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Autore: Carol1106    05/05/2014    1 recensioni
La storia parla di un inizio alternativo dell'incontro tra Bella e Edward, che viene completamente sconvolto da una scelta di Alice.
Se vi ho un po' incuriosito correte a leggere!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Salve a tutti, questa è la mia prima FF, ho sempre provato a scrivere qualcosa ma con scarsi risultati.....
Questo qui sotto è un prologo, così che l'inizio della storia abbia più senso per tutti. ^^

Avviso: i pensieri li trovate in corsivo dentro a questi segni <....>, mentre quando parlano hanno le "virgolette".

Spero vi piaccia, mi affido a voi.
Carolina





~~Prologo: L'inizio della fine

Al sorgere dell'alba, un timido raggio di sole oltrepassò la lieve coltre di nebbia che sovrastava Forks; come aveva già previsto Alice, oggi sarebbe stata una splendida, quanto rara, giornata di sole.
Questo portava, alla famiglia Cullen, uno spiraglio di libertà dalla solita noiosa routine, non potendo mostrarsi agli umani sotto la luce diretta del sole, ogni membro aveva organizzato un attività alternativa.

Alice era seduta sul suo letto nella sua stanza con il blocco da disegno in mano, aveva deciso di rimanere a casa con Rosalie, impegnata a riparare la sua macchina, mentre il resto della famiglia era uscita per una battuta di caccia nei boschi.
Stava disegnando gli abiti da sera, che avrebbero indossato per celebrare l'anniversario del matrimonio di Esme e Carlisle, tutta presa dal inserire leggeri volant su uno splendido abito rosa cipria, che avrebbe indossato Rosalie, non si accorse della visione che la sorprese mozzandole la vista. La visione era completamente diversa da quelle che era solita avere, si presentava come uno di quei film muti nei quali le scene si affrettavano sullo schermo senza nessun rumore di sottofondo.
Osservava tutta la scena dalle spalle di una ragazza snella e bruna, senza però mai riuscire a vederla in volto, si trovava all'aeroporto di Phoenix si stava per imbarcare, riuscendo a scorgere il biglietto aereo vide che era diretta a Forks e la data riportata dava il 12 settembre, una settimana da oggi.

La scena cambiò improvvisamente, catapultando Alice nel suo liceo, precisamente nell'aula di chimica, stava osservando tutto con gli occhi della ragazza; quello che vide la sorprese, difronte a lei si trovava suo fratello, un Edward completamente diverso da quello che era abituata vedere, stava chiacchierando con lei, i suoi occhi brillavano di curiosità e desiderio, ma cosa ancor più sorprendente Edward stava sorridendo, il suo sorriso speciale, quello un po sghembo che dedicava solo alla sua famiglia, alle persone alle quali teneva davvero.
Alice si emozionò, era da molto che desiderava una compagna per lui, se la meritava era sempre disponibile pronto ad aiutare senza mai chiedere nulla in cambio, meritava anche lui di essere felice.
Le scene di loro due insieme si susseguivano veloci una dopo l'altra, le pause pranzo passate insieme, gli sguardi complici che si scambiavano, una passeggiata nei boschi, Edward che si mostrava per quello che era davvero, il loro primo bacio.
In quel momento Alice se avesse potuto avrebbe pianto di gioia, presto, molto presto la compagna per suo fratello sarebbe arrivata e avrebbero vissuto felici insieme, di questo ne era convinta, almeno fino a quando l'immagine si oscurò, spostandosi su delle scene cupe e sfocate che mostravano una ragazza singhiozzante e distrutta dal dolore, che non sorrideva più, non parlava e che si chiudeva in se stessa e nelle sue sofferenze, fino a spostarsi su una scogliera. Alice si trovava in bilico su uno strapiombo e un attimo dopo stava cadendo inesorabilmente verso il mare, si sentì sprofondare nell'acqua gelida, in balia della corrente veniva sbattuta in tutte le direzioni come se le onde volessero una parte di lei. Era invischiata in quella marea, in un punto di stallo senza sprofondare ne riemergere catturata dalla furia di quelle acque nere.
Tentava di trattenere il respiro, di conservare quel poco d'aria che ancora le restava, combattendo per uscire da quella morsa mentre il freddo le intorpidiva braccia e gambe, rendendo ogni suo movimento uno sforzo immane.
Le onde la scaraventarono contro qualcosa di duro, l'impatto violento le fece perdere quel poco d'aria che ancora aveva, in quell'istante l'acqua le entrò in gola soffocandola e provocandole un bruciore nei polmoni.
Alice spalancò improvvisamente gli occhi respirando affannosamente e guardandosi attorno, si trovava nella sua stanza il blocco con i suoi disegni sparso per terra, la visione era stata così intensa da farle credere davvero che stava per morire, <calma Alice, sei un vampiro non hai bisogno di respirare e di certo non puoi annegare!>
Doveva calmarsi e pensare seriamente a quello che aveva visto, cosa era successo per portare la ragazza a togliersi la vita? Ma cosa più importante dov'era suo fratello?
Con uno sforzo immenso si concentro su di lui, cercando di trovarlo ovunque fosse nel futuro, finché riusci a delineare una stanza malridotta con una finestra che dava su un panorama, il Brasile, che ci faceva Edward lì? Perché aveva lasciato Forks e quella ragazza? Cosa mai poteva essere successo?
Vide se stessa entrare nella stanza, era sconvolta e triste “Edward.....mi dispiace, lei” “No! Non può essere, stai mentendo!” un Edward sconvolto si scagliò su di lei “Stai mentendo, doveva essere al sicuro...deve essere al sicuro, non può essere morta....no, no.....” “L'ho visto Edward, si è lanciata da una scogliera ed è annegata” la me stessa si avvicina a lui abbracciandolo “mi spiace davvero, è morta”.
Faticò a restare ancora nella visione, le stava sfuggendo tra le mani, l'ultima cosa che vide fu lo sguardo di Edward, disperato, triste e poi......lo vide, aveva preso una decisione, un nuovo cammino e sapeva già che non gli sarebbe piaciuto.
Il panorama cambiò di nuovo portandola a sorvolare un paese che già conosceva, e che sapeva non portare nulla di buono, Volterra la dimora dei Volturi, coloro che credevano i vampiri esseri superiori agli umani e che si consideravano i sovrani dei vampiri, nonché coloro che decidevano chi poteva vivere e chi doveva morire.
Il paesaggio sfumò riportando Alice nella sala del trono, Edward era di fronte ad Aro, gli stava porgendo la sua mano dandogli libero accesso a tutti i suoi pensieri e alla decisione che aveva preso, una voce calma e melodiosa spezzò il silenzio della stanza, era Aro, “Mio caro Edward, dunque sei venuto fin qui per porre fine alla tua vita.”
Alice si riprese dalla visione soffocando un urlo, <mio fratello vuole morire, non è possibile, perché il destino deve essere così crudele con lui, non voglio perderlo>.
Sopraffatta da un senso di impotenza si accasciò a terra, <perché deve perdere il suo amore e morire lui stesso, perché deve succedere tutto questo> serrò i pugni, ben presto però, la frustrazione lasciò il passo a una vena di rabbia che portò con se un nuovo pensiero <se lei non arrivasse mai a Forks, Edward non correrebbe nessun rischio! Una perfetta sconosciuta non può farci questo, io non le permetterò di distruggere la mia famiglia, mai!>
Alice scattò in piedi afferrando il suo cellulare dalla scrivania, componendo con gesti automatici un numero che ben conosceva “Peter, sono io.” un attimo di esitazione e poi continuò certa che la sua decisione era per il bene di tutti “Ho bisogno del tuo aiuto!”

Continua....

Rieccomi, vi ha un po' incuriosito questo primo scorcio della storia?
Se sì, scrivetemi e fatemi sapere che ne pensate, se avete consigli, critiche o notate degli errori che mi sono persa in giro, fatemelo sapere.
Ancora grazie a chiunque legga questa storia, e un milione di grazie a chi commenta XD
a presto.....spero XP

 

  
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