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Autore: Adaralbion    23/07/2008    6 recensioni
La solitudine è un elemento che accompagna la vita di ogni essere umano.
Ma la solitudine non ha un solo volto e un solo nome: è una creatura a più teste, come un Idra.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Near
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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La Perfezione

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Light





Quando Yagami Light osserva la propria immagine riflessa nello specchio, vede un ragazzo di bell'aspetto dagli occhi color d'ambra e le labbra fini di un rosa pallido simile a quello dei fiori di pesco; il viso glabro dalla pelle morbida, le ciglia lunghe e i capelli lisci dal taglio simmetrico.

La sua stanza è ordinata, talmente pulita che sembra quasi non ci viva nessuno; i suoi voti scolastici sono i più alti del distretto e ogni volta che apre l'armadietto per cambiarsi le scarpe, trova sempre qualche lettera di una ragazza che gli confessa i propri sentimenti.

Yagami Light ha una vita perfetta, una famiglia perfetta.

Yagami Light è tremendamente solo.

Nonostante le amicizie, nonostante le ragazze, nonostante i genitori e la sorella che lo adora, nonostante le strade di Tokyo pullulino di gente che va e che viene, intorno a lui c'è una barriera invisibile che lo isola dal resto del mondo.

Sono i suoi ideali, le sue idee, i suoi desideri che costituiscono quella barriera: è la perfezione a cui agogna che lo rende solo.

Yagami Light è Kira.

Non perchè uccidere gli provochi un orgasmo, non è la vendetta a muoverlo: lui vuole creare un nuovo Mondo, lui vuole essere Dio.

Osserva la città dalla finestra della sua stanza, le dita fini che reggono dolcemente le tende chiare, e i suoi occhi sono fissi sul mondo all'esterno, occhi gelidi ma pieni di ardore che servono per giudicare, condannare, giustiziare: nessuno in quel Mondo può essere suo pari, Dio è uno ed unico.

Non teme gli Shinigami, non teme la polizia, non teme Amane Misa che possiede il suo stesso potere: li controlla tutti, dal primo all'ultimo, ingannandoli con la propria presenza, viziandoli con i suoi sorrisi maliziosi. In realtà lui non è lì, lui è nel suo Regno fatto di nomi, fatto di pagine dalla carta sottile, di speranze alle quali non può e non vuole rinunciare.

Dio è solo.

Ma c'è una lettera marchiata di nero nella sua mente, una lettera elegante, temibile, eccitante: c'è una sfida che lo fa fremere, quasi quel simbolo potesse sfiorarlo negli angoli più reconditi del suo essere.

C'è L, e con lui la solitudine svanisce, la perfezione s'incrina, la barriera si intacca lasciando entrare quella voce metallica, quelle parole che colpiscono l'ego con forza: Light sente nella sua anima corrotta che a lui non potrà mentire, che sarà difficile quella battaglia e che la vittoria della guerra sarà incerta fino all'ultimo.

Light sa che quello è il destino, che lui ed L sono stati invitati in questo scontro e che le loro strade andranno di pari passo d'ora in poi.

Sorride Light, osservando il sole che scompare oltre i grattacieli di Tokyo: sorride e si sfiora le labbra con un polpastrello, ansioso di assaporare quel dolce succo dal sapore divino che i comuni mortali chiamano vittoria.

Si stende sul letto e lo Shinigami che lo accompagna lo osserva stranito: la sua espressione è indecifrabile per quel Dio della Morte, ma lo può percepire ugualmente quel che vibra intorno al corpo del ragazzo.

Chiude gli occhi Light, sospirando, e nella sua mente cerca un volto a cui associare una voce falsata: L è entrato nella sua vita con la grazia di un gatto, l'irruenza di un drago, la semplicità di un cigno.

L è il nemico perfetto per un Dio e Light ora non è più solo.






   
 
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