Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Aeltanin    06/05/2014    6 recensioni
Draco ha compiuto un grande sacrificio per salvare il mondo magico, lasciando la moglie Hermione incinta del suo erede.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

On Your Grave

 


Mi trascino ansante su questi ciottoli grigi e scabrosi da ormai quattro anni. Le mie gambe hanno cominciato a muoversi verso la tua lastra spessa e ghiacciata quasi avessero vita propria e io non riesco proprio a fermarle. 
Ho reciso le peonie, tuo fiore preferito, dal nostro giardino e ne ho depositate un mazzo generoso sul tuo petto coperto di freddo marmo. Mi avvicino a stento alla ruvida pietra e mi siedo su una precaria panchina, nata dall'erosione temporale di una roccia, che sembra non avesse aspettato altro che ospitarmi. 
Contemplo con le mie iridi prive di vita il panorama davanti a me e non riesco proprio a non sorridere, quando la brezza fresca del venticello autunnale mi accarezza il collo e ripenso alle tue dita che ne sfiorano la superficie.
Ricalco con i polpastrelli le lettere in rilievo e trattengo a stento i singhiozzi e le lacrime ogni volta che il mio dito indice percorre l'ultimo numero.



1980-2002
 


Ogni singolo gesto che compio, ogni respiro che esalo, ogni sguardo che volgo, lo faccio nella memoria di te. Perché so che non mi hai mai abbandonata.
Ogni mattina appena sveglia, la migliore colazione che posso consumare è l'inebriarmi del tuo odore fresco e invitante, affondando il naso nel tuo cuscino, che è rimasto intatto, come se non te ne fossi mai andato.
Quando invece arriva la sera e stanca e spossata il sonno si impossessa di me, mi accoccolo sul divano e aspetto invano le tue carezze e le tue proposte erotiche e allettanti.
Ma non importa. Io so che sei qui con me, anche in questo momento. Percepisco la tua bocca sul mio viso, e le tue mani impudenti sui miei fianchi. 
Ti sto guardando amore mio, i miei occhi si sono posati timidi su di te e percorrono il tuo corpo longilineo. 
Tendo la mano e tu la afferri. Chino il capo e la tua spalla mi fa da sostegno. Le lacrime mi solcano violente e impudiche il viso e tu le lavi via con piccoli baci e mani gentili.


L'unica persona che amo al pari di te è la piccola creatura che siede sulle mie ginocchia e guarda assente e vago il tuo ritratto ovale sulla lapide.
Leon Draco è ciò che di più bello tu potessi donarmi. Gli ho dato il nome che desideravi, ma non mi sono trattenuta dall'accostargli anche il tuo.
Ti ho visto il giorno del parto, sai amore? Quando la tua esile figura sfocata accanto al mio letto mi infondeva sicurezza e mi stringeva le mani sudate e strette in una morsa di dolore.
Il momento in cui il nostro bambino è venuto al mondo, ho avuto quasi la sensazione che lui percepisse la tua presenza inconsistente.
Ricordo nitidamente gli occhi spalancati e il visino maltrattato dal travaglio voltarsi nella tua direzione.
Mi fa quasi male guardarlo.
Da quattro anni mi faccio violenza ogni volta che accarezzo i suoi lineamenti fini e pallidi, ogni volta che piange e devo avvicinarmi a quegli occhi grigi cosi dannatamente simili ai tuoi.


« Mamma, perchè papà non è con noi? E' partito? »

« Si amore, il tuo papà si trova in uno dei più bei posti del mondo ».

« Perchè non ci ha portato con lui allora? »

E' in questi momenti che vorrei poter non esistere, e non dover consolare quelle iridi chiare che ogni volta reclamano una risposta, che non sono ancora capace di dargli.
Già, perchè prima di confessare al frutto del nostro amore la verità, devo convincermi io stessa che tu non sei con noi. 
E come posso convincermene se ogni cosa mi parla di te? Se ogni scusa è buona per recuperare dalla soffitta le fotografie che ci ritraggono felici come non mai?


« Guarda Leo, qui papà ha vinto la coppa di Quiddich ad Hogwarts! »

« Davvero? Ma allora è bravo! Anche io voglio diventare cercatore! »


E' l'utilizzo del tempo presente che mi permette di andare avanti e non affrontare la realtà dei fatti. Non riesco proprio a correggere quell'errore temporale dalla bocca del nostro bambino.


« Si tesoro, molto. E qui... » indico una foto parecchio consumata a causa delle lacrime che vi ho versato in precedenza « ...ci siamo io e lui abbracciati, quando abbiamo scoperto di aspettare te! »

Sorrido dello sguardo estasiato di Leon e lo abbraccio forte, accarezzandogli la nuca.


« Ho deciso mammina! Da grande voglio essere come papa! Tanto abbiamo già i capelli e gli occhi uguali! Voglio fare tutto quello che ha fatto lui! Come lui! »

« Certo amore, papà ne sarebbe felice. Siete molto simili sai, non solo nell'aspetto. Lui è l'uomo più coraggioso del mondo ».


Gli ho parlato così tanto di te, che la prima parola che ha pronunciato è stata papà. Ti conosce forse meglio di me.
Si accoccola sul tappeto morbido del salotto e fissa per minuti interminabili le foto in movimento sistemate sul pianoforte.
E mi chiede ininterrottamente quando tornerai. Quando potrà finalmente conoscere il suo papà. Quando gli insegnerai a volare.
Non ho la risposta ai suoi interrogativi. 
Sfreccio via in camera, e dopo aver imperturbato le pareti, lascio scivolare la schiena lungo la parete liscia e piango silenzi e singhiozzi.

La verità amore della mia vita, è che la tua mancanza sta diventando opprimente e mi sembra di non vivere più, ma solo di sopravvivere.
Il piccolo cresce e si fa sempre più esigente.
Forse è ora che sappia la verità.
Forse è ora che anche io me ne faccia una ragione, ma so che non accadrà mai.


« Manca ancora molto?»

« A cosa? »

« A che papà ritorni! Gli devo raccontare della mia prima magia! Deve sapere chi ha rotto tutte le finestre del primo piano... »

« Amore, vieni qui ». Leon si avvicina a me e poggia la testa bionda sui miei seni morbidi « Papà non può tornare ».

« Perchè? Non mi vuole bene forse? »

« Non dirlo neanche per scherzo. Papà ti ha amato fin da prima che nascessi! Solo che si trova in un posto da cui non può andarsene ».

« Oh... non può tornare perchè è tanto bello? »

« Esatto, piccolo mio, proprio cosi ».

« Quindi non verrà mai a trovarmi? »

« No, ma sai una cosa? Lui si trova qui »gli poggio una mano sullo scarno petto all'altezza del cuore « e anche nel suo ci sei tu ».

« Tu lo senti, mamma? »

« Sempre ».


Rivedo così tanto di te in lui, da chiedermi se non sei forse tu, nel suo corpo. 
Gli porgo una peonia e lui si sistema a gambe incrociate sulla tua lapide.
Ti parla innocente e ingenuo di ogni cosa, ti racconta ogni momento della giornata, ti mette a conoscenza del suo profitto scolastico.
L'immagine che ho davanti è di una dolcezza indescrivibile.
Ha baciato con la sua bocca piccola e rosea la tua immagine e ti ha comunicato che tornerà a trovarti presto.
Corre verso di me, mi porge la manina calda e mi trascina vicino a te.


« Non saluti anche tu papà? » Mi sporgo e deposito anche io le mie labbra sul tuo ritratto. 

« Non smetterò mai di amarti, Draco. Non smetterai mai di essere l'aria che respiro. Non smetterò mai di pensarti ogni singolo momento della mia esistenza. Arrivederci, a domani, per sempre ».



7 anni dopo



« Leon Draco Malfoy! Si segga sullo sgabello ».

« Mmm... il tuo cognome è leggenda ragazzo. Dobbiamo tutti ringraziare tuo padre e la sua eroica impresa ».

« Mi hanno raccontato vagamente qualcosa ». ironizza Leon « Io non sono degno di essere paragonato a lui ».

« Suvvia, non essere così duro con te stesso. E adesso bando alle ciance, non vuoi sapere il verdetto? »

« Mi sorprenderai, cappello? »

« Magari la prossima volta. Serpeverde! »



***

 



« Ciao, papà ». La figura evanescente di Draco si avvicina a Leon e gli sfiora il viso con le mani in una carezza impercettibile.

« Ciao, Leon. Cosa ti porta qui, in questa fredda giornata invernale? » 

« Volevo darti il mio regalo di Natale. Ecco ». Leon deposita la sua prima cravatta verde-argento sull'angolo della lapide di Draco.

« Sono molto fiero del giovanotto che sei diventato. Sappi che non smetterò mai di vegliare su di te e sulla mamma, mai. Tuttavia è arrivato il momento per me di passare la barriera, ho già approfittato abbastanza della benevolenza di Lui » indica il cielo. « Ti amo Leon, immensamente. Non dimenticarlo ».

« No, non ancora ti prego! » piccoli singhiozzi e lacrime calde «Ti voglio bene, tantissimo! Arrivederci, a domani, per sempre, papà ».





 


Buon pomeriggio lettori! Non so perchè, ma da tempo avevo voglia di scrivere una one shot con questo tema. Spero che apprezziate e che lasciate un segno del vostro passaggio :)
Approfitto di questo spazio per fare un pò di pubblicità alla mia serie Cantore e Musa, due one shot rating rosso sulla coppia Draco/Hermione:

Musa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2581564&i=1
Cantore: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2587337&i=1

Questo è il link della mia long rating rosso sempre su Draco/Hermione, Three Blood, One Blood:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2558011&i=1

 

Erika AstoriaGM

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Aeltanin