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Autore: Lucienn83    06/05/2014    4 recensioni
Andare a scuola mi piaceva..ma mi mancava qualcosa....!
Io non volevo andare a scuola..non volevo diventare un bimbo grande!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Leeteuk
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai un anno che Kyu andava all'asilo. E ci andava con JungSu tutte le mattine. E questo lo aveva cambiato, non era più il bimbo solitario ed insicuro di prima. Giocava anche con gli altri bambini, ma correva sempre da JungSu alla fine della mattina, perchè solo con lui si sentiva davvero tranquillo e sicuro. Ma se per caso il più grande non ci andava, allora neppure Kyu ci voleva andare.

Come quella mattina. JungSu aveva la febbre e il piccolo Kyu pestava i piedi per andare a trovare l'amico del cuore invece che andare all'asilo.

 

“OMMAAAAAAAAAAA...voglio andare da JungSu”

“No, tu ora sali in macchina e ti porto all'asilo, niente capricci!”

 

Kyu le lanciò un' occhiataccia. Stava facendo pratica. Aveva imparato che certe occhiate facevano effetto sulla sua Noona, ma con mamma ancora non ci riusciva. Doveva fare ancora più pratica. Rassegnato passò al piano B.

Spalancò gli occhioni, facendoli inumidire e guardando supplichevole la sua mamma, la quale sospirò guardando il bambino.

E Kyu nella sua testolina scura esultò soddisfatto! Il piano B funzionava sempre con mamma.

 

“ JungSuuuuuuuu..”urlo il bimbo entrando nella case dell'amico.” Oh, buongiorno, omoni” Aggiunse vedendo la mamma di JungSu.

 

Lei rise, aveva lo stesso sorriso del figlio, caldo e avvolgente.

 

“Corri di sopra, è nella sua stanza, ma fate piano, JungSu ha un po' di febbre”

“Neeee” rispose il bimbo correndo su per le scale.

 

Piano piano aprì la porta della cameretta dell'amico, e subito si fiondò sul letto preoccupato, piangendo.

 

“Kyu” rispose JungSu “Non piangere, non sto morendo! Ho solo un po' di febbre!” ma in cuor suo era felice di vederlo.

 

Allora il piccolo lo guardò seriamente. Quasi scendendo dal letto.

Subito il grande si agitò “D-dove vai??”

“Se mi sgridi torno a casa” disse risentito Kyu.

Allora JungSu chiese scusa e scostando le coperte invitò il più piccolo a infilarsi nel letto accanto a lui per poterlo stringere forte.

Kyu subito accettò correndo ad accocolarsi vicino al suo JungSu. Il suo piano aveva funzionato!

 

Il riposino aveva giovato ad entrambi, ma ora il grande si preoccupava che il piccolo avesse saltato l'asilo.

 

“Kyu, domani devi andare all'asilo.”

“No, voglio stare con te”

“Ma Kyu...”

Il piccolo non aveva cuore di lanciare al suo angelo una delle sue famose occhiatacce, non poteva proprio, così iniziò a pensare a cosa dire per convincere l'altro...forse il piano B? Con mamma funzionava sempre.

Due grandi occhioni umidi guardarono JungSu e questi rimase senza parole, interdetto, con il cervello scollegato.

Eh eh eh....Kyu aveva vinto di nuovo!

“Ahhhhhhhhhh...non voglio cacciarti, voglio vederti tutti i giorni” disse il più grande abbracciando forte il più piccolo.

 

Nel frattempo era entrata la mamma di JungSu nella stanza e aveva visto tutta la scena divertita. Sapeva bene infatti il debole che avevano i due bambini l'uno per l'altro e amava osservarli mentre si relazionavano tra loro.

 

“Bambini, ho portato un succo di frutta e uno spuntino.”

 

Kyu si alzò dal letto con occhi luccicanti, lui adorava il succo di frutta e JungSu lo aiutò a berlo senza sporcarsi. Ma solo a lui permetteva di aiutarlo così.

 

“Jungsu, bisogna però che facciamo venire un tuo compagno di scuola per farti dare i compiti, altrimenti rimarrai troppo indietro” disse la mamma.

 

Subito Kyu alzò la testa di scatto a quelle parole. E la sua piccola mente inziò a lavorare frenetica.

Lui non aveva pensato ai compiti perche all'asilo non li aveva. Ma JungSu ne aveva bisogno e lui non voleva che un'altro bambino entrasse nella cameretta di JungSu e giocasse con lui o lo curasse quando aveva la febbre. Poteva solo lui.

Ed ecco il piano farsi strada nella sua testolina già semi-diabolica.

 

“Vado io!” disse convinto “Domani vado all'asilo, poi vado alla tua scuola e li porto io i tuoi compiti”

“Ma Kyu, sei troppo piccolo” disse JungSu preoccupato.

“No JungSu, devo diventare un bimbo grande, così vado a prendere i tuoi compiti, e poi ti aiuto a farli” disse serio il più piccolo.

 

La mamma dovette scappare via dalla stanza per non ridere in faccia ai due piccoli.

Mentre JungSu era sempre più preoccupato. Perchè il suo piccolo Kyu voleva crescere. Lui lo adorava così piccolo e indifeso e bisognoso di lui.

Ma Kyu fu irremovibile.

 

La mattina dopo Kyu si svegliò presto, e di corsa si fece portare all'asilo senza neppure accennare al suo amico JungSu. La sua mamma lo guardò preoccupata per tutto il tempo. Ma Kyu aveva sul visetto uno sguardo determinato e un sorrisetto tutto particolare. Il suo piano stava funzionando. Beh era ovvio. I suoi piani funzionavano sempre.

 

All'asilo aveva disegnato tutta la mattina. O per lo meno, questo era sembrato alla maestra.

Ma in realtà Kyu aveva disegnato Piani Diabolici per tutta la mattina.

Aveva deciso come andare nella scuola elementare, come riuscire a capire quale fosse la classe di JungSu, chiedere i compiti dell'amico e poi correre da lui. Si, era tutto perfetto!

 

Una volta suonata la campana, corse fuori e poi diretto alla scuola elementare. Purtroppo una volta lì i suoi piani andarono a rotoli..troppe porte, non sapeva dove andare, nessuno che si fermasse per aiutarlo. Era disperato. Voleva JungSu. Voleva piangere. Ma non poteva. Doveva trattenersi per diventare un bimbo grande e andare a scuola con il suo JungSu ed infine....! Ma come poteva...

 

“Ti sei perso piccolino?” chiese una voce gentile.

Kyu alzò lo sguardo. Un bambino moro lo guardava.

“Io- Io... “ e iniziò a singhiozzare.

“Non piangere, ti aiuto io. Cerchi qualcuno?” chiese il bambino.

Kyu annuì lentamente e a fil di voce disse “La maestra di JungSu”

“Ahhhhhhhh ma allora tu sei Kyu!!” disse quello.

 

Kyu lo guardò sorpreso. Come faceva a conoscerlo? E poi solo JungSu poteva chiamarlo Kyu.

Alzando il mento disse con aria di superiorità “Io sono KyuHyun-ssi”

Il moro iniziò a ridere fragorosamente. “E meno male che JungSu aveva detto che eri un angioletto tutto miele!”

 

Kyu a sentire nominare il suo amichetto del cuore ringraziò il cielo. Il suo piano era salvo. Ma non gli piaceva come gli stava parlando quel bambino.

 

“Io sono SiWon, sono nella classe di JungSu e siamo amici.”

Questo gli piaceva ancora meno. Il moro era un bel bambino. E poi era grande come JungSu. Questo bambino non gli andava a genio.

 

“Io sono KyuHyun-ssi” ripetè l'altro. “Sono un bimbo grande e sono venuto a prendere i compiti per JungSu, siamo amici noi. Lui è MIO amico!”disse rimarcando la parola “mio”.

 

SiWon rise ancora di più. Sapeva quanto JungSu fosse legato a quel bimbo. Non passava giorno in cui non sentisse nominare Kyu di qui, Kyu di là. Ma JungSu non aveva mai detto che era un bimbo con un bel caratterino. Anche se SiWon era convinto che l'amico avesse due belle fette di salame sugli occhi quando si trattava di Kyu.

 

“Ok, ecco i compiti di JungSu, vuoi che ti accompagno a casa?”

“No no, tu non devi venire da JungSu, li porto io” rispose subito l'altro preoccupato.

 

SiWon lo guardò andare via e dopo poco lo seguì a debita distanza. Non poteva lasciare solo il più piccolo. JungSu gli avrebbe nascoso la Bibbia se lo avesse saputo. E lui amava la sua Bibbia.

 

Quando Kyu arrivò soddisfatto da JungSu e gli porse i compiti, si sentì il bambino più grande e felice della terra. Era riuscito a diventare un bambino grande per il suo JungSu!

Ma l'altro a bocca aperta pensava solo che il piccolo Kyu ormai non aveva più bisogno di lui.

 

Ora a Kyu non rimaneva altro che concludere il suo piano.

 

“JungSu, hai visto come sono diventato un bambino grande?”

“Neee” rispose triste l'altro

“Ora posso prendermi cura di te..e posso sposarti” disse orgoglioso Kyu

 

JungSu sbarrò gli occhi e poi iniziò a ridere di gioia. Aveva capito male tutto. Il più piccolo non voleva crescere per allontanarsi da lui, voleva farlo per stare con lui per sempre.

 

“Oh Kyu!!!!!! Ma io e te staremo sempre insieme, non devi diventare grande subito.”

“Ma noona dice che le persone grandi si sposano e stanno sempre insieme. Io voglio crescere e stare per sempre con te, quindi devo sposarti. Non voglio che sposi SiWon” disse il piccolo mettendo un adorabilissimo broncio.

 

JungSu perse un colpo. Cosa centrava ora SiWon?? Ma poi rise forte. Abbracciò il piccolo e disse “Non ti lascerò mai per qualcun'altro. SiWon è solo uno Hyung! Devi essere bravo con lui. Ok?”

 

Il piccoli ci pensò un po' su e poi disse “Nee....ma quindi posso rimanere un bimbo piccolo e stare all'asilo e giocare e colorare e restare sempre con te e fare i miei pian...ops!”. Stava per rivelare a JungSu dei suoi piani. Forse quello era meglio di non dirglielo.

 

JungSu prima rise, poi lo abbracciò ancora più stretto “Cresceremo insieme e io mi prenderò sempre cura del mio piccolo Kyu!” dandogli poi un affettuoso bacio sulla fronte.

  
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