Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    03/05/2014    5 recensioni
Lei è una ragazza comune, introversa e chiusa in se stessa. Preferisce un paio di Converse ad un paio di tacchi. L'amore per lei non ha forma, non ha colore; lei l'amore non lo ha mai provato sulla sua pelle e crede che mai lo proverà ma lei non sa. Lei non sa che nella sua vita sta per arrivare un ragazzo che scioglierà il ghiaccio su quel cuore, che le farà scoprire chi è veramente e che la farà innamorare, ma per davvero.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Com'è andata la sera?" mi chiede Jessica appena metto piede in cucina. Sta mangiando il suo yogurt ai mirtilli e mi osserva maliziosa.
"Bene." gli rispondo sbadigliando con noncuranza. Apro il frigorifero, afferro il contenitore del latte, scostando il solito intruglio di Paris che oggi è di un'arancione vivo. Me ne verso un po' in un alto e stretto bicchiere di vetro.
"Ehi" esclama addormentato Jamie facendo capolino anche lui nella stanza.
"Buon giorno!" esclamiamo all'unisono noi due. Porto il bicchiere alla bocca ma lui me lo afferra e ne beve un lungo sorso per poi asciugarsi la bocca con il dorso della mano.
"Molto elegante" commento disgustata.
"Ho la schiena a pezzi ok? Non infierire anche tu" mi guarda truce facendomi sentire in colpa per farlo dormire in soggiorno.
"Accidenti se il buon giorno si vede dal mattino, il vostro non deve essere uno dei migliori" esclama ironica Jess osservandoci.
"Si...Jeremy?" chiede il biondo appoggiandosi al bancone accanto a me mentre io mi riverso il latte.
"E' uscito prima, aveva del lavoro da fare." spiega lei con totale tranquillità. Si alza dal tavolo e dopo gettato la colorata confezione si dirige verso il bagno. Sento la porta chiudersi e l'acqua della doccia scorrere nelle tubature.
"Devi andare al lavoro?" mi chiede Jamie.
Annuisco senza prestagli troppa importanza. Poso il bicchiere nel lavabo e ripongo il contenitore del latte nel frigorifero.
"Ti accompagno io" la sua voce mi risuona nelle orecchie.
"No. Posso andare con l'autobus. Grazie lo stesso" mi affretto a rispondere.
"Dai Skye. Non so che fare qua a casa. Non voglio restare da solo. E' noioso!" si lamenta con un tono cantilenante mentre mi segue fin davanti camera mia.
"Trovati un hobby Jamie" gli suggerisco mentre comincio a sistemare i vestiti che sono accumulati sulla sedia di camera mia.
"Ti sembro un tipo da hobby?" mi domanda quasi disgustato.
"Non si sa mai nella vita." continuo ritornando in corridoio con in cesto dei panni sporchi. Busso alla porta del bagno. La voce di sommessa di Jess mi invita ad aspettare qualche secondo. Nel frattempo Paris esce da camera sua. Indossa un abito bianco a fiori rossi con i un paio di zeppe altrettanto rosse. I capelli sono raccolti con un alto chignon  bloccato con un pettinino a forma di rosa.
"Dove vai vestita cosi? A ballare il tango?" trattiene una risata il biondo accanto  a me. Abbasso il volto per non scoppiare a ridere. In fondo non ha tutti i torti.
"No. Ho un servizio fotografico. Ora se mi volete scusare." ha il portamento di una principessa ma ha ben poco di nobile.
"Sua maestà. La carrozza la sta aspettando" commenta Jamie con un tono acido mentre fa un goffo inchino quando Paris passa tra di noi.
La guardiamo fino a quando scompare dietro alla porta d' ingresso. Mi volto verso Jamie che ancora si trattiene dal ridere. Gli sorrido e i suoi occhi si illuminano.
"Lo sai che gli autobus sono pericolosi?" ha la voce piena di speranza. Alzo gli occhi al cielo e busso ancora alla porta del bagno. Si spalanca e Jessica fa capolino davanti a noi, lavata e profumata. Mi da un bacio sulla guancia e poi fa lo stesso con Jamie.
"A sta sera!" urla uscendo anche lei da casa.
"Tu non me lo dai mai un bacio sulla guancia" mi dice andando in soggiorno. Sbuffo per poi entrare finalmente in bagno.
"Jamie, io vado" lo informo mettendo la testa dentro in soggiorno dopo essermi preparata.
"Allora non posso proprio darti un passaggio eh?" mi domanda quando mi vede aprire la porta d'ingresso.
"No.Trovati un lavoro se non sei tipo da hobby" gli sorrido acida per poi uscire.

"Ehi, collega" sento,finisco di allacciarmi il grembiule e poi alzo lo sguardo rimanendo scioccata. Sgrano gli occhi per vedere meglio.
 E' difronte me; indossa anche lui lo straccio verde petrolio e ha una targhetta dorata appesa su di esso.
"Jamie?! Perchè?" indico la divisa. Le parole fanno fatica ad uscire.
"Mi ha detto di trovarmi un lavoro." mi sorride entusiasta ma colgo un barlume di sfida nei suoi occhi.
"No.No.No. Io non intendevo il mio stesso lavoro!" gli dico perdendo le staffe.
"La tua superiore era felice di assumermi. Anzi, la nostra" ammicca. Afferra un paio di caffè ed inizia a servire i tavoli.
"Lexie. Lexie! Possiamo parlare?" le chiedo inseguendola per il locale.
"Certo tesoro. Ma fai in fretta, oggi è pieno" si ferma appoggiando una mano su un tavolo e tenendo stretta nell'altra uno strofinaccio giallo macchiato di caffè.
"Perchè Jamie?!" esclamo indicando il biondo che ovviamente sta flirtando con le due ragazze sedute al tavolo cinque.
"Jamie? Mi aveva detto di chiamarsi Marcus" si volta e lui le sorride.
"E' per questo che non capisco perchè tu lo hai assunto" 
"Skye, sostituisce Henry solo per tre giorni visto che ha preso il morbillo. Lo pago solo dieci sterline" mi spiega incamminandosi nel retro del locale.
"Dieci, venti sterline, non ha importanza. Ma perchè proprio lui?" domando con un tono cantilenante.
"Pensavo ti piacesse. Guarda, piace a tutte!" 
E' vero Jamie fa colpo molto velocemente su tutte le ragazze presenti nel locale.
"Davvero, non ti capisco" scuote il capo per poi tornare tra i tavoli. Sospiro ormai esausta e mi fermo dietro alla cassa.
Dopo circa due ore che io lavoro mentre Jamie si intrattiene a parlare con le clienti nel locale fa capolino un ragazzo. Lo vedo varcare la porta del locale. Si sfila gli occhiali da sole e con un passo sicuro si avvicina al bancone.
E' alto, abbastanza muscoloso e ha corti capelli, scuri come la notte che mettono in risalto gli occhi verdi smeraldo.
"Ehi dolcezza. Un frappuccino" mi sorride dolcemente appoggiandosi al bancone.
"Sono due sterline" ricambio il sorrido un po' imbarazzata.
Mi porge il denaro ed io comincio a trafficare con la cassa.
"Perchè una bella ragazza come te è in questo posto?" mi chiede il ragazzo fissandomi.
"Ehm...non saprei" sento il cuore battere e le mani sudare. Io non so intrattenere discorsi con gli sconosciuti, soprattutto con ragazzi così belli.
"Tu sei?" continua lui
"Skye" sorrido spostandomi la ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Io sono...." ma si blocca venendo interrotto
"Liam...che ci fai qui?" Jamie si ferma accanto a me. Ha la mascella contratta e l'espressione sul volto mi fa intendere che tra di loro non scorre buon sangue.
"Sono tornato in città per le vacanze estive. Bello no?" chiede il moro beffardo.
"Preferivo non vedere la tua faccia da coglione" ribatte Jamie freddo.
Liam afferra il suo frappuccino con un sorriso di sfida.
"E' stato un piace Skye" ammicca. Si infila gli occhiali e con la stessa sicurezza con la quale era entrato se ne esce.
"Che ti è preso?" gli chiedo incrociando le braccia al petto.
"Ti piace?" mi chiede corrucciato.
"Questa è bella! Non lo conosco. E' un bel ragazzo ovviamente, ma piacermi addirittura? No, non sono quel tipo di ragazza" replico irritata.
"Bene. Sta lontana da lui." continua Jamie.
"Ma..." la sua mano afferra il mio braccio e i suoi occhi incontrano i miei per diversi secondi. 
"Devi stagli lontano, chiaro?" il tono è serio e i suoi occhi sono diventati cupi.
"Ragazzi, i clienti non si servono da soli" sentiamo esclamare da Lexie. Jamie lascia la presa e si allontana con passo pesante.
Il cuore batte così forte; lo sento rimbombare nelle orecchie e avverto ancora il suo sguardo. Quegli occhi che ti penetrano fin dentro all'anima, che si impadroniscono di te lasciandoti una strana sensazione. Una sensazione poco piacevole e moltissimo dubbi.



*Spazio autrice*
Salve! 
Volevo chiedervi che ne pensate e chiedervi scusa se il capitolo è troppo corto e se non è molto interessante, Ma nel prossimo approfondirò un po' più di cose ovviamente.
Grazie e un bacio!
  
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