosi il ciuffo dalla fronte e ammicca ai suoi sottoposti, che “Go, go, go, go, go go gog go!” iniziano ad urlare.

We'll get some purple French taillights and thirty inch fins, oh yeah…”

Si tira sotto la macchina con una specie di lettino provvisto di ruote e una volta dall’altra parte dell’auto, si alza in piedi ed è come…magia!

L’officina è pulitissima, con le pareti bianche e rosse che richiamano i colori di Rydell, mentre la macchina è stupenda, bianca e con dei fulmini sulle fiancate.

Louis riinizia a ballare, mentre i T-Birds si guardano le loro divise da meccanici nuove di zecca e ridono forte.

A Palomino dashboard and duel muffler twins, oh yeah with new pistons, plugs and shocks I can get off my rocks” canta, salendo sui sedili della macchina e accavallando le gambe.

You know that I ain't bragging, she's a real pussy wagon Grease lightning

Si alza di scatto e rotola giù dalla fiancata, girandosi e alzando le braccia sopra la testa con un movimento del sedere da capogiro.

Go go go!” urlano i T-Birds mentre Liam, nella sua  giacca di pelle nuova di zecca scuote la testa come esasperato e imita Louis.

Go grease lightning, you're burning up the quarter mile” ricomincia il leader a cantare, muovendo il braccio davanti a sè e poi alzandolo in verticale e in orizzontale velocemente.

Grease lightning, go grease lightning” gli rispondono I T-Birds mentre iniziano a rivestire le ruote e al lucidare la macchina, rendendola ancora più splendente di quanto non sia già.

Go grease lightning, you're coasting through the heat lap trial” dice Louis e all’improvviso un rombo di motore lontano inizia a sentirsi in lontananza.

Grease lightning, go grease lightning” urlano I T-Birds e dal soffitto dell’officina inizia a pendere un cavo su cui è appeso un motore con un elica: gli occhi di Louis brillano e ci si arrampica sopra, piantando I piedi sul cofano dell’auto.

Liam si siede dietro di lui e inizia a passarsi le mani tra i capelli sempre più velocemente; Calum alza gli occhi al cielo e gli passa il pettinino con cui si pettina con un sorriso languido sul viso.

Louis si tira il ciuffo e se lo arriccia intorno al dito, mentre Liam, finito di sistemare i capelli si accende una sigaretta e una vampata di fiamme fuoriesce dal suo accendino.

You are supreme, the chicks'll cream for grease lightning!” urla per concludere e tutto sembra inizare a girare intorno all’auto eche sembra come spiccare il volo ed è come se la parola “Lightning, lightning, lightning lightning, lightning, lightning, lightning, lightning” venga ripetuta come una nenia intorno a loro.

Louis spalanca gli occhi e tutto sembra tornato come prima, con l’officina sporca e la macchina che cade a pezzi.

I Thunderbirds si guardano e scoppiano a ridere mentre Louis esclama, agitando il pugno “ A lavoro ragazzi!”

 

                                                   *


Louis emette l’ennesimo sospiro del pomeriggio e si allunga con i gomiti sul tavolino del  Capriccio Bar, seppellendo il capo tra le braccia coperte dalla giacca di pelle.

Dio santo, è veramente esausto. Chi l’avrebbe mai pensato, che lui, il grande Louis Tomlinson si potesse ridurre così per un ragazzo?

Sospira di nuovo sotto lo sguardo accigliato di Liam, che seduto accanto a lui lo sta guardando con un sopracciglio alzato.

“Comunque” dice, certo che il suo amico non lo stia ascoltando. “credo che gli Scorpions cerchino rogne.”

Vedendo che Louis non ha intenzione di rispondergli alza gli occhi al cielo e gli da una spintarella sulla spalla, con l’intenzione di smuoverlo un po’.

“Ehi Louis, ma cos’hai? Stai ancora pensando a quel ragazzo?”

Il leader dei Thunderbirds solleva il capo e lo guarda con gli occhi gonfi, mordendosi il labbro nervosamente.

“Ma che sei scemo?” lo aggredisce, torturandosi il lembo della giacca di pelle con le dita. “Stavo pensando ad altro!”

Liam fa una smorfia e alza le spalle, divertito.

“Beh, non pensare troppo, altrimenti ti si annebbia il cervello.”

Niall, Luke e Calum si avvicinano al loro tavolo, salutandoli con ampi gesti e sedendosi sui sedili accanto a loro facendoli quasi cadere dai loro posti, mentre Calum urla un “Come va ragazzi?” che fa attirare l’attenzione di mezzo bar su di loro.

Liam alza gli occhi al cielo e scuote il capo, tirando una gomitata a Calum, che lo fissa con una faccia come a voler dire “Che c’è?”.

“Andiamo, la riunione è aperta.” Borbotta il vice leader, mentre Louis torna ad estraniarsi dal mondo esterno.

“Sapete che ho sentito?” esclama Luke ordinando una coppa enorme di gelato alla cameriera del bar, Viola.

Liam viene distratto dall’aprirsi della porta del bagno davanti al loro tavolo, che fa comparire Zayn Malik con un gelato quasi finito nella mano destra e le labbra umide e rosse di crema.

Il vice leader arrossisce e cerca di non guardarlo, girandosi di scatto.

“C-che cosa?” balbetta, imbarazzato.

“L’anno scorso la polizia è calata su Tunder Road e hanno portato dentro tutti.”

Niall spalanca la bocca e Louis alza la testa, stupito. Pessimo errore, perché Harry Styles, quell’Harry Styles, entra dalla porta del bar con uno dei ragazzi  che giocano a football nella squadra della scuola e la sua giacca sportiva sulle spalle.

Ha le guance rosse e gli occhi che brillano, mentre ride evidentemente divertito da una battuta che deve aver fatto quell’altro.

Louis stringe i pugni e si morde il labbro quasi a sangue, cercando di reprimere tutti i suoi istinti omicidi verso quel tizio con la faccia da cavallo che sta tenendo per i fianchi il suo Harry.

“Non la fermerà nessuno la nostra Greased Lightning, neanche la polizia!” esclama Liam, alzando il pugno deciso.

Louis però non lo ascolta e segue Harry e lo sportivo con lo sguardo, che si siedono ad un tavolo apparato e ordinano qualcosa alla cameriera.

Harry fa vagare lo sguardo per il bar per un attimo e subito i suoi occhi verdi vengono catturati in quelli azzurri di Louis: il riccio però distoglie velocemente lo sguardo e torna a posarlo sul ragazzo con la dentatura cavallina seduto davanti a lui.

“Te la fa sotto il naso, eh?” Zayn Malik si appoggia sensualmente al suo schienale della sedia e si lecca le labbra, facendo intravedere una fila di denti bianchi come la porcellana, che sono ancora più luminosi a contrasto con la sua pelle caramellata.

Louis si gira e lo guarda, facendo una smorfia.

“Ehi Malik, perché non te ne vai?”

Zayn alza un sopracciglio e ammicca, finendo di leccare il gelato con la lingua in un modo che fa risvegliare qualcosa nei pantaloni di Liam, che lo sta fissando da quando si è avvicinato ad occhi sbarrati.

“Oh, con piacere.”

Si tira su dallo schienale e si avvia verso l’uscita del bar, non prima di aver passato una mano tra i capelli di Liam e avergli fatto un languido occhiolino, che il vice leader, risvegliatosi dal suo stato di trans ricambia con un mezzo sorriso.

Louis lo guarda andare via e fissa Liam con la bocca spalancata, cosa che fanno anche tutti gli altri Thunderbirds.

“Beh?” chiede il diretto interessato, alzando un sopracciglio. “Che avete da guardare?”

Il leader dei T-Birds scrolla le spalle e fa un sorrisetto ironico, passandosi una mano sugli occhi.

“Hai tante cose da raccontarci, eh Liam?”

Luke gli punta il dito contro con aria solenne e prende l’aria, tanto che il vice leader alza gli occhi al cielo perchè già sa che ne sta per dire un’altra delle sue.

“Non so molto sul sesso gay…ma spero che abbiate usato comunque le precauzioni!” esclama, scoppiando a ridere con tutti gli altri, soltanto Louis non si unisce alla risata collettiva, intento a fissare Harry e lo sportivo, che ha riconosciuto essere Nick Grimshaw.

Harry si è appena alzato e sta andando verso la radio con degli spicci nella mano, Louis glieli vede luccicare nella mano: mentre passa davanti al loro tavolo i Thunderbirds scoppiano in fischi di scherno, con risatine varie.

Il riccio li ignora e alza le mani, andando davanti la radio e inserendo degli spicci per cambiare canzone.

Louis si alza di scatto in piedi, ignorando i richiami dei suoi amici e fa tutto il giro del bar, non accorgendosi che Harry si è accorto dei suoi movimenti e sta scuotendo la testa esasperato.

Il leader dei Thunderbirds, dopo essersi scollato di dosso qualche ragazza che si è appiccicata al petto come una piovra, liquidandole tutte con un “Non ho tempo!” arriva vicino alla radio e appoggia il gomito contro il muro, arrotolandosi il ciuffo con un dito cercando di attrarre l’attenzione del riccio che però è del tutto deciso ad ignorarlo.

“Ciao Harry! Come stai?” esordisce, leccandosi le labbra rosee e sottili.

Harry alza il viso e incrocia il suo sguardo, alzando un sopracciglio.

“Ah, ciao..” dice schivo, tornando a scegliere la musica da ascoltare con una smorfia sulle labbra rosse e carnose.” Bene grazie.”

Louis si morde il labbro e si passa nervosamente una mano tra i capelli, spostando il peso delle gambe da un piede all’altro.

“Ah-Ah bene, mi fa piacere…” mormora imbarazzato. “Senti, è da tanto tempo che volevo parlarti…”

“Ah? E di che cosa?” chiede Harry, continuando a fissare i pulsanti della radio per evitare di guardarlo in faccia.

“Beh senti, io…quella sera del falò, il modo in cui mi sono comportato con te…voglio dire che non ero io, e voglio che tu lo sappia. Cioè ero io, ma allo stesso tempo non lo ero e…” sospira, perché sente davvero di aver toccato il fondo. “Senti Harry, io qui a scuola ho una certa fama e per quest—“

Il riccio alza di scatto la testa e lo fissa, con un cipiglio divertito sul viso delicato.

“E’ per questo che sono  contento che Nick sia una persona così semplice!” dice, spensierato, mentre agita la mano e fa un segno di saluto a Grimshaw, che, seduto al suo tavolo, ricambia abbastanza stranito dalla situazione.

Louis sbuffa e incrocia le braccia sul petto, alzando gli occhi al cielo.

“E’ semplice certo, soprattutto perché ha il cervello nei bicipiti!”

Harry soffoca un risolino e lo guarda, profondamente divertito.

“Non sarai mica geloso?” gli chiede, con ironia nella voce.

Louis spalanca gli occhi e si indica, con un’espressione basita sul viso.

“Chi, io?” ride fragorosamente, quasi tenendosi la pancia con la mano. “Andiamo Harry, non farmi ridere!”

Okay, forse un pochino, ma poco poco eh, lo è geloso. Ma d’altronde Harry è così bello, così dolce e puro che Louis sente sempre come se dovesse proteggerlo dal mondo intero perché  da quando l’ha visto per la prima volta, sulla spiaggia, sente che è suo, solo e solamente suo.

“Oh davvero? E allora perché ti scaldi tanto?” il riccio inserisce i centesimi nella radio, che cambia canzone con una un po’ più movimentata.

Louis spalanca la bocca e lascia cadere le braccia lungo i fianchi, sconvolto. Andiamo, ma che fine ha fatto il ragazzo tutto ricci, fossette e sorrisi dolci che ha passato tutta l’estate con lui?

“Ehi!” esclama, ferito nell’orgoglio.” Io li straccio quando voglio quei bambocci!”

Harry alza un sopracciglio e gli da le spalle, allontanandosi dalla radio con un “Quando lo vedrò ci crederò!” che fa rimanere basito Louis ancora di più.

“Ma in che diavolo di pasticcio mi sto andando a cacciare…” mormora tra sé e sé tornando al tavolo, scuotendo la testa e ridacchiando da solo.

Ma non c’è problema per Louis Tomlinson: quando vuole una cosa, non c’è niente che gli impedisca di prendersela.

 

                                                                                     *

Louis si aggira per la palestra abbastanza stranito, con gli occhiali da sole calati sugli occhi e una sigaretta accesa tra le labbra rosee e sottili. Infila le mani nelle tasche della giacca di pelle e si gira, sentendo dei passi pesanti avvicinarsi alle sue spalle e nel giro di pochi secondi si ritrova davanti l’allenatore dei Rydell, Simon Cowell, che lo fissa con una smorfia sul viso e si prende a grattare il mento, pensieroso.

Louis gli soffia il fumo in faccia e l’allenatore Cowell inizia a tossire, prendendo la sigaretta dalle labbra di Louis per buttarla a terra e spegnerla con un piede.

“Limitiamo il consumo a due pacchetti al giorno, eh?” chiede, ironicamente.

Il leader dei Thunderbirds alza gli occhi al cielo e si sfila gli occhiali da sole, riponendoli nella tasca della giacca di pelle con un sorrisino divertito.

“Beh? Voglio iniziare subito.”

L’allenatore Cowell si guarda intorno e gli fa un sorriso amichevole di circostanza, indicandogli i vari attrezzi presenti nella palestra.

“Che ne dici degli anelli?”

Louis fa una smorfia e scoppia a ridere fragorosamente, mentre si passa una mano tra i capelli pieni di gel.

“Dice gli anelli di brillanti?” chiede, divertito. “Perché non me li posso permettere!”

Cowell scuote il capo esasperato e si schiaffa una mano sulla faccia, perché sa già che sarà un lungo, lungo lavoro.

“Va bene!” esclama, spingendo Louis verso gli spogliatoi. “Per prima cosa devi fare una cosa, cioè cambiarti. Scattare!”

“Ehi!” il ragazzo si gira e incrocia le braccia sul petto. “Infatti io son qui per cambiare!”

Cowell si sente male al pensiero di tutto il lavoro che dovrà fare con questo benedetto ragazzo, seriamente. Sembra così ottuso da fargli venire il mal di mare e lui non è neanche mai stato in barca, ah le stranezze della vita.

“Intendo cambiarti i vestiti. E ora muoviti, non abbiamo tempo da perdere qui!”

 

 

“Un momento di pausa, ragazzi!” l’allenatore Cowell fischia e i giocatori di Basket smettono di giocare, fissando Louis in piedi accanto all’allenatore, ridicolo nei suoi pantaloncini corti e con il pettinino che continua a passare con noncuranza tra i capelli gellati.

“Vi presento Louis Tomlinson, un nuovo elemento. Louis, questi è la squadra di basket della nostra scuola. Ricorda, ti vogliamo  mettere solo alla prova!”

Louis annuisce e si infila il pettinino in una tasca dei pantaloncini, mentre un giocatore gli tira la palla addosso e lui, soltanto grazie ai suoi riflessi pronti, riesce a bloccarla.

“Ehi imbecille!” grida furioso. “Attento a te!”

I giocatori esplodono con coro di “Uhhhh!” e Louis inizia a muoversi con la palla in tondo, credendo che il gioco funzioni così. Louis non si è mai, mai nella sua lunga vita da quasi diciottenne interessato allo sport, non gliene è mai potuto fregare di meno. Non ne ha mai praticato uno , tanto per cambiare, quindi.

E’ completamente negato.

L’allenatore fischia e fa stoppare il gioco, mentre i giocatori lanciano occhiatacce a Louis con sonori borbottii che assomigliano molto a dei “Non sa giocare!”

L’allenatore Cowell, paziente, gli rispiega le regole del gioco e il leader dei Thunderbirds annuisce, stringendo il labbro inferiore tra i denti.

Inizia a palleggiare quasi ancheggiando come suo solito ma la palla gli viene rubata quasi subito, e Louis si butta e cerca in tutti i modi per riprendersela: così tira un pugno sul petto di un giocatore e l’allenatore, profondamente contrariato, fischia con forza.

“Louis!” grida, arrabbiato. ”Che diamine fai?”

Il basket non è decisamente uno sport adatto a Louis Tomlinson.

 

 

“Louis, ti presento il tuo compagno di lotta.” L’allenatore Cowell spinge Louis verso i tappetini con forza, ma quello, appena visto il suo sfidante, si gira e guarda l’allenatore terrorizzato.

“Ma lei è pazzo!”

Il compagno di lotta di Louis è un bestione gigantesco, tutto muscoli e con un sorrisino beffardo stampato sul viso.

“Forza, forza, forza!” esclama Cowell cercando di sorridere. “Cominciamo con la prima posizione, su. Louis, in ginocchio!”

Il leader dei T-Birds si mette per terra sul tappetino e ridacchia, conscio della posizione equivoca.

Non fa in tempo a dire una parola che il suo sfidante lo atterra in un attimo, quasi come se fosse leggero come una piuma.

“Louis forza!” grida l’allenatore. “ Reagisci!”

Louis annuisce e stringe i denti, cercando di scrollarsi di dosso il bestione, ma questo non ha nessuna intenzione di alzarsi.

“Ti arrendi?” gli chiede quindi, ridacchiando.

Louis sospira e annuisce leggermente, esasperato. “Si, mi arrendo.” Dice in tono atono.

L’avversario non fa in tempo ad alzarsi che Louis gli sferra un pugno a mani unite sul petto, facendolo boccheggiare.

“E’ un battitore!” si dice Simon Cowell, mentre lo vede correre via verso gli spogliatoi.

E sì, neanche la lotta a corpo a corpo è uno sport che fa al caso di Louis Tomlinson.

 

 

 

“Credo che ti piacerà il baseball” dice Cowell porgendo una mazza da Baseball a Louis. “Soprattutto perché è uno sport che necessita di poco contatto fisico.”

Il ragazzo alza un sopracciglio e la afferra, sistemandosi il cappellino e andando in posizione di battuta.

“Ma chi cavolo sei?” gli urla il tipo che deve lanciargli la palla che deve battere –Louis non ha idea di come si chiami- e il leader cerca d’ignorarlo, mordendosi il labbro.

Gli tira la palla ma Louis neanche la vede, per quanto è veloce.

“Strike!” urla l’arbitro, dietro.

Louis sbuffa e si prepara al prossimo lancio, spingendo in fuori il sedere.

Questa volta colpisce la palla e un sorriso luminoso gli si  stampa sul viso, che lo fa sentire molto felice.

“Fuori gioco!” urla l’arbitro dietro di Louis che allora si gira e, perdendo il controllo, butta a terra la mazza e gli tira l’elastico della mazza facendoglielo rimbalzare sul viso.

Questo si scaglia contro di lui ma fortunatamente l’allenatore Cowell si mette in mezzo, allargando le braccia con forza.

“Basta, basta, smettetela!” urla, prendendo Louis per un braccio e iniziando a trascinarlo via dal campo da baseball.

“Figliolo…” gli dice, mettendogli un braccio attorno alle spalle e sentendolo ancora tremare dalla rabbia. “Devi sapere che ci sono degli sport che non hanno bisogno del contatto fisico.”

“Davvero? E per esempio?” chiede Louis, continuando a voltarsi per fulminare con gli occhi l’arbitro.

“Gli sport in pista!”

Louis si blocca e fissa l’allenatore Cowell come se fosse disceso direttamente dal cielo e avesse portato il sole in un giorno di nubi.

“E cioè la corsa!” esclama, improvvisamente allegro.

Cowell annuisce e gli dà qualche bottarella sulla spalla, sorridendo.

“Sai, la corsa è uno sport che richiede molta resistenza, tenacia…insomma, saresti perfetto!”

L’allenatore non è scemo e ha capito benissimo che uno dei punti deboli di Louis sono i complimenti, perchè è un vero egocentrico.

Perciò il ragazzo alza le spalle e “Perché no?” chiede, mentre un sorriso lusingato gli compare sul viso.

L’allenatore Cowell sospira di sollievo, anche se perfino il baseball è risultato uno sport non adatto a Louis Tomlinson.

 

 

Louis corre sulla pista con le mani strette in due pugni, e ignora il dolore acuto a tutte alle articolazioni varie, perché almeno uno sport, solo uno, deve riuscire a farlo.

Alza lo sguardo verso le gradinate e, scorgendo Harry con la camicia rossa a maniche corte e i pantaloni bianchi  da cheerleader, accarezzare con un sorriso i capelli scuri di Nick Grimshaw che ha un braccio intorno alla sua vita, trattiene un gemito di rabbia che gli sale direttamente dal petto.

Inizia a correre sempre più veloce, saltando ostacoli uno dopo l’altro, e accorgendosi di aver attirato la loro attenzione, cerca di contenersi per non scoppiare in un gridolino di gioia decisamente poco virile.

C’è solo un piccolo problema: è complicato guardare i propri piedi e il ragazzo di cui sei innamorato contemporaneamente.

Quindi Louis inciampa su un ostacolo e rovina a terra, rotolando sulla pista stringendosi le braccia al petto per sentire meno dolore.

“Louis!” urla qualcuno dalle gradinate e il leader dei Thunderbirds, rialzandosi, sente il corpo caldo di una persona che conosce molto bene stretto al suo braccio.

“Louis, tutto bene?” ripete Harry, con una smorfia sulle labbra che lo fa sembrare più adorabile di quanto non sia già.

Il leader si allontana dal riccio, perché sa già che non potrà resistere al suo visino innocente e quindi scuote il capo, arrabbiato.

“E dai, parlami! Almeno dopo il modo in cui mi hai trattato!”

Louis si gira di scatto e punta un dito contro il petto di Harry, sgranando gli occhi azzurri e spalancando la bocca.

“Dopo il modo in cui ti ho trattato?” domanda, basito. “Senti, ti ho già detto che—“

Harry scoppia a ridere e si copre la bocca con le mani, con gli occhi verdi che si illuminano, felici.

“Visto?” dice, mordendosi il labbro inferiore. “Ti ho fatto parlare!”

Louis sbatte gli occhi ma poi sorride dolcemente, facendo un passo in avanti.

“Non ti sei fatto male, vero?” chiede di nuovo Harry, con la preoccupazione negli occhi.

Il leader scuote il capo e si porta una mano alla guancia ; non starà arrossendo? (Certo che no, ci manca solo che Louis Tomlinson arrossisca.)

“Sto bene, non preoccuparti.” Borbotta, imbarazzato. “Piuttosto, tu esci ancora con quel bamboccio? Ti ci porta lui al ballo vero?”

Si girano entrambi a guardare Nick, che si sta osservando le punte dei piedi seduto sulle gradinate con evidente imbarazzo sul viso. Louis esulta internamente e Harry scuote il capo, esasperato.

“Beh… dipende.” sussurra, vago.

IL cuore di Louis ha un fremito, e ovviamente lui è Louis Tomlinson, quindi deve cogliere la palla al balzo.

“Dipende? E da cosa?”

“Da te.” Harry arrossisce profondamente e il leader vuole solo colmare quella distanza che li separa e baciarlo sulle labbra, dolcemente.

“Oh beh!” esclama allora, gonfiando il petto. “Vorrà dire che ci andrà da solo al ballo!”

Il riccio  guarda Nick per un’ultima volta e scoppia a ridere, mentre Louis lo prende per mano e “Andiamo, dai!” gli sussurra all’orecchio.

Forse anche la corsa non è lo sport per Louis Tomlinson, ma che importa? Tutto è più bello, con la mano di Harry stretta nella sua e il suo sorriso completo di fossette solo ed unicamente per lui.

 

                                                                              *

 

Louis parcheggia la macchina di suo padre, -quella rossa, piena di polvere, ma è comunque è un macchina- davanti al Capriccio Bar che ha tutte le luci accese e solo da fuori si sente la musica sparata a volume altissimo.

Il leader dei T-Birds scende con un salto e fa il giro dell’auto, aprendo la portiera e tendendo la mano ad Harry, che sorride e la afferra con forza.

Con le dita intrecciate i due si avviano davanti all’entrata nel bar, ma nel vedere gli elementi che lo popolano, Louis si ferma sul posto e si passa una mano sul viso, seccato.

“Senti Harry, andiamocene via, non mi va di stare qui.” Dice, cercando si sorridere al ragazzo riccio, che indossa una camicia a maniche corte ben abbottonata fino al collo e dei pantaloni color cachi –Harry ha davvero un terribile gusto nel vestire, si dice Louis- e ha un sorriso gigante sul viso, che fa sentire il cuore del leader, ogni volta che lo guarda, un po’ più leggero.

“Perchè?” Harry piega la testa, guardandolo interrogativamente. ”Non ti senti bene?”

Louis scuote il capo e si appoggia contro il petto di Harry, che automaticamente lo circonda con le braccia e gli a accarezza dolcemente la schiena, guardandolo fisso nei suoi occhi azzurri.

“No, è che…” mormora Louis, con la bocca premuta sulle sue clavicole –è davvero umiliante il fatto che Harry sia molto, molto più alto di lui- “Qui non si riesce a stare da soli!”

Harry scoppia a ridere e scuote il capo, sciogliendosi dall’abbraccio del ragazzo.

“Lou!” lo riprende, immensamente divertito. “E daii!”

Il leader alza gli occhi al cielo, distogliendo lo sguardo dall’espressione da cucciolo che gli ha appena rivolto Harry.

“Okay, okay!”

Prende di nuovo il riccio per un braccio e apre la porta del bar, trascinandolo in tutta velocità verso un tavolino abbastanza appartato, che si trova su una specie di piattaforma rialzata.

Fa sedere Harry davanti a lui e alza tutti i menù attorno a loro, mentre Harry continua a fissarlo con aria immensamente divertita.

“Louis, che stai facendo?” domanda, mentre si sistema meglio sulla sedia e il leader guarda i menù tutti alzati soddisfatto del proprio lavoro. Ora nessuno potrà riconoscerli!

Gli prende le mani e, vedendo il riccio scuotere il capo, soffoca una risatina.

“Volevo stare un po’ solo con te! “ esclama, mentre Harry arrossisce sotto l’ultima affermazione e sorride, spensierato.

Sta per dire qualcosa quando Viola, la cameriera del bar, arriva davanti a loro adocchiando i menù alzati abbastanza stranita.

“Cosa vi porto ragazzi?” domanda, stringendo il il block notes e facendo un sorriso di circostanza.

Harry alza il capo e “Un frappè alla vaniglia!” esclama, mentre Viola annuisce e scrive tutto sul block notes. Poi alza il capo e guarda Louis, che continua a muoversi agitato sulla sedia.

“Tu Louis?” gli chiede, alzando gli occhi al cielo.

“Eh?” il ragazzo si riscuote e sembra accorgersi solo in quel momento della presenza di Viola. “Oh beh, io non ho molta fame, portami un hamburger con tutto il possibile dentro, un frappè e un gelato al cioccolato!”

La cameriera scrive tutto senza battere ciglio –è abituata alle stranezze degli studenti della Rydell High School- e si allontana, mentre i due ragazzi tornano a guardarsi e a sorridersi dolcemente.

“Allo—“ inizia a dire Louis, ma improvvisamente qualcuno gli fa cadere i menù e si ritrova davanti la faccia conosciuta di Liam Payne, che sorride e “Ehi, non si salutano gli amici?” esclama, con un sorriso beffardo sul volto.

Louis sospira e si gira, nel sentire un tavolo venire trascinato per  venir attaccato al loro, incrociando gli occhi scuri di Zayn Malik, che si siede e poggia un frappè alla ciliegia sul tavolo mentre Liam lo imita e gli si accomoda davanti.

“Ciao Zayn! Come stai?” lo saluta cordialmente Harry, ma il leader delle Pink Ladies alza gli occhi al cielo e “Meglio di così non potrei stare.” Gli risponde con il solito ghigno beffardo stampato sul viso.

“Ce l’hai due monete da un quarto?” domanda Liam a Zayn, che nel frattempo si è acceso una sigaretta. “Possiamo dividerci una coppa Eskimo!”

Il leader delle Pink Ladies alza un sopracciglio e ridacchia annoiato.

“Ah no bello mio, sono in regime di ristrittezze.”

Liam lo fulmina con lo sguardo e incrocia le braccia toniche e muscolose contro il petto, squadrandolo quasi con aria di sfida.

“Ah beh, se è così allora potevi restartene a casa.” Esclama, mentre Harry e Louis continuano a guardarli abbastanza sconvolti.

Zayn non fa in tempo a ribattere che Niall ,Calum e Luke compaiono alle loro spalle e “ I miei ossequi!” urla quest’ultimo, mentre cerca delle sedie libere da avvicinare al loro tavolo, subito imitato dagli altri due.

“Strano ma vero ma ho finalmente i soldi per comprarmi una coppa di gelato!” esclama Niall, mentre Eleanor , Sophia e Perrie, comparse da chissà dove salutano tutti e si affrettano a cercare delle sedie come i tre T-Birds. Louis, inutile a dirlo, allunga i gomiti sul tavolo e seppellisce il capo tra le braccia, distrutto.

“Io non capisco dove vadano a finirti i soldi” dice Eleanor, guardando Niall con un sopracciglio alzato. “ Insomma, chiedi sempre prestiti a quello, prestiti a quell’altro…”

Il biondo ridacchia e Luke batte un pugno sul tavolo, guardando Perrie che ha intorno alla testa un turbante viola, ma nessuno ci fa caso, perché si sa, è Perrie.

“Ah ma non preoccupatevi, perché tra un paio di mesi la signorina Edwars potrà portarci tutti fuori a cena! Adesso lavora e guadagna!” esclama, sorridendole.

Perrie annuisce, a disagio, e si tira il turbante ancora di più sulla fronte.

“Beh mica tanto…” borbotta imbarazzata. “Alla fine mi danno una vera miseria.”

Calum le batte comprensivo una mano sulla spalla e “ Sicuramente di più di quello che alzano a noi, quindi datevi una regolata!” esclama, ridendo.

Niall, intercettando Viola che si avvicina al tavolo con le ordinazioni di Harry e Louis, muove il braccio per attirare la sua attenzione.

“Ehi Viola!” urla. “ Una super coppa con quattro cucchiai!”

La cameriera alza gli occhi al cielo perché decisamente, prima o poi si licenzierà e poggia il vassoio sul tavolo con un sorrisetto sbilenco.

“Strafogatevi!”

Zayn guarda Eleanor e le strappa di mano lo specchietto con il  quale si stava sistemando i capelli, stringendolo fra le mani e facendo una smorfia nell’osservarsi il collo pieno di segni violacei.

“Ho tanti segni rossi che penseranno che mi è venuto il morbillo.” Dice secco, poggiando lo specchietto sul tavolo con poca grazia. Alza gli occhi e fulmina Liam, che si passa una mano tra i capelli e gli fa l’occhiolino.

“Beh, dovresti esserne onorato, i marchi Payne sono molto ricercati in giro. Sono come un marchio di garanzia!”

Zayn ringhia sommessamente e Liam scoppia in una risata che assomiglia più ad un latrato, mentre tutti i presenti li guardano, chi sconvolto chi meno. Andiamo, Liam Payne e Zayn Malik? Il mondo si capovolgerà presto, decisamente.

“Stronzo!” lo riprende il leader delle Pink Ladies, mentre Liam si passa languidamente la lingua sulle labbra e gli fa un occhiolino.

“Mi piaci quando dici le parolacce.”

Harry si riscuote dal suo torpore e fissa Louis, che nel frattempo si è rialzato e fissa il muro bianco davanti a sé con molto interesse.

“I miei genitori ti hanno invitato per il the domani” esordisce il riccio, mentre tutti lo guardano, profondamente divertiti.

“Ehm…” Louis ridacchia, nervoso. “ Non mi piace il the.”

Harry scuote il capo e alza gli occhi al cielo, esasperato.

“Mica devi berlo!” dice, mordendosi il labbro mentre il ragazzo con gli occhi azzurri davanti a lui perde un po’ di colore.

“Neanche i genitori!” lo informa quello allora, imbarazzato, mentre Harry corruccia leggermente il viso a suo indirizzo.

Eleanor guarda l’orologio e con uno scatto si alza dalla sedia, passandosi una mano sul viso nervosamente.

“Farò la ripetente a vita se non preparo quel benedetto esame di algebra per domani!” esclama, raccattando le sue cose.

Niall la imita e le prende la giacca, stringendo la mano intorno al suo polso con un sorriso di quelli suoi, alla Niall Horan, speciali ovviamente.

“Ti faccio la guardia del corpo fino a casa!” esclama , mentre la mora alza gli occhi al cielo e annuisce, scostandoselo però di dosso.

“Per la guardia ci starei, ma per il corpo faresti meglio a tenere quelle due manacce lontano da me. Adesso andiamo, che non ho tempo da perdere!”

Niall, un’ultima volta sulla porta, si gira verso i suoi amici e “E’ pazza di me!” sillaba, con gli occhi azzurri che gli brillano.

I Thunderbirds scoppiano in tante grida esultanti, che fanno scuotere il capo ad Eleanor e arrossire profondamente il povero Niall.

“Beh adesso andiamo anche noi.” Esclama Luke, alzandosi dalla sedia, subito imitato da Calum. “Andiamo a cercare pollastre da portare al ballo! Ci si vede domani a scuola, ragazzi!”

Dicendo questo si avviano verso l’uscita, sempre ridacchiando.

Harry si morde il labbro nervosamente e guarda fisso negli occhi Louis, che è ancora un po’ imbarazzato sul fatto dei genitori e del the.

“Io sono un po’ preoccupato per questo ballo…” mormora, a disagio. “ Non è che qui ballate diversamente da come sono abituato io?”

Zayn scoppia in una risata sprezzante e si passa una mano sul viso, profondamente divertito.

“ Ah beh, possiamo inventare per te il ballo del canguro!”

Liam gli fa il verso e il leader delle Pink Ladies lo incenerisce con lo sguardo, mentre Sophia, per calmarlo, gli da qualche colpetto sul braccio.

“Andiamo Harry dai” dice Louis, alzando gli occhi al cielo.

Il riccio annuisce e intreccia la  mano con quella di Louis, mentre il leader saluta Liam e insieme si avviano vero l’uscita velocemente.

“Aspettatemi!” gli urla dietro Sophia, alzandosi e salutando Perrie e Liam e Zayn, che continuano a squadrarsi in cagnesco.

“Beh, dammi i soldi.” Borbotta Zayn allungando la mano verso il ragazzo.

Quest’ultimo scoppia in una risata e scuote il capo, annoiato. “Che c’è? Sei secco e scostante stasera!”

Zayn si alza di scatto, facendo un rumore terribile con le gambe della sedia che stridono sul pavimento.

“Che c’è? Dici a me che c’è? Non cominciare per favore!” gli urla contro, alzando il tono della voce.

Liam si alza a sua volta, puntandogli il petto con un dito, mentre Perrie li guarda abbastanza sconvolta.

“Sai che c’è? Posso finirla benissimo!”

Inutile dire che Zayn, non vedendoci più niente dalla rabbia, gli butta addosso il suo intero frappè sporcandogli tutta la maglietta.

“Goditi il frappè e poi dimmi com’è!” gli urla mentre se ne va via a grandi passi, con i pugni stretti che fremono dalla furia.

Liam, con gli occhi che rilasciano scintille, si alza e gli corre dietro, gridando qualcosa come “Idiota dove scappi? Torna qui!”

Perrie alza gli occhi al cielo e si pulisce il vestito, che si è sporcato un po’ con il frappè di Zayn.

E se qualcuno come Viola, vedendola togliere il turbante viola, e mostrare una capigliatura di un insolito rosa confetto, non dirà niente che possa offenderla, ben venga.

Eh oh, sempre che abbia anche il numero di un famoso “Angelo custode” su cui inizia a vaneggiare, con gli occhi azzurri che brillano estasiati.

Viola chiede sempre qualcosa in cambio, tanto per precisarlo.

 

                                                                      *

“Liam, ti vuoi levare? E lasciaci lavorare!” esclama Luke, spostando il suo vice leader che in piedi davanti alla sua macchina nell’officina scolastica ha gli occhiali da sole calati sul viso e una sigaretta tra i denti.

Prende il pezzo di macchina che gli porge Calum e con l’auto di Niall lo fissano bene sulla fiancata, aggiustandola per quanto possibile.

“Ma se non sapete neanche come cominciare!” li deride Liam, vedendoli armeggiare intorno alla sua auto con evidente preoccupazione.

“Comunque a chi lo avete fregato questo pezzo di macchina quasi nuovo?” domanda Niall, curioso.

“A tua madre!” gridano gli altri due, scoppiando a ridere fragorosamente mentre Liam alza gli occhi al cielo.

 

 

“E’ tutto pronto per il collegamento!” grida un cameramen iniziando a fare segno agli altri suoi colleghi di portare dentro la palestra della Rydell High School le telecamere e i cavi vari.

Zayn cammina per il cortile accanto ad Eleanor, con lo sguardo alto e gli occhi che brillano più minacciosamente del solito.

La ragazza, con in mano il solito frappuccino, si ferma in mezzo alla strada e indica al suo amico Liam Payne, che è appoggiato contro il muro del cortile con Louis Tomlinson e Perrie Edwards che sembrano impegnati in una fitta conversazione.

Liam invece fissa Zayn dritto negli occhi senza paura e dal principio il leader delle Pink Ladies sa che non sarà lui il primo a distogliere lo sguardo.

Che diamine gli sta succedendo?

Liam è bello, è brillante e anche divertente ma semplicemente Zayn non riesce a fidarsi, dopo tutte le delusioni che ha ricevuto nella sua lunga vita da diciottenne.

E a Zayn piace Liam, okay? Anche se è uno stronzo di dimensioni epiche, ninfomane –evidentemente il sesso gay gli deve essere piaciuto davvero tanto- deve ammettere che è uguale a lui, sono le due facce della stessa medaglia.

Se Zayn fosse dotato di un po’ di romanticismo in più, direbbe che si completano.

Ma non lo è romantico, quindi che importa? E’ uno stronzo di prima categoria, che non fa altro che offendere gli altri e non pensare altro che a sé stesso.

“Andiamocene.” Dice quindi, girando sui tacchi e avviandosi verso alla sua macchina certo che la sua amica lo stia seguendo.

Una volta arrivati davanti all’auto, Eleanor, guardando i cameramen con un’espressione infastidita e sbuffa sonoramente.

“E’ l’occasione più importante che ci sia mai stata a Rydell e noi non abbiamo un cavaliere!” esclama, guardando il suo riflesso nel finestrino di una macchina e allentandosi il fulard arancione che ha stretto intorno al collo.

“Che cosa ne dici di Rudy del Capriccio Bar?” domanda Zayn, accendendosi una sigaretta e ignorando gli occhi di Liam che sono ancora puntati sulla sua schiena.

Eleanor si passa una mano sul viso e scuote il capo, mentre Zayn le soffia il fumo in faccia.

“Ma figurati…e poi gliel’ho già chiesto.”

Zayn ride e improvvisamente in lontananza si sente il rombo tonante di un rumore di un auto avvicinarsi al parcheggio della Rydell High School e il leader, alzando gli occhi, si ritrova davanti la lucidissima macchina nera con le fiamme gialle e rosse sulle fiancate appartenente a Leo Belmudo, il leader degli Scorpions.

Un’improvvisa idea balena veloce nella mente perversa di Zayn, che sente gli angoli delle labbra piegarsi in un ghigno sottile.

“Calma…credo che la fortuna stia girando dalla nostra parte.” Dice, guardando Leo Belmudo che gli fa un occhiolino, leccandosi le labbra.

Non è un segreto che Zayn Malik sia andato a letto anche con Leo Belmudo, una volta. (Non è un segreto che nelle lenzuola di Zayn Malik ci sia stata mezza popolazione mondiale)

“Ma che stai facendo?” domanda esterrefatta Eleanor, mentre il suo amico la prende per il polso e la conduce verso la macchina dello Scorpion.

Cosa stiamo facendo, semmai! Su andiamo!”

Liam Payne vede la macchina degli Scorpions andare via con sopra Zayn e Eleanor e si lecca le labbra, sorridendo.

E alla domanda di Louis, che gli chiede chi porterà al ballo, lui risponde che ci porterà la ragazza più sexy del pianeta.

 

                                                                             *

 

Harry si guarda nervosamente nello specchio della sua camera e si sistema lo smoking nero, aggiustandosi la camicia bianca abbottonata fino al collo e la rosa bianca al taschino, cercando di sorridere al suo riflesso.

“Harold!” lo chiama sua madre dal piano di sotto. “Louis è arrivato!”

Harry sospira pesantemente e si porta una mano al cuore, sentendolo battere più velocemente del dovuto e si lancia un’ultima occhiata di revisione, passandosi una mano tra i ricci morbidi.

“Okay Harry” si dice, mordendosi il labbro quasi a sangue. “Ce la puoi fare.”

Apre la porta della sua camera e scende le sale velocemente, rischiando quasi di inciampare negli ultimi scalini e , pensa Harry, ci manca solo quello.

Già è sovreccitato per il fatto che andrà al ballo con Louis, il suo Louis ci manca solo che cada e si faccia male, rovinando così il suo giorno perfetto e—Harry deve decisamente smetterla di farsi tutte queste seghe mentali, santo cielo.

Forse però, alzando la testa e incrociando gli occhi di Louis, di cadere lo rischia davvero perché non ha mai visto niente di più bello.

Ha uno smoking nero e una camicia azzurra sotto, aperta sul petto; i capelli più gellati del solito, che se Harry dovesse sfiorarglieli sicuramente si ritroverebbe a toccare una lastra di marmo, per essere esagerati.

E’ stupendo, Harry vorrebbe solo stringerselo addosso e idolatrarlo fino alla morte, perché non esiste cosa più perfetta di Louis Tomlinson.

Harry sospira, mentre Louis gli fa un sorriso radioso e lo prende per mano, salutando la madre di Harry e conducendolo fuori dalla casa con la raccomandazione “Tornate prima delle undici e mezza!” a cui il riccio si ripromette di obbedire.

Salgono in macchina e Louis parte velocemente, perché sono già in ritardo e il ballo comincia tra esattamente dieci minuti –i loro amici saranno sicuramente tutti lì- mentre Harry arrossisce e si guarda le mani strette in grembo, leggermente in imbarazzo.

Louis, lanciandogli un’occhiata veloce, sorride divertito e allunga una mano per sfiorargli il ginocchio.

“Sei bellissimo Hazza.”

Il riccio alza il capo e arrossisce ancora di più, tanto che sente che forse andrà a fuoco tanto si sente accaldato dall’emozione.

“A-anche tu lo sei.” Balbetta quindi, arruffandosi i capelli ricci con una mano, completamente liberi dal gel al contrario dell’altro ragazzo.

“Mai quanto te!” il leader dei T-Birds scoppia a ridere, mentre entra nel parcheggio della Rydell High School. “Sei davvero stupendo, Harry!”

Il riccio si sente morire  mentre Louis gli fa l’occhiolino, parcheggia la macchina e si alza per aprirgli la portiera sempre sorridendo.

“Si va in scena!”

 

 

Zayn e Eleanor entrano, entrambi circondati dalle braccia di Leo Belmudo che li tiene stretti per i fianchi, nella palestra addobbata per il ballo. (in realtà sembra solo che ci sia della carta igenica che pende dalle pareti e dal soffitto, ma, sorvoliamo.)

Zayn ha un completo nero con una cravatta rossa, e un’espressione maliziosa sul viso scuro: ha la lingua incastrata tra i denti di porcellana e gli occhi neri che brillano, incorniciati dalle folte ciglia scure.

Eleanor, al contrario, indossa un vestito blu mare con lo scollo a cuore che gli scende delicato sulle gambe magre in una nuvola di tulle e altro, mentre i boccoli scuri sono tenuti fermi in un’acconciatura appena sopra la nuca e ha un’espressione parecchio seccata e un filino annoiata.

“Scusami Leo…” borbotta quindi, scostandosi dalla sua stretta ferrea e si avvicina a Niall, che è in piedi ad un lato della palestra e la sta guardando con un sorriso enorme sul viso.

Leo alza le spalle e rivolge tutta la sua attenzione a Zayn, che gli sorride con una punta di malizia e si passa una mano tra i capelli, perfettamente acconciati in un ciuffo che si slancia verso l’alto.

Niall, vedendo arrivare verso di sé Eleanor, si rassetta la cravatta azzurra e sorride ancora di più, facendo passare una scintilla per i suoi occhi.

“Eleanor sei stupenda…non pensavo che potessi essere così bella.” dice, arrossendo leggermente sulle guance.

La ragazza lo ignora e si guarda intorno, sgranando gli occhi alla vista di un umo sulla mezz’età con un completo blu e degli occhiali da sole sul viso che si aggira con aria seducente davanti ai cameramen e dando indicazioni qua e là (anche se nessuno lo ascolta.)

“Niall guarda!” esclama, dando una gomitata al ragazzo biondo. “quello è Vince Fontaine!”

L’irlandese segue il suo sguardo eccitato e sbuffa, incrociando le braccia al petto.

“Si nota subito, è quello imbalsamato.”

Eleanor lo fulmina con lo sguardo e spalanca la bocca, indignata. “Ma che dici? E’ il presentatore più bello e bravo che esista!”

Niall fa un passo indietro, mentre Eleanor continua a fissare con aria assorta Vince Fontaine che nel frattempo si pavoneggia davanti ad un gruppo di ragazze appena entrate dalla porta della palestra gonfiando il petto come un tacchino a Natale.

“Si, se ti piacciono i vecchietti!” detto questo gira sui tacchi e se ne va, raggiungendo Luke e Calum che sono in un angolo insieme (evidentemente nessuno dei due è riuscito a trovarsi una ragazza e quindi, ironia della sorte, si sono presentati al ballo insieme. Niall spera solo che non finiscano a letto anche loro perché altrimenti si trasferirà da qualche parte, in un paesino sperduto, dove sono tutti eterosessuali e nessuno si rivela gay da un giorno all’altro. O almeno lo spera, eh.)

Nel frattempo Harry e Louis hanno fatto il loro ingresso nella palestra –è anche la loro prima apparizione pubblica in ambito scolastico come coppia, infatti non sono poche le ragazze che fulminano letteralmente Harry con lo sguardo, che arrossisce e abbassa la testa- mano nella mano.

“Oh Lou” balbetta quest’ultimo, stringendogli con forza la mano. “come sono emozionato...”

Louis ride e gli stampa un bacio con lo schiocco sulla fronte, facendolo arrossire vistosamente.

“Ehi, perché devi esserlo? Basta conoscere il cameramen!”

Harry lo guarda, piegando leggermente il capo verso sinistra.

“Ma tu lo conosci il cameramen?” domanda, curioso.

Il leader dei Thunderbirds sorride ampiamente e lo trascina vero l’angolo della palestra dove stanno Liam, impegnato a pomiciare con una ragazza dai vistosi capelli rossi, Sophia e un ragazzo mai visto prima (mica ha perso tempo, la ragazza!) e Perrie vestita di giallo e con i capelli color limone che chiacchera animatamente con un ragazzo dai capelli blu che le tiene delicatamente la vita con una mano.

“Certo che si.” Lo informa, agitando un braccio per salutare Liam. “Si chiama Ted, credo.”

Dopo qualche minuto la palestra inizia a riempirsi di ragazzi e di ragazze tutti vestiti elegantemente e quindi la preside McGee, vedendo l’afflusso degli studenti che continua ad aumentare, decide di salire sul palco e di prendere il microfono mentre guarda scocciata tutti gli adolescenti stipati nella palestra.

Dopo qualche problema con il microfono riesce finalmente ad accenderlo e a fulminare con gli occhi l’assistente scolastica che scoppia a ridere di gusto, nel vedere la preside in difficoltà.

“Allora ragazzi….” Esclama, sotto il brusio degli studenti che si radunano sotto il palco. “Sarete felici di sapere che non sarò io a presiedere la giura della gara di ballo.”

Inutile dire che l’intero corpo studentesco esplode in un boato che potrebbe far crollare anche il palco ma smettono tutti subito, nel vedere l’espressione –che urla da tutte le parti :Guai in arrivo! Della preside.-

“Comunque, iniziamo con lo Shake.”

La band inizia a suonare e tutti i ragazzi iniziano a ballare in pista, facendo giravolte, con le gonne delle ragazze che ruotano come tanti palloncini colorati, creando ampi disegni colorati.

Louis stringe i fianchi di Harry con un sorriso e lo fa girare, mentre questo gli sorride di rimando e gli soffia un bacio, facendo schioccare le labbra rosse.

Dopo qualche minuto che girano e danzano, il leader dei T-Birds trascina il ragazzo verso le gradinate, dove si siedono quasi con il fiatone.

“Speriamo che non mi prenda la paura!” dice Harry, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.

Louis scuote il capo e gli dà un buffetto su una guancia, divertito.

“Non ti preoccupare, andremo benissimo. Niente paura, dai!”

Harry alza il viso e incrocia gli occhi azzurri di Louis e oh.

Quegli occhi hanno il potere di calmarlo e di farlo sentire bene sempre, in qualunque situazione e Harry è contento di avere Louis accanto a sé, non potrebbe desiderare di meglio.

“Sì.” Bisbiglia quindi, mentre si avviano di nuovo in pista a ballare vicino ai loro amici.

 

 

Zayn Malik odia, detesta con tutto il suo cuore Liam Payne. Lo sta fissando da quando è entrato nella palestra abbracciato a quella ragazza dai capelli rossi –che poi è anche quella che avevano beccato, insieme per giunta, a Leo Belmudo quella sera! Zayn si chiede proprio se non l’abbia fatto apposta.- e non aiuta neanche il fatto che stiano ballando (o meglio pomiciando) a due centimetri da loro, mentre Zayn non vuole fare altro che spaccare la faccia a quella rossa smorfiosa che sta baciando Liam.

Evidentemente Leo deve essere dello stesso avviso, perché sta guardando da parecchi minuti Liam con un’espressione omicida da sopra la spalla di Zayn che incute parecchio timore.

“Ehi!” urla quindi il leader degli Scorpions, mentre Liam e la ragazza si staccano con un rumore che assomiglia parecchio al risucchio di una ventosa. “Com’è baciare una ragazza, finocchio?”

Liam spinge da un lato la ragazza e si slancia contro Leo, che viene prontamente tirato indietro da Zayn che fulmina Liam con lo sguardo.

“Non fate i bambini.” Sibila allora, riprendendo a ballare con Leo.

Il vice leader dei Thunderbirds resta un attimo interdetto ma poi scuote il capo e riprende a ballare con la rossa, che ride come una gallina, divertita.

Dopo qualche minuto compaiono Louis e Harry vicino a loro che li salutano con un cenno del capo, mentre la ragazza dai capelli rossi guarda con aria interessata Louis.

Liam sorride e loro e spinge in avanti la ragazza dai capelli rossi, e fa un gesto con la mano come per presentarla.

“Ehi Louis, ti presento Cha Cha de Gregorio.” Dice, mentre Louis guarda la ragazza e sbianca in viso vistosamente, facendo qualche passo indietro.

“Come va la vita?” chiede questa, ammiccando.

Nel frattempo tutti i loro amici si sono radunati lì intorno e la guardano abbastanza curiosi (Zayn come se volesse strapparle la faccia a morsi, ma vabbè questa è un’altra storia.)

“Ma chi è?” Luke la guarda, ridacchiando.

Cha Cha muove i capelli rossi e sbuffa sonoramente, fulminandolo con lo sguardo.

“Mi chiamo Cha Cha” inizia, ridacchiando. “Perché sono la migliore ballerina di S.Bernardino”

Perrie, muovendosi con il ragazzo dai capelli blu, alza gli occhi al cielo e scuote il capo, esasperata.

“Si, ma con la peggiore reputazione.” Borbotta, quasi impercettibilmente.

 

Louis si riscuote un attimo dal suo torpore e “Andiamo Harry!” esclama, trascinando il riccio lontano dai loro amici iniziando a ballare al lato della pista.

“Chi è quella ragazza?” domanda questo curioso, una volta che sono di nuovo soli.

Louis gli stringe le mani con più forza intorno ai fianchi e scuote la testa, cercando di simulare un risolino.

“Oh…niente. E’ un’amica di famiglia.” Balbetta quindi, mentre Harry scrolla le spalle e alza gli occhi al cielo, esasperato.

 

Eleanor si appoggia contro una colonna della palestra e alza gli occhi al cielo, annoiata. Non è riuscita neanche a farsi ammettere alla gara di ballo, è piuttosto umiliante a dirla tutta.

“Ehi!”

La ragazza alza il viso e si ritrova davanti Vince Fontaine, che le sorride languidamente con gli occhi che brillano di una strana luce.

“Salve, sono Vince Fontaine!” continua, sbattendo le palpebre. “i tuoi lo sanno che entro nella tua stanza tutte le sere?”

Eleanor arrossisce furiosamente e Vince scoppia a ridere, buttando indietro la testa.

“Con la TV, ovviamente! Sarò io il giudice della gara di ballo.”

La ragazza annuisce e ridacchia come un’ oca, cercando di sistemarsi la carta igenica che si è infilata strategicamente nel reggiseno.

“Io non sono stata ammessa alla gara.” Dice, cercando di modulare il tono della voce.

Vince alza un sopracciglio ed emette un fischio divertito.

“Davvero? Uno schianto come te! Come ti chiami?”

La ragazza si morde il labbro e si scosta dal volto qualche ciocca che le è scivolata fuori dall’acconciatura e davvero non riesce a credere che tutto questo stia capitando a lei.

“Eleanor Calder!” esclama, con un sorriso enorme sul viso.

 

“Silenzio, silenziooooo!” grida la preside di nuovo sul palco, agitando il microfono con enfasi. “Vorrei fare un sincero ringraziamento a Taylor Swift e al comitato per le loro meravigliose decorazioni!”

Taylor, con un abito rosso, inizia a battere le amni e a ridacchiare, mentre Calum alza gli occhi al cielo e sospira, divertito.

“Swift cos’hai usato, la carta igenica?” grida, così esprimendo i pensieri di tutti.

Tutti gli studenti iniziano ad applaudire e a ridere forte, fermati come al solito dalle occhiate intimidatorie della preside McGee.

“Comunque” riprende questa, infuriata. “Fra qualche minuto la nazione intera vedrà in diretta la nostra scuola, voglio che vi comportiate bene. E che Dio ci assista, santo cielo.”

“Niente chiappe scoperte!” grida di nuovo Calum, mentre la preside lo guarda come se fosse un moscerino e volesse spiaccicarlo contro il parabrezza di un’auto.

“E comunque, ecco a voi il principe dei Platters! Mr.Vince Fontaine!” esclama cercando di ignorarlo, sotto le urla di giubilo degli studenti.

Evidentemente però il principe dei Platters non deve aver sentito, perché è schiacciato contro una colonna con la bocca a pochi centimetri di distanza da quella di Eleanor e allora la preside emette un ringhio sommesso.

“Mr. Fontaine!” lo richiama con forza e allora il presentatore si riscuote e corre sul palco, lasciando una Eleanor rossa i viso che si lascia quasi scivolare sul pavimento.

“Uh, salve ragazzi!” esclama Vine Fontaine, sorridendo strategicamente a tutti gli studenti che lo guardano profondamente ammirati.” E’ inutile dire che per me è un piacere essere qui alla Rydell High School!”

La preside annuisce e strappa il microfono dalle mani del presentatore, che le fa l’occhiolino (pur venendo ampiamente ignorato) e si inumidisce le labbra seducentemente.

“Ed ora ecco il regolamento della gara di ballo!” abbaia la McGee nel microfono, stringendolo quasi compulsivamente. “Regola n.1 le coppie posso essere formate sia da due maschi che da due femmine, oltre che quelle convenzionali che vedono maschio e femmina ballare insieme. Regola n.2 se durante la gara ricevete un colpetto sulla spalla dovete lasciare la pista immediatamente, siamo intesi? Dico sul serio. Regola n.3 Chiunque faccia gesti volgari o di dubbio gusto verrà subito squalificato.”

Zayn ridacchia, accarezzando languidamente le spalle di Leo.

“Allora noi siamo fuori!” gli sussurra, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio.

La preside continua a blaterare sul palco agitando le braccia e, vedendo che però l’attenzione degli studenti non è propriamente rivolta verso di lei, sospira sconfitta.

“Io vi ho avvertiti! Bene, mancano venti secondi alla diretta televisiva.”

Vince Fontaine annuisce e fa un cenno alla preside, che alzando gli occhi al cielo, gli porge il microfono e scende dal palco, avvicinandosi all’assistente scolastica.

 Grazie fans amici aficionados vari, ed ora fanciulle e fanciulli qualche parola. Voi sapete che i giovani

sono i miei migliori amici, se volete fare bella figura siate voi stessi non siate fasulli, voi ballate e non fate i citrulli, non guardate in macchina pensate a ballare e a divertire chi vi sta a guardare, questa è una gara in allegria e non un concorso di guardare, questa è una gara in allegria e non un concorso di fotografia e se vi toccan sulla spalla spostatevi e passate la palla.” Tutti applaudono e “Dieci secondi!” urlano i cameramen, agitati.

“9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1...” contano tutti i presenti, mentre Vince Fontaine cerca di sorridere sempre di più. “Ciao America, siamo in collegamento diretto con la Rydell High School e cominciamo con Jonny Cassino e il suo complesso!”

L’Hound dog inizia a risuonare per tutta la sala e tutti gli studenti corrono in pista e iniziano a ballare, salutando le telecamere e sorridendo ampiamente. E’ tutto molto caotico e veloce, mentre si fanno giravolte e si gira in tondo, tutti che ridono divertiti.

E’ bello, pensa Harry, ballare tra le braccia di Louis che è così caldo appoggiato contro il suo petto.

Sorride, e si piega per soffiargli un piccolo bacio sullo zigomo, facendolo leggermente arrossire.

“Sei così bello, Lou” sussura, mentre Vince Fontaine sale di nuovo sul palco e da inizio alla gara.

“Sei bello anche tu.”

 

 

Harry non capisce perché, ma improvvisamente Louis sta ballando con quella Cha Cha de Gregorio e l’ha mollato da solo nella pista, e dire che rimanevano solo poche coppie e l’avrebbero vinta loro, quella gara!

Stringe i pugni e i denti ed esce di corsa dalla palestra, mentre Perrie, seduta sulle gradinate, lo guarda e scuote il capo, esasperata. Si alza e si affretta a seguirlo, fulminando con lo sguardo Louis, che nel frattempo è stato proclamato vincitore della gara con Cha Cha de Gregorio.

L’unico problema è che continua a guardare l’uscita della palestra, con un’espressione da funerale negli occhi azzurri.

 

E mentre tutti i ragazzi si radunano attorno a lui e urlano il suo nome, lui non vede altro che gli occhi di Harry nella sua testa, gli occhi di Harry pieni di lacrime.

 

                                                                                        *

 

Harry è davvero, davvero molto stupido. Si lo è perché anche dopo tutto quello che Louis gli ha fatto lui gli è seduto accanto nella macchina, posteggiata nel drive-in. (In realtà ci sono anche gli altri, ma non ha idea di dove siano) E il leader dei T-Birds gli tiene un braccio intorno alle spalle, accarezzandogli dolcemente il braccio con un sorrisino stampato sul viso.

“Hazza, credimi…” gli dice, leggermente imbarazzato. “Io non volevo.”

Harry scuote il capo e continua  a tenere lo sguardo fisso sul parabrezza, stringendosi le mani in grembo con forza.

“Si lo so.” Borbotta, spostando lo sguardo su Louis che gli sorride esitante. “Ti credo, ma penso ancora che tu e Cha Cha siate stati insieme.”

Louis alza gli occhi al cielo e sospira, esasperato.

“Te l’ho detto, non siamo stati insieme.” Esclama, seccato. “Siamo andati insieme, è diverso!”

“Pe me no.” Ribatte Harry, incrociando le braccia sul petto.

Louis sospira di nuovo e per qualche minuto cala il silenzio tra i due, un silenzio abbastanza pesante, a dirla tutta.

Ma, chi conosce Louis Tomlinson, lo sa: lui ha sempre idee geniali che gli escono da non si sa dove.(a volte se lo chiede anche lui stesso, in effetti)

Si guarda le mani e inizia a sfilarsi un anello che ha al dito indice e nel farlo da una gomitata ad Harry, che lo fulmina con lo sguardo, pur non accorgendosi di quello che sta facendo.

“Scusa Harry, scusa…senti, vuoi portare il mio anello?” gli chiede, mettendoselo sul palmo aperto della mano per mostrarlo al riccio, che in quel momento si porta le mani alla bocca e arrossisce sulle guance, mentre gli occhi verdi gli si riempiono di lacrime di gioia.

“Oh, Lou, non so cosa dire... Sì! Sì! Oh, Louis, questo è molto importante per me perché significa che mi rispetti!” esclama, infilandosi l’anello con un grande sorriso.

Louis annuisce, fiero di sé stesso, e si sporge per lasciargli un bacio sulle labbra rosse e carnose, che Harry ricambia timidamente.

Ovviamente però a Louis non basta, perchè spalanca la bocca e infila la lingua nella gola di Harry, che sgrana gli occhi e cerca di spingerlo via, mentre Louis lo ignora e continua ad approfondire il bacio, mentre una mano va ad avvicinarsi al cavallo dei pantaloni del riccio.

“Louis!” grida Harry, perché alla fine è molto più grosso del leader e riesce a spingerlo via, con la rabbia negli occhi.

Apre lo sportello della macchina con forza e batte i piedi, infuriato.

“Credevi che bastasse un anello per saltarmi addosso?” gli grida contro, scendendo dall’auto. “Ecco, te lo puoi riprendere!”

Scaglia l’anello a terra e corre via piangendo, mentre Louis si abbandona contro il sedile dell’auto e sospira, sconfitto.

 

 

Zayn è davvero preoccupato, lo è davvero e questa è una delle pochissime volte in cui sente che questa volta non la passerà liscia come al solito.

Si guarda allo specchio del bagno del Drive-in, mentre Elanor continua a truccarsi gli occhi e lo osserva attraverso lo specchio, curiosa.

“Tutto bene, Zay?” domanda, riponendo il mascara nella borsetta e guardando preoccupata il suo amico, che è sempre più pallido in viso.

“Si si” borbotta quello sbrigativo, uscendo dal bagno frettolosamente, mentre la ragazza lo segue. “Sono solo un po’ stanco.”

Eleanor scuote il capo e gli appoggia una mano sulla spalla, sbattendo le ciglia lentamente.

“Andiamo, che succede? A me puoi dirlo.”

Il ragazzo si passa una mano sul viso e scuote il capo, sospirando sonoramente.

“Creo di avere una malattia infettiva, non ho idea di come si chiami. E’ la malattia del bacio, si prende quando qualcuno si scambia la saliva.”

Elanor sgrana gli occhi, stupita.

“Ed è grave?” sussurra, quasi spaventata.

“In alcuni casi può portare anche alla morte.”

La ragazza si slancia in avanti e stringe il suo amico tra le braccia, scuotendo con forza il capo, mentre il ragazzo rimane per un attimo interdetto ma poi ricambia la stretta, con un sorrisetto amaro sul viso.

“Vedrai che non ti succederà niente Zay, te lo prometto. Starai bene e continuerai a scopare come hai sempre fatto e—“

“Okay okay, El. Tranquilla. Ora levati, che mi stropicci la giacca!” esclama, cercando di sorriderle spensieratamente. "Ora vado, eh?”

Detto questo gira sui tacchi e si avvia verso il drive-in, dove vede un Harry correre via in lacrime e un Louis disperato abbandonato sui sedili dell’auto. Scuote il capo e ridacchia tra sé e sé, camminando velocemente tra le macchine con le mani infilate nei pantaloni aderenti. E’ stanco Zayn, stanco di tutto e di tutti. Stanco di essere considerato quello che è, stanco del peso della popolarità e stanco di se stesso, soprattutto di se stesso.

Si ferma un attimo e prende la sigaretta che ha posizionata dietro un orecchio, portandosela alle labbra e stringendola tra i denti con forza, alzando il viso e osservando le stelle luminose che riempiono il cielo scuro.

“Ho sempre pensato che tu mi copiassi nel mettere la sigaretta dietro l’orecchio. Dico bene?”

Zayn si gira di scatto e si ritrova davanti Liam Payne, con una sigaretta accesa tra i denti e un accendino nella mano sinistra. Lo fa scattare e lo allunga verso il leader delle Pink Ladies, che annuisce e accende la sua sigaretta, portandosela di nuovo alle labbra.

“Buffo” esclama, soffiando il fumo e buttando la testa all’indietro. “E io che ho sempre pensato che tu copiassi me.”

Liam scuote il capo e si appoggia contro il cofano di un auto con aria divertita e guarda Zayn, che continua ad avere i pugni stretti e le gambe abbastanza tremanti.

“Ho saputo da Niall, a cui è stato detto da Eleanor che hai una malattia infettiva, grave in un certo senso. E’ vero?”

Zayn per la sorpresa spalanca la bocca e la sigaretta cade a terra, schiantandosi sull’asfalto del Drive-in.

“Ma come diam—“

“Le notizie corrono veloci, lo sai bene anche tu. Allora, è vero?”

Zayn ride amaramente, mentre pensa che la prima cosa che farà quando vedrà Eleanor sarà urlarle contro i peggiori insulti mai concepiti dal genere umano. E poi come cavolo avrà a fatto a spargere la voce nel giro di cinque minuti esatti? Quella ragazza è una continua sorpresa, davvero. E’ riuscita anche ad andare a letto con quel Vince Fontaine e bah, Zayn non sa proprio che pensare di lei certe volte.

“Si, è vero.” Mormora quindi, passandosi la mano libera sul viso stanco. “ma non preoccuparti, tu non c’entri niente in questa storia.”

Liam sorride. “Grazie tesoro.”

E Zayn sente di odiarlo, di odiarlo tantissimo, perché è così stronzo che non gli interessa neanche della sua salute, non gli chiede di Leo (che ha scaricato subito dopo il ballo, per la cronaca) e non pensa che forse Zayn potrebbe rimanerci male.

Per questo senza neanche dire una parola se ne va, camminando velocemente. Se solo fosse rimasto un altro paio di secondi, forse avrebbe sentito Liam dirgli che lo avrebbe aiutato, che sarebbe rimasto con lui e che sì, lo ama.

Ma si sa, le cose non vanno mai come sono programmate.

 

 

                                                                          *

“Non pensate che i proprietari delle ‘chiappe chiaro di luna’ non verranno riconosciuti. Le immagine dei vostri, ehm, deretani, sono state inviate questa mattina all’F.B.I e ne scopriremo sicuramente i proprietari. Quindi, siete ancora in tempo per confessare le vostre colpe e non risultare dei completi imbecilli come vostro solito.”

La voce della preside McGee risuona abbastanza severa per gli altoparlanti della scuola, tanto che Niall, Luke e Calum (Si, i proprietari delle ‘chiappe chiaro di luna’ che hanno mostrato a tutta la nazione davanti alle telecamere durante il ballo) chinano le teste e continuano a lucidare la macchina –ormai non più caffettiera di Liam- che sta diventando sempre più bella.

Liam la guarda estasiato, con gli occhi che brillano di gioia, innamorato dei fulmini argentati dipinti sulle fiancate e dai copertoni lucidi.

E’ una macchina stupenda, lo pensa anche Louis, che la guarda con un sorrisetto sul viso, divertito.

“Devo ammettere, ragazzi” esclama, poggiando una mano sulla spalla di Luke “che avete fatto davvero un buon lavoro, e io che pensavo che foste dei completi idioti!”

Luke lo guarda con aria di sufficienza, mandando via la sua mano e fulminandolo con lo sguardo.

“E voi che non avevate fiducia in noi! Questa macchina è bella che pronta per correre alla Tunder Road! Spaccherai i culi a quegli Scorpions oggi, Liam!”

Il vice leader scoppia a ridere e butta indietro la testa, mentre una risata tonante gli fa tremare il petto e Louis lo imita, alzando gli occhi al cielo.

“Beh, quello era ovvio.” Borbotta Liam, poggiando una mano sulla fiancata dell’auto. “Ora la porto davanti scuola e la parcheggio là, comunque. Ah, senti una cosa Louis…”

Il leader dei Thunderbirds si riscuote dai suoi pensieri e alza la testa, guardando il suo amico interrogativamente.

“Vorresti farmi da secondo? Se per caso dovessi sentirmi male o altro tu guideresti al posto mio.”

“Si può fare.” Dice Louis alzando le spalle e sorridendo a Liam, che a suo volta gli sorride di rimando.

I due si abbracciano con forza, ma nel vedere le espressioni divertite dei loro amici –non son abituati ai gesti d’affetto tra i loro leader, la situazione quindi è esilarante- si staccano velocemente e si affrettano a tirare fuori dalle tasche dei loro jeans i soliti pettinini che entrambi si passano tra i capelli pieni di gel.

“Ti passo a prendere alle tre!” esclama Liam salendo sulla macchina e guardandosi il viso nello specchietto retrovisore.

Louis annuisce e guarda la Greased Lightning uscire con un rombo dal garage, mentre i Thunderbirds mettono via olio, panni sporchi e tute da meccanici e si affrettano ad uscire dal garage, perché a  loro detta “A mensa fanno la pizza e oggi c’è lo sconto.”

 

Zayn scende le scale che portano in cortile stringendosi dei libri contro il petto, mentre un manipolo di studenti lo fissa intimorito, quasi con pena e si tiene a debita distanza da lui.

Liam Payne, per quanto Zayn Possa odiarlo, ha ragione: le notizie corrono veloci, soprattutto alla Rydell High School e ora tutti sanno della sua apparente malattia.

Dio, Zayn li odia tutti.

Apre la porta a vetri e si appoggia contro una colonna, guardando da lontano i tavoli da pranzo gremiti di studenti che mangiano, ridono e oh, Zayn vorrebbe proprio sedersi al proprio tavolo come al solito come faceva fino a pochi mesi prima con il suo manipolo di schiavette personali.

Sospira e si avvia verso il cortile che da sul parcheggio, chinando la testa e cercando di non incrociare gli sguardi di qualsiasi persona che incontra.

Non vuole proprio vedere degli sguardi di compassione sui volti di tutta quella gente che fino a poco tempo prima lui guardava con aria di sufficienza e compassione e non il contrario (il mondo si è decisamente capovolto, comunque.)

Zayn si blocca nel vedere Liam Payne -Che cazzo di chilchè del cazzo-che parcheggia la sua nuova, splendida auto nel parcheggio e si mette a fissarla con gli occhi scuri che brillano di orgoglio( a Zayn viene da ridere.)

Si nasconde dietro il muro e sospira, portandosi una mano al petto e sbattendo lentamente le palpebre, nervoso.

“Zayn!”

Una voce roca lo chiama e il ragazzo si volta di scatto, ritrovandosi davanti un Harry Styles che lo fissa con aria curiosa.

“Tutto bene?”

Il leader della Pink Ladies si agita una mano davanti al viso e emette un risolino di scherno, facendo arrossire Harry leggermente.

“Si si, tutto benissimo. Grazie per l’interessamento.”

Il riccio annuisce e guarda un punto fisso nel moro, mordendosi nervosamente il labbro.

“Senti…” inizia, spostando il peso da un piede all’altro “Tu ci vai alla Tunder Road? Io devo assolutamente parlare con Louis.”

Zayn scuote il capo con forza e incrocia le braccia al petto, infastidito.

“Neanche se mi paghi. Ah, se non hai quattro ruote non si accorgerà nemmeno che esisti!.”

Harry ridacchia e si passa una mano tra i ricci morbidi, scuotendo il capo.

“Comunque Zayn, so che noi non siamo mai stai amici, ma se ti servisse una mano—“

Zayn lo guarda con uno sguardo che riuscirebbe ad incenerire anche una pietra e Harry fa un passo indietro, intimorito.

“Io so badare a me stesso, grazie tante. Non ho bisogno di nessuno. Credi che non sappia di quello che dice la gente di me?”

Il riccio annuisce amaramente e si volta; mentre sta per andarsene, però, Zayn fa un balzo in avanti e lo prende per il braccio.

“Styles, comunque” mugugna, imbarazzato (insomma, Zayn Malik che si abbassa a questi livelli non si è mai visto. E’ ufficiale, la fine del mondo è vicina) “Grazie.”

Sul volto di Harry si apre un sorriso luminoso, che riuscirebbe ad abbagliare anche un ceco e due adorabili fossette gli compaiono sulle guance morbide, tanto che persino Zayn lo guarda abbastanza frastornato.

“Ci vediamo!” esclama e Zayn è di nuovo solo in pochi secondi, solo con i suoi libri e con le occhiate delle persone che passano di lì e in un certo senso ridono di lui.

Alza il viso e prende un respiro profondo, stringendosi i libri al petto con più forza.

There are worse things I could do than go with a boy or two” canta, osservando la moltitudine di student che gli passa davanti e fa qualche passo in avanti, per sbirciare il parcheggio e intravede la figura imponente di Liam Payne aggirarsi intorno alla sua auto.

Even though the neighborhood thinks I'm trashy and no good I suppose it could be true… but there are worse things I could do” sussurra quasi, osservando Liam guardare compiaciuto la macchina. Esce dal suo nascondiglio e cammina tra le colonne, appoggiandosi ad una e guardando le varie machine che occupano il parcheggio.

Could flirt with all the guys smile at them and bat my eyes…” esclama, gonfiando il petto e sbattendo le ciglia. “Press against them when we dance, make them think they stand a chance, then refuse to see it through… that's a thing I'd never do.”

I could stay home every night wait around for Mr.Right” canta ad alta voce, appoggiando il capo contro la colonna e chiudendo le palpebre con forza.

“Take cold showers every day and throw my life away on a dream that won't come true…”

Zayn spalanca gli occhi e sente delle lacrime scendergli sulle guance e se le asciuga velocemente, controllando che intorno non ci sia nessuno che possa averlo visto.

I could hurt someone like me, out of spite or jealousy” dice con la voce incrinata dal pianto, mentre si nasconde di nuovo dietro al muro per non farsi vedere da Liam. “I don't steal and I don't lie but I can feel and I can cry…”

Si morde il labbro e china il capo, mentre lo vede salire in macchina e metterla in moto. A fact I'll bet you never knew but to cry in front of you… that's the worst thing I could do.” conclude, vedendolo partire sicuramente alla volta della Tunder Road.

E’ allora che Zayn capisce, scappando dentro l’edificio con i libri stretti al petto, a lui piace Liam, gli piace davvero. Anzi, lo ama. E non gli importa, per quanto possa essere stronzo, menefreghista o altro.

Non gli interessa proprio.

                                                                 *

Un manipolo di auto con i motori che ruggiscono, letteralmente, occupa la Tunder Road (che è una specie di enorme imbuto fatto di cemento, una pista per correre creata dagli studenti sotto un ponte. Teoricamente è abbastanza pericolosa, ma, a che interessa questo a degli adolescenti con degli ormoni a mille?) e la situazione, vista da fuori, è davvero divertente.

Da una parte ci sono tutte le auto belle e nuove degli Scorpions –i cui proprietari sono tutti a fumare e a ridere nelle vicinanze, prendendosi gioco dei Thunderbirds rivali- e dall’altra, appunto, le auto dei T-Birds, che, diciamocela la verità, sono piuttosto nervosi.

O meglio, Luke, Niall e Calum e le Pink Ladies (Eleanor, Perrie e Sophia in ordine) riescono a stare in ansia anche per Liam e Louis, che continuano ad ignorare le prese in giro degli Scorpions e cercano di respirare pesantemente per concentrarsi.

“E così voi pensate di vincere con quella? “ chiede Leo Belmudo, avvicinandosi con passo molleggiante all’auto non più caffettiera di Liam, che alza il viso e stringe la sigaretta spenta che ha infilata tra i denti.

“Ovviamente.” Dice secco e cerca di non incrociare lo sguardo di Cha Cha De Gregorio (Si, anche lui l’ha mollata dopo il ballo. Pur non essendo consapevoli, lui e Zayn Malik hanno fatto la stessa identica cosa.)

“Ci vuole più di una mano di vernice per vincere la Tunder Road.” Osserva Leo, guardando l’auto con aria sprezzante, mentre Liam stringe i pugni e si auto impone di non saltargli addosso e di non spezzargli l’osso del collo.

“Ah sì?”

Il leader degli Scorpions ridacchia e guarda Liam dritto negli occhi scuri.

“Non è che per caso avete deciso di ripensarci? No, perché noi corriamo per le Pink Ladies.”

Dei mormorii passano tra i T-Birds, che aggrottano le sopracciglia e si mettono davanti alle loro amiche come per schermarle: Leo alza gli occhi al cielo e ride fragorosamente.

“Le Pink Ladies?” ripete Liam, sbattendo le palpebre.

“Proprio così” esclama Leo alzando il tono della voce. “Perché chi vince la corsa se le becca!”

Louis, dietro a Liam, digrigna i denti e si slancia in avanti, con tutta l’intenzione di sferrare un pugno sul viso di Leo.

“Ma tu senti che stronzo!” grida, tremando per la rabbia.

Liam fortunatamente lo tira indietro e cerca di calmarlo, mentre tutti gli Scorpions scoppiano a ridere e li beffeggiano. Cha Cha De Gregorio si appende al braccio di Leo e si tira un piccolo ciondolo fuori dalla camicetta, dandoglielo per poi baciarlo con passione sulla bocca. (Liam riesce anche a vedere un movimento  di lingua, bleah.)

“Ma che gli ha dato?” osserva Sophia attraverso  le lenti degli occhiali da sole, appoggiata contro il cofano dell’auto.

“Una ciocca di peli” esclama Eleanor, sprezzante. “Scommettiamo che se li è presi dal petto?”

Nel vedere il bacio farsi sempre più caldo, Sophia fa una smorfia e si allontana, cercando di non guardarli.

“Che schifo!” borbotta tra sé e sé.

Fa vagare lo sguardo per terra e dopo qualche secondo si blocca, come folgorata.

“Se trovi un penny sei fortunata” inizia, chinandosi per prendere la monetina a terra. “andrà bene per tutta la giornata!”

Elanor e Perrie le si avvicinano e guardano il penny nella sua mano brillare alla luce del sole con aria interessata.

“Dammelo Sophia!” esclama Eleanor, strappandoglielo di mano e avvicinandosi a Liam con aria ispirata.

Il ragazzo e gli altri Thunderbirds sono tutti riuniti attorno all’auto e stanno facendo gli ultimi ritocchi al motore con aria concentrata.

“Sophia dice che ti porterà fortuna!” Eleanor porge il penny a Liam e gli sorride, esitante. Il ragazzo gli sorride di rimando e si affretta a prenderlo, ma il penny gli scivola tra le mani e atterra sull’asfalto sporco, rotolando su sé stesso.

“Oh mi dispiace!” esclama la ragazza, mortificata.

Liam scuote il capo e si china per riprenderlo, ma in quell’esatto momento Luke apre la portiera dell’auto che , prende in pieno il vice leader e lo fa cadere all’indietro sull’asfalto a  peso morto.

Tutti gli Scorpions scoppiano a ridere, profondamente divertiti, mentre i T-Birds e le Pink Ladies corrono intorno a Liam e  si chinano su di lui con aria preoccupata.

“Liam! Tutto bene?” chiede Louis, dandogli qualche colpetto sul petto.

Il vice leader apre gli occhi e cerca di tirarsi su, ma ricade a terra – ci vede tutto doppio- sotto le urla di scherno degli Scorpions.

“Non può guidare in queste condizioni.” Esclama Calum, tirando un sospiro pesante. “Non riesce neanche a reggersi in piedi.”

Louis lo guarda e annuisce, tornando a concentrare la sua attenzione su Liam, che lo fissa con un’espressione un po’ addormentata.

“Vuoi che guidi io per te?” sussurra Louis, sorridendogli. “Tu non ce la potresti fare, amico.”

Liam chiude gli occhi per un attimo ma poi li riapre, sorridendogli di rimando.

“Sì Lou.” Mugugna, cercando di annuire.

Louis gli fa un segno affermativo e si alza, aprendo la portiera e salendo con destrezza sull’auto, mentre le Pink Ladies aiutano Liam ad alzarsi e lo trascinano vicino al lato della pista.

Louis stringe le mani sul volante e se forse, fosse stato più attento, si sarebbe accorto di una figura alta e slanciata e dai folti capelli ricci che s’intravede in lontananza, vestita di bianco e grigio.

“Ehi!” lo richiama Leo, seduto sulla sua auto iniziando ad accendere il motore, accerchiato dai suoi amici. “Il regolamento è che non c’è nessun regolamento; si fa il secondo ponte e ritorno, nient’altro!”

Louis annuisce e Niall gli da una pacca sulla spalla, sorridendo.

“Metticela tutta bello!” esclama, facendo un passo indietro.

Louis annuisce con aria concentrata e si affretta a mettere in moto l’auto e ad avvicinarsi a quella di Leo, che si è già messo in posizione.

Cha Cha De Gregorio si mette davanti alle due auto e alza le braccia, sfilandosi il fazzoletto giallo dal collo.

“Ti farò mangiare la mia polvere!” esclama Leo, lanciando un occhiata derisoria a Louis, che lo ignora apertamente.

Cha Cha alza lentamente il fazzoletto giallo e in un attimo Louis preme sull’accelleratore e le due macchine partono sgommando, sotto le urla degli spettatori, che si affrettano a salire sui lati “dell’imbuto” per osservare meglio la gara.

Louis tiene lo sguardo dritto davanti a sé, premendo sull’accelleratore con sempre più forza, mentre Leo fa scontrare le due macchine e con un ghigno sul viso  e fa uscire fuori dall’auto una specie di spuntone che va a rovinare la fiancata della macchina non più caffettiera. Louis digrigna i denti e si sposta un po’, stringendo le mani attorno al volante.

Le due auto arrivano dopo il secondo ponte e sotto le urla dei presenti che li incitano ad andare più veloce, fanno inversione e tornano verso dov’erano partiti, sempre più velocemente.

Vedendo che Leo continua a tirare fuori lo spuntone, Louis cerca di allontanarsi per seminarlo, ma il leader degli Scorpions ghigna e capisce il suo intento, affiancandolo come prima.

Nel momento, una scintilla di genio scocca nella testa di Louis che sorride e si affretta a prendere il piccolo ponticello che sta sul laghetto formato da tubi e sassi.

Lo salta, rovinando ancora di più la macchina, ma seminando definitivamente Leo che spalanca la bocca, inorridito, e tutti i T-Birds scoppiano in ovazioni di gioia, con le Pink ladies che battono le mani ridendo e corrono verso di Louis, che alza le braccia e scoppia a ridere, parcheggiando l’auto nel punto da cui erano partiti.

Leo, rimasto nel laghetto, ringhia sconfitto e scuote il capo, davvero furioso mentre tutti gli Scorpions gli si radunano attorno e lo guardano con aria delusa.

Mentre i T-Birds prendono Louis e lo abbracciano, stritolandolo, una figura dai ricci capelli scuri ,in disparte si abbraccia le ginocchia e un sorrisino gli si dipinge sul viso delicato, quasi furtivo.

Perrie, smettendo per un attimo di saltellare attorno a Louis, gira la testa e si accorge di Harry seduto in lontananza con le ginocchia strette al petto. Un sorriso radioso gli compare sul viso e si affretta a camminare verso di lui, sventolando la mano.

“Look at me, there has to be, something more than what they see” canta Harry, quasi sussurrando una nenia, nel vedere Perrie avvicinarsi in lontananza.

Whole some and pure, oh, so scared and unsure” si alza in piedi  e si stringe il labbro inferiore tra I denti, nervoso.
A poor man's Sandra Dee” conclude, nel vedere Perrie correre verso di lui a tutta velocità agitando la mano con un grande sorriso stampato sul viso.

“Harry Harry!” lo chiama, arrivando davanti a lui e prendendogli una mano, saltando felice. “Ha vinto, ha vinto!”

Harry fa un piccolo sorriso debole di circostanza e china il capo, imbarazzato, mentre Perrie aggrotta le sopracciglia e si sfila gli occhiali da sole dalla testa, guardandolo curiosa.

“Che succede?” chiede, interdetta. “Non sei felice?”

“Certo Perrie.” Dice Harry alzando la testa e guardando la sua amica con aria ispirata. “ma avrei bisogno del tuo aiuto. Te la senti?”

La ragazza annuisce e lo prende per il gomito, sorridendogli ancora più ampiamente di prima.

“Ovviamente! Vuoi venire a casa mia?”

Harry gli sorride di rimando e si risiede a terra, per infilarsi le scarpe che si era tolto precedentemente, mentre Perrie inizia a correre giù verso le macchine.

Harry, you must start a new don't you know, what you must do” canta nuovamente, cercando di allacciarsi con velocità I lacci delle scarpe.

Hold your head high, take a deep breath and sigh…” si alza in piedi e corre verso l’aspirante estetista, che lo sta chiamando, intimandogli di fare presto.

Louis alza il viso e lo guarda andare via con Perrie a braccetto e si morde il labbro, chinando leggermente il capo, mentre Harry ride forte ad una battuta che evidentemente deve aver fatto l’amica.

Goodbye to Sandra Dee….”

                                                      *

La preside McGee si sistema dietro la sua scrivania e prende un respiro profondo, nel vedere l’assistente scolastica battere sui tasti dello xilfono. Le intima di fermarsi con lo sguardo e batte qualche colpo sul microfono per annunciare l’annuncio di fine anno, che verrà ascoltato in tutte le aule grazie agli altoparlanti.

Attenzione voi dell'ultimo anno” inizia ,leggendo il discorso che si è preparata sul foglietto la sera prima.” Prima della consegna dei diplomi, desidero dirvi che spero che gli anni passati qui alla Rydell School vi abbiano preparato per la vita che vi attende. Chi lo sa, fra voi potrebbe esserci una futura Eleonore Roosvelt-“ Sophia si morde un labbro e guarda fuori dalla finestra della sua auto con aria sognante, immaginando chissà che cosa. “o una Rose Mary Cloney;” Zayn sorride divertito e da una gomitata a Perrie, al suo fianco.  E” in mezzo a voi, baldi giovani, potrebbe esserci un Joe Di Maggio” Calum spalanca la bocca e un sorriso radioso gli si stampa sul viso. “o un presidente Eisenhauer o persino un vice presidente Nixon” Luke annuisce e sorride a Niall, che annuisce di rimando. “Ma porterete sempre con voi i favolosi ricordi di Rydell.” Eleanor alza un sopracciglio ma poi una lieve espressione nostalgica le compare sul viso, che viene subito scacciata via da un sorrisetto di sufficienza. “Rydell per sempre, Bon voyage.”

L’assistente scolastica scoppia in lacrime e la preside alza gli occhi al cielo, mentre tutti gli studenti urlano e si riversano fuori dalla scuola, esultando per le tanto agognate vacanza estive.

“Dio mio, la smetta la prego!” esclama, porgendole un fazzoletto con aria annoiata. Forse però la sua maschera da dura non si scalfirà, se diciamo che qualche lacrima l’ha versata anche lei, più tardi in bagno?

 

 

La piccola fiera che Rydell organizza ogni anno alla fine della scuola è stracolma di adolescenti vestiti dai più svariati colori estivi; ogni bancarella e ogni giostra è occupata da ragazzi ridenti che mangiano zucchero filato e hot dog con grandi sorrisi stampati sui visi.

“Non ci posso credere!” esclama Luke, camminando con Calum e Niall in mezzo alle giostre. ”Ci hanno fregato tutti in ginnastica!”

Calum scoppia a ridere e si ferma davanti ad una bancarella, il cui gioco consiste nel colpire delle persone in faccia con delle torte.

“Noi ci siamo andati a ginnastica però!”

Luke appoggia le mani con forza sul tavolo di legno e guarda la professoressa di scienze, che gli sorride porgendogli una torta.

“Venite a tirare torte per una nobile causa: il fondo pensione insegnati!” esclama, additando ai professori dietro di lei, tra cui Simon Cowell, il professore di ginnastica che aspettano di essere colpiti in viso da delle torte.

“Professor. Cowell, come ha potuto bocciare i T-Birds!” dice Luke, mentre Calum afferra a sua volta una torta.

“Non preoccupatevi!” gli dice di rimando Cowell, con un grande sorriso. “Avrete il diploma, basta che frequentiate i corsi estivi!”

“I corsi estivi? “chiede Niall sbalordito. Afferra la torta dalle mani di Calum e la tira verso il professor Cowell, prendendo però il cartone che gli copre il corpo.

“Visto?” lo richiama Cowell, ridacchiando. “ Se venivate a ginnastica facevate centro!”

“Spiritoso!” Luke gli tira un’altra torta ma non riesce a prenderlo e batte i piedi, frustrato.

“Ragazzi…” Cowell scuote la testa, esasperato. “Avete bisogno di fare esercizio!”

“Faccia silenzio e ci lasci concentrare!”

 

 

“Zayn! Zayn!” Liam agita la mano dal basso , osservando il leader delle Pink Ladies seduto sulla ruota panoramica con Perrie al suo fianco. “Scendi da lì, dovresti stare a casa a riposare nelle tue condizioni!”

Zayn scoppia a ridere fragorosamente e butta indietro la testa, divertito.

“Falso allarme!”

Liam sbatte gli occhi, interdetto, e gli urla “Cosa?” perché evidentemente non si sente niente con tutto quel rumore.

“Non ho nessuna malattia!”

Sul viso di Liam si apre un sorriso radioso e ride forte, imitando il leader delle Pink ladies che si affretta a scendere con un balzo dalla ruota e ad andargli incontro, con gli occhi scuri che brillano.

“Zayn” inizia, portandosi una mano al petto mentre anche Perrie inizia a ridacchiare. “Ti prometto che farò di te un uomo onesto!”

Zayn fa roteare gli occhi al cielo e si affretta a sventolargli una mano davanti al viso con aria di sufficienza.

“Senti amico, se questa è un esca io non abbocco!” esclama, allontanandosi con Perrie che continua a tenersi la pancia dalle risate.

Liam si slancia in avanti e gli afferra il polso, facendolo voltare per poi aderire completamente contro il suo petto. Zayn alza il viso e incrocia gli occhi scuri di Liam, che lo guardano esitanti.

“Ma questa è un’offerta sincera…” mormora, leggermente imbarazzato.

Zayn ridacchia e gli accarezza leggermente la guancia, mordendosi il labbro e alzandosi in un punta di piedi.

“Beh” gli sussurra all’orecchio. “Non saranno certo rose e fiori, ma…”

Un attimo si stanno già baciando e Dio, pensa Liam, non lo lascerà andare mai più.

 

 

Louis cammina con aria divertita tra le bancarelle, stringendosi nella sua giacca leggera bianca e rossa da sportivo, neanche a dirlo.

Niall, Calum e Luke arrivando verso di lui con le bracca piene di caramelle, spalancano la bocca, sconvolti.

“Louis!” esclama Calum facendo cadere a terra i dolci e correndogli incontro, subito imitato dagli altri tre.

“Da dove l’hai fregata questa giacca da campione?”

Louis ridacchia e infila le mani nelle tasche dei pantaloni neri aderenti, scuotendo li capo esasperato.

“Da dove arrivi?” Continua Luke ridendo. “E’ per caso carnevale?”

“Mentre voi andavate in giro a rubare copertoni e ruote varie, io mi allenavo in atletica!” Esclama Luke, sorridendo e alzando le spalle con aria annoiata.

“Ah è la fine del mondo!” dice Niall, battendogli amichevolmente sulla spalla. “Ma ora che fai, ci lasci?”

“Ehi, non potete sempre andare a rimorchio, eh…” inizia, ma nell’osservare le espressioni tristi dei Thunderbirds li tira tutti in un abbraccio collettivo.” Su andiamo ragazzi, sapete che siete importanti per me, solo che tengo molto anche a Harry e farei qualunque cosa per averlo…”

Luke, alzando la testa e guardando qualcosa dietro di loro, sgrana gli occhi e sembra quasi che gli cada la mascella. Calum e Niall lo imitano e si girano, spalancando gli occhi, decisamente stupiti.

Louis increspa le labbra e si gira anch’esso e …oh.

Le braccia gli ricadono inerti vicino ai fianchi, così come gli occhi che si spalancano ai limiti dell’inverosimile.

“Harry?” chiede, sconvolto.

Ma è davvero Harry? Louis non sa esattamente cosa fare, perché davanti a lui c’è il ragazzo più sexy dell’universo e assomiglia al suo Harry ,ma non è possibile che sia lui.

Insomma, è alto come Harry, ma ha dei pantaloni neri, così stretti che Louis si chiede sinceramente come faccia a respirare –delle gambe lunghe chilometriche- una maglia nera aderente e una giacca di pelle anch’essa nera che gli ricade sulle spalle larghe, stringendole.

Ha i capelli ricci leggermente tirati indietro dal gel e una sigaretta tra le labbra grandi e carnose e beh, deve essere Harry perché ha gli occhi enormi e verdi (quella non è matita nera, vero?) e Louis li riconoscerebbe ovunque.

Dimmi tutto, cocco.” Dice, soffiandogli tutto il fumo della sigaretta in faccia e leccandosi languidamente le labbra rosse.

Le Pink Ladies, dietro di Harry, scoppiano a ridere nel vedere l’espressione di Louis, che deve essere veramente divertente.

Il leader dei Thunderbirds si porta le mani al petto e prende fiato.

I got chills, they’re multiplyin’, and I’m losin’ control cause the power you’re supplyin’” canta, togliendosi la giacca sportiva e rimanendo solo con una t-shirt nera. Harry continua a fumare e lo imita, porgendo la sua giacca alle Pink Ladies dietro di lui.” It’s electrifyin!” termina Louis, cadendo a terra come folgorato.
Harry guarda le Pink Ladies che gli fanno cenno di spegnere la sigaretta sotto la scarpa e lui obbedisce, con un sorrisetto sul viso.

You better shape up” canta, spingendo il petto di Louis con un piede, facendolo cadere di nuovo a terra e girandosi vero le ragazze con un grande sorriso.” Cause I need a man

Louis si rialza velocemente e Harry si gira, spingendolo indietro e poggiandogli una mano sulla spalla.” And my heart is set on you

Il riccio si gira e fa qualche passo in avanti, sentendo Louis seguirlo. “You better shape up, you better understand” esclama, mentre una folla di studenti inizia a radunarsi intorno a loro.

To my heart I must be true…” gli si avvicina di nuovo, facendolo indietreggiare, mentre “Nothing left, nothing left for me to do” grida Louis, ancora parecchio sconvolto.

“ You’re the one that I want  ,you are the one I want, ooh ooh ooh, honey ooh ooh ooh, honey
The one I need ,the one I need, oh yes indeed ,yes indeed…!”cantano tutti I ragazzi che si sono radunati lì intorno con Louis e Harry, che si affrettano a salire su una specie di giostra piena di rulli e passerelle. (Louis continua a guardare come quei pantaloni fascino il culo ad Harry, che gli fa l’occhiolino, l’occhiolino!)

If you’re filled with affection” inizia Harry, appoggiandosi contro il muro e ancheggiando seducentemente quando non c’è più nessuno a vederli. Louis gli va incontro e gli appoggia la mano sul fianco, mentre Harry inizia a leccargli lascivamente il lobo dell’orecchio.”  you’re too shy to convey meditate my direction… feel your way.” Louis salta indietro come scottato e sorride, con le guance rosse.

“  I better shape up, cause you need a man” canta, seguendo Harry che ha iniziato a salire delle scale che portano ad una specie di passerella che si muove. “I need a man,
who can keep me satisfied” gli fa eco Harry, girandosi e leccandosi le labbra.

I better shape up, if I’m gonna prove” esclama Louis, portandosi una mano al petto, mentre Harry gli gira intorno e sorride.

You better prove, that my fate is justified” canticchia, continuando a prendere le scale. “Are you sure? Yes I’m sure down deep inside!” esclamano insieme, uscendo fuori dalla giostra e salendo su quella specie di pavimento o passerella che si muove a destra e sinistra.

“ You’re the one that I want ,you are the one I want, ooh ooh ooh, honey” cantano tutti I ragazzi, che li guardano stringersi e abbracciarsi con gli occhi lucidi di gioia.

Louis salta giù dalla passerella e si aggrappa con le braccia al collo di Harry, che lo imita e lo stringe forte contro il suo petto, mentre tutti quanti intorno a loro continuano a cantare il ritornello.

“Ti amo Louis, scusa.” Mugugna il riccio, arrossendo.

Il leader dei T-Birds lo bacia e sussurra “Anche io” prima di ritornare a baciarlo, sotto le urla di gioia di tutti i presenti.

 

 

“Ehi ragazzi!” urla Perrie correndo verso tutti i ragazzi, radunati intorno agli stand per fare le foto. “Zayn e Liam hanno fatto pace, siamo di nuovo tutti insieme!”

Tutti quanti ridono e applaudono, nel vedere Zayn e Liam mangiarsi reciprocamente la faccia vicino ad una bancarella.

Ma cosa succederà quando avremo preso il diploma?” chiede Elanor, interdetta. “Vedrete che ci perderemo tutti di vista!”

Louis sospira, stringendosi a sé Harry che seppellisce il viso contro la sua spalla. “Vedrete che non succederà!”

“E tu come lo sai?” domanda Calum ,alzando un sopracciglio.

We go together!” esclama Louis, alzando una mano verso il cielo. “Saremo amici per sempre, Cal!”

E, mentre si stringe Harry contro e gli sorride, non può fare altro che desiderare che a tutto questo non abbia mai fine.

E Louis lo sa che non finirà mai, anche quando lui e Harry fanno l’amore per la prima volta una settimana dopo, perché ormai lui l’ha raggiunta la sua felicità.

E sorride.


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Diamine, se siee arrivati quaggiù meritate un premio. No dico davvero, questa OS è stato un parto, mai scritto una roba così lunga.
Comunque, voglio raccontarvi di com'è nata questa OS perchè davvero, ci lavoro da fine febbraio.
Diciamo che io ho sempre avuto una fissa per Grease, è uno dei miei musical preferiti (anzi, chi ancora non ha visto il film/musical) lo vada a fare immediatamente. Un allegro giorno ho scoperto che Louis ha interpretato Danny in Grease quando andava ancora scuola e...oh,vabbè sono praticamente impazzita. LA mia cara amica Giorgia (Che ne approfitto per salutare, ciao Gio! a cui horiferito che assolutamente, dovevo scrivere una Grease!AU mi ah detto che niente, lo dovevo fare. E ho iniziato a scrivere, anche grazie ad Isabella (Ciao Isa!) che mi ha aiutata un sacco anche se lei non lo sa. BEh, inizialmente Zayn non doveva fare Rizzo, ma sapete com'è, mi sono vista un video Ziam e altra roba e non so,è scoccata la scintilla. Voi non avete idea di come mi sia divertita a scrivere questa OS, non ne avete letteralemnte l'idea.Chi conosce il musical avrà notato che ho tagliato tre canzoni, di cui una è anche la mia preferita per vari motivi che non sto qui a spiegare.
Bene, ora vado e spero davvero che vi sia piaciuta, fatemi sapere!
Twitter: @herbivicus
A prestissimo!

 

 

 

 



 






 

 



 







 

 

 



 



 

 



 



 

 









 

 

 

 

 

 



 

 

 

 






 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 
 




 






 


 









 

 









 

 

 

 

 

 

 






 



 







 


 

 






 

 

 

 

 

 

 








 

 

 

 

 

 

 

 

 

 








 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                       

   
 
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