Nick
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su EFP : slytherin ele
Personaggio: Alexia
Darkmoon
Turno: 2
Titolo
Storia: L'amicizia
è uno dei sentimenti più belli da
vivere perché dà ricchezza.
Pacchetto
(se presente): /
Genere: Generale,
introspettivo
Raiting: Verde
Avvertimenti: /
Note
(facoltative):
Il titolo è una citazione di Susanna Tamaro,
tratta dal romanzo epistolare Cara
Mathilda.
Il
romanzo Menzogne e
Sortilegio, nominato nel racconto, è un classico
di Elsa Morante: Elisa è
la protagonista del racconto, che a furia di leggere, smette di avere
contatti
con l’esterno e finisce per vivere soltanto delle trame dei
libri e della sua
fantasia da cui nascono eroi con i volti dei suoi parenti deceduti, si
derealizza del tutto fino alla morte della madre adottiva che crea un
trauma e
fa sparire i suoi fantasmi. Di
fatto
Elisa è affetta dalla “patologia
dell’eccesso di lettura” e sa di esserlo da
subito, ma non riesce a liberarsi dei fantasmi.
In
ultimo, i personaggi descritti non mi appartengono, ma
sono di _Stand_by_Me_ che è consapevole del fatto che li sto
utilizzando e
questa piccola raccolta di drabbles partecipa al secondo turno del
contest “The
X-factor of Masterwriter”.
L'amicizia
è uno dei sentimenti più belli da vivere
perché dà ricchezza.
I
libri sono l’invenzione migliore
dell’umanità… o forse no?
Domenica
mattina: posso stare a casa. Questo
pomeriggio uscirò con Clarissa e Luca. Andiamo a pattinare,
sarà la prima volta
per Isy, ha paura ma non lo da a vedere.
Mi
aggiro per la mia camera, cercando un libro da
leggere. I libri sono miei amici. Adoro leggere, è come se
entrassi in una
dimensione tutta mia, dove mi sento al mio posto, perfetta e
inviolabile.
Ecco!
Un tomo attira la mia attenzione: un’edizione
di Menzogne e Sortilegio, era di
mio
padre, si è un po’ ingiallita sui bordi. La apro,
la sfoglio.
E
se mi capitasse quello che è successo a Elisa?
Ripongo
il libro, agitata. Speriamo di no…
[110
parole]
Il
connubio perfetto per me: amici e pattinaggio.
Scivolo
sulla lastra di ghiaccio con naturalezza; a
volte penso che sarei dovuta nascere al Polo Sud, quante distese di
neve fredda
e solida da solcare, poi mi rendo conto che sarei morta di freddo, che
mamma
avrebbe maledetto un posto dove era impossibile arredare, che
papà avrebbe
avuto poca inventiva senza pianoforte e con sempre lo stesso paesaggio
sotto
gli occhi. Scuoto la testa.
Freno
appena in tempo. Un ragazzo stava per venirmi
addosso.
“Scusa…”
dico piano… perché l’ho fatto? Mi
chiedo
subito dopo, a volte odio il mio carattere.
Guardo
Isy e Luca: lei cerca di non cadere, lui
sghignazza, senza aiutarla.
Sempre la
solita storia. Li adoro.
[110
parole]
Sarò
messa male, se parlo con un diario?
Eccomi
qui, seduta alla scrivania della mia camera.
Ho chiuso il libro di matematica da cinque minuti e occhieggio il
cassetto dove
ti trovi. Sì! Parlo con te, diario. Sono incerta se
prenderti dal cassetto e
raccontarti la mia giornata. Non so se è stupido voler avere
un confidente a
cui puoi dire tutto, considerare un pezzo di carta un amico…
Sbuffò,
sfiorando il legno del tuo rifugio, custode
dei miei segreti.
“Eh
sia!” esclamò ad alta voce, accorgendomi troppo
tardi di averlo fatto.
E
ora di renderti partecipe degli avvenimenti della
giornata, dei miei pensieri e delle mie paure
Tiro
fuori il diari e lo apro, pronta a scrivere.
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parole]