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Autore: miyuki90    05/05/2014    7 recensioni
"Ad un certo punto della nostra vita, arriva il giorno dove tutto quel che è successo e quel che hai passato acquista un senso, dove finalmente succede qualcosa di meraviglioso per cui dici “ne è valsa la pena”. Né è valsa la pena di soffrire e superare tutte le difficoltà, ne è valsa la pena di aspettare, perchè capisci che era il tuo destino, capisci che tutto quello serviva ad arrivare a quel punto, a qualcosa, a qualcuno... e per me quel giorno era arrivato."
*fan fiction partecipante al RuRobin day!*
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RuRobin day: il rosso di un sorriso da Re e l’azzurro degli occhi di una bambina dai mille petali rosa. Il destino li ha fatti incontrare, e non importa quanto siano diversi, il loro amore è più forte di tutto.





Ne è valsa la pena





Ad un certo punto della nostra vita, arriva il giorno dove tutto quel che è successo e quel che hai passato acquista un senso, dove finalmente succede qualcosa di meraviglioso per cui dici “ne è valsa la pena”. Né è valsa la pena di soffrire e superare tutte le difficoltà, ne è valsa la pena di aspettare, perchè capisci che era il tuo destino, capisci che tutto quello serviva ad arrivare a quel punto, a qualcosa, a qualcuno... e per me quel giorno era arrivato.



Il sole stava sorgendo, emergendo dal mare, colorando il cielo di varie sfumature e illuminando la Sunny che, la sera precedente, era attraccata all'isola Kunit.

L'isola non era molto grande, ma dalle informazioni che avevo acquisito, sapevo che c'era una foresta dove vi si trovavano delle antiche rocce con delle particolari incisioni.

Decisi così che una volta arrivati, sarei andata a dare un'occhiata. Il principale motivo per cui eravamo attraccati era fare rifornimenti, visto che per più di una settimana non avremmo trovato terra.

Così ci dividemmo, Sanji, Brook e Chopper erano andati al mercato a comprare provviste, Usop e Franky rimasero sulla nave per qualche controllo prima di salpare, mentre Nami aveva costretto un riluttante Zoro ad accompagnarla a fare shopping.

Il capitano inizialmente aveva deciso di andare con il gruppo di Sanji per approfittare di mangiare qualcosa, convinto che io sarei andata a fare compere con Nami, ma quando dissi di voler andare nella foresta per degli studi, decise di venire con me. Gli dissi che non era necessario, ma lui insistette dicendo che non voleva farmi andare da sola e che gli faceva piacere passare del tempo con me.

Così partimmo per l'escursione, mano nella mano. Ero contenta di passare un po' di tempo da sola con lui, ci eravamo dichiarati qualche mese prima, ma i momenti per stare veramente da soli erano molto rari.

Dopo aver camminato per parecchio tempo, arrivammo in una piccola radura sopra uno strapiombo, dove delle immense pietre emergevano dal terreno. Ci avvicinammo con cautela.

-Rufy fa attenzione, potrebbero scattare delle trappole-

-Ok! terrò gli occhi aperti!- rispose lui sorridendo.

Iniziai a leggere le inscrizioni sulle pietre, mentre Rufy attendeva andando avanti e indietro, mi voltai verso di lui e vidi che stava per mettere un piede su un pulsante di roccia -No Rufy non mettere...- ma non feci in tempo ad avvertirlo, lo schiacciò facendo partire dalle pareti davanti a noi dietro alle pietre, una scarica di frecce.

Il capitano riuscì ad evitarle, io mi distrassi preoccupata per lui e non notai la freccia che stava per colpire me, chiusi gli occhi aspettando che la freccia mi colpisse, ma non arrivò. Aprii gli occhi e mi trovai davanti Rufy, che si era frapposto fra me e la freccia, prendendola alla spalla al posto mio.

-Oddio Rufy!- Urlai spaventata.

-Non è niente, non preoccuparti! Non sarà una freccia a farmi fuori!- sorrise come sempre.

Non feci in tempo a ricambiare che la terra incominciò a tremare e una roccia rotolò a tutta velocità passando fra me e Rufy, spingendo me da una parte e lui dall'altra, mentre vedevo le pietre con le inscrizioni sprofondare sempre più nel terreno.

Il terremoto continuava, io ero finita al limite dello strapiombo. Cercai di alzarmi, ma all'ennesima scossa, un pezzo di terreno si staccò dal resto. Io sentii mancarmi la terra sotto i piedi, franando insieme alle rocce, l'ultima cosa che vidi prima di cadere nel vuoto, era lo sguardo di Rufy che mi guardava con occhi sbarrati dal terrore, cercava di alzarsi per raggiungermi, ma purtroppo non fece in tempo.

Quando riaprii gli occhi, mi trovai schiacciata sotto una valanga di terra e rocce, facevo fatica a respirare e avevo battuto forte la testa, sentivo il sangue fluire denso. La vista si appannava e i sensi si offuscavano. In quello stato di confusione, sentii Rufy che era arrivato vicino a me, lo sentivo preoccupato, come lo ero io per lui per la freccia che si era preso per proteggermi.

Lo sentivo scavare e spostare le rocce sopra di me, in preda al panico -Robin resisti! Ci sono io adesso, sta tranquilla, non ti lascerò morire!-

In quel momento quelle parole risuonarono nella mia mente, facendomi tornare a un giorno di tanti anni prima che avevo dimenticato e, semi cosciente mentre sentivo le forze abbandonarmi, ritornai con la mente indietro nel tempo, a quel ricordo tanto importante...


Era un giorno di undici anni fa, avevo 19 anni e come al solito stavo scappando dalla marina. Mi ero rifugiata su una piccola isola del mare settentrionale, mi ci inoltrai fin dentro a una foresta. Ero stanca e sfinita, stavo scappando da giorni senza tregua e mentre con le ultime forze correvo nella foresta finii in una tagliola, urlai per il dolore e finii a terra.

Strisciai arrivando ad un albero appoggiandomi ad esso con la schiena, cercai di aprirla ma invano, il dolore era lancinante.

Ad un certo punto sentii dei passi e vidi un'ombra in lontananza che si avvicinava, ero spaventata, e non potevo muovermi, ma mi tranquillizzai quando, davanti a me si parò un bambino. Poteva avere si e no otto anni, aveva uno strano cappello di paglia in testa e un tubo di ferro in mano.

-Aspetta ti aiuto!- mi disse, io rimasi sorpresa dal suo gesto.

-Grazie- è l'unica cosa che riuscii a dire.

I problemi però non erano finiti, perchè un grosso animale si parò davanti a noi.

-Piccolo scappa, corri!- gli urlai non appena vidi l'enorme bestia, il piccolo si giro verso l'animale per nulla terrorizzato.

-Stai tranquilla, ci penso io, non ti lascio qui!-

Il piccolo si avventò contro l'animale, riuscendo ad atterrarlo, poco dopo però si rimise in piedi. Decisi di aiutarlo e, con le poche forze che avevo, usai il mio potere facendo comparire delle mani intorno all'animale stritolandolo.

-Wow! Anche tu hai mangiato un frutto del mare che forza!- esclamò, poi mi aiutò a liberarmi della tagliola -Ecco fatto!- disse con uno smagliante sorriso, e in quel momento il volto del bambino si sovrappose a quello di Rufy. Realizzai così che era lui quel bambino, che senza neanche conoscermi mi aveva aiutata, trattandomi come una persona, come un'amica e non come un demone come invece aveva fatto il resto del mondo, regalandomi un sorriso e facendo sorridere anche me dopo tanto tempo.



Ritornai al presente, Rufy aveva tolto le rocce che mi schiacciavano -Ti prego Robin resisti! Adesso ti porto alla Sunny! Non mollare!- disse prendendomi fra le braccia.

-Eri tu...- dissi sorridendo, prima del buio.




Mi risvegliai sul lettino dell'infermeria, mi faceva male la testa e sentivo tutte le ossa doloranti. Rufy era seduto accanto a me e mi teneva la mano.

-Ti sei svegliata finalmente!come ti senti?- disse sorridendo, ma con un velo di tristezza negli occhi.

-Bene tutto sommato!-

-Robin mi dispiace, è colpa mia, dovevo fare più attenzione-

-Non ti preoccupare, non è stata colpa tua- dissi accarezzandoli il viso, lui sorrise.

-Posso farti una domanda?- mi chiese

-Certo, dimmi...-

-Prima di perdere i sensi, mi hai detto “eri tu” che vuol dire?-

Mi aveva sentita allora. Lo fissai a lungo prima di rispondere, cercavo le parole dentro di me.

-Vuol dire che tu sei il mio salvatore, il mio amore, il mio re!- dissi infine

-Caspita sono tutte queste cose!- sorrise, per poi baciarmi con dolcezza sulle labbra -Però non mi hai ancora spiegato!-

-C'è tempo per le spiegazioni!- dissi riportandolo sulle mie labbra.



Rufy mi aveva salvato tante volte, prima fra tutte, pensavo, quando mi aveva fatto capire quanto fosse importante la vita e quanto valesse la pena viverla a Enis Lobby, ma mi sbagliavo. Quella non era la prima volta, mi aveva già salvato molto tempo prima, anche se io non lo ricordavo, anche se non sapevo che era lui. Noi eravamo già destinati a stare insieme, nonostante le difficoltà, nonostante le differenze, noi eravamo destinati ad amarci, perchè il nostro amore era più forte di tutto, perchè per questo amore ne era valsa la pena.





Angolo autrice:

Ciao a tutti e felice Rurobin day!!!^^ che dire spero che questa fic, dedicata a questa splendida coppia, vi sia piaciuta!:)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate!:)
Grazie a tutti!!!:)

Alla prossima!
Baci miyuki90

  
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