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Autore: Kuranon    04/05/2014    0 recensioni
dopo una lezione spossante, katherine si sveglia in enfermeria, destata da urla lontane
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Katherine era sdraiata nel letto dell’infermeria, completamente ricoperta di bende. L’ultima missione era stata alquanto distruttiva. Paige, Holly ed Emily la andavano a trovare ogni giorno prima e dopo le lezioni. Si svegliò sentendo l’infermiera cambiarle le bende e spargendo ancora dell’unguento pulito. 
<< Ragazza, torna a dormire. Hai bisogno di dormire >> l’infermiera le sorrise e lasciò la stanza, lasciando Katy da sola a pensare.
“Cosa diamine è successo? Non riesco nemmeno ad evocare Kuta e Taku. Ho davvero prosciugato tutte le mie forze magiche?” Si alzò dal letto, risentendo un forte dolore alle gambe e al fianco sinistro. Andò verso il bagno per guardarsi nello specchio gigante. Non appena vide la sua immagine riflessa, rimase scioccata. Tutta la sua figura era ricoperta da bende. Aveva solo la faccia libera, anche se aveva un occhio bendato. 
“Ma cosa è successo?” si chiese ancora tra sé e sé. 
Ritornò a letto, e si riaddormentò abbastanza in fretta, consolata dal fresco guaritore dell’unguento e da qualche medicina che aveva bevuto. 
Passarono le ore e fu svegliata da delle grida lontane. In un primo momento non ci fecce caso, ma non appena si accorse che sentiva urla e rumori di cose distrutte si alzò di corsa, non badando alle proprie ferite. Si mise la vestaglia e prese le scarpe che erano alla fine del letto. Corse fuori dall’infermeria in direzione delle urla. Per la strada trovò svariati oggetti distrutti, nonché armi e libri e boccette varie distrutte per terra. Corse seguendo le cose distrutte per arrivare al cortile d’ingresso, dove tutta la scuola era riunita davanti ad una specie di gruppo di mostri enormi. Alcuni di loro erano a terra, bianchi, gli altri erano in piedi, ma tremanti e spossati. Prima che potesse fare un passo si sentì la voce di qualcuno: << Se non volete che distruggiamo tutti e tutto consegnateci Katherine Moon. Lei ci serve. Avete già perso il vostro amato Preside e tutti i vostri professori sono senza energie, come pensate di potervi salvare da soli? >> una risata cupa e puramente malefica alleggiò nell’aria, aumentando la tensione che già era grave. In un battito d’occhi uno dei mostri giganti si mosse e con un sol colpo mando al tappeto quasi tutte le persone che stavano in piedi, escluse tre persone incappucciate che sorreggevano un uomo anziano. 
<< Non tradiremo mai una nostra amica >>
<< Meglio morire che vendere una compagna >>
<< Potete fare quello che volete, ma Lei non è qui e non la troverete >>
Quelle tre persone erano le sue migliori amiche. Le sue compagne di squadra. Le sue sorelle di sangue la stavano proteggendo a costo della loro vita. Ma ancora si chiedeva chi fosse quell’uomo anziano che stavano sorreggendo, finché un altro di quei mostri non si mosse ed usò un incantesimo che le lanciò di qualche metro indietro, togliendole il cappuccio e facendo rotolare l’uomo verso Katy, che riconobbe nel suo volto quello del Preside, però più pallido e incavato. 
L’uomo aprì gli occhi per via della scossa e si ritrovò occhi negli occhi con una Katherine in lacrime. Un sospirò fu tutto quello che uscì dalle sue labbra. Nulla più, e poi chiuse gli occhi. 
Katherine cominciò a piangere. Come potevano aver fatto quello ai suoi amici. Come potevano aver fatto quello alla sua famiglia, alla sua scuola? Una collera la assalì dal profondo. Iniziò a ribollire di rabbia. Sentiva il sangue pulsare nelle vene. 
Le tre amiche la videro e le intimarono di stare ferma, di non mostrarsi. Ma l’ultima goccia che fece traboccare il vaso arrivò in quel momento. Un terzo mostro, aprì la  bocca e sputò contro tutti quanti una poltiglia viola che iniziò a sfrigolare in aria, per poi incendiarsi. Cadde sopra di tutti, che iniziarono a gridare dal dolore.
<< A questo punto non dovendo più sporcarmi le mani, verrò a cercarla di persona >> la solita voce di prima, ma stavolta accompagnata da un volto. Un uomo, capelli neri e occhi di un giallo dorato. Alto, con un’enorme spada portata sulla schiena. Aveva vari simboli che gli ricoprivano gli abiti e le parti visibili della pelle.  
Non resistette, uscì dal suo nascondiglio, rimanendo in piedi in mezzo ai corpi oramai esanimi dei suoi amici e compagni. Li guardò uno ad uno, le sue amiche per ultime. 
<< Ma guarda chi abbiamo qui. Un’ultima arrivata. Vuoi giocare con noi? >> quell’uomo dalla risata cupa si volatilizzò nell’aria, ricomparendo dietro alla fila di mostri giganti. 
<< Avrai l’onore di lottare contro i 6 Goiu Gemelli. Fai in fretta perché è loro abitudine mangiare i cadaveri dei nemici e quelli del vecchio e delle tre ragazzine la infondo sembrano appetitosi>>. Un’altra risata che andò solo ad incrementare la rabbia di Katy. 
<< Lo trovi divertente? >> aveva una voce bassissima, ma provò comunque a farsi sentire. << Ti mostro io qualcosa di divertente >> Strappò la benda che aveva all’occhio e si preparò a combattere. Per i suoi amici, per la sua scuola. E per il suo destino. 
“Cosa vogliono da me queste persone? Ho bisogno di risposte” pensava a svariate cose in quel momento, ma quella era la cosa che la preoccupava di più. “Ho recuperato pochissimo del mio potere magico ed il massimo che posso fare è evocare Kuta e Taku per darmi una mano e poi 3 incantesimi di attacco” 
<< Apparite, O Guardiani Della Luna e Del Sole >> Puntò i palmi contro il pavimento, dal quale uscirono due scoiattoli.  
“Padrona, siete senza energie. Perché ci avete chiamato?” lo scoiattolo nero e argentato le chiese telepaticamente.
“Taku, hanno fatto del male alla scuola ed ai miei amici, non potevo rimanere impassibile mentre gli facevano del male”
Pianse, iniziarono a sgorgare lacrime calde che le scivolavano sulle guancie.
“I nostri poteri sono a tua disposizione Padrona” lo scoiattolo nero e dorato le fecero un mezzo sorriso. 
“Kuta, ti ringrazio. Anche tu Taku. Facciamo del nostro meglio”. Si mise in posizione da attacco. Uno dei giganti partì alla carica, facendo tremare il terreno. 
<< Non ti avvicinerai ai miei amici >> urlò. 
<< Spada di fuoco, fiamma dell’estinzione >> le si creò in mano una lama di fuoco bianco, che lei passo ai suoi due Guardiani perché andassero all’attacco. 
“Meno 2” pensò, già col fiatone.
Un singolo colpo con quella spada e l’intero corpo del gigante prese fuoco, riducendosi in cenere in pochi secondi. Continuarono l’attacco contro il gigante più vicino, ferendolo e facendoli fare la stessa fine del primo. Si distrassero quel tanto che bastava perché uno dei giganti li scagliasse contro Katy. 
“State bene?”
“Leggermente scossi, non pensavamo fossero così veloci”
<< Luce del mattino, fiamma paradisiaca >> una sfera gialla le si manifestò nella mano, e non esitò a scagliarla contro il gigante che aveva colpito i suoi Guardiani. Questo non si scansò, rimase nella mira della sfera, e non appena fu sul punto di colpirlo, la distrusse. La prese letteralmente tra le mani e distrusse la sfera.
“Dannazione, meno 1. E questo colpo è andato sprecato. Cosa posso fare? Ci sono 5 nemici. Ed io ho solo un incantesimo” pensò fra sé, disperata. “Dannazione, sono troppo debole” 
Si preparò al loro contrattaccò, che avvenne potente come se lo era aspettato. Una palla di fuoco, una palla d’aria, una palla viola ed infine una sfera luminosa. Evitò le prime tre con facilità, ma la quarta se l’avesse evitata avrebbe colpito dei professori dietro di lei.
<< Scansati ragazza. Proteggiti e lascia che colpisca noi. È il nostro lavoro. >> con voce flebile, la professoressa di Magia le diede un ultimo ordine.
<< Cosa farai Katherine Moon? Lascerai che la sfera colpisca i tuoi professori già feriti o ti farai colpire tu? >> rideva, entusiasmato dalla situazione. 
Rimase ferma, pronta a prendere il colpo per salvare gli insegnanti, ma si era dimenticata un particolare. Prima che la sfera la colpisse, i suoi Guardiani le si misero davanti ed innalzarono uno scudo magico usando la sua magica. 
“Ci scusi padrona. La nostra missione è quella di proteggerla a tutti i costi, ma abbiamo usato la sua ultima riserva di magia” e con questo una crepa si manifestò nello scudo ed una leggera onda d’urto andò a colpire lei ed i due Guardiani. Loro scomparvero, mentre Katy fu sbalzata un poco indietro.
<< Adesso il gioco si fa interessante. Senza magia o aiuti di alcun tipo, come pensi di poter salvare te stessa ed i tuoi amici? >>
<< Come fai a sapere che non ho riserve magiche? >>
<< Ragazza, sono uno stregone che ha passato la vita a studiare i segreti della magia. Le mie basi sono state per l’appunto lo studio delle riserve magiche. E comunque, stavolta il gioco è finito>>. Sorrise in modo così disgustoso che l’unica cosa che Katy potesse fare era sentirsi schifata. << Goiu Gemelli, attaccate chiunque sia sulla vostra strada, feriti ed oggetti inclusi>>
Non ebbe il tempo di dire nulla, che quei enormi nemici erano partiti alla carichi, pronti a schiacciare chiunque fosse nel loro cammino.
“Non può essere. Non voglio che succeda. Non può accadere”
<> una luce argentata iniziò a raccogliersi intorno al suo corpo, eliminando vestiti e bende e curando le sue ferite. La parte destra inizia ad illuminarsi per apparire un’ala bianca e l’occhio diventarle grigio chiaro. Una veste color cenere avvolgeva la sua figura, coronata da vari simboli. 
<> stavolta non rideva.
<> Una barriera argentata circondava la scuola, e con essa tutti i feriti che iniziarono ad essere curati. Furono magicamente tutti trasportati dietro Katherine e si svegliarono, vedendo questa figura mezza alata affrontare quei nemici.
<> i due scoiattoli apparvero, ma erano diversi, avevano una minuscola corazza che gli ricopriva il corpo.
“Padrona, se non abbiamo queste vuol dire che ha raggiunto un alto livello di magia.” 
<>
<< Oh Dea della Notte, tu che sei la protettrice delle stelle, concedimi la forza. E tu, Oh Dea del Giorno, tu che sei la protettrice delle nuvole, concedimi la forza>> i due scoiattoli furono illuminati al tocco della sua mano. 
“Questa è per rafforzarvi” pensò amorevole. 
<> La scena vista dagli spettatori era stupenda, questa ragazza che li difendeva e che loro non avevano riconosciuto essere Katherine. Incrementa la forza dei suoi Guardiani e contrattacca. E nel mentre li cura. 
<< Sfera dell’oblivio. Morte oscura>> materializzò due sfere completamente nere che lanciò contro i due giganti più vicini. L’effetto fu immediato, una volta colpiti fu come se iniziarono a diventare di statua nera. Completata quella strana “metamorfosi” si spaccarono.
<>
“Aspetta Padrona, anche se adesso hai un elevato livello di magia, non sei ancora pronta per combattere contro di lui”
“Non mi interessa. La deve pagare.” 
Gli ultimi due giganti andarono giù, e rimase l’ultimo nemico. 
  
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