Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: dark_heroine    05/05/2014    1 recensioni
Emily White è una ragazza diversa dalle altre: riceve chiamate notturne alquanto misteriose, e non ha mai conosciuto i suoi genitori biologici. Infatti è questo il suo obiettivo: ritrovarli. Ma la sua strada si scontrerà per caso con qella di Harry Styles. Cosa succederà tra i due? Lei riuscirà a capire cosa e da chi parte sono questa chiamate inquietanti? Riuscirà a trovare i suoi genitori?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                       Prologo

Mi sta squillando il cellulare sul comodino. Mi allungo per prenderlo, tastando con la mano sulla superficie del mobile. Finalmente lo trovo. Mi porto lo schermo davanti agli occhi, ma è troppo luminoso, in contrasto con il buio della stanza. Riesco solo a distinguere l’ora sul display. Chi diavolo può chiamare alle tre di notte?! Sbuffo e mi porto l’apparecchio all’orecchio, rispondendo. -Chi è?- chiedo, con voce impastata. Nessuna risposta. Mi prendi in giro? -Pronto? C’è qualcuno?- ancora niente. Va’ al diavolo. Quando sto per riattaccare, risponde. È la voce di un uomo. -Ciao Emily. Non sai chi sono? Sono…- non lo lascio finire che riattacco. Merda. Era lui. Basta, mi sono stancata. Qualche ora. Qualche ora. Solo qualche ora e poi addio. Mi ripeto. Questa mattina partirò. Me ne andrò via da qui, cambierò scuola, città, stato, vita. Via da questo stupido posto, pronta per il mio primo anno al college.
Mi sono riaddormentata felicemente. Felice perché me ne stavo per andare. Adesso guardo un’ultima volta la stanza che è stata la mia camera per i precedenti diciassette anni. Guardo prima le pareti di un chiaro rosa antico, passando poi per l’armadio e la scrivania, e infine il letto. Sorrido, e scendo di sotto. C’è un camion pieno di scatole con all’interno i miei vestiti, poster, libri, che mi sta aspettando. –Tesoro! Hai preso tutto?- annuii. -Sei bellissima.- mah… indosso un paio di jeans e la mia maglietta dei Rollings Stons, e le All Stars nere. Mi sono solo messa un filo di matita nera e mascara a contornare gli occhi azzurri. Lucidalabbra sulle labbra carnose e via. -Oh, me lo stavo dimenticando!- dico, e poi corro di sopra. Prendo il mio cappellino nero portafortuna lo indosso sopra i capelli biondi chiarissimi e torno fuori. -E come potevi andartene senza?- dice mio padre, ridendo alla fine. -Non potrei farne a meno.- poso un bacio sulla guancia sia di lui che della mamma, e poi salgo sul camion. Li saluto con la mano un’ultima volta, prima di mettere in moto e partire. Accendo la radio e metto la musica a palla. Non ho detto niente ai miei genitori sul fatto delle chiamate e del resto, e preferisco non doverlo fare mai. Non è che siano i miei veri genitori, erano adottivi. Ma avrei scoperto chi fossero i miei genitori biologici, lo avrei fatto. Ma adesso basta pensarci: stavo andando al college! Avevo scelto il college più lontano possibile, per scappare neanche io so da cosa. Diplomata con massimi voti, voglio laurearmi in letteratura, e tutti i corsi che ho scelto sono fantastici: Filosofia, Letteratura Inglese, Storia… vorrei diventare una scrittrice, e tutte queste materie serviranno per approfondire la mia cultura e poter scrivere testi sicuramente più interessanti. Controllo l’orologio e vedo che sono passate già due ore. Sarei arrivata di lì al doppio di queste. Che cavolo faccio per altre quattro ore?! Guardo la strada, e, immersa nella musica, non mi rendo conto delle ore che passano e delle strade che prendo, come se già conoscessi a memoria e avessi già fatto tutto. Un momento… il sogno! Io avevo già fatto tutto! Basta pensare ai sogni. Basta. Parcheggio poco lontano dal mio appartamento, acquistato con i soldi guadagnati da quando ho quattordici anni, e comincio a scaricare gli scatoloni. Arrivata all’ultimo chiamo il tipo dell’autonoleggio e gli dico che può venire a prendere il camion e portarmi la macchina. Il mio appartamento è all’ultimo piano, e mentre esco dall’ascensore, vado a sbattere contro qualcuno…

Spazio Autrice
All’inizio i capitoli saranno introduttivi, e corti, si allungheranno dal 4°/5°. Posterò una volta a settimana, per via della scuola, ma appena finirà aggiornerò più frequentemente. Fatemi sapere se vi piace! Alla settimana prossima! J Lasciate qualche recensione, please. 

Ps. Come si mettono le foto?



 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: dark_heroine