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Autore: lily luna herondale    04/05/2014    2 recensioni
Seraphine e Jace sono fratelli, ma lui non lo sa, sa solo che lei c'è sempre per lui, Sebastian proa qualcosa di forte per lei, ma lei non lo sa,non sa nemmeno dove sia Jocelyne è la sorella di Sebastian e vuole bene a Seraphine, ma lei ha paura della mezzo demone..se JAce avesse avuto lei, Seaphine, se Sebastian avesse avuto un' altra sorella Jocelyne, ecco come sarebbe andata
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Clary si trascinò dietro Simon, non volendo separarsi dal suo migliore amico nemmeno per un minuto, in testa aveva la confusione più totale, tra sua madre scomparsa, Jace, Magnus Bane, ricordi che riaffioravano e il fatto che, con ogni probabilità lei era una shadowhunters..non sapeva più che pensare. Si sedette su un divanetto in salotto, Alec, di fronte a lei, rimuginava su qualcosa di sconosciuto appoggiato al muro. Poi ci furono dei rumori improvvisi e scattò sull' attenti “cos'è?” chiese la rossa spaventata, se era un demone erano nei guai grossi, c'era solo Alec con loro (e loro certo non erano di grande aiuto) Jace era sotto la doccia, Isabelle in camera sua. Un rumore di vetri rotti e qualcosa atterrò direttamente davanti a lei, strappandole uno strillo terrorizzato. “Ehy ehy ehy calmati va tutto bene, non sono pericolosa” la rassicurò la ragazza (perché si, era una ragazza) mettendole una mano sulla spalla “tu saresti?” chiese Alec sorridendo “la ragazza che ti ha buttato nel mare completamente vestito quando avevi quindici anni” rispose lei abbracciandolo forte. “ ben tornata Serì” la salutò lui. “ok Alexander, esigo spiegazioni” fece la bionda guardando Clary e Simon.
Circa una ventina di minuti dopo Seraphine era perfettamente a conoscenza della situazione e chiacchierava allegra con Simon, quando lui si bloccò, tutti si bloccarono. Ad Alec e Clary si imporporarono le guance,il mondano fece una faccia inorridita, piano piano la ragazza si girò...e cacciò un urlo “JACEY!!” esclamò correndo incontro al ragazzo (che per inciso, non indossava la maglia causa dello sconvolgimento generale) “ma la mia Ser!!” fece il biondo prendendola in braccio e facendola volteggiare a mezz' aria, con un sorriso entusiasta sul volto. Clary si mosse infastidita sul divano, mentre qualcosa di strano le corrodeva il petto. Quando finalmente la mise a terra non si staccò da lei nemmeno un secondo, dovevano mantenere sempre e comunque un contatto, ora che si erano ricongiunti non ci pensavano neanche a staccarsi. Isabelle scese a chiamare Clary, che doveva prepararsi per la festa. A quella parola gli occhi della mezzo angelo si accesero di gioia, mentre scattava su per le scale.
Jace non riusciva a staccare gli occhi da Clary, con quel vestito (che poi era una maglietta di Izzy) era semplicemente bellissima, sembrava diversa, non più la ragazzina che aveva urlato al pandemonium, ma una ragazza forte e decisa, che sapeva esattamente cosa fare e come (inutile dire che Clary si sentiva esattamente il contrario). Alec, impaziente, spostava il peso da un piede all' altro, Simon si limitava a guardare male Jace. Seraphine uscì dalla porta saltellando allegra, canticchiando un motivetto indistinto. Indossava un vestito corto, del colore dei suoi occhi, si accostò ad Alec, accarezzandogli un braccio e appoggiandosi a lui. Sapeva che era innamorato di Jace, e certo il fatto che lui guardasse Clary in quel modo, non giovava per niente all' umore del suo fratellastro. Le fece finta di nulla e cominciò a parlare di cose talmente stupide che alla fine il sorriso si fece nuovamente strada sul viso di Alec. Arrivarono alla porta del loft di quel fantomatico Magnus Bane, che a quanto pare Seraphine conosceva di vista. Ed entrarono, c' erano un mare di luci colorate che mandarono la mezzo angelo in estasi, salutò qualche vampiro che conosceva e ridacchiò nascondendo a boccetta di acqua santa nella borsa, sbattendo le ciglia al figlio della notte che la fissava infuriato. Poi Jace, Alec e Clary si imboscarono da qualche parte con lo stregone, Isabelle e Simon ballavano ( se ballare significava fare una specie di film porno da vestiti) insieme, tutto le sembrava tranquillo quindi decise di abbassare la guardia e rilassarsi un po'. Almeno fino a che non sentì e urla di Clary. Si voltò incuriosita e la vide a carponi che rovistava sotto un tavolo, si avvicinò a Jace “ ha perso qualcosa?” chiese appoggiandosi con la testa alla sua spalla “Simon è diventato un topo” le spiegò tranquillamente il biondo voltandosi a guardarla .Seraphine ridacchiò “ Isabelle, gli hai dato qualcosa da mangiare? Ti eri portata dietro un manicaretto da dargli in caso gli venisse fame? Quante volte ti abbiamo detto di non dare da mangiare agli sconosciuti? Rischiano la morte...e a quanto pare si trasformano in topi” disse alla sorella adottiva per prenderla in giro, Isabelle sbuffò irritata “ha bevuto qualcosa, non gli ho dato da mangiare” rispose “ grazie a dio, Clary?” chiamò mentre la rossa si tirava in piedi con un topo tra le mani “poteva andare peggio” continuò accarezzando Simon e guardandolo negli occhietti neri da ratto.”dobbiamo assolutamente farlo tornare normale ” fece Clary sull' orlo di una crisi isterica, stingendo Simon talmente forte da farlo squittire dal dolore “ probabilmente tornerà normale all' alba,non ti preoccupare” la rassicurò Seraphine tranquilla, “ ora torniamocene a casa “ consigliò. Appena fuori si mise nuovamente vicino ad Alec “ be allo stregone piacevi” buttò lì “smettila me ne ha già parlato Izzy, non voglio..” cominciò, ma la bionda gli schioccò un bacio sulla guancia, per tranquillizzarlo. Jace urlò qualcosa, ma quando lei si girò, era già scomparso.
Nervosismo, agitazione, panico, rabbia, dolore, rassegnazione, di nuovo panico, e rabbia. Seraphine non si dava pace, andava avanti e indietro per la stanza borbottando ingiurie contro Jace, stava diventando isterica a forza di aspettare quel rincoglionito di suo fratello (che tra l' altro no aveva idea di esserlo), non sapeva dov' era, se stava bene, cosa stava facendo. Sapeva solo che era con Clary ( e la cosa non la rassicurava per niente) e con un topo. Alec era messo peggio, Isabelle semplicemente si faceva le unghie, aspettando pazientemente con la scusa che “ Era Jace”.
Finalmente la porta si aprì e Clary, Simon e Jace fecero il loro ingresso, Seraphine cacciò un urlo e tirò il libro che aveva in mano in testa al biondo, gli occhi accesi di furia. Hodge li sgridò e li mandò in infermeria, dopo di che, raccontarono la loro avventura al du mort, non appena nominarono Raphael Santiago, la mezzo angelo colpì nuovamente Jace in testa “ se tu avessi chiesto una mano, invece di pretendere che avessimo un udito da licantropi e urlare qualcosa di indefinito da 7 metri di distanza avresti saputo che conosco Raphael come le mie tasche e che probabilmente vi avrebbe ridato Simon senza nessun trambusto particolare, ma tu NO! Devi farti figo davanti alla rossa e fare di testa tua, sei un Demente con la D maiuscola Jonatahn Wayland” sibilò infuriata. “ e come lo conosci il capo dei vampiri di New York?” chiese Jace per sviare il discorso -sono un cretino irresponsabile- “ be...” fece la bionda arrossendo di colpo
FLASCHBACK
Notte, la luna splendeva calma sulla città, Seraphine Herondale rifletteva, incapace di dormire, vagando per le strada della grande mela, era una di quelle volte che sognava Valetine, o Jonathan o Jocelyneo tutti e tre insieme. Sfiorò distrattamente la sua runa di vincolo, pensando a quante cose che avrebbe potuto dire per esempio a Jace, avrebbe potuto rivelargli che erano fratelli, che suo padre non era Michael Wayland, che Valentine li aveva allevati. Ma ogni volta che le veniva anche solo in mente di farlo, una fitta di dolore la faceva piegare in due, facendole cambiare idea.
A intorrempere i suoi pensieri fu la solita senzazione sgradevole all' altezza dello stomaco che le veniva quando c'erano demoni nei paraggi. Tirò fuori la spada angelica, felice di aver qualcosa per scaricare la tensione. Pochi metri più avanti infatti, stava un mostro alto circa 2 metri, e davanti a lui, un ragazzo dai capelli neri, indietreggiava. Scattò in avanti e recise la testa al demone con un gesto fluido, quello si ridusse in cenere, soddisfatta alzò lo sguardo sul ragazzo e rimase sorpresa nel vedere che un paio di canini luccicavano nel buio. “ che c'è, nephilim, sorpresa di aver salvato un vamipiro? Vuoi uccidermi per rimediare?” le chiese sprezzante. Seraphine rimise a posto la lama e lo guardò “ se sei arrabbiato perchè sei stato salvato da uno shadowhunters, per di più femmina arrangiati, ti ho salvato la vita.” rispose, i nascosti la trattavano sempre come se lei si sentisse superiore a loro, cosa che non era vera per niente, non era una fanatica di quella teoria come il conclave. “Seraphine” si presentò tendendo la mano, il vampiro fece una faccia sorpresa poi si presentò anche lui “ Raphael Santiago, capo temporaneo dei vampiri di New York”. La mezzo angelo sorrise “non riesci a dormire?” le chiese lui alla fine. Seraphine annuì, sospirando “ ti farò da accompagnatore per questa notte insonne allora” propose Raphael offrendole il braccio, lei accettò con piacere.
Sotto la luna succedono tante cose, quella notte una nephilm e un figlio della notte avevano saldato un amicizia destinata a durare.




“Non sono affari tuoi” ringhiò alla fine la bionda, andando a dormire, se c'era una cosa in grado di irritarla era proprio Jace.
Si svegliò dopo ore, da qualche rumore in corridoio e uscì dalla porta. C'erano Clary e Jace da una parte, Simon dall' altra. Seraphine ridacchiò capendo al volo “ mi dispiace tanto Simon, davvero” gli disse sotto gli occhi confusi della rossa, prima di rinfilarsi sotto le coperte. Poco dopo Jace gliele strappò via svegliandola in malo modo “ ti conviene avere un buon motivo per avermi svegliato a quest'ora” sibilò stropicciandosi gli occhi “Clary sa dov' è la coppa” annuncio lui “ buon per Clary” fece lei, poi si girò e tornò a dormire

 
   
 
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