Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Segui la storia  |       
Autore: Yulin Fantasy    04/05/2014    4 recensioni
Due ragazze, che non si conoscono, arrivano a HeartLandCity: una di loro si chiama Hikari Light Lux ed è una famosa modella, famosissima e bellissima, gentile con tutti, buona, che tutti la desiderano e ha tutto quello che desidera... o, quasi tutto...
L'ultima si chiama Kurasa Darkness Tenebrae ed è l'esatto contrario di Hikari: è bella, ma è fredda, distaccata, ma anche crudele e sadica, cattiva. Non ha amici, non si nulla di lei e sembra non avere cuore.
Sole. Sempre sole.
Loro non hanno nessuno.
Ma un sogno le segue sempre, un sogno dove c'è una bambina.
Loro non si sopportano, ma sono amiche, sono luce e buio.
Stranamente, Hikari incontra Numero 96, mentre Kurasa incontra Astral... ma forse non per la prima volta...
Però il male sta per tornare, ma c'è qualcosa che non va, e questo riguarda il legame fra le due ragazze.
Però... una profezia che riguarda Kurasa e Hikari sta per compiersi e la luce e tenebra dovranno unirsi...
E quella bambina nel sogno le dovrà guidare, in un mondo che loro non sapevano nemmeno che esistesse...
Però... il nemico è molto più legato a loro e alla bambina di quello che pensavano...
Tre parole...
- Vi voglio bene...-
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Asutoraru /Astral, No.96 Black Mist/ No.96 Nebbia Oscura, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'I Personaggi Fantasy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 3:
- TU NON MI CONOSCI.-
- E VOGLIO FARLO.-

 
L’ora di scuola passò con Astral che continuava a dire a Kurasa di stare attenta e lei che se ne infischiava. Quando suonò la desiderata campana per andare a casa, Kurasa fu la prima ad uscire, di corsa.
Yuma si avvicinò ad Astral.
- Come è andata?-
- Voi umani sapete essere così… perfidi?-
- Sì, ma quella ragazza è senza ombra di dubbio strana.-
Poi notò che tutti si erano radunati intorno a Hikari.
- Povera Hikari… è così famosa che non la lasciano andare.-
La ragazza Luce però avea la testa da tutt’altra parte. Pensava a Kurasa. Quella ragazza… l’aveva già vista? Non si ricordava, ogni volta che la i loro occhi si incrociavano lei percepiva sofferenza e sentiva pianti e urla. Una sensazione orribile.
- Ehy, Hikari!-
La voce di Yuma scrollò la cantante dai suoi pensieri.
- Ah… ciao…-
- Io sono Yuma! E lui è Astral.-
Disse indicando l’amico.
- Abbiamo mandato via i tuoi ammiratori, scusa, è che non ti lasciavano andare più andare!-
In fatti non c’era più nessuno e Hikari ritornò a sorridere.
- Grazie Yuma. Astral… tu non eri vicino a Kurasa.-
Astral annuì, però nei suoi occhi passò un lampo di tristezza: Kurasa era strana…
- Astral? Terra chiama Astral! Dobbiamo andare!-
Il ragazzo astrale annuì.
- Ragazzi, posso venire con voi?-
Chiese Hikari.
- Certo! Se vuoi puoi venire a mangiare con me e Astral! Ti va?-
- Certo!-
I tre si diresse verso la casa del duellante, ma poi notarono una persona che stava osservando un Salice Piangente. Era Kurasa.
- Che sta facendo?-
Chiese Yuma, venendo inzittito da Astral. Kurasa stava parlando.
- … Tutto questo è sbagliato. È una bugia, non è vero? Noi vivevamo di menzogne.-
Appoggiò una mano sul tronco.
- E io ci vivo ancora. Che cosa ingiusta vero? Noi ci eravamo fatte il nostro piccolo mondo di bugie.-
Si staccò e iniziò a camminare, canticchiando una triste canzone.
Quando se ne andò, Yuma guardò Astral e Hikari: erano rimasto in silenzio.
- Ragazzi ci siete?-
- Quanta tristezza e rabbia in quelle parole…-
Sussurò Hikari. Poi arrivarono a casa.
 
Appena Hikari varcò la porta di casa Tsukumo, tutti rimase senza parole. Dopo una serie di domande e interviste da parte di Kari, si sederono e mangiarono. Poi i tre ragazzi salirono in camera.
- Allora Hikari, come essere una star?-
- Bellissimo. Però non ho nemmeno un po’ di privacy, e questa cosa non mi piace.-
- Cosa ne pensano i tuoi genitori?-
Light abbassò gli occhi.
- La mia famiglia è morta tempo fa per proteggermi… mi hanno detto che devo vivere perché sono la Luce…-
- Ah… scusa.-
La ragazza scosse la testa e sorrise.
- Non ti preoccupare, avevo sei anni, ora è acqua passata. Ora ho tante persone che mi vogliono bene!-
Astral intanto, era sorpreso dal fatto che lei riuscisse a essere sempre allegra dopo tutto quello che ha passato.
- Oh, ma guarda che ore sono! Devo andare! Ciao, a domani!-
Quando Hikari se ne andò, Yuma guardò Astral.
- A che pensi?-
- Hikari è speciale, emana… felicità e gioia. Invece Kurasa…-
Scacciò un lungo sospiro.
- Lei emanava tristezza e disperazione. Anche rabbia e malvagità.-
- Be, si nota anche senza essere un astrale. Però, a chi stava parlando prima?-
Astral guardò fuori dalla finestra.
- Non lo so… ma quelle due ragazze sono speciali.-
 
Kurasa si sdraio sull’erba del giardino. Quella ragazza, Hikari… ogni volta che i loro occhi si incrociavano, sentiva la felicità e la gioia che le faceva venire il volta stomaco.
 
- Ho paura… mi tieni la mano?-
- Kurasa, devi essere forte!-
- Lo so… tu sei la mia migliore amica, vero?-
- Sì Ku. Per sempre.-
 
- Per sempre…-
Sentì le lacrime, ma no, non avrebbe pianto. Le lacrime erano per i deboli. Si ranniccgiò su un fianco e i capelli viola le cadderò sugli occhi color pece.
- L’amore… si divide in tre categorie: amore, amicizia e famiglia… è solo una perdita di tempo!-
Si alzò, ma ecco che il dolore arrivò.
- Ho detto… CHE E’ UNA PERDITA DI TEMPO!!!-
Si accasciò a terra, le unghie ormai si erano conficatte nel terreno.
- Per sempre… per sempre… per sempre…-
Si mise a ridere, una risata nervosa, maniacale, pazza.
- Mi hai mentito… mi hanno mentito tutti… AHHHHHH!!!!!!!-
Urlò, mettendosi le mani intorno alla testa. Poi svenne di botto.
 
 - Colpa mia. Solo colpa mia. Sono un mostro.-
- Non dire così Ku.-
Davanti a Kurasa, c’era una bambina: aveva i capelli argentati e gli occhi uno nero e uno bianco. Aveva un vestito semplice e bianco.
- Io continuo a sognarti, ma non so chi sei. Mi vuoi dire il tuo nome?-
- Un giorno, quando saprò quand’è il momento giusto.-
- Potresti essere anche un po’ delicata, ma intanto amo provare dolore.-
Disse, con un smorfia.
- Lei ti manca?-
- Cosa importa a te?-
- Non voglio che tu…-
Si blocco.
- Che hai?-
- Lei… non è possibile…-
- Cosa?-
- Svegliati!-

 
Kurasa aprì gli occhi di scatto: era sul suo divano. Ma come ci era arrivata?
- Luce delle stelle oscure… aprimi il cammino…-
Sentì canticchiare. La porta della cucina si aprì e entrò l’ultima persona che Kurasa si aspettava.
- Hikari?-
La ragazza bionda, che portava un vassoio, la guardò e sorriso di gioia.
- Ti sei svegliata!-
Appoggiò il vassoio e si inginocchio, mettendo una mano sulla fronte di Kurasa.
- Bene, non scotti più.-
- Che cosa ci fai qua?-
Chiese fredda.
- Stavo tornando a casa, ma poi ho sentito un urlo… e mi sono catapultata qua. Ti ho visto a terra e ho cercato di farti stare meglio.-
La Viola la osservò, non potendo reprimere la sorpresa.
- Ma io ti ho chiamata patetica stamattina.-
- E allora? Non posso vedere qualcuno soffire. E tu stavi male.-
- Mi piace stare male. E ora immagino che tu voglia avere qualcosa in cambio, vero?-
- Certo che no! Io l’ho fatto con piacere! Ho preparato un po’ di thè, spero che non ti dispiaccia!-
Lei… l’aveva aiutata solo per… gentilezza? Kurasa rimase a guardare Hikari, cercando di capire come facesse ad essere sempre così… gentile.
- Ecco a te. Non sapevo che gusto ti piacesse, in realtà non so nulla su di te.-
- Non c’è niente di interessante. La mia famiglia è morta prottegendomi, dicendo che io ero l’Oscurità…-
- Anche la mia è morta proteggendomi!-
- Davvero? Io ho ereditato nulla, ma non ho mai avuto amici.-
- Perché?-
- Non lo so. La gente mi ha sempre odiato per come ero fatta.-
- Hai provato a essere gentile?-
Kurasa scosse la testa.
- Non è nel mio DNA. Tu invece? Sei sempre così felice…-
- Questo è nel mio DNA! Io vorrei essere tua amica, Kurasa!-
La ragazza fece un salto che si rovesciò quasi tutto il thè.
- Ma mi hai vista!-
- Lo so, ma so che puoi essere gentile.-
- Tu non mi conosci.-
- E voglio farlo.-
Kurasa osservò la testardaggine della cantante modella, così sospirò e la guardò.
- Hai indovinato. Il thè ai gigli è il mio preferito.-
Disse, con un sorriso. Hikari le sorrise, sapendo che sarebbe stato l’inizio di una fantastica amicizia.
 
ANGOLO AUTRICE
Ma. Quanto. Sono. Pucciose?
No, davvero, io le adoro quelle due. Non ho mai fatto un titolo del genere poi! Poi questo è un capitolono! Be, questo capitolo è in assoluto uno dei più teneri che ho pubblicato da quando sono su EFP! (8 mesi)
Vi prego recensite! E ditemi quanto le adorate e quale preferite! Ah, la canzone che cantava Hikari è di mia invenzione e tra poco ne farò la versione completa. Si chiama: “Le luce delle stelle oscure” ora vado!
Sayōnra,
Yulin
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: Yulin Fantasy