Quando Musa arrivò alla festa era molto turbata.
Non riusciva nemmeno ad ascoltare le sue amiche per più di tre minuti di seguito, sovrappensiero.
Si sentiva molto stanca e confusa, quel che aveva letto l'aveva disturbata molto.
E in più non perdeva mai di vista una ragazzina che girava intorno a Riven.
Non si aspettava che si fosse dato da fare così presto.
Prese un bicchiere e si versò qualcosa di forte.
Poi ne bevve un po'. Il sapore era orrendo, ma aveva bisogno di distrarsi.
Osservava le altre stare ognuna con i propri ragazzi, persino Flora stava continuamente appiccicata ad Helia come un koala ad un albero. Non aveva mai visto la sua amica abbracciata a lui in questo modo.
Buttò uno sguardo veloce alla folla: vide Bloom e Sky baciarsi ripetutamente in un angolo, per poi abbracciarsi. Vide Aisha ridere come una ragazzina mentre parlava con uno specialista.
Alla festa c'erano proprio tante persone. Non si aspettava che la fata conoscesse così tanta gente.
Mandò giù un altro sorso, continuando a guardare quella bambina parlare con Riven.
Lui era sempre stato una persona piuttosto silenziosa, pensò che fosse strano che parlasse così tanto con quella ragazza.
“Stai per fulminarla, vero?”, sentì dire una voce.
Poi si girò e vide Aisha proprio accanto a lei.
“Chi era quel ragazzo con cui stavi parlando prima?”, le chiese istintivamente Musa.
“Ah, nessuno, un vecchio conoscente di Andros”, disse la fata ridendo.
Poi Musa si girò verso Riven e vide i loro volti decisamente troppo vicini.
Così, prima che Aisha potesse fermarla e prima che lei stessa potesse accorgersi di ciò che stava facendo, andò incontro al ragazzo e gli sbatté un pugno sul petto, allontanandoli.
“E dopo tutto quello che fai, io non posso passare una serata con dei ragazzi?”, disse col tono più aspro che poté.
“Noi non stiamo più insieme, Musa. Non mi parlare più”
Ma proprio mentre faceva per andarsene, Musa prese la ragazza per una spalla, tirandole uno schiaffo in pieno viso.
“Cosa pensi di fare con lui, eh? Non lo sai che ha una ragazza che lo ama? Non lo sai questo?”, le gridò in faccia.
Continuò a gridare anche quando Riven la portò lontano dalla festa, dentro la scuola, e continuò a dimenarsi, quando lui per fermarla l'abbracciò, bloccandola completamente tra le sue braccia.
Allora le grida di Musa si trasformarono in un pianto, esasperata da quella confusione, da quella situazione, dal diario, dal suo rapporto con Riven, dalla fine della scuola.
“Mi manchi tanto”, sussurrò tra i singhiozzi, e quando sentì il ragazzo accarezzarle dolcemente la testa, si accasciò a terra e pianse ancora più forte, e nonostante la tristezza che provava, sperò che quel momento non finisse mai.