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Autore: Calamitas    04/05/2014    9 recensioni
Charlotte non era il rubino. Le sue senzazioni, i momenti di vuoto, le nausee, erano senzazioni fantasma. Il vero corvo era sua cugina Gwendolyn. Come fosse potuto accadere non mi era molto chiaro, e uno sbaglio del genere mi mandò su tutte le furie.
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Salve a tutti sono Calamitas! Questa storia è una rivisitazione di Red dal punto di vista di Gideon. Spero davvero che vi piaccia, recensite! Un bacio, Calamitas
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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diamante 3 Era il giorno della trasmigrazione. Sarei dovuto andare con Gwendolyn a trovare il conte. Io e Charlotte ci eravamo preparati per mesi interi a questo importantissimo incontro, e tutti i nostri preparativi erano stati inutili. Solo uno spreco di tempo. Mi scocciava ancora un pò la questione e tentavo ancora di convincere mio zio a lasciarmi andare da solo. Ovviamente lui non ne voleva sapere e, anzi, non vedeva l'ora che partissi con quella ragazzina, come se io potessi mai insegnarle magicamente e improvvisamente tutto ciò che so. Entrai al seguito di Mr George e del dottor White nella sala del Drago.

 Gwendolyn mi stava studiando come se stesse cercando qualcosa di imperfetto nel mio corpo. Si fermò in ogni particolare di me e mi dette un pò fastidio. Mi sentii come scoperto, nudo, davanti a quel suo sguardo agghiacciante.

I suoi occhi, però, quelli erano davvero bellissimi! Azzurri e intensi che mi penetravano dentro e... NO! Cosa stavo pensando? E' solo una sciocca ragazzina, nulla di speciale.

Mi resi conti di essere immobile in mezzo alla strada e mi sedetti sul tavolo incrociando le braccia sul petto scocciato. Tutti nella sala si consultarono per la partenza; saremmo andati a trovare il Conte per annunciargli i cambiamenti che erano avvenuti nelle ultime ore.
Stavo pensando a come spiegare al quinto viaggiatore le questioni che davano più problemi, quando fui interrotto dalla madre di Gwendolyn.

Era sua la colpa di tutti i nostri problemi, era stata lei a nascondere la verità e a rischiare di mandare a monte tutti i nostri piani.
 Disse << D'accordo potete partire, ma non la metterete in pericolo, vero? La lascerete fuori da questa storia. >>

"Sicuramente!" Avrei voluto rispondere," Non c'è alcun problema, fosse per me potrebbe anche tornare a casa con lei."
Tuttavia risposi << Di sicuro la lasceremo fuori >>.  Più che convincente. << Ho già ottenuto molto da solo, potrò benissimo concludere la cosa senza Gwendolyn. >> ripresi poco più tardi. Molto più che convincente. Avevo solo una cosa in comune con quella donna. Volevo lasciare fuori a tutti i costi sua figlia da questa storia.
 Magari sarei potuto andare a trovarla per parlare di come non fare interferire nei nostri piani la sua figlia incapace.
<< Era proprio ciò che speravo >> disse la madre soddisfatta delle mie parole.

<< Vedremo di appurare se c'è un incarico adatto a lei >> osservò mio zio. OK, BASTA. Davvero avevano intenzione di farle fare qualcosa in tutta questa storia? Rischiando di rovinare tutto il mio lavoro? Non glielo avrei mai permesso, mi sarei opposto fino alla fine, pur di non fare fare nulla. Non sapeva nulla, nè perchè sarebbe dovuta venire a parlare con il Conte, nè perchè aveva il gene. Secondo me non avrebbe neppure avuto la capacità di rispondere a "parlami di te".
Incapace. << Abbiamo il suo sangue >> replicai evidentemente scocciato << Non ci serve nient'altro di lei. Per quanto mi riguarda può venire qui a trasmigrare quando le pare, e saremo tutti felici e contenti >> Specialmente io. Gwendolyn sembrava cadere dalle nuvole. Ovviamente. Mr George le spiegò il termine trasmigrare e poi si rivolse a noi dicendo << Sono convinto che, con il passare del tempo, Gwendolyn sorprenderà tutti con il suo potenziale. Lei... >>. Non concluse mai quella frase. Ero stanco dei suoi modi protettivi e gentili verso quella ragazza. Cosa cavolo aveva di così speciale che tutti vedevano ma che io non ero nemmeno in grado di percepire? Perchè tutti si sentivano in debito con lei? Erano tutti carini, simpatici, cortesi, esplicativi... << E' solo una bambina, non sa niente di niente >> Lo interruppi alzando la voce. << Non è vero >> protestò lei con un tono da bambina. << Ah, no? Allora dimmi, cosa sai per esempio di storia! >> La schermii evidentemente irritato. << Abbastanza >> rispose sicura di sè. << Ne sei sicura? Chi è salito al trono dopo Giorgio I? >>
<< Giorgio II? >> Ribattè lei.

VERO. Ovviamente sarà stata una pura coincidenza.
Optai per una domanda più difficile. << E quale casa regnante prese il posto degli Stuart nel 1702 e perchè?
Il suo sguardo vuoto mi fece intendere la sua risposta.
"Non lo so" sarebbe stata. Ovviamente, non avevo dubbi sul fatto che lei non lo sapesse. Sua cugina Charlotte avrebbe risposto molto tranquillamente, in modo anche molto approfondito e dettagliato. Lei no ovviamente, lei non era sua cugina.
Non sapeva tutto di ogni cosa e non era una che seguiva ciò che le si diceva e anzi, faceva tutto il contrario. La odiavo, ma allo stesso tempo la trovavo affascinante. Com'era possibile una cosa del genere? Avrei voluto sbattere la mia testa contro un muro per convincermi a disprezzarla totalmente, ma non era possibile. Mi metteva in gioco, ed era come se cercasse di farmi dare il meglio di me, spronandomi.
In modo completamente diverso da sua cugina. Charlotte era dolce e gentile e ti invitava a farlo ma senza convincerti seriamente. Diceva ciò che era giusto che tu facessi.

Lei era diversa. Lei ti costringeva per vie traverse, ti diceva che non avresti dovuto farlo in modo che a te venisse voglia di farlo. Mi metteva in gioco, e questa era una cosa che io personalmente adoravo.
 << Mmmm... non ci siamo ancora arrivati! >> rispose. << Ma certo >> Replicai, poi mi rivolsi agli altri e sbottai: << Non sa niente di storia, non sa nemmeno parlare in maniera adeguata. Dovunque saltassimo si farebbe notare come un pesce fuor d'acqua. E poi non sa neppure lontanamente di che si tratta. Sarebbe non solo inutile, bensì un pericolo per l'intera missione! >>

<< Credo che tu abbia espresso in maniera più che soddisfacente la tua opinione Gideon. Ora però sarebbe interessante scoprire cosa ne pensa il conte >> Concluse mio zio, in maniera a dir poco irritante.


Salve a tutti cari lettori! Sono Calamitas, e volevo davvero ringraziarvi per le vostre recensioni. Vedo che apprezzate il mio lavoro! Mi fa molto piacere. Questo capitolo forse è leggermente più corto ma è pieno zeppo dei pensieri di Gideon, e si comincia a notare un leggero cambiamente nei confronti della nostra Gwen :3. L'ho fatto così corto perchè nel prossimo capitolo incontreranno il Conte e lei gli salverà la vita. Oltre a essere una parte MERAVIGLIOSA , secondo me è in quel momento che Gideon cambia idea su Gwenny. Quindi per vostra gioia i prossimi capitoli saranno incentrati sul fatto che lui capisce di provare qualcosa per lei, ma non vuole ammetterlo. Inoltre li pubblicherò con più frequenza per non lasciarvi per troppo tempo sulle spine. Se ogni tanto ritardo mi scuso, a volte è davvero complicato perìnsare come Gideon XD
Continuate a seguirmi, a presto. Un bacio, Calamitas :*
  
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