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Autore: Rinalamisteriosa    24/07/2008    2 recensioni
Questa è la storia di Lavinia e di suo fratello Maurizio, che grazie a uno “strano” incidente riusciranno a capirsi e a volersi bene.
La prima a urlare per la sorpresa fu Lavinia, ma l'urlo che le uscì di bocca non era il suo.
Era identico a quello del fratello maggiore.

[REVISIONATA]
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riconciliazione

 

 

Lavinia spalancò gli occhi, fissando la parete bianca sopra il suo letto, dove era sdraiata.

Maurizio era seduto sul bordo, anche se si era appena alzato in piedi per rispondere al suo cellulare. La musichetta che l’aveva svegliata proveniva da lì.

“Dunque era solo un sogno…” si disse come in trance, confusa e incredula.

“Adesso non posso parlare. Ci sentiamo dopo, ok? Ciao!” tagliò corto il fratello, che era ansioso di sapere come si sentiva lei.

“Hai dormito per un bel pezzo, ma fortunatamente nostra madre non ci ha ancora chiamato per cena. Stai bene? Sei pallida…” s’interessò, dolce e premuroso proprio come l’aveva visto comportarsi prima che si svegliasse.

Ma loro non erano più in piedi, accanto alla panchina. Non si trovavano neanche vicino al campo di calcio.

“Sì. Ci tengo a raccontarti una cosa. Mi ascolti?” gli confessò, ancora emozionata.

Così Maurizio venne a conoscenza di tutti i dettagli del sogno, dallo scambio di corpi fino all’abbraccio finale.

La vide così presa dal discorso, così scossa nel profondo, che le tenne una mano, carezzandole delicatamente il dorso con il pollice.

E Lavinia si rese conto che qualcosa, dentro di lei, stava cambiando. Anzi, forse c’era sempre stato, era l’affetto per il suo fratellone che si stava pian piano risvegliando.

Si mise seduta, guardandolo fisso negli occhi verdi. Lui sembrava divertito, incredulo quanto lei, ma anche sollevato del fatto che non si fosse fatta troppo male, perché quando gli era svenuta davanti si era preoccupato da morire.

Seguì il suo istinto e si chinò ad abbracciarla, senza dire una parola.

In fondo non aveva mai avuto nulla contro di lei: le aveva sempre voluto bene, si arrabbiava e rispondeva male solo perché veniva provocato dal suo atteggiamento impossibile.

“Io non ti odiavo sul serio”, le confidò, tirandola in piedi, stando attento alla sua gamba ingessata.

“Lo so. Avevi ragione, Maurizio. La gelosia che nutrivo per te non era giustificata. È stato un errore… per anni ho odiato i tuoi impegni, le tue passioni e le tue amicizie soltanto perché non le ho mai provate sulla mia pelle. Allontanarsi è stato un grosso sbaglio… come posso rimediare?” ammise dispiaciuta, ricambiando l’abbraccio. “Ti chiedo scusa… per tutto”.

Maurizio scosse il capo, sorridendo.

“Non devi. Io ti ho sempre perdonato, ogni giorno, per tutte le volte che mi hai ignorato, insultato o schiaffeggiato”.

“Sei troppo buono…” era sul punto di piangere, ma si trattenne con tutte le sue forze.

Quello per lei non era un momento triste, ma bello. Si sentiva una persona nuova.

Lui fu colto da una piccola risata spontanea.

“Peccato, avrei voluto vederti! Hai detto di aver praticato il mio sport, segnato un goal, vinto la partita. Hai persino esultato con i miei amici! Tutto ciò ha dell’incredibile…” affermò, contento che Lavinia abbia condiviso con lui questi fatti onirici.

“Tu mi hai dedicato una vittoria nella realtà, mentre io l’ho fatto sognando… ha un senso, non trovi?”.

Lei chiuse gli occhi e si strinse ancora di più all’unico fratello che aveva.

“Ti voglio bene”, dichiarò, dal profondo del cuore.

Maurizio restò spiazzato solamente perché non era più abituato a sentirle, quelle tre paroline magiche.

“Anche io…” sussurrò poi, intimamente commosso.

 

“La cena è pronta!” urlò la madre da dietro la porta, e sentendola all’improvviso tutti e due trasalirono, staccandosi come quando, colti in fallo a litigare per un giocattolo, lei li sgridava con voce acuta.

“Va bene!” esclamarono entrambi.

Poi, ridendo e scherzando, raggiunsero i genitori in cucina.
Allora toccò agli adulti rimanere a bocca aperta, sorpresi e increduli, di fronte al mutare del loro comportamento a tavola.
Fino al giorno prima Lavinia e Maurizio non si scambiavano neppure mezza parola, limitandosi a mangiare e a fissare lo schermo del televisore acceso sul notiziario. Nel peggiore dei casi si contendevano l’ultima frittella, guardandosi in cagnesco.
Invece in quel momento i loro figli cenavano tranquilli, scambiandosi qualche commento positivo sui cibi, mentre l’uno passava il condimento che serviva all’altra.
Un fatto incredibile. Ovviamente in positivo.


 

Noticina: Capitolo che, oltre alla revisione formale, ha subito delle modifiche nel contenuto.

 

 

 

  
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