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Autore: Ragazzamagica    06/05/2014    6 recensioni
E' solo un lieve doloretto fisico...Anche se non sembra quella la situazione; non ti senti addolorata e non hai male da nessuna parte.
Non vuoi dirlo a nessuno, saresti presa per pazza, soprattutto alle dieci di sera. Alla TV c'è il tuo show preferito che proprio non hai voglia di vedere, non hai voglia di fare nulla se non scrivere da qualche parte come ti senti, ed è proprio quello che stai facendo in questo momento.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte ti sembra di avvertire una strana...Come dire, oppressione?
Non sai cosa ti succede, sei così stranita.
Ti sembra di avere uno strano peso sul cuore che non vuole andarsene: Oh, ti sembra di soffocare! Vabbé, passerà presto, ti dici.
Ma intanto cerchi di riflettere su tutto quello che è successo nella tua giornata, su quello che hai fatto, come lo hai fatto, se hai fatto soffrire qualcuno...E se è un senso di colpa? Può anche essere. Ma anche se hai fatto un torto al tuo amico, quello innamorato, l'hai risolto parlandogli tutto il pomeriggio e facendolo giocare a un gioco che ti piace molto.
Eppure ti senti ancora un po' svuotata.
Non riesci a capire cosa ti stia accadendo e più provi a capire cosa sia, più ti sembra di allontanarti dalla soluzione.
Ti vengono brutti pensieri per la testa che cerchi di scacciare via, il più in fretta possibile.
Ma quella sensazione non se ne va.
Cosa sarà?
Non ti è dato saperlo, per adesso. Ispiri tutta l'aria che puoi per poi espirare, cercando di darti un contegno.
E' solo un lieve doloretto fisico...Anche se non sembra quella la situazione; non ti senti addolorata e non hai male da nessuna parte.
Non vuoi dirlo a nessuno, saresti presa per pazza, soprattutto alle dieci di sera. Alla TV c'è il tuo show preferito che proprio non hai voglia di vedere, non hai voglia di fare nulla se non scrivere da qualche parte come ti senti, ed è proprio quello che stai facendo in questo momento. Col computer acceso, rispondi con malavoglia ai messaggi che ti inviano. Per un attimo hai una fitta alla spalla che un po' ti riscuote da quello che stai facendo, ma subito scappa via.
Ma quello che stai facendo non è poi così importante.
Non c'è nessuno che ti fa compagnia se non il tuo gatto, dormiente, che si rigira nel sonno e le voci della pubblicità provenienti dalla televisione.
Diamoci un taglio! Basta, non serve a niente rovinarsi la serata per chissà cosa! Vuoi puntare i tuoi pensieri su altro, ma proprio non riesci a toglierti quella sensazione dalla testa. Guardi il tuo gatto, che finalmente ha trovato la posizione giusta e resta fermo. Sorridi, almeno tra te e lui c'è qualcuno che se ne sta beato, non pensando a nulla. Poi avvicini una mano a lui, ma dorme così rilassato che non vorresti svegliarlo. Perché dovresti?
Però...Come fa a dormire così calmo con il suono di quelle fastidiose pubblicità?
Ah, già, il tuo gatto è sordo. Almeno lui non ha qualcosa a cui pensare.
Senza l'udito può dormire in santa pace a meno ché qualcuno non lo svegli di proposito; e vorresti sentirti come lui: Toglierti questa sensazione dal cuore e rilassarti un pochettino, ma proprio non ci riesci. Devi rispondere a meno di dieci messaggi, ma proprio non ce la fai. E' come se tu avessi la "spina staccata", ma ti sembra un'espressione talmente stupida. Per un attimo hai tolto lo sguardo dal tuo gatto e hai di nuovo volto la tua attenzione al computer, poi guardi di nuovo il tuo animale domestico. Fermo. In un modo così inquietante che quasi ti spaventa. Non riesci a capire perché questo ti opprima tanto: Il tuo gatto sta dormendo calmo calmo, e allora? Mica anche tu ai tuoi genitori dai questa oppressione, quando stai dormendo. O almeno lo speri perché sta diventando qualcosa davvero soffocante. Cerchi nuovamente di rivolgere la tua attenzione al computer acceso, con la chiavetta che emette una piccola lucetta verdognola, ma poi subito i tuoi occhi si muovono come spiritati immediatamente di nuovo al tuo gatto. E capisci cosa c'è che non va. E' così fermo, il suo pancino non si rialza e si abbassa più. Sembra che non respiri. Adesso non riesci a respirare neanche tu, ti senti così oppressa e solo per un banalissimo gatto! Poi lo tocchi un po', e decidi di svegliarlo, così ti dici che starai meglio. Poi noti che è freddo. Non emmette quel solito calore gradevole che tanto ti piace. Continui a scuoterlo ma lui non accenna a muoversi. Lo attiri verso di te ma il suo piccolo corpicino, fragile e minuto, resta in quella posizione, come se stesse continuando a dormire. E poi, capisci cosa gli è successo e ti vengono le lacrime agli occhi. Il tuo cuore stava cercando di dirti qualcosa. E cioè che adesso non c'è più nessun essere vivente a farti compagnia. Dai un bacino sulla testolina immobile del tuo animaletto e avvicini le labbra al suo orecchio. Sebbene fosse sordo, sai che in qualche modo avrebbe sentito.
"Addio, piccolo mio".

A.S.
(Angolo Scrittrice)

Avevo davvero un piccolo doloretto fisico, che non si può chiamare proprio dolore, e mi sentivo così strana che ho deciso di scrivere quello che ho provato fino a un certo punto. Ho dato sfogo alla mia fantasia e ne è uscito questo, una storia triste (come al solito!).
Che spero venga commentata!
Mi fareste un grande piacere, a presto!
 
  
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