Libri > La ragazza drago
Segui la storia  |       
Autore: FreDrachen    04/05/2014    12 recensioni
SOSPESA
[Un (in)probabile sequel di questa fantastica saga *-*]
Sono passati due anni dalla sconfitta di Nidhoggr. Ora gli ex draconiani possono vivere la loro vita nella più consueta normalità.
Fino a quando non compare nella loro vita Alexander,un ragazzo che porta su di sè il marchio di un passato di cui Sofia e gli altri pensavano di essersi liberati.
Vecchie conoscenze dal passato e nuove verità oscure.
Ha inizio una nuova battaglia per le sorti del mondo.
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nidhoggr, Nuovo personaggio, Ratatoskr, Sofia
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

CAPITOLO 2

Buio.
Buio assoluto.
Sofia si ritrovò a galleggiare nel nulla. Forse non propriamente galleggiare nel verso senso della parola. Almeno qualcosa con cui fare presa con i suoi scarponcini lo aveva.
Avvolta. Si era la parola giusta.
Poi un boato che fece tremare tutto. E un ruggito così famigliare.
Come nel sogno che aveva fatto qualche anno prima a Benevento, il pavimento si trasformò in squame di rettile.
Due occhi come la brace si aprirono di scatto accompagnati da un muso affilato munito di una chiostra di denti bianchi e affilati.
«Nidhoggr…»mormorò in preda a un terrore senza eguali.
La viverna inspirò l'aria chiudendo gli occhi.
«Non ti potrai liberare di me tanto facilmente Sofia»disse con la sua voce cupa e tonante.
«Ti abbiamo sconfitto ben due anni fa Nidhoggr. I Guardiani non ti permetteranno di scappare da Draconia»si ritrovò a urlare con un coraggio che non sapeva di possedere.
Nidhoggremise un verso guttuale.«è una sfida umana. E io sono pronto ad accettarla».
Il suo corpo si avvolse intorno a Sofia che iniziò a urlare disperata fino a quando i contorni sfumarono, e…
 
«Sofia Schlafen!»
La voce della sua prof d'inglese la riportò alla realtà.
Scattò in piedi come una molla.
«Di cosa stavo parlando Signorina Schlafen?»
Sofia gettò uno sguardo supplichevole alla lavagna, che sfortunatamente aveva ancora scritto sopra chimica dell''ora precedente.
«Allora?»
La Barbera, una donna bassa sulla cinquantinacon i capelli neri corti e vestita di marca ed espressione seria era in attesa di una risposta.
«Chemistry».
Chimica.
Era la voce di  Ilenia, la sua vicina di banco.
«Chemistry»disse tutto d'un fiato.
«Bene. Ma la prossima volta stia ben attenta». E ricominciò a spiegare, stavolta cancellando la lavagna e scrivendo le pronunce delle parole
Sofia tirò un sospiro di sollievo.
«Grazie Ile. Ti devo un favore».
Ilenia le diede un buffetto amichevole sulla guancia.
«E a che servono secondo te le compagne di banco, se non per aiutarti in caso di bisogno?»
A metà lezione Sofia la sentì mugugnare:«Odio l'inglese. Non è che potresti chiedere al tuo fidanzato di darmi ripetizioni?»
Sofia trattenne una risata.
Si era scoperto che Fabio fosse un genio d'inglese facendo concorrenza perfino Chloe e Ewan che però rimanevano imbattuti sulla pronuncia.
«Non è perché sbavi dietro il mio ragazzo?». Trascinò quest'ultima parola in modo teatrale.
Ilenia alzò gli occhi al soffitto giocherellando con un riccio nero ribelle.
«Frana d'inglese ok, ma ruba-il-fidanzato-della-migliore-amica è un'altra cosa».
Era bello saper contare su qualcuno. Già aveva sempre gli altri, ma non erano più legati come un tempo ora che frequentavano scuole diverse.
Lydia, grazie alle sue abilità nella pittura era la prima della classe a Liceo Artistico. Ewan e Chloe si erano iscritti al Linguistico aiutati dalla loro lingua madre, l'inglese, e la voglia di apprendere il tedesco.
Karl invece era stato accettato a Liceo Meccanico con il sogno di diventare un inventore.
Lei e Fabio, seppur in classi diverse, dato che il ragazzo aveva un anno in più, al Liceo Scientifico Biologico.
Incontrare Ilenia era stata la sua ancora di salvezza in mezzo a gente sconosciuta diversa dai suoi amici.
Si erano conosciute il primo giorno di scuola del secondo anno. Timida timida le aveva chiesto se il posto al suo fianco fosse libero.
Ilenia le aveva risposto in maniera gioviale. L'aveva sommersa di domande a cui Sofia rispondeva a monosillabi. Sembrava posseduta dalla curiosità di una bambina.
Da quel giorno la loro amicizia si era consolidata, e non era sminuita per alcun motivo.
«Allora?»
Ecco. Per fortuna non si era ripersa nel sogno.
«Allora cosa?»
«Chiederai al tuo fidanzato se può farmi ripetizioni?»
Sofia le strizzò l'occhio.«D'accordo».
 
La mattina volò come tutti i giorni.
Sofia aspettava impaziente davanti all'entrata l'arrivo di Fabio.
Lo scorse da lontano in compagnia di un gruppo di ragazzi con cui aveva legato. Lo vide salutare con un cenno della mano, e avvicinarsi.
«Allora, com'è andata la giornata alla mia Zucca preferita?»
Gli aveva raccontato di Marco dell'orfanotrofio e del nomignolo che le aveva affibiato.
Mise su un finto broncio.
«Oggi sei in vena di scherzi,Fabio Szilard?»
Fabio inarcò il sopraciglio. Non usava più il suo vecchio cognome da quando era stato adottato da Georg.
E caso strano era lo stesso cognome di Ilenia. Quando Sofia gliel'aveva fatto notare,Ilenia aveva scrollato le spallle.
«In Ungheria è un cognome abbastanza diffuso. E in più non è un mio parente. Non ho né fratelli,né cugini di quell'età. Mi basta e avanza Christofer».
Non ne voleva parlare molto della sua famiglia e del suo passato. Il padre si era suicidato solo due anni prima,ma la ferita continuava a bruciare. Per questo si erano trasferiti lì a Roma.
Sofia cercava di non tirare mai fuori quell'argomento.
Fabio sorrise davanti all'evidente provocazione.
«Allora,com'è andata?»
Com'era andata,chiedeva lui.
Si era di nuovo persa in quel sogno. La notte le faceva perdere il sonno,di giorno la colpiva nei momenti più disparati. Era pure toccato all'ora d'inglese.
«Bene»mentì.
Se Fabio aveva sentito puzza d'inganno l'aveva nascosto bene.
Tirò fuori i caschi dal sedile della a sua vespa blu e bianca.
Porse quello verde e acqua con le rose a Sofia, mentre lui ne indossò uno con la fiamma sul dorso. Un ricordo, aveva detto, per non dimenticare Eltanin.
«Pronta?»domandò mettendo in moto.
Sofia annuì. Si divertiva un mondo ad andare in moto con Fabio, soprattutto quando si metteva su una ruota.
Mentre si stavano fermando per far attraversare una donna ferma sulle strisce, una moto sfrecciò accanto a loro a velocità inaudita.
«Ehi idiota!»gli urlò contro Fabio, trattenendosi dal rifilare al motociclista una serie infinita d'improperi.
Sofia lo vide voltarsi nella loro direzione, ma il viso era nascosto dalla visiera del casco integrale rosso con la fiamma nera sul profilo, simile a quella della fiancata della moto.
Forse fu solo suggestione nello scorgere un brillio dorato.
 
Arrivarono a casa dopo due ore di viaggio senza soste, come al solito.
La villa gli si parò davanti in tutta la sua maestosità, ma nulla a che vedere com'era prima all'epoca della battaglia contro Nidhoggr.
Anche se continuava a mantenere un innato mistero tra le sue mura.
Quando aprirono la porta, furono investiti dalla musica di Ewan che suonava la sua chitarra a tutto spiano.
«Ewan chiudi la porta! Sto cercando di finire la traduzione di russo per domani!»urlò la voce di Chloe, forse dalla cucina.
Karl passò loro accanto con i tappi per le orecchi ben in vista. Li salutò con un cenno della mano, rischiando di far cadere il portatile rovinosamente  a terra.
«Come va il tuo progetto Karl?»urlò Sofia.
«Eh?»domandò Karl.
«Ho detto, come va il progetto?»La sua voce fu coperta dalle note di Unnatural Selection dei Muse.
Karl diede segno di non aver capito.
«Fa niente»rispose con un gesto di noncuranza.
Karl annuì e sparì in camera sua, del tutto simile al laboratorio del Dottor Franchestein.
Fu per miracolo divino che sentirono il campanello della porta. Tutte le volte che si trovava di fronte Mattia,rischiava di farsi scappare qualcosa sulla sia avventura.
Eh si, Mattia, compagno di classe di Karl, tre anni prima era stato Assoggettato da Nida agli inizi della loro battaglia contro Nidhoggr.
Era cambiato non era più il ragazzino grassottello e impacciato che aveva salvato. Aveva perso un po' di peso  si era alzato parecchio. Assomigliava vagamente a un personaggio del telefilm di Big Bang Theory.
Sorrise divertito.«Il musicista è all'opera  quanto sento».
Sofia annuì sbrigativa.
«Karl è in casa?»domandò. Era solo pura formalità. Lo sapeva benissimo che Karl passava molto del suo tempo dietro i suoi prototipi.
E Mattia era diventato ua sorta di assistente.
Fabio annuì.«A cosa state lavorando?»
Mattia sorrise sornione.«È un segreto Fabio. Top Secret»disse raggiungendo la camera di Karl e chiudendosi la porta alle spalle.
La musica cessò di colpo. Fabio e Sofia salirono al piano di sopra e trovarono Ewan uscire dalla stanza di Lydia con la chitarra nera e bianca riposta nella sua custodia.
«A cosa dobbiamo questo miracolo Ew?»lo prese in giro Fabio.
Ewan sorrise.«Devo aiutate Lydia con i compiti»
Lydia apparve in quel momento con indosso il grembiule che usava per disegnare con le tempere a olio.
«Sei pronto Ew per il ritratto?»domandò Lydia.«Forza,è tardi. Vieni nel salone».
Sofia soffocò una risata.
Ewan scrollò le spalle.«Che volete farci?Sono un Adone».
Fabio ridacchiò alla battuta,e accompagnò Sofia in camera sua.
Chiuse la porta alle sue spalle.
«Sofia»sussurrò avvicinandosi alla ragazza e cingendole le spalle da dietro.
«Cosa c'è?»
Non gli era sfuggito il suo comportamento.
«Ho paura Fabio»disse cercando rifugio nel suo abbraccio forte ma al tempo stesso dolce.
«Ci sono io. Sono un'ottima guardia del corpo»disse facendole l'occhiolino.
Sofua ridacchiò alla battuta. Fabio aveva la capacità assoluta di strapparle il sorriso,in ogni momento.
Ma non durò abbastanza. Pochi secondi dopo si riabbuiò.
«Sof...»
«Nidhoggr è scomparso per sempre?»
Fabio rimase sorpreso da questa domanda.
«Perchè me lo chiedi? Eri presente quando è scomparso con Thuban».
Sofia sospirò.«Appunto…solo scomparso. Chi ci dice che sia veramente morto?»
Fabio si grattò la testa veramente confuso.«Sofia non so dove vuoi andare a parare con questo discorso».
Sofia gli regalò un sorriso forzato.«Da nessuna parte. Volevo solo delle conferme,tutto qui. Adesso devo fare chimica»dichiarò tirando fuori dal suo zaino della Eastpak verde il libro e il quaderno che le servivano.
Fabio annuì,lasciandola sola.
Quando la porta si chiuse Sofia si avvicinò alla finestra osservando il profilo delicato del Lago di Albano. Fu allora che una lacrima scese solitaria giù per la gote.
 
La sera non scese dai suoi amici. Era di solitudine che aveva bisogno. Per cui si preparò una rosetta con il salame e recuperò un sacchetto di mashmallow dalla dispensa e decise di accamparsi sulle sponde del lago.
Per fortuna era ancora settembre e le notti erano ancora miti.
Si sedette sulla ghiaia assaporando il frinire delle cicale e l'ottimo panino.
Poi un fruscio. Alla sua sinistra.
Saltò in piedi come una molla.
"Assoggettato"pensò d'istinto.
Un gufo fece capolino dal fogliame.
Si rilassò appena.
"Non fare la stupida Sofia. Nidhoggr non c'è più. Men che meno gli Assoggettati"si rimproverò.
Ma la strana senzazione rimase lì a covarle nel cuore.











Angolo dell'autrice:scusate l'imperdonabile ritardo^^"
Spero di farmi perdonare con questo capitolo.
Ringrazio magicadark007,nihaltali99 e shadowhunterchiara per averla inserita tra le preferite, Alessandra_forever, Cristina Cuman, la luna nera, marty_598 e Raya_Cap_Fee nelle seguite. E anche Love_Dubhe per aver recensito XD
Spero di non avervi deluso con questo capitolo XD
Alla prossima:)
   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > La ragazza drago / Vai alla pagina dell'autore: FreDrachen