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Autore: michiru93    05/05/2014    6 recensioni
"Una volta entrato nel bagno a testa bassa, mentre si chiudeva la porta alle spalle, quasi non li venne un colpo quando si girò e si ritrovò a qualche metro dalla donna che anelava da tempo, immersa nella vasca e coperta solo di schiuma."
*fan fiction partecipante al RuRobin day!*
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RuRobin day: il rosso di un sorriso da Re e l’azzurro degli occhi di una bambina dai mille petali rosa. Il destino li ha fatti incontrare, e non importa quanto siano diversi, il loro amore è più forte di tutto.




GALEOTTO FU IL CUPIDO CHE E' IN NAMI





In una mattina come tante, nel bagno della Sunny...


-Allora sorellina, oggi esci con lo spadaccino?- chiese Robin, immersa nella vasca piena di soffice schiuma

-Si, andiamo a fare shopping!- Le rispose Nami entusiasta, intenta a truccarsi davanti allo specchio

-Scommetto che sarà molto felice all'idea di andare a fare compere!-

-E' una pasqua!- disse la rossa in tono ironico -Come al solito ho dovuto ricattarlo e alla fine ha ceduto...come sempre del resto!- Fece un sorrisetto compiaciuto -E tu?-

-Io cosa?-

-Non fare la finta tonta, non ti si addice. Quando hai intenzione di dire a Rufy quello che provi per lui?-

-Davvero, non so di cosa tu stia parlando...- Le rispose la mora, mostrando indifferenza presa a insaponarsi le braccia

-Oh ma andiamo, siete fatti l'uno per l'altra! Di che hai paura?- Chiese, scrutando lo sguardo dell'amica -Sono sicura al cento per cento che lui prova i tuoi stessi sentimenti, ma sotto quel suo comportamento da bambino si nasconde un ragazzo molto timido, soprattutto in amore, e non farà mai il primo passo. Per questo, devi prendere in mano la situazione e farlo tu questo benedetto passo.- Concluse la cartografa

-Come fai a dirlo?-

-Sono una donna, fino a prova contraria, e come tale capisco queste cose. Anzi, mi sorprende che non le capisca tu, oppure è solo questione di non volerlo ammettere?- chiese con sguardo indagatore -Comunque...-continuò col suo discorso -ti basti vedere come ti guarda, per capire che gli piaci...ha il classico sguardo di un ragazzo innamorato- Affermò la rossa convinta delle sue parole, mentre Robin rimase in silenzio con un'espressione pensierosa dipinta sul volto.

-Bene, io vado! E mi raccomando fai come ti ho detto!- Terminò sorridente, ravviandosi un'ultima volta i lunghi capelli davanti allo specchio, per poi avviarsi alla porta.

Non appena l'aprì, vide Rufy in lontananza nel corridoio che, fischiettando e con un asciugamano verde sulla spalla, si avvicinava nella sua direzione. Proprio in quel momento un'idea le balenò nella mente, gettò uno sguardo alle sue spalle e, senza farsi vedere da Robin, prese la chiave nella toppa.

-Tutto bene?- chiese l'archeologa

-Alla grande!- rispose con un po' troppo entusiasmo -Ehm, allora io vado eh...ciao,ciao!- disse sbrigativa, uscendo.


Camminò a rapidi passi nel corridoio, raggiungendo in pochi secondi la sua preda...

-Ehilà capitano! Come te la passi?- Chiese raggiante dandoli una pacca sulla spalla

-Benone Nami! Come mai così allegra?-

-Sto andando a fare shopping! Tu invece, vedo che hai un asciugamano...- disse indicandolo sulla sua spalla -Vai a farti un bel bagno caldo e rilassante?- trillò, marcando la “r” di rilassante, con un sorrisetto sornione e dandogli di gomito

-Ehm, si in effetti...ma sei sicura di stare bene?-

-Mai stata meglio! Ehi ma...cos'è quella?- chiese d'un tratto curiosa, riferendosi all'oggetto che Rufy aveva in mano

-Oh questa dici? È la mia paperella, “spruzzo di sole”!- affermò compiaciuto mentre spremeva il corpicino di gomma dell'animaletto giallo -La metti nell'acqua, gliela fai aspirare e poi te la spruzza fuori quando la spremi...mitico no?- le disse con un sorriso a trentadue denti. Dal canto suo Nami lo guardò un po' perplessa, pensando tra sé che era un caso senza speranze e che, arrivati a quel punto, non avrebbe neanche dovuto sorprendersi più di tanto, conoscendo l'elemento.

-Si! Davvero fantastica!- Affermò cercando di sembrare il più convincente possibile -Beh...il bagno è tutto tuo allora, che dire...divertiti insieme a “spruzzo di sole”- gli disse facendo il gesto delle virgolette.

-Grazie Nami! A dopo allora!-

-Certo...-si disse tra sé con un sorriso da furbetta, mentre Rufy si allontanava e facendo finta di fare lo stesso per poi tornare velocemente sui suoi passi, una volta che Rufy entrò nel bagno sempre fischiettando con la testa tra le nuvole.


Una volta entrato nel bagno a testa bassa, mentre si chiudeva la porta alle spalle, quasi non li venne un colpo quando si girò e si ritrovò a qualche metro dalla donna che anelava da tempo, immersa nella vasca e coperta solo di schiuma.

-R-r-r-r-r-r-obin!- Urlò il suo nome, con la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite, ripetendo l'iniziale così tante volte che per un solo secondo pensò se non fosse il caso di andare da Chopper per chiederli se era possibile che potesse soffrire di balbuzie.

L'archeologa, in un primo attimo, fu colta alla sprovvista. Non pensava di certo che Rufy sarebbe entrato proprio in quel momento, ma subito dopo prese in mano la situazione.

-Capitano- Pronunciò in tono rilassato -Posso aiutarti?- chiese divertita dalla sua reazione

-S-si! C-cioè no!...ecco io...volevo solo....Nami mi ha detto...scusami n-non era mia intenzione...-

Il povero capitano cominciò a dire cose senza senso e a lasciare frasi a metà mentre, con il volto in fiamme, spalmato il più possibile sulla porta, come se potesse mettere più distanza tra di loro, a tentoni cercò la maniglia della porta per fuggire il più in fretta possibile da lì.

Nel mentre che Rufy tastava la porta, sempre più rosso in volto e in iperventilazione, Robin ripensò alle poche frasi che il capitano era riuscito a spiaccicare e un nome le rimase in mente: “Nami”.

Che sia stata lei a far venire apposta Rufy, cosicché potessero rimanere da soli e rivelarli così i suoi sentimenti? Si ritrovò a pensare l'archeologa. Se fosse stato così aveva due opzioni: o finito il bagno sarebbe andata a cercare la sua cara sorellina per strangolarla, anche se non era nel suo carattere fare cose del genere, oppure, cosa più probabile, avrebbe colto l'occasione che le era stata gentilmente offerta dal cupido che si nascondeva in Nami e si sarebbe dichiarata; decise di optare per la seconda opzione.

Miracolosamente Rufy, riuscì a trovare la dannata maniglia e partì così un coro angelico. Peccato che quando fece per aprirla, la suddetta non si aprì.


Dall'altra parte della porta...

-Sono un geniaccio ammettiamolo!- si disse tra sé la rossa con un sorriso compiaciuto che andava da parte a parte, mentre si rigirava la chiave nella mano -E anche oggi ho fatto la mia buona azione quotidiana- annuì soddisfatta -Non c'è scampo per l'amore, se Nami entra in azione!- canticchiò, mentre saltellando si allontanava.



-R-robin scusami...vorrei uscire...ma la porta non si apre!- si scusò, diventato ormai un peperone alla griglia, mentre puntando i piedi sulla porta, prendendo così una posizione orizzontale, cercava inutilmente di aprirla -nnghhh! Avanti apriti maledetta!- niente -...Ok...vuole la guerra? nessun problema, la sfondo! Pugno gum gum...-

-Rufy aspetta!...non credi che Franky ne rimarrebbe distrutto se gli sfondassi la porta?- gli fece notare la mora.

-Oh...giusto, beh ma tanto non ci mette niente a rimontarla...pugno gum gum...-

-Fermo!- cercò di bloccarlo Robin.

-Mi dispiace Robin, ma io devo uscire da questo bagno, pugno gum gum...-

-Rufy-

-Non posso rimanerci un minuto di più!-

-Rufy-

-Io non credevo che ci fosse qualcuno!-

-Rufy-

-Il fatto è che Nami non mi ha detto che c'eri tu e ora sei qui senza vestiti e io...-

-Rufy!-

-S-si?-

-Rilassati capitano, non è un problema per me, davvero- Cercò di rassicurarlo l'archeologa con il suo solito sorriso gentile e Rufy a quelle parole e a quel bel sorriso non poté resistere e diventò ancora più rosso di quanto non lo fosse già prima. Così, rimase con gli occhi puntati sul pavimento per evitare lo sguardo della ragazza, mentre una piacevole sensazione di calore gli partiva dal bassoventre.

-Avvicinati- lo invitò Robin.

-P-perchè?- chiese facendo qualche passo in avanti, deglutendo a vuoto.

-Devo parlarti, è da un po' di tempo che voglio dirti alcune cose, ma non ne ho mai avuto l'occasione o meglio, non ne ho mai avuto il coraggio. Ed è stupido lo so, ma vedi, ciò di cui ho più paura, è la reazione che avrai dopo che avrò finito il mio discorso. Bene...- Prese un respiro profondo -Io...sono innamorata di te- Confessò infine, al che Rufy perse un battito non appena sentì quelle parole pronunciate dalla donna che amava.

-Credo di aver cominciato a provare interesse per te, dalla prima volta che mi hai salvata ad Alabasta, eri sempre così allegro, pieno di vita e sempre pronto a sacrificarti per quelli a cui tieni. Così quell'interesse piano piano si è trasformato in rispetto, verso il mio capitano. A lungo andare è diventato attrazione verso il tuo modo di fare, il tuo comportamento da bambino spensierato che, all'occorrenza, si tramutava in un comportamento da uomo adulto pieno di saggezza. L'attrazione col tempo è diventata amore, e l'ho capito quando mi hai salvata ad Enies lobby...ho capito che ti amavo e che volevo vivere per continuare a starti accanto e seguirti nelle tue mille avventure e nei tuoi sogni. So perfettamente che ci dividono un po' di anni, ma a me sinceramente non interessa. Tu mi rendi una persona migliore, mi fai dimenticare gli anni che ho passato in solitudine a scappare da coloro che volevano catturarmi...Tu mi fai sentire viva, ogni giorno, ogni secondo che passo in tua compagnia, mi sento completa.- Concluse, cercando gli occhi neri del capitano per capire se aveva fatto un errore ad esporsi in quel modo.

-Anche io ti amo, Robin- Riuscì a confessare, stranamente ripresosi dal quasi collasso di poco prima, puntando lo sguardo in quello azzurro di lei -Sei bellissima, intelligente e non mi importa di quello che sei stata o hai fatto in passato, ti amo per quello che sei adesso e niente e nessuno può farmi cambiare idea su quello che provo per te- Disse convinto, ma subito dopo riabbassò gli occhi imbarazzato, puntando lo sguardo sulle sue infradito -Bene, allora...io vado...ciao!- si girò di scatto facendo qualche passo avanti.

-Rufy- lo chiamò Robin quasi in un sussurro, una leggera sfumatura di rosso le colorava le guance, e lo sguardo era fisso sulla schiuma che la copriva, anche se in realtà era perso nel vuoto.

-Si?-

-La porta è chiusa-

-Ah, giusto...- disse confuso


Robin alzò lo sguardo, era uno sguardo sorridente e soddisfatto, lui l'amava. Non poteva esserne più felice. Ad un tratto una fila di mani si estese dalla porta fino alla schiena di Rufy, gli diedero una leggera spinta e lui, colto alla sprovvista, si sporse in avanti cadendo nella vasca.


-Santa bistecca gigante! Robin scusami sono caduto, ecco io...-Tentò di dimenarsi per uscire, ma col solo risultato di scivolare una seconda volta, facendo schizzare acqua e schiuma da tutte le parti. Robin alla vista di quella scena rise di gusto, come non aveva mai fatto prima e facendo spuntare altre mani, avvicinò sempre più a sé cappello di paglia che si ritrovò sopra di lei.

All'improvviso lei smise di ridere e lui di dimenarsi. I loro visi erano molto vicini, li separava solo la distanza di un respiro. Si guardarono per un istante, che a loro parve infinito e Rufy, un po' titubante, decise di riempire quello spazio posando le sue labbra su quelle morbide e carnose di lei.

Da quanto tempo avevano desiderato quel momento e, se solo entrambi avessero avuto più coraggio e fossero stati più sinceri con se stessi e i loro sentimenti, quel bacio se lo sarebbero dati molto tempo prima.

Rufy si staccò da lei per qualche secondo, le accarezzò timidamente una guancia e poi riprese a baciarla, questa volta con più impeto e passione. Le loro lingue si intrecciarono, danzando al ritmo di una musica che albergava nei cuori di entrambi, il respiro si fece sempre più corto e dovettero staccarsi per riprendere fiato. Lui chinò la testa sul suo collo, cominciando a succhiarlo e a riempirlo di piccoli baci, lei in risposta buttò la testa all'indietro per godere appieno di quelle piccole attenzioni, mettendo le mani tra i capelli del compagno scompigliandoglieli. Piano scese fino alle sue braccia, sfilandoli la camicia rossa che gettò sul pavimento.

Rufy dal collo, passò a baciarle le clavicole fino ad arrivare al seno florido dell'archeologa, facendole uscire dalle labbra un gemito di piacere non appena prese a massaggiarlo, con le grandi mani. Robin si tenne al bordo della vasca, inarcando la schiena, mentre lui le tenne un braccio dietro ad essa come per poterla avvicinare ulteriormente. D'un tratto lei decise di scambiare le posizioni, prese a baciarlo e nel mentre lo spinse dall'altra parte della vasca, mettendosi a cavalcioni su di lui. Senza interrompere il bacio, andò a sfilarli i pantaloni e i boxer con l'aiuto del capitano e li lanciò fuori insieme alla camicia che era volata sul pavimento qualche attimo prima. Preso dalla foga del momento, il capitano ribaltò di nuovo la situazione, sdraiandosi sul corpo nudo e bagnato della mora. Ormai non c'era più distanza tra i due, non si capiva dove cominciava l'uno e dove finiva l'altra, e guardandola negli occhi, come a cercare un cenno di assenso, la penetrò. Le spinte cominciarono lente poi si fecero man mano più veloci, facendo arrivare entrambi all'apice del piacere.

-A-avanti capitano...perchè non usi...ah...i tuoi...straordinari poteri- disse tra un gemito e l'altro

-Ne sei sicura?-

-S-si-

Senza farselo ripetere un'altra volta, allungò il suo membro, sempre più eccitato, all'interno della sua intimità, arrivando sin dove nessun altro uomo, con cui era stata, era mai arrivato.

Dalla bocca dell'archeologa uscì un urlo di piacere, che si espanse in tutta la Sunny arrivando anche alle orecchie di una certa navigatrice che attendeva sul molo.


-Nami-

-...-

-Nami!-

-Si, ora possiamo andare!- disse con un sorriso soddisfatto

-Si può sapere che ti è preso? È da più di venti minuti che siamo qua fuori!- si lamentò lo spadaccino -E forse ora dovremmo anche rientrare e vedere perchè Robin ha urlato a quel modo, forse si è sentita male...-

-Non preoccuparti, non potrebbe stare meglio!- disse in tono divertito

-E tu come fai a saperlo?- chiese perplesso, ricevendo solo un sorrisetto beffardo come risposta.

-Forza andiamo! Sennò mi chiudono tutti i negozi!- ordinò prendendolo a braccetto

-Bah, chi ti capisce...-




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ANGOLO AUTRICE:

Hola e buon RuRobin day!^^ eccovi la mia one shot su questa coppia fantastique!XD spero non mi lancerete frutta marcia!XD

Qui sopra (come potete notare) ho tentato di fare un disegno sulla scena di quando Rufy entra in bagno e vede Robin, non è granché e mi scuso con la povera Robin che è venuta leggermente sproporzionata...m'è uscita un po' tipo bratz!XD... ma comunque volevo farvi vedere come mi ero immaginata il tutto!XD Bien, detto questo mi ritiro!;)

baciiiiii *si volatilizza*

  
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