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Autore: lala_g    24/07/2008    2 recensioni
Naruto è un bambino solo, che soffre e, inevitabilmente, tutti pensano che i suoi sorrisi, così smaglianti, siano solo una maschera per nascondere quel dolore. Ma si sbagliano.
All'interno i ringraziamenti per le rencensioni di "Clouds" e "Vita in una bolla di Sapone"
[Naruto-centric]
N.B. III Classificata al Contest "Somebody Centric" indetto da Mikichan17
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Smile



Ho passato la mia intera esistenza – di soli quindici anni – sentendomi dire che sono un mostro, un essere senza cuore; l’avrei accettato se avessi almeno capito la motivazione che spingeva tutti – e per tutti intendo davvero tutti – a definirmi tale.
Ero solo, lo ero da sempre seppur non mi fossi mai soffermato sul perché lo fossi, non mi interessava se devo essere sincero.
Continuavo la mia vita, solitaria, come nulla fosse, non preoccupandomi di tutte quelle piccole cose che invece la gente notava.
Camminavo per le strade ascoltando inevitabilmente i bisbigli alle mie spalle, non riuscendo ad ignorare le torve occhiate che mi rivolgevano, spingendomi a voltarmi pensando di avere qualcuno alle mie spalle, chiedendomi se quelle frasi taglienti, seppur appena sussurrate, non fossero rivolte ad altri, ma quando mi voltavo non c’era mai nessuno e mi rassegnavo, accettando la convinzione che il problema ero davvero io.
Tornavo a casa e guardavo attraverso lo specchio la mia immagine, immagine di un bambino, sporco, ma pur sempre un bambino, solo. Assottigliavo lo sguardo cercando di scovare quel qualcosa che faceva tanto parlare di me, sforzandomi di capire cosa, in realtà, non andasse nella mia figura, non trovando però mai nulla, e rimanendo nella più totale ignoranza.
Ed ero triste, perché non avevo nessuno, né genitori ad accogliermi a casa, né amici con i quali giocare nel pomeriggio né una qualsiasi persona disposta a passare del tempo con me, e per quanto fosse difficile ammetterlo, quelle parole sussurrate, quegli sguardi maligni che mi rivolgevano, facevano un male atroce.
Mi sentivo ogni giorno più triste, più debole, ma non per questo mi sono mai abbattuto. Affrontavo la vita col sorriso sulle labbra, pensando che in qualche modo, prima o poi, avrei fatto cessare le voci alle mie spalle e avrei trasformato gli occhi che accusatori mi scrutavano per la strada, in sguardi gentili e ammirati.
Lottavo aggrappandomi alla vita più di ogni altro, afferrando la mera speranza di dimostrare il mio valore. E lo dimostravo, seppur nessuno riuscisse a capirlo, lo dimostravo, sorridendo, incurvando le labbra in un sorriso gioioso, come se nulla al mondo mi rendesse più felice. Ridendo apertamente a tutti e dimostrandomi il bambino –oramai ragazzo – sempre allegro e determinato, pronto a tutto per conquistare ciò che vuole e che non si arrende mai – Mai – passando per lo scemo della situazione, il combina guai sempre allegro che non viene toccato da nulla. E non smisi nemmeno quando scoprii la motivazione –quella vera- legata a quelle parole crudeli. Quando la mia mente di dodicenne venne a sapere della presenza di un mostro all’interno del mio corpo. Non un mostro qualsiasi ma IL mostro, quello che dodici anni prima aveva ingiustamente rubato le vite della maggior parte degli shinobi di Konoha, Kyuubi no Yoko.
Eppure il sapere di questo mostro non fece altro che rafforzarmi ulteriormente, forgiandomi ancor più nell’animo, giustificando in qualche modo tutte le parole che, maligne, avevano rubato i miei sogni di bambino e avevano, più di una volta, allagato i miei occhi di lacrime infuocate, lacrime di un demone.
Lacrime tuttavia sempre scacciate, lacrime da me odiate al punto da abbatterle, prosciugate, come il sole torrido che d’estate priva d’acqua gli assettati così io avevo negato ai miei occhi, al mio cuore, di piangere, assumendo la consapevolezza che quella sofferenza era insensata che, anche da solo, io ero forte, e lo sarei sempre stato. E sorridevo, ancora.
Convincevo la gente che in realtà non soffrivo,che la solitudine non mi ferisse, che nulla mi toccasse e inevitabilmente tutti pensavano che io mentissi, e poteva anche essere così all’inizio, ma tutto cambia. Ed io non mentivo quando dicevo di stare bene, non fingevo quando sorridevo apertamente alla gente, non mi nascondevo dietro una maschera per sfuggire alla realtà come tutti credevano facessi.
Sono sempre stato sincero, affrontando l’avvenire con aggressività, aggressività tramutata in allegria. Perché il miglior modo per non soffrire, per quanto difficile sia, è sorridere ed andare avanti, con la consapevolezza che ad ogni momento negativo ne susseguirà uno positivo, sempre e comunque, solo così ci si può sentire meglio, sollevati, rincuorati.
E quella breve incurvatura delle labbra, quella smorfia –come molti l’hanno definita- mi ha sempre aiutato, in ogni momento, bello o brutto.
Perché quando mi sentivo triste, deprivato o incompreso, mi bastava sorridere guardando le statue dell’Hokage che imponenti si stagliavano su tutto il villaggio, sorvegliandolo, per ritrovare l’armonia interiore e riuscire a continuare a vivere.
Perché la verità è che per sorridere serve unicamente un piccolo pretesto, un piccolo gesto ma la gente, troppo cieca, anche quando ne ha uno sotto gli occhi, non riesce a coglierlo, troppo impegnata a crogiolarsi nel proprio dolore per vederlo, per coglierlo.
Non nego che molte siano state le volte in cui ho pensato alla mia situazione come ad una maledizione ma, alla fine di tutto, sono sempre uscito vittorioso da ogni pensiero meschino.
Dunque non stupitevi se sorrido, non crediate che stia fingendo perché per me sorridere è facile e mi vanto di poterlo fare, perché sorridere, per quanto buffo possa sembrare, è la cosa più difficile del mondo.
E io, Naruto Uzumaki, sono uno dei pochi che riesce ancora a farlo con tutto se stesso!


N/A

Allora, le note sta volta sono necessarie. Questa era una piccola fic senza pretese che ho modificato, livemente, per partecipare al concorso "Somebody Centric" indetto da Mikichan17.
La scelta di Naruto potrà essere sembrata banale, ma mi intrigava provare a vedere Na-chan sotto una luce diversa dal solito; non come qualcuno che maschera il proprio dolore, ma come qualcuno che riesce a combatterlo, per l'appunto con il sorriso (da qui il titolo).
L'idea mi piaceva ed è valsa la pena di scriverla dal momento che comunque è arrivata terza.
Spero vogliate lasciare una piccola recensione, per sapere se la storia vi è piaciuta o meno.
Ringrazio di cuore Mikichan per il giudizio dato alla storia, ne sono stata davvero felice.

Di seguito i ringraziamenti per coloro che hanno rencesito "Vita in una bolla di Sapone" e "Clouds"

Ringraziamenti per "Clouds"

Vimar: Ti ringrazio per i complimenti, sono felice che la storia sia stata di tuo gradimento, alla prossima ^^
Talpina Pensierosa: Grazie grazie e grazie ancora, sono felice che ti sia piaciuto come ho descritto Shikamaru, era la prima volta che scrivevo su di lui ed avevo paura di cadere nell'OOC. Grazie della recensione ^^
Elwerien:Ho riletto la tua recensione minimo tre volte per quanto mi è piaciuta. La Fic in effetti ha un tono triste dal momento che difficilmente riesco a scrivere cose allegre. L'accenno ShikaIno in verità era involontario, più che altro era un accenno al rapporto di squadra, ma lascio libera l'interpretazione. Grazie moltissime per i complimenti ^^
ryanforever: Grazie infite, sono davvero contenta di essere riuscita a descrivere così bene Shikamaru. Spero continuerai a leggere le mie storie ^-*
two_dollar_bill: Grazie molte, non pensavo di ricevere tanti apprezzamenti per questa storia, lieta che ti sia piaciuta ^^
Scarcy90: Scarcy...non so come ringraziarti, il tuo giudizio mi ha reso felicissima, tengo molto ai pareri degli altri e la tua valutazione mi ha soddisfatta molto. Grazie molte *-*


Ringraziamenti per "Vita in una bolla di Sapone"

ryanforever: Già, mi sarei dovuta concentrare maggiormente sulle caratteristiche dei personaggi, in effetti. Comunque sia, ti ringrazio per la recensione, sono felice che la storia risulti in ogni caso bella, Grazie molte, alla prossima ^-*
Capitatapercaso: Le tue considerazioni sulla storia mi sono piaciute moltissimo, ti do ragione sull'interpretazione dei personaggi, mi ci sarei dovuta soffermare di più, ma sono soddisfatta comunque, starò più attenta in seguito. Spero leggerai anche altre delle mie storie..alla prossima ^^
chibimayu: Deduco che Sakura non ti è particolarmente simpatica, sinceramente neanche io la sopporto molto, ma mi serviva come accenno nella storia. Sono lieta che la storia ti sia piaciuta e spero che continuerai a leggere le mie storie ^-*


Ovviamente è doveroso un Grazie anche a coloro che hanno solo letto o che hanno inserito le storie nei Preferiti...Alla Prossima ^-*

Lala_g
  
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