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Autore: PopPap    04/05/2014    0 recensioni
Qual'è il vero significato del sorriso? Cos'è alla fine un sorriso? E' una maschera, per far capire di essere felice? Cosa vuol dire sorridere? Allargare gli angoli della bocca all'insù soltano? Nah, sono capaci tutti. Allora cos'è? Ginevra non sa perchè si poneva quelle domande, ma sapeva che avrebbe trovato una risposta.
"Sabri cos'è per te il sorriso?"..."E' una reazione involontaria del nostro corpo quando è felice."..."E se uno fa finta di sorridere?"..."Il sorriso di una persona triste non risplenderà mai come il sorriso di chi è felice."..."Perchè?"..."Perchè il sorriso è lo specchio della felicità."..."Come farò a sapere quale sarà lo specchio della mia vera felicità?"..."Oh, fidati Ginny, lo scoprirai..."..."Tu lo hai scoperto?"..."Si"..."Quando?"..."Quando mi sono innamorata di Harry.
Ginevra scoprirà cosa è per lei un sorriso? Vediamo....
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Spero di avervi un po' incuriositi, passate mi raccomando
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La primavera... La cosa più bella che esista in questo mondo. Insomma, la stagione dell'amore, rinasce la vita dopo un freddo inverno, alcuni animali si risvegliano dopo un lungo letargo e, finalmente, ricomincia ad esserci il sole. Ginevra adorava svegliarsi con il sole, lo considerava un amico che ci aiutava a vivere. Rimase un po' lì, su quel letto ad organizzarsi la giornata. Era sabato e primavera, non avrebbe passato di certo il pomeriggio a casa! Decise di alzarsi e di andare a fare colazione, scese le scale e trovò la madre seduta a tavola in cucina. Stava bevendo un caffè e leggendo, contemporaneamente, un libro. "Buongiorno mamma." la salutò cordialmente, dandole un bacio in guancia. "Giorno tesoro, dormito bene?" chiese gentilmente la madre. Ginevra annuì, prendendo una tazza e mettendo a cuocere il latte. Si girò a fissare la madre, ancora intenta a leggere quel libro. Nessuno poteva capire quanta ammirazione aveva Ginevra nei suoi confronti. Era una bella donna e aveva una forza incredibile. Alla morte di suo padre, lei era riuscita ad andare avanti e, nel frattempo, a consolare lei e la sorella. In più, per il bene della figlia maggiore, si trasferì da Roma a Londra, lasciando il suo amato lavoro. Tutto solo per non farla soffrire. Ginevra sorrise al pensiero di avere una madre così premurosa nei suoi confronti. Si girò e levò il latte dal fuoco, mettendolo nella tazza. Si sedette a tavola e iniziò a berlo, controllando i messaggi degli amici. Uno era da parte di Sabrina e diceva: "Oggi si esce, non accetto un no! Passo a casa tua per le 11:00 AM, andiamo a pranzo da Layla, cocca! ;) Un bacio, Sabri <3". Ginevra sorrise leggendo il messaggio e rispose con un semplice 'ok.' Aprì un altro messaggio, questa volta di Layla e diceva: "Sabri ti avrà già avvertita del fatto che oggi si esce, non ritardare come al tuo solito, non voglio far aspettare anche i ragazzi. E non voglio far freddare il pranzo, dopo chi li sente quegli altri! Mi raccomando, puntualizzati o ti picchio! Layla ;)" rise leggendo quel messaggio e rispose assicurando che avrebbe cercato di puntualizzare. Incredibile quanto fossero diverse l'una dall'altra: Sabrina era una ragazza allegra, dolcissima ed estrovera; Layla, come lei, era più chiusa, ma era una ragazza forte e divertente, anche se a volte scontrosa. E poi c'era lei, una ragazza solitaria ma socievole. Fragile ma forte. Una ragazza solare ma chiusa, divertente e dolce ma timida e fredda. Era un controsenso vivente insomma. Con un passato alle spalle da dimenticare ed un presente fantastico. Si riteneva una ragazza fortunata ora. Guardò l'orologio fissato alla parete che segnava le 10:00 AM, così decise di andare a prepararsi. Avvertì la mamma della sua uscita e corse a lavarsi. Si fece una doccia e nel frattempo rifletteva. In quel momento le venne in mente il sorriso delle sue amiche. Bello il sorriso, felice e allegro. Ma qual'è il vero significato del sorriso? Cos'è alla fine un sorriso? E' una maschera, per far capire di essere felice? Cosa vuol dire sorridere? Allargare gli angoli della bocca all'insù soltano? Nah, sono capaci tutti. Allora cos'è? Ginevra non sa perchè si poneva quelle domande, ma sapeva che avrebbe trovato una risposta. Uscì dalla doccia, si asciugò e si vestì con una felpa, dei jeans e le converse e controllò l'ora. Le 11:55, tra cinque minuti sarebbe arrivata Sabrina, scese di sotto e vidi la sorella. "Hey pulce!" le disse dandole un bacio in guancia. "Ciao scarafaggio!" le rispose Clara ridendo. Ginevra la guardò perplessa. "Scarafaggio?" le chiese ancora confusa. Clara scrollò le spalle. "Sempre un insetto è!" rispose con noncalanche, provocando la risata di Ginevra. Suonò il campanello e Ginevra si diresse verso la porta e prese il cappotto dall'attaccapanni. "Ci vediamo pulce." disse alla sorella, che la guardò amareggiat. "Non ci sei a pranzo?" le chiese triste. Ginevra scosse la testa. "No, vado a casa di Layla, tu oggi non fai niente?" le chiese, poi. "Ancora non lo so..." rispose Clara. "Okay, ci vediamo dopo piccola." disse Ginevra, dandole un bacio in guancia e uscendo dalla porta. Salì nella macchina di Sabri e vide lei guardarla sorridendo. "Ciao Ginny!" le disse Sabrina sprigionando la sua solita allegria. "Ciao Sabri! Siamo in ritardo?" chiese Ginevra all'amica, la quale scosse la testa ridendo. "No, per oggi siamo in anticipo, contenta?" chiese sempre sorridendo. A Ginevra vennero in mente le domande di questa mattina. "Sabri, secondo te cos'è il sorriso?" le chiese. "Sabrina la guardò confusa. "Perchè me lo chiedi?" chiese poi, un po' incuriosita. "Beh, per il fatto che ci stavo pensando questa mattina e non sono riuscita a trovare una risposta..." rispose Ginevra, pensando di aver fatto un'enorme cazzata a chiederglielo. ."E' una reazione involontaria del nostro corpo quando è felice." rispose Sabrina, guardando in alto. Ginevra ci pensò su. "Non è del tutto esatto, però..." disse poi. Sabrina la guardò incuriosita. "E perchè?" chiese. "E se uno fa finta di sorridere?" chiese Ginevra "Non ci avevi pensato?" continuò poi. Sabrina la guardò e sorrise. "Il sorriso di una persona triste non risplenderà mai come il sorriso di chi è felice." disse poi, sorridendole. "Perchè?"chiese Ginevra. Sabrina la guardò dolcemente. "Perchè il sorriso è lo specchio della felicità." disse poi. Ginevra sorrise. "Io adesso sto sorridendo e sono felice, ma non penso sia solo questo..." disse poi, abbassando lo sguardo. "Oh, Ginny, quello era sorriso normale, tutti sorridono. SI sorride quando si è felici anche di poter stare con un amico. Io parlo della vera felicità." le rispose Sabrina dolcemente. "Come farò a sapere quale sarà lo specchio della mia vera felicità?" chiese ingenuamente Ginevra. "Oh, fidati Ginny, lo scoprirai..." le rispose Sabrina sorridendo. "Tu lo hai scoperto?" continuò Ginevra, con le sue domande. "Si"Rispose Sabrina. Ginevra le sorrise. "Quando?" chiese poi. Sabrina sorrise a quella domanda. "Quando mi sono innamorata di Harry" le rispose con semplicità. Ginevra le sorrise e, insieme, continuarono il loro viaggio verso casa Horan.

*Angolo Autrice*
Si lo so, come prologo è corto, ma 1 non ho tempo e 2 ho fatto a posta a fermarmi qui. Qui comincia tutto, comincia la ricerca di Ginevra, con questo dialogo insieme a Sabrina. Nel prossimo capitolo metterò i Personaggi e le loro descrizioni (nome, città natale, carattere, curiosità e storia). Spero che, almeno, la riflessione che hanno avuto Ginevra e Sabrina vi sia piaciuta. Recensite, per favore, altrimenti non aggiorno. Se volete chiedermi qualcosa chiedetela pure, se avete qualche consiglio, fatevi avanti. Se volete passate su un altro mio profilo Pap e leggete le mie storie :D. Se avete un sito dove posso creare un banner per la mia storia io sono sempre qui! Ditemi se vi è piaciuta o no! E scusate gli errori grammaticali se ci sono, non ho avuto tempo di rileggerla
Un baciu,
PopPap
  
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