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Autore: Durhilwen    04/05/2014    5 recensioni
«Fili?»
«Che c’è?»
«Ti voglio bene.»
«Anch’io, Kee.»
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fili, Kili
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Fili?»
«Che c’è?»
«Ti voglio bene.»
«Anch’io, Kee.»

Era un pomeriggio assolato, il cielo blu costellato di rade nuvolette bianche, la luce del sole creava un caleidoscopio di colori e di riflessi, nell’acqua del lago lì vicino.
Fili se ne stava sdraiato sull’erba, per riposare, mentre il fratellino continuava a chiacchierare su quale forma avesse la grande nuvola a destra, se quella di un drago o di una capra.

«Kili?»
«Che c’è?»
«Vuoi fare silenzio?»
«Scusa, Fee.»

Il piccolo si sdraiò accanto al maggiore, imitando la sua posizione.

«Fili?»
«E adesso, che c’è?»
«Secondo me è un drago.»
«Va bene, Kee.»

«No, invece! Non va affatto bene!» scattò il più piccolo, balzando in piedi e corrucciando la fronte, ponendo le mani sui fianchi per sembrare alto e minaccioso.
«Ma cosa vuoi da me? Non decido io la forma delle nuvole.» replicò Fili.
«Però decidi tu se mi vuoi bene.»
«Scusa, che c’entra adesso?»
«Mi vuoi bene, Fee? Davvero?»

Il maggiore scattò a sedere, stralunato, cercando di capire dove il piccolo Kili volesse andare a parare:

«Certo che te ne voglio, Kee, te l’ho detto.» - si avvicinò al moro, lo strinse tra le braccia e gli carezzò la testa per tranquillizzarlo.
«Ma allora... se venisse un drago vero, tu mi proteggeresti?»
«Kili, nessun drago può...»
«Mi proteggeresti?»
«Si, Kee, sempre, anche se dovesse venire un drago vero.»

Il piccolo parve soddisfatto, così si accoccolò accanto al biondo, ancora stretto fra le sue braccia, a guardare il cielo, prima così ostile, adesso sereno e improvvisamente bellissimo. Poi all’improvviso sembrò ricordarsi qualcosa, così si risiedette, fissando Fili con sguardo accusatorio.

«Anche io voglio proteggerti.»
«Ma certo, lo fai tutti i giorni.»
«Davvero? E come?!»
«Quando rubo il pane alla mamma, e ce lo smezziamo in camera, non le dici niente; o quando invece di restare al letto, salgo sul tetto per vedere le stelle e tu fai la guardia alla porta; mi proteggi, Kee.»
«Sono forte anch’io come te, vero?»
«Ma certo, Kili, sei il nanetto più forte.»

Il piccolo sorrise, stavolta davvero soddisfatto, e si sdraiò sull’erba, pensando a come sarebbe combattere con una spada e un’armatura, per proteggere suo fratello dal drago.
 

 

   
 
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