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Autore: kickingleaves    23/07/2008    1 recensioni
E se Ginny, Hermione e Luna si trovassero a vivere insieme?
I caratteri totalmente diversi, costretti a stare a contatto tutta la giornata, metterebbero in difficoltà la loro amicizia?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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«La nostra vita è noiosa» mormora Gin, ad un certo punto, nel bel mezzo della notte. Sorrido tra me: finalmente s'è accorta di quanto sia snervante la nostra routine quotidiana.
«Sì, ma è la nostra vita, no?» le risponde Luna, dal buio. Questa notte dormiamo tutte in camera mia - è la più grossa, e si sta comode.
«Sì, ma voi state meglio di me. Tu frequenti quel Rolf, e Mione sta con Ron, e io... Sola
«Be', sei una stupida» replico quasi senza accorgermene, all'improvviso. «Potresti avere qualsiasi ragazzo, se ti sforzassi! Avevi Harry, e l'hai lasciato andare. Harry, cazzo!» Non so bene perché mi sia uscita così, questa frase. Insomma, non è che Harry sia, poi, uno da non lasciarsi scappare. È oggettivamente bruttino, occhi a parte. E a letto è una mezza sega.
«Ti ricordo che se non l'avessi mollato tu non avresti potuto fartelo» mi risponde la rossa, e capisco dal tono di voce quanto sia sarcastica l'affermazione. Ecco, ce l'ha ancora con me solo perché mi sono portata a letto il suo ex. Porco bolide, non crescerà mai, di questo passo.
Non rispondo: è su questa frase che mi addormento, alle cinque di notte. Ma so che lei ci sta ancora pensando.

«Ma sono l'unica in questa stanza a non aver fatto sesso con Harry?» bisbiglia Luna - Hermione dorme.
«Così pare» sussurro in risposta, scuotendo la testa. Mione è stata proprio una stronza, questa volta. Non so quanto in fretta potrò dimenticare, lasciar cadere la questione. Insomma, una delle mie due migliori amiche è andata a letto con Harry il giorno dopo che l'avevo mollato. A me non sembra tanto carino. Luna non l'avrebbe mai fatto.
«E comunque non temere» - Luna si volta su un fianco e mi osserva con aria sognante - «Vedrai che lo troverai qualcuno che fa al caso tuo. Qualcuno perfetto per te.»
Le sorrido di rimando. «Grazie. Ora dormiamo, è tardi... Buonanotte.»
«Notte.»
La mattina dopo, io mi sveglio per le undici; Hermione è già sveglia - la sento armeggiare con le pentole, in cucina.
Ho una sensazione strana: come se oggi dovesse succedere qualcosa. Buffo. La cosa si spiega un'oretta dopo: ma che fortuna! Mio fratello e il suo benamato migliore amico sono venuti a trovarci!
Peccato - avevo individuato la sensazione come "piacevole".
«Ron!» trilla Mione, gettandogli le braccia al collo. Troia.
«Ciao, Ron, ciao, Harry» saluto, sbrigativa, tornandomene in camera. Oh, la odio. Ci giurerei: li ha invitati lei. Anzi, li ha sicuramente invitati lei. Che stronza!

A volte mi sento un po' sola. Hermione e Ginevra litigano continuamente, e dicono di odiarsi, ma lo so: si vogliono molto più bene di quello che sembra.
E io...? Sono solo l'ultima arrivata. Sono solo quella che non aveva un tetto sopra alla testa. Quella da ospitare per un periodo indefinito.
Mi vesto quasi a casaccio, e raggiungo gli altri in cucina. «Ehi, ragazzi!» esclamo, notando qualcosa nel vaso di fiori a centrotavola. «Ma quello è uno Spiotto Girevole!»
Dio, non ne ho mai visto uno, prima d'ora. È così carino! Potrei addomesticarlo e tenerlo in casa. Sarebbe un'idea.
«Quale, Luna?» mi domanda Hermione, con un sospiro. Siamo alle solite, non mi crede.
«Be', quanti Spiotti Girevoli vedi, scusa?» le risponde Ginevra, con aria saccente - lo so. Mi sta prendendo in giro. O forse si mostra d'accordo con me solo perché Hermione non lo è. Sbuffo, e faccio l'errore di alzare lo sguardo su Ron.
Sta ridendo.
«E va bene! La prossima volta le scoperte fatevele da soli» mormoro, alzandomi. A volte, vivere con loro è veramente dura.
Penso proprio che uscirò con Rolf, oggi. Gli mando subito un gufo. Devo uscire da questa casa. Non posso vivere qua dentro.

«Hermione, sei proprio una stronza» sibilo, in modo da farmi sentire solo da lei, quando la porta d'ingresso si chiude sbattendo.
E non ditemi che non se lo merita.
Quasi quasi me ne vado anche io, giusto per far si che si senta in colpa.
Anzi: è proprio quello che faccio ora.
Oh, e potrei appesantire la situazione. Sì, questa è una bell'idea.
«Scusate, ragazzi, io devo andare» saluto, alzandomi dalla mia sedia, con un sorriso verso Ron. «Non ci riesco proprio a stare in casa con la stronza che ha scopato il mio ex appena l'ho mollato. E che rende la vita terribilmente difficile, più di quanto sia già, a me e Luna, tutti i santi giorni. Penso andrò a prendermi una boccata d'aria fresca, magari mi riprendo. Arrivederci, Harry. Ciao, Ronnie.»
Oh, sì. La faccia di Hermione è di gesso; quella di Ron è un contorto sorriso, e guarda Harry con aria di sfida - che a sua volta risponde sgranando gli occhi e fissandomi.
Resto un attimo immobile, godendomi la scena, poi esco dalla stanza e mi dirigo verso l'Ingresso. Agguanto la prima borsa che capita, e SLAM, la porta sbatte una seconda volta.

Ma che puttana! Non la credevo capace di tanto.
Certo che non è affatto cresciuta, da quando faceva la collezione di figurine delle cioccorane! Che immatura.
«...Volete spiegarmi, mh?»
Oh, cazzo. La voce di Ron è come uno spillo ficcato nel cuore. Fa male, ma quasi impercettibilmente.
«Ron, io e te non stavamo ancora insieme» mormoro. Balla. Magari ci casca.
«Noi ci siamo messi insieme due giorni prima di quando Ginny ha mollato il tizio qui accanto. Quello che a quanto pare non ha nulla da dire a sua discolpa, sai, il testadicazzo coi capelli neri alla mia sinistra.»
«Oh, Ron, guarda che non ha significato nulla.» Balla. Magari ci casca.
«Se anche non l'avesse significato per voi due stronzi, l'ha significato per me. E a quanto pare, per mia sorella.»
«Non darle della stronza.» Oh, Dio. La voce di Harry sembra venire da una realtà parallela tanto è seria e profonda. Non sembra quasi lui. Sembra un uomo adulto. Vissuto. Maturo. Oh, quanto è sexy la sua voce! «È stata colpa mia» aggiunge. Oh, cazzo. Balla. Questa volta deve cascarci.
«Di chiunque sia stata la colpa, uno di voi due, qui, s'è appena giocato un migliore amico. Ma chi sarà mai!? Oh. Che stupido! Dimenticavo. L'altro, di voi due, s'è giocato un fidanzato.»

Sarà ora di tornare a casa. Non posso starmene qui, al parco con Rolf, tutta la serata. Per quanto sia adorabile.
«Penso sia meglio iniziare ad andare, non credi?» domando, cauta. Vorrei che il tempo da passare con lui non fosse già finito. Vorrei stare con lui fino all'alba. E anche di più.
«Già.» Sembra deluso. «Luna...» Mi prende la mano.
Oh, ecco, passerei tutta la vita così.
Mi bacia.
Rettifica. Passerei tutta la vita così.
«Ti accompagno fino al portone. Va bene?» Anche premuroso. Lo adoro! Come potrei non adorarlo?
«Certo» rispondo, con un sorriso.
Ci incamminiamo, e io mi guardo intorno, alla scura luce della sera. Certo che è proprio bello, vedere questo posto di notte.
Mi blocco - con la coda dell'occhio ho appena notato un frusciare di capelli rosso fuoco.
«...Gin?» chiamo, confusa. A quest'ora dovrebbe starsene con Hermione a sparlare di me. Sta parlando con un ragazzo che non mi sembra di conoscere.
No, rettifica.
Un attimo fa, ci stava parlando. Ora, gli sta infilando la lingua in gola.
Ma chi è, quello?
  
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