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Autore: sheloves1DLM    06/05/2014    0 recensioni
Questa storia racconta di due ragazze, Miley ed Eleanor, che non si aspettavano niente di quello che sarebbe successo nella loro vita. Soprattutto dopo il trasferimento. Un semplice fatto che cambiò completamente la loro vita.
QUESTA FF NON C'ENTRA CON LA VITA REALE
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo n°3 Londra

 

London calls me a stranger,

A traveller oh

This is now my home, my home

(The City by Ed Sheeran)

 

dopo mezz'ora di aereo finalmente siamo arrivate a Londra! Ancora non ci posso credere che sta succedendo veramente! Era una bellissima giornata qui, stranamente c'era il sole e noi non vedevamo l'ora di uscire dall'aereo per iniziare una nuova vita in una nuova città, e che città! Chi l'avrebbe mai detto che saremmo venute proprio qui? Se mai me l'avessero detto prima che saremmo venute qui a lavorare, non ci avrei creduto. Non credevo di averne la possibilità! E poi la parte più bella è che sto vivendo tutto questo con la mia migliore amica! Oh quanto avrei voluto che ci fossero anche Niall e Liam!

Appena ritirammo le valige andammo a cercare Johnny, l'amico di mio padre, che ci avrebbe portate nella nuova casa. Sono proprio curiosa di come sarà la casa!

-eccolo! È lì!- esclamò El.

Andammo in direzione di un uomo verso la cinquantina con in mano il cartello con scritto i nostri cognomi, tipo come quelli che portano i tassisti in aeroporto.

-Buongiorno ragazze! Sono Johnny, amico del padre di Miley! Non so se ve l'ha detto, ma vi accompagnerò io nella vostra nuova casa.- disse sorridendo.

-sì ce l'ha detto!- dicemmo noi.

Trascinammo con noi le valige mentre Johnny ci accompagnò verso la macchina, una bellissima Range Rover nera, e ci avviammo verso la nostra nuova abitazione.

-non so se lo sapete ma il padre di Miley mi ha affidato l'incarico di arredare la casa. Spero solo che vi piaccia! Dato che vi ho appena conosciute non so cosa vi piace e quindi ammetto che sia stato un po' faticoso farlo- concluse Johnny ridendo mentre guardava la strada.

-può stare tranquillo! Per noi è una fortuna essere qui, quindi ci va bene qualsiasi cosa!- rispose El.

-bhe ne sono contento! Almeno sono sicuro che arrivati a casa non mi ammazzerete per il possibile disastro che ho combinato- ridemmo tutti.

Dopo 20 minuti finalmente arrivammo ed eravamo rimaste con la mascella che sfiorava il pavimento.

I nostri genitori ci avevamo comprato una villa! Piccola, ma bellissima!

Dall'esterno si poteva capire che era di due piani, aveva due terrazze lunghe ed un giardino con anche la piscina. Poteva andarci meglio di così!? A questo punto poco importava come era arredata!

Scossi la testa e ritornai nel mondo della realtà. Presi le chiavi ed aprii la porta della villa.

La stanza era buia quindi cercai l'interruttore accanto la porta. Dopo qualche secondo lo trovai e accesi la luce.

A prima vista Johnny aveva fatto un lavoro perfetto! Eravamo nel salotto ed i mobili o erano neri o bianchi, tipo stile moderno. Nell'ala ovest c'erano due poltrone bianche con un divano lungo e nero in mezzo. Davanti ad essi c'era un tavolino fatta con una lastra di vetro e un gambo massiccio in mezzo di metallo verniciato bianco che si intonava con le poltrone. Davanti questo tavolino c'era una libreria con in mezzo una televisione grande e di lato ad essa un paio di casse per lo stereo che c'era in basso. In fondo il salotto c'era un'altra libreria con accanto la porta per andare al giardino. Nell'ala est trovammo la porta della cucina, entrammo e vidi che, diversamente dal salotto, gli armadietti erano di un legno di colore chiaro ed il frigo ricoperto di un materiale di colore argento. Davanti a tutto questo c'era un tavolo grande per “ospitare” 6 persone di colore bianco. Ritornammo verso l'ingresso e davanti a me trova le scale per il piano superiore. Salimmo le scale e vidi sei porte. Quattro stanze da letto, due degli ospiti, una per me e una per El. Le altre due porte portavano ai bagni entrambe con anche una vasca e una doccia e uno specchio abbastanza grande appeso nella parete. Andai in camera mia e vidi un letto matrimoniale nero con cuscini bianchi che fanno contrasto e accanto un comodino bianco con una lampada. Di fronte il letto c'è un armadio con un'anta che fa da specchio. Guardai davanti, oltre il letto c'era una porta finestra che portava nel terrazzo che si affacciava al giardino e parte della piscina.

Finito il tour della casa ritornai all'entrata dove c'era Johnny e lo invitai ad accomodarsi nel salotto. Tornò anche El ed iniziammo a parlare del lavoro.

-ragazze per gli orari io ho pensato dalle 18 fino le 19.30, poi avrete una pausa per cenare per poi ricominciare dalle 20 fino 22, avrete un'altra pausa di 10/15 minuti per poi continuare fino a mezzanotte. Invece per i giorni vedete voi quando secondo voi è più comodo. Vi chiedo solo di cantare per 3 serate alla settimane.- ci spiegò Johnny.

-se fossi una di quelle persone che vorrebbero ascoltare musica dal vivo, io preferirei farlo il Venerdì e il Sabato sera quando esco con amici o qualcosa del genere. Poi la terza serata la potremmo fare la Domenica- dissi in modo interrogativo El.

-anche io concordo con Miley, ovviamente se per lei va bene potremmo fare così- disse El.

-bhe allora siamo daccordo così! Dato che domani è Venerdì, volete un giorno di pausa per ambientarvi un po' o volete subito iniziare? Immagino che vorreste abituarvi un po' all'ambiente prima- disse Johnny.

-no no iniziamo domani! In realtà non vediamo l'ora di iniziare!- disse El ridendo insieme a me.

-mi piace il vostro entusiasmo! Lo voglio vedere anche al lavoro- rispose Johnny facendoci l'occhiolino per poi salutarci ed andare via.

Io ed El andammo a sistemare le cose nelle proprie stanze e io decisi di chiamare i miei genitori visto che non li avevo ancora sentiti quel giorno.

Presi il cellulare e digitai il numero. Dopo un paio di squilli qualcuno rispose.

-pronto?- era mamma.

-ciao mamma! Come stai?- risposi io con entusiasmo.

-bene tesoro! E tu? Come va a Londra? Bella??- ed ecco l'inizio dell'interrogatorio.

-sto bene mamma- risi e continuai – qui a Londra va benissimo! E immagino sia bella, però non posso dirlo con assoluta certezza visto che non abbiamo ancora visitato niente... appena siamo uscite dall'aeroporto siamo venute a casa e ci siamo messi daccordo per il lavoro. Adesso sto sistemando le cose che ho in valigia- le raccontai io.

-ok tesoro, e mi raccomando sii ordinata e non mettere i vestiti in disordine come fai di solito che se no si stropicciano e stavolta non ci sono io che te li stiro!- ecco la solita madre che raccomanda la figlia.

-sì mamma, cerco di fare del mio meglio, forse- risi per poi chiedere – c'è papà?-.

-sì è qui! Ora te lo passo. Mi raccomando stai attenta e fai la brava, ciao tesoro!-

-va bene! Ciao mamma- la salutai io.

-pronto?- rispose al telefono mio padre.

-ciao papi! Come stai?- risposi io sorridendo, anche se lui non poteva vederlo.

-bene bocciolo! E tu?-

-bene grazie! La casa è bellissima! Grazie mille! Sinceramente non mi aspettavo niente di tutto questo! Mi andava bene anche un semplicissimo appartamentino!- dissi io.

-ma va! Noi ed i genitori di El abbiamo voluto prendere il meglio per voi! Sapevamo che vi sarebbe piaciuto e dato che abbiamo visto che ce lo possiamo permettere abbiamo deciso di prenderla! Sono felice che vi piaccia! E Johnny ha fatto un buon lavoro o ha rovinato la casa mettendo i nuovi mobili?- disse ridendo.

-sinceramente sono rimasta sorpresa dal lavoro che ha fatto Johnny! L'ha arredata benissimo! E non all'antica come ti aspetteresti da una persona non più giovane, senza offesa. No comunque a parte gli scherzi, ha saputo arredarla proprio come piace a noi senza nemmeno conoscerci bene. Si meriterebbe un premio per questo!- dissi ridendo.

-e dai bene! Anche perchè ha usato i nostri soldi, quindi l'avrei, a dir poco, ammazzato se avesse fatto un casino! Alla fine vi siete messi daccordo per il lavoro?- chiese lui.

-sì! Abbiamo deciso di lavorare il Venerdì, Sabato e Domenica. In modo che ci sia un po' di gente lì ad ascoltarci visto che durante il weekend c'è molta gente in giro-

-sì avete fatto bene!-

-papà adesso ti devo lasciare! Devo ancora finire di sistemare la valigia per poi chiamare anche Niall e Liam, prima che diventi tardi per chiamarli.-

-va bene bocciolo. Ciao e fatti sentire! Un bacio-

-un bacio e sì ti chiamerò presto!- chiusi la chiamata.

Vidi che la batteria del cellulare era quasi scarica, quindi mandai un messaggio veloce a Liam:

“ehy ciao Leeyum! Sono arrivata da un po' qui! Ti chiamerei però ho il cellulare quasi scarico, quindi connettiti su Skype che così facciamo una videochiamata! Mxx”

una volta mandato il messaggio, tirai fuori dalla valigia il computer portatile e lo accesi. Mi collegai ad internet con la password del modem che ci ha dato Johnny e aprii Skype.

Dopo circa 5 minuti vidi che si era collegato Liam e lo invitai per una videochiamata.

-Milli!!- urlò lui entusiasta.

-Leeyum! Come stai?- risposi io ridendo.

-bene dai! Anche se sento già la tua mancanza!-

-aww anche io sento la tua mancanza! Come farò adesso senza il mio fratellone?-

-be intanto tu ti ritrovi a Londra! Ritieniti fortunata! Io invece sono rimasto qui a Manchester senza le mie migliori amiche- fece la faccia da cucciolo.

-smettila di fare quella faccia che sai che effetto mi fa! Non ho voglia di sciogliermi adesso- conclusi ridendo per poi aggiungere -non siamo lì con te ma almeno c'è Niall... alla fine hai pensato a quello che ci siamo detti?- gli chiesi infine e lui sospirò.

-sì, ci ho pensato.. ma mi è difficile confessare i miei sentimenti. E poi non saprei come dirglielo, non posso andare lì e dirgli “ehy Niall, ti amo vero che vuoi stare insieme a me?”, insomma glielo dire in modo un po' più speciale... o no?-

-invitalo ad uscire, o non so... andate al cinema o qualcosa del genere e alla fine dell'appuntamento, se è andato bene, gli confessi tutto e magari bacialo. Insomma fai quello che vorresti fare con lui. Fai in modo che non siano più sogni ma trasformali in realtà- gli consigliai io.

-be penso proprio che lo farò! Adesso devo andare, però tra poco lo invito ad uscire e poi ti dico cosa succede- mi fece l'occhiolino.

-va bene. Ci sentiamo! Un bacio- sorrisi.

-ciao baci- chiuse la videochiamata.

Presi il cellulare e mandai un messaggio a Niall:

“ehy cugino Nello! Vai su Skype! Ti sto aspettando Mxx”

dopo 10 minuti finalmente lo trovai online.

-cuginettoooo!- lo salutai.

-ciao Miley! Tutto bene? Com'è Londra? Dove sei andata di bello? Com'è la casa? Bella?- ecco le mille domande di Niall.

-Nello!- lo fermai per poi continuare -sì tutto bene! E tu?-.

-sì dai! Anche se Liam non mi ha ancora parlato, ma vabbè...- disse leggermente triste.

-dagli tempo dai!-

-hai ragione, non gli ho dato tempo. Sono impaziente purtroppo- rise.

-comunque Londra non so ancora com'è perchè non sono ancora andata da nessun'altra parte tranne l'aeroporto e casa mia, ma credo comunque che sia bellissima- risi.

-e la casa? Da qui vedo che hai un letto matrimoniale- fece un sorriso malizioso.

-Niall! Io in quel letto ci dormo solo! E lo sai! Comunque è bellissima! È una piccola villa di due piani con giardino e piscina! Ci sono due stanze degli ospiti, così quando potete venite te e Leeyum qui a farci visita!-

-se mi fai fare il bagno in piscina allora accetto!- rise, per poi aggiungere – lo sapevo che gli zii avrebbero fatto un buon lavoro! Ora però devo andare, fatti sentire!- mi salutò.

-va bene! Ciao!- chiusi la videochiamata.

Spensi il computer quando subito dopo sentii fame, ma in cucina non abbiamo niente! Allora mi venne l'idea di uscire a mangiare fuori, per poi magari passare al supermercato.

-Hey Eleanor!! ti va di uscire per mangiare?- urlai per farmi sentire.

-va bene! Allora mi cambio!- rispose Eleanor urlando.

Dopo circa una mezz'oretta eravamo già in uno di quei bus rossi di Londra diretti al centro della città verso Picadilly Circus per cercare un ristorante che ci possa piacere. Arrivammo e dopo aver camminato un po' trovammo davanti a noi Nando's.

-hey El, facciamo soffrire Niall?- dissi con lo sguardo furbo. Lei non rispose ma rise, era daccordo con me.

Entrammo, ordinammo e una volta arrivati i piatti, prima di iniziare a mangiare nonostante la mia fame da lupi, feci una foto e la misi su Twitter citando Niall:

“hey Nialler, vuoi un pezzo? :P xx”

iniziai a mangiare quello che c'era nel piatto, quando all'improvviso sentii il mio cellulare vibrare, era una notifica di Twitter. Niall mi aveva risposto:

“bastarda! Appena vengo a trovarti, mi ci devi portare assolutamente! X”

non risposi ma avevo messo tra i preferiti il tweet.

Finito di mangiare, pagammo ed uscimmo.

Stavo tranquillamente uscendo dal locale quando all'improvviso, qualcuno mi spinse e mi ritrovai caduta per terra. Alzai lo sguardo e lo vidi.

 

ANGOLO AUTRICE

ecco il terzo capitolo della mia storia! Non è niente di che però sempre meglio di niente haha

scusate il ritardo, ma ho avuto la settimana piena di verifiche e durante il weekend e ieri non ha funzionato internet quindi non ho potuto pubblicare il capitolo!

Mi dispiace darvi una brutta notizia, ma purtroppo devo e sarebbe che, dato che è il mese delle verifiche e quindi il tempo per scrivere diminuisce, io dovrò pubblicare poco alla volta. Pubblicherò più o meno una volta a settimana. Appena riesco però scrivo più che posso per pubblicare prima :)

ringrazio ancora Giulia_Puglisi e Giuu2 per aver recensito il capitolo precedente!

Alla prossima <3
-Mrs. Malik 

  
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