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Autore: MarDC    03/05/2014    2 recensioni
Faith Hamilton ha 18 anni e si trova innamorata del vice di suo padre, William. Per cercare di attrarre la sua attenzione si finge fidanzata di JJ, un ragazzo libertino abito a vivere alla giornata. Questo finto rapporto funziona finchè lui non inizia a provare qualcosa oltre l'amicizia verso Faith, così, quest'ultima si troverà a faccia a faccia con sentimenti sempre più complessi e discordi tra loro.
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Tratto dal capitolo 5
- È incredibile come le mie sbarre di difesa calino davanti a lui. L'amore che provo per lui, mi rende cieca ma ciò non impedisce ad alleviare l'intreccio di piaceri e dispiaceri dentro di me.
Solo in questi giorni ho capito cosa intendeva Romeo quando disse che l'amore di aspetto è gentile, ma poi, quando lo si mette alla prova, è aspro e tiranno. -
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 2.

Sono passate due ore e William non si è ancora fatto vivo. Ho ballato con un paio di ragazzi, ho bevuto qualche bicchiere e cantato a squarciagola le mie canzoni preferite ma di lui neanche l'ombra. 
Mi siedo su uno dei divani, osservo JJ che ci prova con due gemelle e dietro a queste ci sono altre ragazze che aspettano il loro turno.

"Da piccolo era un bimbo adorabile ma ora mi fa rivoltare lo stomaco" commenta una ragazza riccia sedendosi al mio fianco. La guardo con aria curiosa perché nessuna ragazza di mia conoscenza aveva mai offeso JJ. Lei si gira verso di me, mi sorride e mi porge la mano.
"Ciao! Io sono April."
Stringo il suo arto e anche io mi presento.
"Come fai a conoscere JJ?"
April sbuffa al ricordo e poi sorride.
"Ci siamo conosciuti alle elementari, sai i bambini già da allora erano un po' prepotenti e con la nuova arrivata erano degli stronzi. Al mio terzo giorno di scuola, non ricordo per quale motivo, uno di loro mi aveva spinta e io caddi sbattendo il gomito sullo spigolo di un banco e mi misi a piangere. Nessuno venne in mio aiuto, ma quando lui mi vide tutta sola con le lacrime che bagnavano il mio viso, venne ad aiutare e da allora non mi lasciò sola fino a quando iniziammo le superiori e le nostre strade si divisero."
Guardo JJ e non riesco a immaginarmi un suo lato tenero. A volte mi sembra di trascorrere più tempo con lui che con mio padre, ma nonostante ciò, mi rendo conto di non conoscerlo per niente.

Un ragazzo si avvicina a noi e inviata April a ballare, lei accetta e mi saluta con un cenno. 
Anche io mi alzo e vado a prendere una bottiglia di birra dal frigo, esco dalla cucina e intravedo la faccia di Will. Il.mio viso da seria diventa raggiante, sto per andare a salutarlo ma dietro di lui compare una chioma bionda. Inizio a tossire come una dannata per il liquido che mi è andato di traverso e la mia faccia diventa rossa come un peperone. 
Una mano mi dà delle pacche sulla schiena e ride allo stesso tempo.
"Che hai visto Faith? Un fantasma?" 
Riconosco la voce di JJ e mi viene in mente un' idea.
"Ho bisogno di un tuo favore" gli dico avvicinandomi al suo orecchio. 
"Dimmi tutto principessa!" 
Questa volta non lo rimprovero per avermi chiamata così, ma se lo fa di nuovo giuro che gli mollo un pugno.
"Fai finta di essere il mio ragazzo."
Lui rimane un po' perplesso dalla mia frase ma subito dopo gli compare un sorriso malizioso sulle labbra.
"Piccola se volevi portarmi al letto bastava dirlo."
Gli do una pacca sul braccio e lo prendo per mano trascinandolo in mezzo ai ragazzi che ballano.
Mi muovo mollo vicina a lui guardando verso Will. Vedo che mi sta cercando e con lui anche la bionda ossigenata della sua fidanzata. Dice qualcosa a Sandy e lei va verso la cucina e lui si avvicina verso di noi.
Io porto le braccia intorno al collo di JJ e lui mi cinge la mia vita provocandomi dei brividi a causa delle sue mani fredde. 
Gli occhi di Will trovano i miei e con passo deciso cerca di farsi strada tra la folla e io ne approfitto per sussurrare a JJ di baciarmi.
Le sue mani prendono il mio viso e porta la mia bocca a incontrarsi con la sua. Cerca di infilarmi la sua lingua dentro ma non glielo permetto.
"FAITH!" sentiamo urlare William prendendo un mio braccio e allontanandomi dal mio amico.
"Che vuoi Will?" 
"Come cosa voglio? Sei impazzita per caso? Cos'è questo casino?"
JJ mi viene vicino e dice a William di lasciarmi. 
"Sparisci moccioso prima che chiami la polizia" aggredisce l'uomo all'adolescente.
"Non hai nessun diritto di parlargli così!" urlo liberandomi dalla sua presa. 
All'improvviso la musica si interrompe e dei lamenti si propagano nella stanza. 
"Entro due minuti vi voglio tutti fuori prima che chiami le autorità e vi portino via!" strilla Sandy con una voce molto fastidiosa. 
"Vedo che ultimamente non sai stare da solo" mormoro rivolgendomi a William.

I ragazzi iniziano ad uscire dal retro e dalla porta principale spingendo e lasciando dietro di loro un grande disastro. 
"E tu che aspetti?" chiede Sandy rivolgendosi a JJ. Quest'ultimo mi prende un po' da parte, mi bacia come prima e poi va via lanciando delle occhiatacce ai nostri due spettatori. Dei quali, una è disgustata e l'altro ribollisce di rabbia che cerca di non fare vedere.
"Signorina ci devi delle spiegazioni." dice la donna incrociando le braccia. 
Scoppio a ridere e lei diventa una furia. 
"Fai sul serio Sandy?" 
Lei guarda Will in cerca del suo aiuto ma lui non osa aprire bocca.
"Non sei nessuno per venire a casa mia e rimproverarmi. Da Will posso accettarlo ma da te no." 
Mi tolgo le scarpe e vado verso le scale, ma prima di salire mi fermo e mi giro verso di loro. 
"Non ho bisogno della baby-sitter. Spegnete le luci quando andate via. Ahh sono stanca!"

Ok. Sono stata stronza con Sandy, ma l'alcol che circola nel mio corpo mi fa dire tutto ciò che penso.
Sento la porta sbattere e i passi pesanti di Will.
Mi svesto in fretta e mi metto una maglia XL che mi sta come un vestito. 
"Posso entrare?"
"Si"
Mi metto sotto le coperte e lui rimane in piedi guardandomi.
"Sai non riesco a capire questo tuo comportamento."
Non gli rispondo e spengo l'abatjour che si trova sul comodino.
Mi giro e gli do le spalle, ma lui si avvicina e mi volta delicatamente.
"Parlami Faith."

Sento il letto muoversi e le coperte spostarsi. Mi faccio piccola piccola, lui si sdraia e mi abbraccia da dietro. 
Forse Will non lo fa apposta, almeno credo, ma così mi sta torturando perché ho voglia di girarmi per baciarlo ed essere sua. 
"Buonanotte." sussurra dolcemente dandomi un bacio sulla spalla.
Chiudo gli occhi e mi addormento con lui che mi culla.

***

Al mio risveglio pensavo di trovare William accanto a me, ma mi sono svegliata sola sul letto tutto stropicciato.

Sto cercando di chiamare JJ da una mezz'oretta ma risponde sempre la segreteria telefonica. Sarà nel suo appartamento con qualche ragazza. Vado lo stesso da lui. Devo mettere in atto il mio piano.
Ieri sera è stato molto bravo anche se era totalmente andato e sono sicura che non si ricorda neanche una frazione di tempo di quello che è successo. 
Mi fermo davanti a uno dei palazzi della Fifth Avenue e salgo fino al suo piano.

"JJ?"
Faccio qualche passo avanti e dal bagno spunta una ragazza di colore molto bella.
"Tu chi sei?" mi domanda come se fosse la padrona di casa.
"Sono quella che ti dice di uscire da qui. Subito!" 
Bene Faith. Ti sei fatta nemica un'altra dei giocattoli di JJ. 
Lei mi guarda con aria di sfida. Sembra tosta la tipa, ma ora non ho tempo di giocare.
"Tranquilla, avrai i tuoi soldi per i lavoretti che hai fatto al mio amico." - prendo delle banconote e le appoggio sul tavolino - "Prendi le tue cose e sparisci."
Dal corridoio giunge fuori JJ e mi sorride.
"Faith se ti comporti così, me le spaventi tutte e non tornano più."
Sbuffo e vado in cucina per non assistere alle sue smancerie.

"Come mai questa visita improvvisa? Non puoi fare a meno dei miei baci, principessa?"
Lo guardo male e lui ride di gusto. 
"Tieni i tuoi baci sporchi per le tue amichette." 
"Uuh quanto siamo acide oggi. Su raccontami tutto!"

"Noi due siamo amici e tu sei in debito con me." 
Lui annuisce ricordando la volta in cui gli ho salvato il culo prendendomi la colpa quando eravamo in Francia, dicendo ai responsabili che l'erba che hanno trovato era mia e non di JJ. Loro non hanno chiamato mio padre ma mi hanno solo messa in punizione per il resto della permanenza in quel campeggio. 
"Che tipo di favore ti serve?"
Si fa serio, delle piccole rughe sulla sua fronte spuntano fuori e si siede.
"Tranquillo. Non è niente di illegale. Ho solo bisogno che tu finga di essere il mio ragazzo per qualche settimana."
Tutti i suoi muscoli si rilassano e sulle sue labbra appare il solito sorriso beffardo. 
"Lo fai per quello di ieri?"
Non pensavo che si fosse accorto delle mie intenzioni con Will. 
Ovviamente dovrò spiegarli un po' di cose.
"Prima rispondi. Mi aiuti o no?"
Ci pensa un po' su grattandosi il mento che accenna un filo di barba.
"Dai JJ!" 
"Ok. Accetto, ma questa finzione non interferirà con lo stile di vita che ho."
"Si, cioè no. Uff va bene! Farai il ruolo del mio ragazzo solo quando William sarà nei dintorni." 
È fatta! Racconto a JJ un po' di cose e lui mi ascolta con fare interessato mentre si fuma una sigaretta.

***
Guardo delle foto che qualcuno ha fatto con la polaroid. Le osservo bene e in alcune di esse riesco a riconoscere April, l'amica di JJ. 
Mi piacerebbe conoscerla, la prossima volta che vedo quel pazzo del mio finto ragazzo gli chiedo il suo numero. 
Sento il telefono di casa squillare e mi alzo dal divano. Dove cavolo è? Dalla festa sono passati due giorni, ma le donne della pulizia non sono riuscite a trovare un paio di cose.
Eccolo! Mi inginocchio e lo prendo da sotto uno dei mobili.
"Pronto?"
"Faith! Sono William, ascoltami. Sandy ed io passeremo tra un'ora per cenare insieme." 
"Perché?"
"Tuo padre ci ha chiesto di tenerti d'occhio."
"Balle."
"Non ricominciare."
Do un calcio sul muro e mi faccio male all'alluce. Mi sono dimenticata di essere scalza.
"Ahi!" esclamo un po' sofferente.
"Che è successo?" 
La sua voce è preoccupata, il sottofondo rumoroso dal suo lato scompare.
"Picc...Faith stai bene?"
Sorrido, gli dico che sto bene e che ci vedremo dopo. 
Dopo aver attaccato, mi fiondo alla ricerca del mio cellulare e invio un sms a JJ con scritto che deve venire subito da me.

JJ arriva dopo 20 minuti. Lo faccio accomodare e gli scompiglio un po' i capelli.
"Non credo che William sia così scemo da credere che siamo stati insieme tutto il pomeriggio."
"Perché?" chiedo sedendomi sul divano.
"Perché manca questo piccolo tocco."
Si avvicina lentamente e mi bacia. Cerco di respingerlo, ma lui mi sussurra: "Se vuoi farlo ingelosire, le tue labbra devono essere rosse e un po' gonfie." 
Sospiro e mi rendo conto che ha ragione.
"Lasciati andare, principessa."
Si attacca di nuovo a me e mi dà dei baci che sarebbero proibiti fare in pubblico.

Il citofono suona e JJ si stacca da me con mala voglia. Mi sistemo i capelli e la maglietta. 
Vado verso la porta e la apro. 
Che la cena abbia inizio!

  
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