Serie TV > Da Vinci's Demons
Segui la storia  |       
Autore: Lechatvert    06/05/2014    3 recensioni
«Fareste bene a rammentarvi che la guerra la si deve vincere su fronti diversi», disse, rimettendo la spada nel fodero. «E che se voi siete disposto a calpestare i vostri principi, io sono disposto a calpestare i miei.»
Se ne andò così, senza aggiungere altro, arrancando tra i ciuffi d’erba alta del cimitero.
Riario lo guardò allontanarsi senza proferire parola, impietrito dinanzi a quelle parole taglienti come lame e a quell’andatura che tanto gli ricordava i passi leggeri di Celia.

Il Papa, il Capitano, il Conte e i Tombaroli.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Girolamo Riario, Lupo Mercuri, Nuovo personaggio, Papa Sisto IV, Papa Sisto IV
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
polverenera

Per ricominciare
Ed eccoci tornati con la seconda parteeee *canzoncina della vittoria

Dunque, prima precisazione sull'ileo e la figura che ho scelto ... lo so, l'ileo non è tutto il complesso delle ossa del bacino, ma non ho trovato un disegno migliore eve  E poi mi quasipiaceva l'idea di mettere "ossa del bacino" come titolo della seconda parte. Poi l'ileo ha vinto. Yuhu.

Ad ogni modo, per chi l'ha voluto e per chi lo ha odiato, un piccolo assaggio di Levi. Non temete, anche se per ora è apparso due volte, a brevissimo arriverà per restare. E non ve lo scrollerete più di dosso.

Per chi invece è una "new entry" di questo scapestrato personaggio, qui potete trovare la sua indegna fine, anche se la storia non è la sua. Arriverà anche una fanfiction tutta per lui, ve lo prometto <3

Enniente, colgo l'occasione di questa nuova "fetta" di storia per ringraziare chi segue, chi legge, chi preferisce, chi spamma la fanfiction alla zia, chi ne parla al gatto e anche chi la ignora. Serve anche quello. In particolare, un grazie alla mia dolcissima beta che mi fa compagnia nelle notti in bianco pre-esame<3 Grazie, Chemical Lady!

Bene, ora scappo °v°/

Un bacione,
Lechatvert








Saremi morte già dolce paruta

Ileo: parte seconda – Firenze l'è piccina
il tasso
https://www.youtube.com/watch?v=nlcIKh6sBtc










E non saremo mai reali
Non scorre nel nostro sangue
Quel tipo di lusso non fa per noi
Lorde – Royals







Isola di Bergeggi, Savona, 25 maggio 1476 – Un anno prima della morte di Ottaviano Maria Sforza



L’acqua del golfo era gelida, così come il vento primaverile che stizzoso soffiava sui prati del monastero.
Uscendo dal mare in una nuvola di schizzi e gocce volanti, il Conte Levi di Fonterossa saltellò fino al valletto più vicino, afferrando l’asciugamano che gli venne porto per legarselo frettolosamente alla vita.
Superò fischiettando una fila di monaci intenti a seminare nell’orto e si infilò la casacca che trovò abbandonata a ridosso dello stesso muro dove l’aveva lasciata.
Sistematosi anche il cinturone sui fianchi magri, si calcò un bizzarro cappello bordato d’oro sul capo e si avviò di buon passo verso la corte interna del convento.
«Tempesta in arrivo», constatò, puntando il naso verso il cielo scuro quando si fermò ad afferrare una mela da un canestro sistemato dinanzi alle cucine.
Il monaco lì accanto alzò le spalle e continuò il suo lavoro di pelapatate.
Con uno sbuffo poco soddisfatto, il Conte di Fonterossa addentò la mela e si addentrò nei corridoi dell’imponente casale, rabbrividendo quando i suoi piedi nudi entrarono a contatto con il marmo gelido del pavimento.
Spedito, camminò fino alla biblioteca, entrando nella sala senza curarsi di chiudersi la porta alle spalle.
Là, sprofondato in una poltrona di raso, un giovanotto dall’aria arguta era ben concentrato nella lettura di un volume dall’aria tanto antica quanto trasandata. Accanto a lui, su un tavolino, un tasso impagliato dava mostra dei suoi denti bianchi e appuntiti.
«Quell’affare mi inquieta», esordì Levi, alzando un braccio per indicarlo.
Lo studioso non interruppe la sua lettura, dando una lieve alzata di spalle come a voler sottintendere di  aver recepito il messaggio.
«Regalo di mio zio ai monaci di Bergeggi», spiegò, atono. «Visto che ci stanno ospitando da quasi tre settimane.»
Levi storse il naso e si avvicinò, picchiettando con le dita sugli occhi di vetro dell’animale.
«Tasso», mormorò, pensieroso. «Tasso: simbolo di predominio. Deprimente.»
«Simbolo di forza usata con saggezza», lo corresse subito lo studioso.
«Resta deprimente.»
Vi fu un istante di immobile silenzio, dopodiché Levi sospirò, prendendo posto in una delle poltrone disposte lungo gli alti scaffali. Portò una mano al mento, riflessivo, ma non staccò gli occhi dal tasso.
«Raffaele Riario Sansoni», chiamò, poi, calcando con teatrale pomposità ogni sillaba di quel nome.
Il ragazzo immerso nella lettura decise finalmente di staccare gli occhi castani dal suo libro.
«Sì?»
«Tuo zio regala spesso animali impagliati ai suoi monaci?»
Raffaele ridacchiò.
«No», ammise. «Ma ultimamente prova diletto nel commissionare questo genere di lavori al suo imbalsamatore.»
«Sua Santità il Papa ha un imbalsamatore?» Levi strabuzzò gli occhi, sobbalzando. «E chi potrà mai essere?»
«Tale Vallesanta.»
«Giovanni? Mio padre gli commissionò l’imbalsamazione del nostro cane da caccia.»
Raffaele scosse il capo.
«Orso, da che so è il figlio.»
Stavolta, Levi balzò giù dalla poltrona, reggendosi ai braccioli quasi fossero le sue due sole ancore di salvezza in un mare in bufera.
«Vallesanta non bastava», borbottò, aggiustandosi il cappello sul capo con uno sbuffo disordinato. «Per giunta Lysimachus. Lo dicevo io, che sta arrivando una tempesta.»
Si tirò in qualche modo in piedi, impettendosi un poco nella casacca, dopodiché partì a passo spedito verso la porta spalancata.
«Raffaele!», esclamò, voltandosi poco prima di varcare l’uscio.
Lui lo guardò di sottecchi.
«Levi?»
«Sto andando in Toscana a incontrare un amico. Sarò di ritorno prima di domenica.»
Raffaele mollò il libro che stringeva tra le mani.
«Non ti fermi qui, stanotte?», domandò, offeso. «L’hai detto tu stesso che sta arrivando una tempesta!»
Levi sgranò gli occhi più di quanto già non avesse fatto.
«Mi pare ovvio che abbia da fare!», rispose, agitando freneticamente le braccia quasi stesse per esplodere. «Parleremo quando sarò di ritorno.»
Si buttò sul corridoio e prese a camminare frettolosamente verso il porticato dal quale era venuto, senza attendere alcun saluto od ossequio. Alle sue spalle, udì soltanto le esclamazioni di Raffaele.
«Levi!», gridava il giovane, ormai distante dalla concentrazione che qualche minuto prima lo vedeva concentrato su vecchi tomi colmi di polvere. «Levi, torna qui!»
Ma il Conte di Fonterossa era già arrivato alla corte e, una volta recuperati gli stivali, non ci mise poi molto a raggiungere il molo che si apriva sul panorama delle coste liguri.
Lasciò l’isola di Bergeggi così, senza vezzeggiare la sua partenza né ossequiare i monaci tanto gentili nell’ospitarlo all’interno delle loro mura.
Vittore, il suo paggio più anziano, gli si affiancò una volta che la modesta imbarcazione con cui erano arrivati fu sufficientemente lontana dal molo per non potervi fare ritorno a causa del vento.
«È da quando Vostra Grazia il vescovo Riario Sansoni vi ha cacciato dalle sue stanze, che non vi vedo così affannato», esordì, accompagnando quella sua affermazione con un sorriso tanto tirato quanto nervoso.
Levi gli lanciò un’occhiata asciutta.
«Bando alle tue insinuazioni, Vittore!», rispose, appoggiandosi con la schiena all’albero della nave. «Salpiamo per un’importante destinazione!»
Il paggio sospirò.
«Quale, mio Signore?»
«Pisa.»
«A pregare nel duomo, mio Signore?»
Ridacchiando, Levi diede una lieve pacca sulla spalla dell’uomo.
«Molto meglio, Vittore», rispose, seppur serio. «Andiamo a porgere gli ossequi di nozze!»
«A chi, se mi è concesso?»
«Alle due persone più buone che io abbia il piacere di conoscere.»




   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Da Vinci's Demons / Vai alla pagina dell'autore: Lechatvert