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Autore: Tiva_Giuly96    06/05/2014    3 recensioni
Tiva story! Sorprese e vicende per i nostri Tiva!
Ziva se n'è andata e Tony sta soffrendo molto.
Un messaggio e una sorpresa lo aspettano.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua con il secondo capitolo! :D
 
 
Dopo lo sfogo di Tony in bagno con Gibbs, la giornata continuò senza problemi.
Ci fu il solito caso, marine ucciso da un proiettile nel petto.
Gibbs assegnò ai suoi agenti i vari compiti: McGee e la Bishop si dovevano occupare dei testimoni, lui, Ducky e Palmer del cadavere e Tony degli schizzi di sangue.
Mentre Tony fotografava gli schizzi e sistemava il laser, il telefono che aveva in tasca cominciò a vibrare per l’arrivo di una chiamata. Mise a terra l’attrezzatura e prese il telefono per rispondere.
- pronto? – nessuno rispose. – pronto, sono DiNozzo. Chi parla? – continuò.
Finalmente, dall’altra parte del telefono, si sentì qualcosa. Non era una voce, ma una musica, una musica melodica e lenta.
A sentirla, Tony si stupì e rimase in silenzio e immobile per ascoltarla.
- senta.. – non fece in tempo a finire la frase che cadde la linea.
Rimase confuso da quella strana telefonata, continuava a pensare a quella canzone, l’aveva già sentita da qualche parte, ma dove? Pensava a chi gli avesse telefonato e perché lo avesse fatto. Pensava a quali persone potrebbero averlo chiamato per fargli sentire quella musica. Solo un nome gli risuonava in testa, un nome di sole quattro lettere, di donna, importante per lui.
- no, non può essere lei. No.. Non manderebbe mai dei messaggi così, non è da lei – si rese conto che stava parlando da solo, così si stoppò e smise di parlare; ma riprese subito il discorso attirando l’attenzione di Gibbs.
- basta, Tony. Se n’è andata, non tornerà più. Basta pensare a lei –
Gibbs lo continuava a guardare e divenne triste nel vederlo in quello stato.
- oh Tony. Che ti sta capitando? Non ti riconosco più – fece un profondo sospiro e se ne andò.
La giornata passò in fretta, risolsero il caso in poco tempo: classica moglie gelosa uccide il marito perché aveva un’amante. Classico.
- ottimo lavoro, ragazzi. Potete tornare a casa – disse Gibbs guardando il suo team.
- va bene, capo. Grazie – dissero tutti e tre in coro.
Ellie e McGee presero le loro cose e se ne andarono prendendo l’ascensore, mentre Tony rimase in ufficio a sistemare la sue cose e la scrivania. Gli si avvicinò Gibbs.
- hey. Tutto bene? – gli chiese.
- hm? Oh, sì. Si, grazie – rispose.
Gibbs annuì. – se hai bisogno, chiamami – gli diede una pacca sulla spalla se ne tornò a casa seguito da un Tony silenzioso.
 
 
Ore 24:45 – casa di Tony.
 
Si stava preparando per andare a dormire dopo essersi visto un film molto insolito per lui e per il suo genere, “tron legacy”. Prese il pigiama e si cambiò in camera da letto.
Da quando Ziva li aveva lasciati soli, non aveva mai portato nessuna ragazza a casa sua per trascorrerci insieme una notte e basta. Era molto cambiato in questo campo.
Fece per andare a letto quando gli arrivò un messaggio. Prese il cellulare per vedere chi era: numero sconosciuto, lo stesso numero che lo aveva chiamato sulla scena del crimine.
- ancora? – guardò confuso il numero e lesse il messaggio.
“Tony”. Solo questo c’era scritto, il suo nome. Subito dopo ne arrivò un altro.
“tu”. Li lesse confuso, voleva sapere chi era, perché aveva il suo numero e perché lo faceva. Ne arrivò un altro.
“grazie”.
- grazie? Grazie per cosa? Ma chi è? – fece per rispondere quando lo chiamarono. Rispose subito.
- pronto! – disse seccato.
Ancora quella musica, la stessa di quella mattina, lo stesso pezzo, lo stesso ritmo. Gli stessi pensieri. Tutto.
Cadde la linea.
Queste cose lo confondevano parecchio, era sempre più confuso.
Decise di lasciare perdere mettendosi sotto alle coperte. Ripensava a quei messaggi e a quella musichetta fino a quando non si addormentò.
 
Ore 3:15.
 
Si era addormentato con quella musica nella testa, non riusciva a levarsela.
Cominciò ad agitarsi nel letto, stava avendo dei piccolissimi flashback di quella musica. Stava ricordando.
Si svegliò di scatto e si mise seduto sul letto.
- Berlino – disse.
 
 
Angolo autrice:
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Fatemi sapere! :D
  
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