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Autore: Aman    03/05/2014    2 recensioni
Il malvaglio Egalord, Signore degli Elementi Rinnegati, ha per lunghi anni vissuto nel Cuore di Kandrakar, generando scandalo fra le più alte sfere della mistica Congrega.
Il potere dell'arcano signore sono ormai all'apice e il demoniaco sta per tornare in vita, affiancato da due terribili alleati, Phobos e Nerissa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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"In origine vi erano tre Dèi... Kroitarr, Dio della Vita e della Morte, Azamoo, Dio del Fato e Amagoss, Dio della Vita Infinita.
Quando i tre Dèi e la loro progenie forgiarono Meridian nelle vastità dell'Universo, Kroitarr generò i Galhot, i giganti dalla pelle blu che furono i primi ad abitarla, Azamoo iniviò da un mondo lontano Escanor, il primo re, e i suoi figli per liberare il mondo dalla tirannia del potere e della cupidigia, Azamoo parlava alle Regine tramite segni e simboli, infine, Amagoss, vedendo che la morte persisteva su Meridian, offrì ai pochi immortali dell'Universo, un luogo sicuro ed immutabile in cui albergare... tutto ciò a caro prezzo, la solitudine eterna e la continua morte e rinascita."
Umer'kross, Libro Sacro di Meridian, Cap.1, Dall'oscurità

Casa di Will, in una sera di pioggia...

L'essere che stava con Matt sull'uscio non era per niente umano, già da una prima occhiata tramite lo spioncino della porta, Will capì di chi si trattasse...
-Che aspetti ad aprire, tesoro?- domandò la madre lievemente irritata, mentre allattava il figlioletto appena nato e contemporaneamente compilava frettolosamente un paio di moduli di vendita e contrattazione.
Will aprì la porta per un quarto e sussurrò agli ospiti -Forza, entrate. Ma non fatevi vedere-
-Sarò discreto come sempre- sussurrò Vathek.
Matt le fece l'occhiolino -Per Vathek "discrezione" significa correre a tutta randa verso i nemici con un'alabarda in mano-
-Ok... cercate di essere più discreti del solito- Will li invitò a seguirli, attraversarono rapidamente il corridoio che dava sulla cucina, poi proseguirono verso la meta, la cameretta di Will, l'unico problema era il soggiorno, tappa obligatoria per arrivare a destinazione... e lì c'era sua madre.
-Mi è venuta un'idea- disse Matt, prese Vathek per il braccio e si presentarono davanti agli occhi inebetiti della madre di Will e del pargoletto che teneva in braccio.
-Salve, signora Vandom. Io e Vathe... ehm... Valter. Siamo qui per fare la prova costume della Bella e la Bestia per la scuola-
-Uhm... non lo sapevo... ma del resto di cosa mi devo stupire? Quella marmocchietta non mi racconta mai nulla... Va bene, Matt, come tua futura suocera non ho niente in contrario... almeno questa volta Will inizierà a fare qualcosa di utile per la società-
Matt e Vathek raggiunsero Will in camera sua, era rossa in faccia come un peperone.
-Quanto odio quella donna- seduta a gambe incrociate sul letto, iniziò a mordere il cuscino -Non sai cosa darei per poter vivere con mio padre, almeno lui...-
-Non penso che sia una buona idea, con i tempi che corrono- disse Vathek, ma se ne pentì subito, Irma gli aveva detto la verità su Egalord e su ciò che ognuno di loro avrebbe dovuto fare con Will -Soldo di cacio, ascolta...- il gigante accarezzò i tratti morbidi del viso della ragazzina, poi le lisciò affettuosamente i capelli rosso fiamma -Non sai da quanto tempo ci conosciamo, piccolina. Mi ricordo ancora quando io e Cedric ti abbiamo teso la prima trappola a Heatherfield, ed ora, nuovamente, mi chiedono di ucciderti- poi, accadde ciò che Will non si sarebbe mai aspettata da un gigante alto due metri e largo la metà, Vathek stava piangendo, la teneva stretta fra le sue manore, i suoi singhiozzi erano come i grugniti di un cinghiale ferito.
-Vathek, ti prego. Non dobbiamo essere così diretti- Matt si fece più vicino al gigante, Vathek si voltò e prese il ragazzo per la gola.
-NON DOBBIAMO ESSERE COSI' DIRETTI!? Brutto schiavo di Nerissa! Ti faccio notare che ci hanno ordinato di ammazzare la tua ragazza e tu mi dici di NON ESSERE COSI' DIRETTO!?-
-Vathek, basta!- Will paralizzò il braccio di Vathek con una debole scarica elettrica -Matt, esigo spiegazioni!-
Il giovane si riprese dall'agressione, respirando a fatica -Kandrakar... ha votato contro la proposta di Hay Lin... Endarno e l'Oracolo ci hanno ordinato di far sì che Egalord si impossessi di te, nella frazione di secondo in cui il Potere Assoluto avrà raggiunto il suo apice, la tua energia vitale sarà al minimo indispensabile per mantenerti in vita e allora, noi dovremo scagliare contro di te un attacco congiunto di tutti gli Elementi e...-
Vathek, furibondo, tirò un pugno contro una mensola, sfasciandola -...e ucciderti-
-Cosa!?- Will sapeva che né Matt né Vathek le avrebbero mai mentito riguardo ad una cosa così seria e forse era proprio quello che la rendeva così triste -Con che coraggio venite a dirmelo in questo modo?-
-Perché sappiamo che c'è ancora speranza... vogliamo tentare l'impossibile- rispose Matt.
-Caleb mi farebbe la pelle se sapessi che sto organizzando un piano contrario alle direttive di Kandrakar- disse Vathek.
-Non dovete assolutamente preoccuparvi. Tu, Vathek, in quanto meridiano, devi obbedire solo agli ordini di Elyon, Matt, anche se ha poteri mistici, resta comunque un terreste come me, ed entrambi dobbiamo rispondere delle nostre azioni solo davanti al Governo Confederato degli Stati Uniti d'America- Will si infilò rapida la giacca, se c'era una possibilità di salvare il mondo e la sua stessa vita, voleva tentare il tutto per tutto -Allora? Dove andiamo? Avete già pronto il piano?-
-Ehm... ecco... sì, ma non so se...- Matt le si fece sempre più vicino -...è difficile da spiegare, in pratica...-
-...dobbiamo chiedere aiuto a Nerissa- tagliò corto Vathek -Lei si è sempre pavoneggiata di conoscere i segreti del deserto di Amagoss, vie sconosciute a noi mortali-
-Mi spiegherete tutto strada facendo. Dov'è il portale?-
-Portale? No, non c'è nessun portale. Quando io e gli altri Reggenti abbiamo sconfitto Nerissa, l'abbiamo intrappolata qui sulla Terra, togliendole i poteri, ovviamente. Ora si trova nel penitenziario di Alcatraz- Matt accennò ad un sorrisetto spavaldo -Da lì non evaderà di certo-
-Sapete, mi è difficile ammetterlo, ma i penitenziari della Terra sono i migliori dell'Universo. Migliori perfino del Carcere Irraggiungibile dell'Antica Maga- Vathek inpugnò con la mano destra un'alabarda bipenne, con la mano sinistra una falce affilata e, a tracolla, portava una mazza ferrata di almeno centoventotto chili -Andiamo a far "cantare" Nerissa-

Alcatraz...

-Quintessenza!- di colpo, tutti i secondini e i custodi delle celle caddero a terra stordire.
-Wow!- si complimentò Matt -Hai fatto dei progressi non da poco col tuo potere-
-Dubitavi forse delle mie capacità di mettere K.O. duecentoventi persone alla volta?- Will avanzò impettiva verso la cella umida e oscura, in cui era detenuta, secondo gli archivi che avevano trafugato nell'ufficio del direttore, il soggetto KS443HNN89, che rispondeva al nome di Nerissa, di età compresa fra i settantasei e gli ottantaquattro anni, accusata di terrorismo e di tentato dominio dittatoriale planetario.
Will fece qualche colpetto di tosse, una figura anziana e brutta come la fame la guardò dritta negli occhi, fu un silenzio ricco di follia e di paura.


-Cuore di Kandrakar, sei tornato da me!- esclamò la donna -Ti ho chiamato e sei venuto, ti ho aspettato per tutti questi anni...-
Will capì che stare troppo a contatto con Egalord aveva degli effetti molto negativi sulla salute mentale, oltre che causare una dipendenza assoluta dal potere, quasi quanto l'Unico Anello di Sauron.
-Nerissa, siamo qui per chiederti aiuto- disse Will.
-Voi mi avete inchiusa qua dentro... in mano a questi umani... non vi aiuterò se non riceverò in cambio il Cuore di Kandrakar-
-Te lo puoi scordare!- ringhiò Vathek con le armi strette fra le mani -Tu ora ci aiuterai senza troppe storie o sarà peggio per te-
-Non usare quel tono con me, Bestia!- Nerissa tirò un violento pugno contro le sbarre serrate -Solo io so il sentiero per raggiungere il Deserto della Vita Eterna, sono io ad avere il coltello dalla parte del manico, solo che voi siete così stolti da non rendervene conto-
-Avrai la completa amnistia e una parte del potere del Cuore di Kandrakar quando avremo sconfitto Egalord- cercò di patteggiare Will -A patto che tu prometta sul Cuore di Kandrakar di collaborare con noi e di non tradirci mai e poi mai-
-Non vorrai fidarti di lei, spero- sussurrò Matt.
-Appena avrà giurato, sarà vincolata dalla sua parola e se proverà a fregarci, non avrà mai il Cuore di Kandrakar- gli rispose Will, sottovoce.
-Giuro sul Cuore di Kandrakar e sulla mia stessa vita- promise Nerissa -Ora liberatemi, ci aspetta un lungo viaggio-
A Will bastò alzare un dito, la sua volontà si plasmò in energia pura, che distruggeva la materia al contatto, dei sottilissimi filamenti segarno le sbarre di netto e Nerissa fu di nuovo libera... Ma, suo malgrado, non poteva nuocere a quei tre impudenti.
-Seguimi- disse l'ex-Guardiana alla Guardiana -Prendi la mia mano. Dammi parte della tua energia, condividi con me il tuo potere, io ti porterò nelle Sabbie dell'Oblio-
Will prese la mano di Nerissa, la Quintessenza passò per entrambi i corpi come se fossero una persona sola.
Intorno a loro, tutto cominciò a roteare, Will sentiva la nausea salirle ogni secondo di più, Nerissa, invece, era completamente assuefatta dal potere riacquistato.
-Fuytkratta's poytlakk sunnayyruett...- ripeteva Nerissa nella sua mente, Will riusciva a percepirla, era come un impulso diretto al suo cervello, la Quintessenza le stava conducendo da qualche parte...

Appena la sequenza di teletrasporto fu completata, Will vide intorno a sé solo un'immensa landa desolata di sabbia e rocce, l'unico elemento bizzarro di quel luogo, erano le scariche elettriche, che emergevano di tanto in tanto dalla sabbia.
-Ti do il benvenuto nel Deserto di Amagoss, nel continente meso-temporale di Meridian- Nerissa aveva riacquistato il suo aspetto di guardiana, giovane, bellissima, dai lunghissimi capelli setosi che le incorniciavano il corpo.
-Che cos'è successo? Non ho mai provato una sensazione del genere teletrasportandomi- Will si rialzò in piedi, lei, tuttavia, aveva riacquisito le sue sembianze umane.
-E' un banalissimo teletrasporto dimensionale- rispose la donna, contemplandosi le lunghe unghie ben curate -Solo che in questo luogo possiamo accedere solo noi che possediamo la Quintessenza, l'Elemento Supremo, l'energia della vita. A dire la verità, questa landa è una specie di... prigione degli Immortali, creata all'inizio dei tempi dal dio Amagoss-
-Perché mi hai portata qui? Che cosa devo fare?-
-Incontrare il Profeta. Lui ti insegnerà come rinascere dopo la morte...-
Will non era così stupida da cascarci, sapeva che con Nerissa tutto era un inganno volto a suo favore -Un attimo. Se fosse così facile ottenere il segreto dell'Immortalità, perché tu non l'hai già ottenuto?-
-Perché è il Profeta a donarlo solo alle Guardiane più meritevoli... a volte l'ho implorato, scongiurato e fatto a pezzi, ma il Profeta tornava sempre in vita, sempre più ostinato a precludermi quel potere. Mi diceva che l'avrebbe donato solo a chi ne avesse avuto bisogno veramente, e, visto il pericolo esponenziale a cui ci sta esponendo Egalord, ho pensato subito che fossi tu la Prescelta-
-Va bene, ma dov'è il Profeta?-
-Segui l'energia, sono come delle orme sulla sabbia, come raggi elettrici che convergono tutte nella piana dove vive il Profeta-
-Quindi non mi accompagnerai?-
-Scherzi? A me basta averti scucito la promessa di avere metà del potere del Cuore di Kandrakar dopo la sconfitta di Egalord, non voglio correre altri rischi con quel pazzo mistico, e poi sei tu la Prescelta, dovrai vedertela tu con la sua senile follia spiritica- Nerissa sbatté forte la verga contro la sabbia e, con un lampo, sparì.
Will si ritrovò sola, sola in mezzo al nulla, persa nella vastità dell'Infinito.
L'unica guida e compagnia erano le scariche elettriche a bassissima frequenza, che la guidavano fra le dune e le rocce, fra le fonti e le colline aride, fino alla piana dove una specie di geko di cento chili stava brucando.
Will si avvicinò piano piano, cercando di non fare rumore, ma il geko avvertì la sua presenza, si voltò verso di lei e la fissò per circa cinque minuti con i suoi rotondi occhi gialli, sembrava che le squame del suo corpo stessero andando in putrefazione, tutte secche e spellate, gli artigli erano neri, putridi e ricurvi, sulla coda aveva dei pelucchi grigiastri.
-Buono, lucertola... o qualunque cosa tu sia- Will avvicinò la sua mano verso alla creatura, che digrignò i denti, si mise in posizione perfettamente eretta e le si avvicinò strisciando la coda sulla sabbia.
-Agrash'lakamakk, Guardiana- disse la creatura, la sua voce era masculina, ma molto stridula -Io sono il Profeta di Amagoss, da tempo immemorabile aspetto qui il tuo arrivo. So chi dovrai affrontare, lo conosco molto bene, fu lui a ridurmi in questo stato-
-L-l'ha... trasformata in una lucertola?- osò Will.
-RAZZISTA!- il Profeta le portò la chiostra di denti affilati a pocchissimi millimetri dalla faccia -Io sono così di natura! Lui mi ha dato l'immortalità e io sono costretto in questo deserto per sempre!-
-Mi dispiace- disse sinceramente Will.
-Non devi volertene, piccola mammifera, lascia che io ti dica il mio nome e ti racconti la mia storia, solo così capirai perché mi è così difficile accettarla- la creatura ritornò a quattro zampe e si rannicchiò sulla coda, Will si sedetta a gambe incrociate -Il mio nome di battesimo è Radroj, figlio di Operiord, appartengo alla razza dei Mustardil'l, primi abitanti di Arkhanta, prima che gli uomini colonizzassero il pianeta.
Io venni scelto per rappresentare il mio mondo presso la Congrega di Kandrakar e presto, per via delle mie doti diplomatiche e per la mia empatia, divenni l'Oracolo.
Fui io a scegliere Egalord e la sua famiglia come Guardiani di Kandrakar, perché sapevo che c'era qualcosa di meraviglioso in tutti loro, nonostante fossero spesso vittime di pregiudizi, come lo ero stato io per lunghi anni a questa parte.
Vigiliai per giorni e per notti sulla situazione degenerante degli Elementi e pregai a lungo gli Dèi perché mi dessero la forza di fare scelta giuste e ponderate.
Proprio mentre ero intento a recitare un rosario al Dio dei terrestri, venni informato della strage degli Elementi su Meridian.
Presi con me i più validi guaritori e liberai io stesso i Guardiani morti dalle macerie della casa di Egalord, con la forza dei miei artigli e i miei poteri mistici.
Non potevo più fare nulla per nessuno, quando lo spirito di Egalord mi parlò e mi convinse a far sopravvivere la sua anima nel Cuore di Kandrakar con astitissime lusinghe, sul fatto che io ero il migliore degli Oracoli che Kadrakar avesse mai avuto e che meritassi di guidare la Congrega per sempre.
Appena mi resi conto di ciò che avevo fatto, rinnegai Kandrakar e mi esiliai volontariamente in questo deserto, consolato dalla mia chiaroveggenza assoluta sul futuro-
-Che cosa accadrà? Vi prego, ditemelo-
-Egalord sarà sconfitto, i tuoi amici saranno salvi, Egalord troverà la pace, ma tu...- il Profeta disegnò con gli artigli sulla sabbia delle lettere e dei numeri.

WILEHLMINA VANDOM
3/3/1988

-Sì- disse Will -Quello è il mio nome, sono nata in quel giorno-
Ma il Profeta, implacabile, continuò a scrivere un altra serie di cifre.

7/4/2001

-Che cosa significa?- domandò lei.
-L'ho visto scritto sulla tua lapide, piccola. Tu morirai perché non avrai il coraggio di ucciderlo... tu morirai perché lui sarà più forte di te... tu morirai...-
-No!- Will si alzò in piedi, le lacrime le rigavano il volto -IO NON VOGLIO!-
-Esatto! Sei tu a volerlo, non io, Egalord o il Dio del Fato. Sei tu... Tu vuoi crescere, diventare grande, avere una famiglia col tuo amato Matt, essere felice con lui, avere dei figli, dei nipoti forse, essere Guardiana per molti anni ancora. Tu vuoi questo, non c'è nulla di più importante... Questo è il segreto dell'Immortalità, che io tramando a te e tu tramanderai ai tuoi successori assieme al Cuore di Kandrakar. Col cuore in pace e libero da ogni preoccupazione, mi appresto a tornare nella dimora di Kroitarr, dove sono i miei antenati e dove un giorno sarai anche tu. Ma prima di andarmene, ti dirò in che corpo si nasconde Egalord e per te sarà la tristezza più grande...-
Will cercò di sorridere, strinse forte il corpo squamoso a sé -Cosa può rendermi più triste di un lucertolone moribondo? Dimmi chi è Egalord, io mi batterò con lui, chiunque esso sia-
-Tuo padre- il respiro del Profeta si arrestò di colpo, i suoi occhi gialli ancora sbarrati che fissavano il vuoto.
Will pianse tutte le lacrime che cercava di reprimere, un po' per l'angoscia, un po' per spavalderia, un po' per il dolore, il terribile dolore e la consapevolezza di dover fare ciò che andava fatto.
-Riposa in pace, Radroj, figlio di Operiord- Will utilizzò il potere della Quintessenza per scavare un profondo buco nella sabbia e lì vi posò le spoglie del Profeta.
Con le lacrime che le bruciavano gli occhi, incise delle parole di commemorazione su una pietra.

LONTANO E' IL CUORE DI CHI SBAGLIA,
VICINO IL CUORE DI CHI SI REDIME,
LA FORZA DELL'AMORE DA SEMPRE SBARAGLIA
IL CUOR VANO DI CHI LA REPRIME.
La Guardiana di Kandrakar si teletrasportò via da quel luogo.
Ora tutto le era chiaro, tutto ciò che avrebbe dovuto fare... lottare... patire... ma non si sarebbe mai data per vinta, lei voleva sconfiggerlo una volta per tutte e sarebbe stata lei a sconfiggerlo e non le forze di Kandrakar.
  
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