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Autore: slayerkitty    03/05/2014    4 recensioni
Un tweet mandato per sbaglio. La chance di una telefonata. O cosa succede quando la star televisiva Blaine Anderson tweetta per errore il suo numero di telefono.
- TRADUZIONE -
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Chance'
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Capitolo 23

 

La settimana trascorse lentamente, ma Blaine gioì quando finalmente arrivò il weekend.  Avrebbe potuto parlare con Kurt quando voleva – e avrebbe potuto dimenticare tutta la storia di Sebastian.

Quando accese il cellulare rimase stranito dal fatto che non vi era nessun messaggio di Kurt. Cercò di non dargli troppo peso, immaginando che Kurt fosse occupato. Scrisse un sms veloce.

Sono contento che possiamo parlare di nuovo.

Andò a lavoro, e registrò diverse canzoni in studio. Blaine premise al produttore di fargli una foto e poi la twittò. Poi uscì a raccogliere le sue cose. Erano passate diverse ore da quando aveva mandato il messaggio a Kurt. Sicuramente a questo punto Kurt aveva già risposto.

Quando controllò il telefono e scoprì di non avere nessuna notifica, si sentì sempre più confuso. Decise comunque di dar tempo a Kurt fino alla fine della giornata.

Gli mandò un altro messaggio (Giornata impegnativa?) e poi si diresse sul set per registrare alcune scene.

Quando tornò a casa quella sera senza aver ricevuto ancora nessuna notizia da Kurt, iniziò a preoccuparsi. Gli mandò ancora un messaggio (Kurt, chiamami per favore) e decise che se non avesse sentito Kurt entro un ora, lo avrebbe chiamato.

L’ora passò lentamente con Blaine che cercava di tenersi occupato. Con 5 minuti di anticipo si arrese e compose il numero di Kurt. Suonò diverse volte e poi partì la segreteria telefonica.

Okay. Quindi il telefono di Kurt era acceso, ma lui non voleva rispondere. Forse suo padre non glielo aveva ancora restituito per qualche motivo. Ci pensò a lungo e poi decise che avrebbe chiamato a casa per poter parlare con Burt. Proprio mentre stava per comporre il numero fisso il cellulare gli squillò tra le mani. Era la sua agente.

“Julie?” rispose al telefono.

Dove sei?” domandò lei secca, sembrava seccata.

“A casa,” rispose, stranito dal suo tono. “Perché?”

Stai lì,” gli ordinò. Poteva sentire i rumori del traffico in sottofondo. “Sto arrivando.”

Blaine camminò per casa, aspettando l’arrivo di Julie. Il suo tono l’aveva spaventato, e stava per andare in panico. Julie era sempre abbastanza tranquilla, questa volta sembrava che stesse per impazzire – doveva significare che era successo qualcosa di grave.

Dopo non molto il portiere avvisò dell’arrivo della donna e Blaine aspettò sull’ingresso l’arrivo dell’ascensore. Julie uscì dall’ascensore e senza nemmeno salutarlo entrò nell’appartamento, togliendosi il cappotto.

“Abbiamo un problema,” annunciò lei, poggiando il suo cappotto e la sua borsa sul divano.

“L’avevo capito,” replicò Blaine. “Abbiamo un problema con una prenotazione di un volo?”

“Vorrei,” sospirò Julie. “Hai visto TMZ stasera?”

“No.” Blaine scosse la testa. “Sai che non guardo quelle schifezze.”

“Sì, beh, forse dovresti iniziare.” Julie si avvicinò al suo pc e si sedette alla scrivania aprendolo. Scrisse un indirizzo e poi aspettò che la pagina si caricasse. Una volta pronto, voltò lo schermo verso Blaine.

Blaine si sedette a bocca aperta sul divano fissando lo schermo, fissando diverse foto di lui e Sebastian che si baciavano.

 

*
 

Kurt si svegliò pensando che sarebbe stata una bella giornata. Dopo tutto, avrebbe avuto indietro il suo telefono e la possibilità di connettersi a internet, e avrebbe potuto parlare con Blaine. In più la sera precedente aveva parlato con suo padre che aveva acconsentito a lasciarlo andare a LA per metà delle sue vacanze primaverili.

E se fosse stato fortunato le New Direction avrebbero anche vinto le Regionali. Kurt si fece sfuggire un sospiro di gioia, praticamente lanciandosi contro il pc, accendendolo. Nel frattempo andò a farsi una doccia veloce e si occupò della sua routine mattutina del viso. Si vestì in base al suo umore, quindi in modo impeccabile, prima di sedersi alla scrivania per poter controllare le mail che aveva ricevuto e controllare Tumblr prima di andare a scuola.

Rispose a qualche email prima di connettersi a Tumblr. Guardò la dash e rimase immobile.

Il suo cervello non riusciva a capire quello che stava vedendo.

Tutta la sua dashboard era piena di foto – foto di Blaine abbracciato con Sebastian Smythe.

Kurt fissò la foto e poi iniziò a leggere i messaggi sotto il post. Il primo era il peggiore.

 

OMMIODDIO, RAGAZZI. ERO IN QUESTO CLUB LA SCORSA NOTTE E HO VISTO BLAINE ANDERSON E SEBASTIAN SMYTHE PARLARE NEL PARCHEGGIO E DOPO, PORCA PUTTANA, SI SONO BACIATI!!!111!!!

OMMIODDIO. LO SAPEVO. LO SAPEVO CHE SI STAVANO FREQUENTANDO.

HAH, IL FANDOM ANDERSMYTHE IN QUESTO MOMENTO STA ANDANDO FUORI DI TESTA.

EVERYTHING IS ANDERSMYTHE AND NOTHING HURTS.

Dlkfadlifja;eorijaeoisdlkfjadlkfa;dlkjad *morta*

 

E molto altro ancora, post su post tutti di questo stampo e Kurt a un certo punto non ce la fece più a guardare. Aveva la mascella talmente stretta che gli stava facendo male la testa. Aveva gli occhi pieni di lacrime e a ogni battito di ciglia sentiva queste rigargli le guance.

“Kurt, faremo tard- hey, cosa c'è che non va?” Finn parlò dietro di lui. Kurt non riusciva a rispondere, così Finn si avvicinò. “Oh, merda,” mormorò, guardando la schermo del computer di Kurt.

Kurt a quel punto non riuscì più a trattenersi, sentì le spalle tremargli per i singhiozzi e Finn lo strinse a sè.

E in quel momento arrivò anche Burt. Finn sottovoce gli indicò quello che era successo.

“Figliolo, vuoi andare a scuola?” chiese Burt.

“No,” il rifiuto di Kurt era attutito dal corpo di Finn. “Non posso affrontare i miei compagni sapendo che anche loro sono al corrente di tutto.”

“Va bene.” Burt sospirò. “Finn, muoviti.”

“Di a tutti di non mandarmi messaggi,” Kurt mormorò, spostandosi da Finn “E cambia la tua maglietta. Te l’ho bagnata tutta.”

“Sicuro che starai bene?” chiese Finn. Burt lo spinse fuori mentre Kurt annuì e poi si sdraiò sul letto spegnendo il pc. Ormai non gli importava più dei suoi vestiti. Mise il cellulare silenzioso e poi si mise una coperta fin sopra la testa, cercando di allontanare tutto il mondo circostante.

 

   
 
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