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Autore: BethSand    04/05/2014    4 recensioni
ispirata alla serie tv Scrubs , nasce questa storia che ha come tre protagonisti , separati da altrettante storie differenti , tre medici:le assistenti Nihal e Dubhe e lo specializzando Amhal coinvolti nell’ambiente ospedaliero e divertente , devono ancora apprendere tutto del nuovo mondo che li aspetta. Fan fiction illogica che unisce due storie totalmente diverse!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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La vita dello specializzando è dura, durissima, e me ne rendo conto dopo il mio primo turno. I pazienti ovunque, le emergenze, il ritmo frenetico di una vita a cui non sono affatto abituato! "Queste cose non le insegnano all'università" penso amareggiato, mentre aspetto lei. Adhara. Quella ragazza è incredibilmente graziosa, ma anche timida, e sfuggente, molto sfuggente. Dopo qualche minuto di conversazione è scomparsa, e l'ho intravista un paio di volte nei corridoi, senza poterla avvicinare. Decido di restare in ospedale, anche se da regolamento dovrei andarmene prima dell'inizio del turno di notte, ma non ci riesco. "Ehi, il tuo turno non è finito?" mi volto di scatto. Maledizione. Il primario. Mi guarda con degli occhiacci cattivi, che poco si addicono al suo bell'aspetto. Ehi. Questa mi è uscita un po' male. "Mi scusi.. ora... vado.." farfuglio, ma il dottor Kryss ha cambiato espressione. Ora ha il solito sorriso benevolo di poche ore prima, e sembra non essersela presa più di tanto. Ho come l'impressione che si stia.. controllando? "Nessun problema, ma che non si ripeta mai più" dopo quelle parole, sto molto meglio! Mi allontano, anche se a malincuore, senza aver visto Adhara. Sono quasi alla porta quando all'improvviso la vedo venire verso di me. Cioè, non proprio verso di me, visto che sono vicino all'uscita. Ad ogni modo devo riuscire a parlare con lei, diamine! Anni di specializzazione e non ho il coraggio di attaccare bottone con una ragazza. E' sempre più vicina, è il momento! Sorrido, alzo una mano per salutarla, lei mi nota, mi viene incontro e... svolta l'angolo. "Scusa, codice rosso!" la sento gridare, prima che scompaia dalla mia visuale. Ripeto, ci sono cose che non insegnano all'università. Una di queste è avere una ragazza. Ormai mancano pochi minuti prima dell'inizio del turno notturno. "Che giornata terribile" penso. Ma sono certo che i miei patimenti saranno ripagati, e poi, cavolo, col tempo andrà meglio e forse, un giorno, riuscirò a diventare come il dottor San. Fin dall'inizio lo avevo ammirato, un comportamento alquanto masochista, visto il suo carattere, ne sono consapevole. Di sicuro, però, sotto sotto è buono. "Milady, mi concede la sua attenzione, una volta tanto?" Eccolo. E' di fronte a me, le braccia conserte, un'espressione infastidita in volto. Ed io come al solito avevo la testa fra le nuvole, accidenti! "Ci sarebbero un'infinità di insulti che potrei rivolgerti, pivello, ma, come avrai notato, siamo di fronte al reparto di pediatria e non voglio che questi adorabili, giovani pazienti" e indica con un gesto plateale la distesa di letti colma di bambini malaticci "subiscano un trauma tale da diventare una donzella sognante come te. E ora muoviti, siamo solo all'inizio!"
Dopo un ora… circa. ‘’ehi , pivello , com’è che sei ancora qua? Cioè , hai la fortuna inestimabile di uscirne prima e tu bazzichi ancora in giro? Che spreco.’’
Guardo il Dottor San con l’espressione di un bambino scoperto a fare cose sconce e vietate.
‘’Dottore , io … aspettavo un amica?’’
Il Dottor San si appresta a scartare una barretta di carne essiccata e pane nero, dieci carole alla macchinetta. Praticamente un furto calcolato. Sapevano di cartone. Lo schifo!
‘’Ah si? , parli per caso di Barbie? La ragazzina bi-color che inciampa sempre nei suoi piedi? ‘’
 Non so se nota le mie guance che sfiorano il rosso cupo , ma anche se non le considera la temperatura della stanza si eleva al massimo consentito alla vita.
 ‘’ Ehm, si , Adhara .’’
 ‘’ Ah , giusto , non ricordavo il nome’’
’ Certameeente.
Pian piano l’unico rumore che intasa le mie orecchie era quello del masticare voracemente quell ‘obbrobrio di barretta. Mi mordo le labbra dal nervoso.
‘’Dottor Amhal , ancora qui in giro? Non doveva andare a casa’’ la voce cantilenante del Primario Kryss mi da ancor più nervoso di quello che già scorre nel mio corpo.
 ‘’Spero che Shevraar lo prenda a colpi di sassi un giorno, quel ficcanaso!’’ sono queste le parole pronunciate dal dottor San. E Dubito che il primario non ha sentito. E Infatti.
 ‘’Dottor San , lei invece i suoi turni li spreca … non è un buon esempio, per i ragazzi!’’ conclude quella col suo sorriso falso. Cavolo! Quei sorrisi sono più falsi delle tinture per capelli del ex Dottor Dohor. (ne sentivo parlare spesso in chirurgia , e … ho visto i manifesti… l’ORRORE)
‘’Almeno mi cibo di cose commestibili , non di anime , come lei? ‘’ A Kryss il sorriso muore letteralmente. E al suo posto una faccia da Marvash in pieno ciclo mestruale , pronto a sbattere l’ agendina che aveva in mano ripetutamente sulla testa del Dottor San. Ma non lo fa. Piuttosto l’espressione svanisce ,nuovamente , sostituito da un movimento delle spallucce e da un sorriso ultra sarcastico.
 ‘’Mio caro Dottore. Le anime non sono così sgradevoli come dice. Donare sorrisi a poveri pazienti è un dono da regalare , non una cattiva azione!’’ Il Dottor San si affoga letteralmente , anche se i suoi spasmi sono più simili a risate malefiche che a un soffocamento. Detto questo il primario Kryss si allontana dalla scena , e mentre il Dottor San si riprende dalla ‘’tosse-da-risatina-prendi-in-giro’’ , io guardo la scena. In mente mi passò una fantasia orribile al limite dell’illegale. Nelle leggende* è frequente parlare di Marvash e Sheireen ,e in quel preciso istante vedo quello scontro sanguinoso e ultra terreno. Erano malvagi come due Marvash quegli , avrei francamente creduto che quei due potevano rivestire il ruolo del ‘’Cattivone ‘’ capace di minacciare il mondo. E io mi sento spettatore. Vedo di sfuggita il dottor San avviarsi verso la sala ‘’ di riposo ‘’ dove c’erano i suoi libri. Controllo l’orologio appeso al muro. Effettivamente quella era l’ora della ‘’lettura’’ per lui. Equivaleva a … NON DISTURBARLO, CHIAMARLO, PORTARGLI DEL CIBO(solo se non te lo chiede) , DARGLI SOLO A PARLARE ANCHE PER UN CONSIGLIO DI VITALE IMPORTANZA. Praticamente era un suicidio provarci. Ed ecco la nostra masochista di turno. Adhara entra di corsa con la sua cartellina in mano verso la sala ‘’ di riposo ’’ dove già il Dottor San sfoglia il suo libro. Dio mio , i suoi capelli bicolore e i suoi occhi bicolore, erano la fine del mondo. Tutto era a rallentatore , i suoi capelli svolazzanti , avvolta da uno sfondo caldo e tenue rosa pesca , immersa di fiori. Le guancie arrossate dalla timidezza. Questa mia fantasia si accavalla alla realtà dove il Dottor San con sotto l’ascella il suo amatissimo libro , porta fuori tirandola per i capelli la Mia splendida Didina. Volevo dire … ehm… Adhara.
La Dottoressa Adhara.
 Sì. Proprio così.
Dunque …
 Il Dottor San la trascina fuori , mentre lei continua a parlare sommessamente sul paziente da curare. Scrive anche sulla cartellina , come se ignorasse la stretta del dottore intorno le sue … morbidissimi ciocche vellutat… capelli , suoi … Capelli.
 ‘’Dico io , Porco Freithar, ma non avete il turno libero? ANDATEEEEEEEEEEE’’
 ‘’ Ma , Dottore … il paziente…’’
‘’Non ti preoccupare , non muoiono mai! Soprattutto sto nano qui! Meriph , non può morire nemmeno se gli facessimo bere Cianuro con latte! È’ uno gnomo , per la miseria di Phenor … sono come le erbe cattive. Non si riescono a togliere dalle palle. Ora che ci rifletto. Un po’ come te. Ogni volta che sento la tua voce mi parte un ronzio simile ad AAAAAAAAA, forse più acuto come un IIIIIIIIIIIIIIIII ’’ Detto questo si scosta dalla ragazza e si chiude la porta della sala ‘’di riposo ‘’ dietro le spalle.
 Io mi armo di coraggio e procedo verso la porta , aprendola di scatto. ‘’ Scusi Dottore , la ragazza voleva fargli una domanda soltanto’’
 ‘’Ecco tu hai un verso più basso tipo un UGA-UGAHH , è … più maschio , il che francamente sorprendente considerandone l’origine. Ma non temere , è altrettanto irritante , e fortunatamente … so come far sparire questo fastidio.’’ Detto questo si tuffa nel divanetto e inizia a leggere il libro. Richiudo la porta ormai sconfitto.
 ‘’ E’ insopportabile , sono solo una novizia , cerco solo di farmi rispettare e rispetto i miei superiori. Sono un incapace , l’ho sempre pensato ma … Vorrei farmi notare da lui , o almeno, ricevere qualche consiglio. Ma lui parte per la tangente con quelle frasi taglienti eh…’’ In quel momento un IIIIIIIIIIIIIIIIIIi mi invase la testa , offuscando ogni sua parola. ‘’Capisci?’’
 Non sono così scortese da sottolineare il fatto di non averla ascoltata. Annuisco prontissimo. ‘’ ecco , mi hai tolto le parole di bocca’’ La vedo girovagare intorno finchè non si tuffa a capofitto verso la machinetta delle merende. Estrae qualche carola e le infila nell’apposito posto. Ma dopo qualche secondo la merendina che aveva selezionato rimane bloccata , non scendendo. Io mi avvicino verso di lei , che nel frattempo stava ancora prendendo a pugni il plexiglass della macchinetta. ‘’Che ne dici se … andiamo a bere qualcosa fuori , o mangiare. Offro io naturalmente.’’ La ragazza mi guarda colpita. Poi arrossisce , e io prego Phenor e tutti gli dei di assistermi prima di morire ucciso dalle mie emozioni. ‘’ o-okay! Per me va bene ! prendo le mie cose , ho finito il turno. Dirò a qualche infermiera di occuparsi del mio paziente.’’ Peeeerfetto.
‘’ Allora … ehm … ti aspetto fuori … okay?’’ La ragazza mi sorrise . ‘’ Vengo subito ! ehm … Grazie, per l’invito …e per ‘’ indicò la porta della sala ‘’ di riposo ‘’ . ‘’ per quella cosa? Figurati , in realtà mi adora il Dottore. ‘’ Dalla sala arriva un piccolo urletto. So che era dedicato a me.
 ‘’Attento ,pivello. I draghi di recente precipitano sulle persone Maschie che hanno le extension e la coda laterale. E la faccia da co…’’ Vidi in lontananza il Dottor Kryss inseguito da un manipolo di medici , e subito dopo Adhara con la sua borsetta in mano. Le afferro una mano , prendendo le mie cose ed esco di corsa prima che il primario si accorga del mio ‘’intrattenimento in sala’’. Spero solo che il Dottor San non abbia altri Battibecco con lui. Prego per lui.

(allego un disegno di San legato a questa scena^^ buona lettura) Beth-Sand
  
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